Mezza Europa al voto. Ma non cambia nulla, o quasi

Mezza Europa al voto. Ma non cambia nulla, o quasi

Francia, Grecia, Serbia, amministrative in Inghilterra, Germania e Italia. Proteste molte, fatti pochi

L.M.

L’Ineffabile presidente del Nulla, l’altrimenti detto “Parlamento Europeo”, Herr Martin Schulz, ha da poco dichiarato “realistico lo scenario di un’Europa al collasso”.
Naturalmente, per il socialdemocratico tedesco a suo tempo definito “kapò” da Berlusconi, il collasso non sarebbe determinato dalla crisi economica e dai governi delle banche imposti sui popoli europei per pagare diligentemente gli interessi usurai sui debiti pubblici a colpi di tasse e tagli sociali... Per Schulz la colpa del probabile collasso è di chi “non ci sta”: i cittadini, gli Stati che reclamano la loro sovranità e rinazionalizzano l’economia e quella xenofobia o razzismo che i democratici intolleranti par suo scorgono ad ogni angolo di strada del continente.
Per noi piccoli, eversivi, senza potere, ma intolleranti cittadini d’Europa, la colpa della crisi, al contrario, è tutta di questi oligarchi e predoni che, seduti tra Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo, Francoforte e Basilea, a Wall Street e nella City, stanno strangolando i nostri popoli, la loro vita sociale, i loro redditi, il loro sviluppo.
Questione di punti di vista...
Ecco questo fine settimana, però, i Lor Signori una qualche lezione la dovranno per forza ingoiare.
Una discreta parte d’Europa, infatti, è stata chiamata alle urne e i segnali di malcontentento anche nel voto, a conti fatti, si vedranno tutti.
Non certo perché i laburisti si sono rialzati in Inghilterra, né perché a un Sarkozy, filoatlantico e liberaldemocratico si sostituirà, forse, un Hollande filoatlantico e liberaldemocratico, né perché in Grecia la protesta anti-sistema, dei più radicali, di sinistra e di destra, avrà potuto guadagnare poco più di una decina di punti percentuali, né perché in Serbia i liberaldemocratici di Tadic, imposti dagli Usa, avranno a malapena la forza di “comprarsi” - se loro andrà bene - i voti di partiti usa e getta, né perché in Germania i liberaldemocratici dell’Spd avranno guadagnato qualche seggio in più al Bundesrat, adombrando l’ipotesi di un ritorno di una “Grosse Koalition” destra-sinistra liberaldemocratica, né, tantomeno, perché in Italia la Lega potrà perdere qualche consenso ma non Verona, i falsi autonomi di Lombardo andranno, in Sicilia, con ogni probabilità, in archivio e i “grillini” faranno qualche en plein comunale...
No. Da tutto ciò, anzi, i signori dei partiti, camerieri della Finanza, trarranno invece la conclusione che “tutto va ancora bene”, per loro: il “quadro”, il sistema di predazione e latrocinio rimarrà, infatti, pressocché inalterato, grazie ai sistemi elettorali creati pro-domo loro.
La lezione europea, se vorranno proprio prenderne atto, giungerà dall’alto numero di astenuti, dal montare di decine di migliaia di moti di protesta, e, anche, dall’incremento dei voti per i partiti più radicali, più socialisti, più nazionalisti.
In Italia, naturalmente, dai suicidi di massa, dagli assalti a Equitalia o all’ “Agenzia” dei balzelli e delle Tasse, dalla dilagante insofferenza popolare.
Ma non ne prenderanno atto. Non hanno interesse a farlo.
E’ scomodo. E’ pericoloso.
Toccherà a quelli come noi, ai piccoli, agli “intolleranti”, ricordarlo loro, giorno dopo giorno, denuncia dopo denuncia.

04 Maggio 2012 1200 - http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=14723