Mastella fashion

Che dite: c’è speranza che l’atteggiamento di Mastella, che, per restare vicino alla moglie arrestata per aver concusso un direttore sanitario, (1) si è dimesso, diventi “trendy” presso i politici e gli amministratori di cosa, ops, di casa nostra?

No, perchè da noi, quando viene scoperto un verminaio di qualsiasi tipo, dimettersi è ormai da molto tempo sempre “out”. Le “dimissioni” sono diventate come la maxigonna, come il Montgomery, come il cardighan con il collo coi faldoni. Fuori moda.

E le rimostranze di Berlusconi, Fini (titolare di un partito dell’”Ordine” purchè “l’Ordine” non se la prenda coi politici), Casini, (2) oltre allo stesso Prodi, che gli ha chiesto di “restare“, hanno stigmatizzato “certa magistratura” che agisce “con fini politici” o, meschinamente “personali”. E ovviamente sono contrari alle dinissioni di Mastella. Pensano che apra un pericoloso precedente, ormai seppellito dalla sabbia del tempo.

Per Berlusconi in particolare, poveretto, oggi è stata una giornata di contrarietà: dal Papa rifiutato dagli studenti della sapienza, a piu’ di trenta componenti dell’Udeur arrestati. Voi vi chiederete ma che gliene frega al capo di Forza Italia di Mastella e dell’Udeur? Niente. E’ il principio che non deve passare. Se un giudice (categoria cui i politici, senza distinzione di colore, hanno dichiarato guerra, a meno che non si asservano, nelle loro sentenze alle “nobili finalità” dettate dalle logiche di partito) arresta un politico (o sua moglie, o entrambi) e il politico si dimette fintanto che il potere giudiziario non abbia accertato senza ombra di dubbio che trattasi di galantuomo, non va bene. E’ il principio che conta e se passa questo, anche per Berlusconi, fintanto che non torna premier , potrebbe mettersi male.

E così, alla faccia del savoir faire che dovrebbe contraddistinguere questa nuova nobiltà, volano insulti verso gli italiani: “razzisti, intolleranti” (3) coloro che non hanno capito perchè il capo religioso debba andare a diffondere proselitismo nelle università di stato. Teppisti da strada (4) i cittadini campani e non che si ribellano a che la monnezza (che secondo il New York Times, in certi posti seppelisce il primo piano delle case) sia incenerita nei “termovalorizzatori” dietro casa loro.

Assediati dalla ferocia di chi è oppresso dalla monnezza e dal potere giudiziario (toghe rosse?), ai politici che spacciano la verbalizzazione del nulla e il pragmatismo dell’asservimento ai pochi, è rimasta solo l’arma dell’insulto. O almeno speriamo, che DeGennaro l’hanno promosso.

Update: Pure Mastella è indagato, per aver costretto Bassolino ad agevolare l’immissione di un uomo di fiducia di Mastella a capo di un ente sanitario. 30 alti papaveri dell’Udeur campano sono accusati di reati che vanno dalla concussione all’associazione per delinquere.

Peraltro la moglie di Mastella (Sandra Lonardo) invece non si dimetterà dalla sua carica di presidente del consiglio regionale della Campania, nonostante l’arresto.

Fonte:www.cloroalclero.com
Link: http://www.cloroalclero.com/?p=293
16.01.08

1) http://www.agi.it/politica/notizie/200801161711-pol-rt11113-art.html
2 )
3) http://www.iltempo.it/interni_esteri/2008/01/16/827333-marino_collacciani_collacciani_iltempo_papa_supera.shtml
4) http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/rifiuti-3/scontri-sardegna/scontri-sardegna.html