MONETA FIAT, la ver...
 
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MONETA FIAT, la verità.

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mincuo
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Premetto che è un post il più condensato possibile, altrimenti non legge nessuno. Perciò è ovviamente incompleto, ma spero sia sufficiente e abbastanza chiaro soprattutto.

Sulla fiat-money, moneta fiat o non fiat, cioè commodity-money, moneta-merce (N.B. per chi non è esperto fiat = autorità, cioè moneta che deriva il suo valore essenzialmente da un'autorità, e dalla fiducia della gente, quindi un valore fiduciario, non determinato cioè dal valore intrinseco di un materiale, oro, argento ecc..) è stata sparsa tanta confusione per decenni.
Non basta neanche dire che bisognerebbe studiare, perchè molte cose che hanno sempre circolato e sono state regolarmente insegnate sono false, o per meglio dire interessatamente false.
A questo si aggiunge anche il fatto che gli economisti in generale, salvo rarissime eccezioni, sono degli ignoranti completi sulla storia della moneta, e quindi sul suo significato, dato che la conoscenza della storia della moneta non è solo una curiosità, ma è basilare per capirne l'essenza.
E questo non lo dico io ma ve lo dice la massima autorità di tutti i tempi in fatto di storia della moneta e cioè Alexander del Mar, che scrisse:
“As a rule political economists do not take the trouble to study the history of money; it is much easier to imagine it and to deduce the principles of this imaginary knowledge.” e cioè:
"Come regola gli economisti non si preoccupano di studiare la storia della moneta, è molto più facile per loro immaginarla e dedurne i principi da questa conoscenza immaginaria”.
E' perfettamente valida ancora oggi questa frase scritta 100 anni fa, ma è un pò ingenerosa nei loro confronti.
Non è infatti nemmeno colpa loro perchè si formano su percorsi che escludono regolarmente uno studio approfondito e in sua vece danno i soliti "concetti" e cioè opinioni e affermazioni o riassuntini già pronti, che non sono altro che indottrinamento, e però uno studente non ha mai motivo di dubitare, ha fiducia nell'onestà e nella buona fede di chi amministra la cultura. Quindi assorbe le affermazioni e le dà per scontate, e se non è per caso o per interesse personale poi non ci torna più, quindi per lui quelle affermazioni restano un principio e una verità consolidata.
E su quella verità poi si determinano successivamente anche le sue riflessioni, le sue deduzioni e i suoi lavori.

Questo, più o meno, avviene pressochè in tutti i campi, non solo in economia.

Le monete in realtà sono sempre state essenzialmente fiat, (e l'emissione di tutte sotto controllo dei Governi fino al 1700), e cioè erano essenzialmente fiat anche prima delle banconote, ed era proprio la loro natura fiat quella che in realtà conferiva buona parte del valore all'oro, per altro sempre tesaurizzato, e non viceversa come è comune pensare, e inoltre i sistemi erano poi basati di fatto su rame, bronzo e ottone in realtà, come l'Oricalco Romano del Sesterzio (una lega pressapoco identica al Nordic Gold dei 50 cent di EUR odierni), con un valore intrinseco bassissimo. (N.B. oggi i 50 cent hanno circa 8 10 cent di valore intrinseco, cioè il valore del metallo più la lavorazione) o le stesse monete d'argento (il denario Romano ad esempio) che erano coniate progressivamente con titolo sempre più basso, anche sotto il 50%.
Quindi l'essenza fiat della moneta era quella determinante, e solo quando perdeva fiducia tutto il sistema (fu l'Antoniniano a sostituire il Denario, partendo da un titolo migliore) per guerre e sconvolgimenti politici si ripartiva da un miglior contenuto intrinseco, ma proprio per la perdita di parte della fiducia nell'autorità.
Io stesso quando ero chiamato anni fa a tenere brevi lezioni a tesorieri, money manager o asset manager, cambisti ecc... per semplicità propinavo invece la storia "classica", semplicistica, delle monete, per ragioni didattiche e di tempo, separando cioè fittiziamente i due momenti, moneta-merce e moneta-fiat, ma sapevo di dire il falso, perchè di fatto erano fiat da sempre le monete e cioè da millenni, fin dai tempi dei Babilonesi, e successivamente il concetto stesso fu ben teorizzato e precisato a partire dai tempi della riforma monetaria di Solone in Grecia, del 599 A.C., riforma che fu poi presa a modello e fondamento dalla Repubblica Romana per il suo sistema monetario.
E così era anche il sistema Spartano, molto efficiente, instaurato da Licurgo (circa nel 750 A.C. e fino al 450 A.C.).
Se uno deve studiare la storia della moneta, che non è solo una curiosità ma è essenziale per capirne il significato, deve cominciare a prendersi i testi fondamentali, e principalmente quelli appunto di Alexander del Mar, che come importanza sta alla storia della moneta come Mozart sta alla storia della musica classica.
Poi quelli di Zarlenga, in particolare relativamente al concetto di usura, che non è quello comunemente inteso, o di Van den Mierop, o Kroos, o Shaw, o Rogoff ecc..
La commodity-money è essenzialmente una favola.
Già Aristotele, nell'Etica, diceva: "la moneta esiste non per natura, ma per legge".
Questa nozione fu alla base per secoli, e fu anche la base della stabilità che si ebbe per secoli e da questa nozione deriva il fondamento cardine e cioè che l'emissione deve essere esclusivamente in mano allo Stato, e non ai privati.
La non comprensione (sincera o interessata) della moneta si deve ad Adam Smith e a Jeremy Bentham, i cui argomenti sono basati sulla fallace nozione di moneta-merce, che poi ha portato tutta una serie di altri soggetti (banche private specialmente) a sponsorizzare questa tesi balorda e negata da tutta l'evidenza storica, e a occultare quella che era la cultura secolare ed anche quella corrente, man mano censurata e oscurata.
Dalla nozione di moneta-merce deriva essenzialmente poi quella di moneta posseduta ed emessa privatamente, come è quella emessa oggi.
Il privilegio di emettere moneta e di controllarne l'offerta è immenso, non c'è potere paragonabile a quello, e la concentrazione di ricchezza che ne deriva può far comprendere come quei privati che ne godettero, scippando man mano agli Stati e ai Governi la prerogativa di emetterla, siano di fatto divenuti i padroni e i decisori reali delle politiche nei vari Paesi.
Chi poi tentò di contrastare questo dominio, e di avviare un sistema differente, fu sempre demonizzato e attaccato e fece sempre una brutta fine, e l'ultimo in ordine di tempo è stato Gheddafi, senza con questo voler dare giudizi su di lui, ma solo sottolineando quel particolare aspetto, (Gheddafi stava promuovendo e organizzando un sistema monetario pan-Africano, sganciato dal dollaro) che fu almeno una parte delle ragioni che spinsero alla guerra.

Boom-boost (bolle e scoppi) e shock continui, cioè frequenti, non rari, erano sconosciuti prima del monopolio privato della creazione monetaria. C'erano, ma non frequenti, e non in tempi normali, cioè di relativa pace.
Diventano frequenti dopo la nascita della Banca dì Inghilterra, privata e legata a un sistema di banche private, che fu creata nel 1694. Uno schema questo ripetuto poi successivamente altrove, in forma più o meno palese, e quindi in sostanza aumentano parallelamente al trasferimento del potere di emissione e controllo della moneta dallo Stato ai privati.
Questa volatilità, cioè questo incremento forte di frequenza di boom-bust lo dimostrano bene Reinhardt e Rogoff in un loro studio piuttosto famoso.

Tanto è stato l'interesse dei privati ad affermare e im
porre una dottrina, che perfino Alexander del Mar, che è stato appunto la massima autorità in questo campo, ed è del 1900
http://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_del_Mar è stato fatto scomparire dai libri e dai percorsi Universitari per 100 anni, anche se un'elite ristretta di specialisti lo conosce perfettamente. (Robert Mundell, Nobel dell'economia, solo nel 2004 sollevò il caso dell'ostracismo accademico a Del Mar http://www.the-american-interest.com/article.cfm?piece=1112)
E questo interesse a far scomparire lui come altri, o a non pubblicizzarli, deriva anche dal fatto che Del Mar disse chiaramente che non importava nulla quale regime politico poi fosse in vigore, se un sistema di banche private direttamente o indirettamente avesse controllato la moneta, perchè in ogni caso si sarebbe potuto avere solo oligarchie. (N.B. Si noti che la GosBank, la Banca Centrale Sovietica fu privatizzata nel 1937, e uno degli artefici fu Averell Harriman prima e Armand Hammer poi, due Americani, il secondo dei quali fu poi anche Consigliere della Banca Centrale Sovietica) http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA334631

Di fatto la maggior fonte delle fluttuazioni dei cicli economici sta nell'aumento e nella contrazione (specie se repentini) dei crediti bancari (che sono la vera creazione della moneta) i quali non sono necessariamente guidati dai fondamentali dell'economia reale, altra credenza popolare e pure di una larga fetta di economisti, ma sono essi stessi che cambiano quei fondamentali.

I crediti sono la creazione della moneta odierna, e sono appannaggio del sistema privato di banche, non della Banca Centrale che ha un ruolo nella creazione di moneta infimo, ed oggi ha un ruolo più evidente ma solo in relazione e connesso al salvataggio del sistema bancario, in pratica gonfiando a dismisura i propri bilanci, cosa che non esisteva fino alla crisi del 2008.
Non esiste nessuna "riserva frazionaria totale" o "riserva frazionaria parziale" cioè non c'è alcun rapporto tra moneta e depositi, queste sono solo sciocchezze spacciate e ripetute, anche da presunti esperti e perfino da economisti.
In realtà chiunque conosca come avviene la creazione di moneta sa che non c'è alcun legame. I depositi sono creati dalla banca stessa ex nihilo all'atto stesso dei loans (crediti) concessi e non modificano di norma le riserve esistenti.
Su questo si può andare a vedere tutta la letteratura specifica ma in particolare anche gli stessi statements ufficiali delle Banche Centrali e delle primarie Banche, o i loro studi specifici, ad esempio quelli della Banca di Inghilterra, vedi quello del 2007 di Berry, capo del Monetary Analysis Division of the Bank of England, oppure di Keister and McAndrews (2009), staff economists alla Federal Reserve Bank of New York, eccetera.

Ciò che determina la quantità di moneta è la domanda di credito delle imprese, la politica di concessione di credito delle banche, il livello dei tassi reali, e in misura minore lo spread tra tassi attivi e passivi e alcune valutazioni di trade-off. Le Banche Centrali non hanno controllo sulla quantità di moneta se non indirettamente attraverso i tassi primari, ma le Banche Centrali vanno piuttosto pensate come un unicum con le banche commerciali, non come un mondo a parte.

Quindi quando sentite qualcuno che ripete la storia della "riserva frazionaria", riguardo alla creazione odierna di moneta, lasciate perdere, è un buon consiglio.
Occupate piuttosto quel tempo per leggere qualcosa di qualificato.

Poi fate come vi pare, non è un problema mio ed anzi so che funziona regolarmente così, l'ideologia e la propaganda hanno sempre prevalenza sulla conoscenza in questa società indottrinata, ma se studiate cose serie, scientifiche e di qualità vi accorgerete da soli che quella della "riserva frazionaria" così come quella del "moltiplicatore monetario" sono solo e soltanto spazzatura e non funzionano assolutamente così le cose nel mondo reale.

Io non devo convincere nessuno, nè mi interessa far discussioni, se non sull'argomento tecnico, e men che meno ho intenzione di polemizzare su questioni ad personam cioè se sono
buono" / "cattivo", "amico" / "nemico", "pro-Tizio" / "contro-Caio" e cose del genere.

Non sono pro o contro nessuno.

Sto qui ancora per poco, e ho voluto solo dare una mano e un contributo, che forse difficilmente avreste potuto avere, su un tema che ho visto che appassiona molti ed è causa di tante discussioni e dibattiti.

Amen.

Post Scriptum.

Un'ultima cosa, leggermente fuori tema ma non troppo.

La Sovranità, che viene sempre citata.

Non esiste nessuna sovranità se non hai una valuta tua, che regola le condizioni dei tuoi terms of trade, e devi invece adeguarti (obbedire) al valore di una moneta Europea che ha i suoi terms of trade, funzione dell'Europa e in particolare di alcuni suoi Paesi leader.
E' un non sense, che significa?

E non esiste nessuna sovranità se non hai il controllo della politica monetaria, cioè dei tassi di interesse, e devi adeguarti (obbedire) ai tassi Europei che non sono in funzione della tua economia, ma di quella dell'Europa cioè della sua economia e in particolare di quella di alcuni suoi Paesi leader.
E' un non sense, che significa?

La parola sovranità non è senza un contenuto, quindi chi parla di sovranità ma stando nell'EUR dice una cosa senza senso. L'EUR è stato creato apposta per togliere la sovranità alle Nazioni.

L'Italia aveva già storicamente un deficit di sovranità, essendo che dei poteri essenziali che competono a uno Stato sovrano, e cioè fare le leggi, imporre le tasse, battere moneta e occuparsi della difesa dei cittadini, quest'ultimo non l'ha mai avuto in pieno, avendo perso la guerra, ma gli altri li aveva.

Ora forse non è chiarissimo a tutti ma non ne ha più nessuno.


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Raziel79
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Post veramente molto interessante, propone un tema che dovrebbe essere al centro di un dibattito nazionale. Grazie anche per la segnalazione di Del Mar che mi riprometto di leggere a breve. Volevo inoltre chiederle se ha un suo blog (sono un appassionato di storia della moneta) e cosa pensa della teoria sul valore indotto della moneta che mi pare di intuire sia la recente rielaborazione scientifica delle idee di Del Mar.
Alcune critiche:
"Di fatto la maggior fonte delle fluttuazioni dei cicli economici sta nell'aumento e nella contrazione (specie se repentini) dei crediti bancari (che sono la vera creazione della moneta)" affermazione a mio avvisso troppo brutale che meriterebbe molteplici riflessioni e forse non pregnante per l'articolo (forse le conveniva sorvolare direttamente)
così come anche:
"Quindi quando sentite qualcuno che ripete la storia della "riserva frazionaria", lasciate perdere, è un buon consiglio.
Occupate piuttosto quel tempo per leggere qualcosa di qualificato."
Il fenomeno esiste e va capito se non altro per evidenziare le contraddizioni insite nella teoria economica ortodossa.
Interessante sarebbe invece sapere come pensa che vada affrontato il problema. Nel suo sistema economico ideale lascerebbe alle banche il potere creare moneta all'atto della concessione del prestito, vincolerebbe tali prestiti ai depositi o cos'altro?
Grazie per l'attenzione M.C.


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mincuo
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Raziel79
Intanto dammi del tu se no non rispondo più (fa rima) 😀
Rispondo in due post:
Qui rispondo alle due osservazioni critiche, che riporto, e nel prossimo, se riesco, che è un pò complicatino, provo a dirti la mia "da due cent" sul tema.

1) "Di fatto la maggior fonte delle fluttuazioni dei cicli economici sta nell'aumento e nella contrazione (specie se repentini) dei crediti bancari (che sono la vera creazione della moneta)" affermazione a mio avviso troppo brutale che meriterebbe molteplici riflessioni e forse non pregnante per l'articolo (forse le conveniva sorvolare direttamente).

Meriterebbe sicuramente molteplici riflessioni, ma tutto l'argomento meriterebbe ben altra trattazione. Devi considerare (ti do del tu) l'ambito e lo spazio e quindi la necessità di mediare tra tanti fattori: concisione, comprensibilità e cioè adattare gli argomenti alla maggior platea possibile,e possibilità di collegare alcune cose per il lettore.
Questo porta inevitabilmente a qualche semplificazione.
Ma in questo caso è brutale ma molto meno di quanto tu creda, considerata anche la leva odierna e lo shadow banking, che ha un ruolo e una consistenza (almeno 50 trilioni di USD) almeno pari a quello bancario ufficiale. Inoltre di come molte grosse società quotate, sui cui titoli c'è una leva finanziaria enorme, oggi ancor più in ragione dei bassi rendimenti obbligazionari e perciò dell'impiego "forzoso" di liquidità che si viene a creare, rispondano in parte a motivazioni finanziarie e non economiche, e parlo anche dal punto di vista dei risultati operativi, che non infrequentemente sono frutto di gestione extra-caratteristica.
Non direi molto brutale, ma è un mia percezione, magari.

2)Quindi quando sentite qualcuno che ripete la storia della "riserva frazionaria", lasciate perdere, è un buon consiglio.
Occupate piuttosto quel tempo per leggere qualcosa di qualificato."
Il fenomeno esiste e va capito se non altro per evidenziare le contraddizioni insite nella teoria economica ortodossa

Sì, hai ragione e per il vero esiste anche una "verità frazionaria" in tempi antichi e parallela, al tempo degli orafi ad esempio, ma appunto parziale e sopravvalutata, perchè la regola nel mondo antico era il fiat money.
Ma io ho inteso riferirmi all'applicazione di questo concetto "frazionario" nel mondo moderno, dove ripeto non c'è alcun nesso tra depositi e creazione di moneta.


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mincuo
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Raziel79
Fatto salvo che se si dovesse discutere dell'Italia, cioè il suo migliore futuro, io comunque lo lego alla riappropriazione della sua sovranità, così come l'ho definita nel Post Scriptum.
Quindi uscita dall'EUR e controllo della politica monetaria e fiscale per me sono due punti chiave.

Detto questo, se non fosse possibile ma anche in termini più generali se dovessi dire la mia modesta opinione su come funzionerebbero meglio i sistemi monetari, (al netto di onestà, regolazione e controllo dei mercati finanziari, legislazioni antitrust, fiscalità internazionale ecc.., che sono altre importanti questioni) e cioè cosa preferirei direi all'incirca:

-La moneta viene creata esclusivamente dagli Stati, non è possibile per un privato creare moneta.
-La moneta viene creata debt-free, e corrisponde in bilancio a un asset, esattamente come oggi lo sono nei bilanci della Banche Centrali le monete di conio.
-Vi è una separazione netta tra le due funzioni: la creazione di moneta e il credito, e quest'ultimo continua ad essere appannaggio del settore privato, ma man mano per gli investimenti soltanto, cioè investment-loans, quindi arrivando man mano a una cancellazione dei debiti delle famiglie, tramite anche buy-back delle non investment-loans.
-Il credito può essere creato tramite strumenti di debito emessi dalle banche nei confronti del Governo (o la BC direttamente sotto controllo Governativo) che fornisce la liquidità senza limiti salvo quelli dettati dalla sua politica monetaria di cui avrebbe maggior controllo. A sua volta questa liquidità diventano le riserve delle banche e si può pensare che poi man mano i depositi siano backed 100% da queste riserve.

Questo detto così alla buona, anzi proprio alla carlona, e la transizione passerebbe poi per un sacco di problemi di buy-back dei titoli, problemi legislativi, debito estero, ecc...mamma mia...
Chiaramente ho risposto così in maniera un pò sempliciotta per dare uno schema di massima, un indirizzo, un'idea, credo che fosse quello che chiedevi tu.
Peraltro non penso nemmeno di essere lontanamente in grado di sviluppare adeguatamente una cosa del genere, detto francamente.
Spero che non mi chiedi dettagli operativi sulla riforma monetaria “Mincuo” e magari per ogni tipologia (industria, tipi di famiglia costrained o no, ecc...) o peggio, perchè francamente non saprei nemmeno risponderti.
Ho messo lì giusto un parere da “due cents” come avevo premesso che avrei fatto


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Georgejefferson
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Mi piacerebbe aver modo simpaticamente di creare una class action per pubblicare in home l'intervento,dato che hanno spesso spazio semplificazioni di ben minore spessore,un plauso a mincuo,ne buono ne cattivo..he he..hey sarai mica un discendente alieno eretico e'?..scherzo


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mincuo
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Mi piacerebbe aver modo simpaticamente di creare una class action per pubblicare in home l'intervento,dato che hanno spesso spazio semplificazioni di ben minore spessore,un plauso a mincuo,ne buono ne cattivo..he he..hey sarai mica un discendente alieno eretico e'?..scherzo

In realtà io sono la reincarnazione (riuscita piuttosto maluccio) di Lorenzo Valla:
"In quibus quod a nonnullis magnisque et longo iam aevo probatis auctoribus dissentio cum sint, qui indigne ferant meque ut temerarium sacrilegumque criminentur, quid tandem nunc facturi quidam putandi sunt?"
(Lorenzo Valla. De falso credita et ementita Constantini Donatione declamatio)
http://www.classicitaliani.it/quattrocento/valla_donazione.htm


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Raziel79
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Grazie per la risposta, sei andato ben oltre la domanda che si riferifa solo al potere di creazione del denaro in fase di erogazione del credito e se lasciarlo o no in mani private. Cmq tutto molto chiaro e condivisibile.
Concordo anche con Georgejefferson, questo post è molto meglio di tante analisi di fonti più "autrevoli".


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Giancarlo54
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Grazie a Mincuo per questo interessantissimo post, confesso che non ci ho capito tutto, però qualche cosa l'ho capita.
Ritorno alla sovranità monetaria che deve essere chiaramente riferita alla Lira? Ovvio. Solo gli sprovveduti continuano a parlare di euro del popolo e di Europa democratica, però, e si c'è un però, il ritorno alla sovranità monetaria senza la sovranità politica è assolutamente impossibile e purtroppo noi, l'Italia, abbiamo perso una guerra 70 anni fa. Insomma le due cose, sovranità monetaria e sovranità politica sono inscindibili, non ci può essere una senza l'altra, ora noi non abbiamo ne una e neppura l'altra. Quando in altri post ripetevo il "mantra" , siamo fottuti, intendevo proprio questo. Come possiamo riappropriarci nello stesso tempo delle due sovranità perdute (una addirittura da 70 anni)?


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greiskelly
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io di questo post non ho capito granchè... qualcuno me lo riassume in parole povere?


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mincuo
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Giancarlo54
Dimmi cosa non hai compreso, così, se posso aiutarti, e se ci riesco, cerco di chiarirtelo


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Giancarlo54
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Giancarlo54
Dimmi cosa non hai compreso, così, se posso aiutarti, e se ci riesco, cerco di chiarirtelo

N.B. Si noti che la GosBank, la Banca Centrale Sovietica fu privatizzata nel 1937, e uno degli artefici fu Averell Harriman prima e Armand Hammer poi, due Americani, il secondo dei quali fu poi anche Consigliere della Banca Centrale Sovietica)
Ad esempio. La banca centrale sovietica era privata? In effetti lo avevo già sentito ma pensavo fosse una bufala.


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mincuo
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io di questo post non ho capito granchè... qualcuno me lo riassume in parole povere?

Provo io in parole povere.
1) Sulla moneta sono state raccontate un sacco di balle, e anche insegnate, e nascosta la verità.
2) Non era del tutto innocente questo. Aveva uno scopo.
3) Era quello di trasferire dagli stati (cioè noi) a pochi privati questo potere di creare moneta.
4) Questo potere è immenso e avvantaggia e arricchisce enormemente poche persone che alla fine realmente poi comandano anche le politiche.
5) Questo sistema impoverisce i popoli e li schiavizza, a beneficio di pochi
6) Anche l'EUR è stato creato per togliere sovranità ai popoli, e per gli scopi di cui sopra.

Questo in parole povere. Però detto solo "in parole povere" queste sono conclusioni semplicistiche e soprattutto solo mie affermazioni. Hanno un senso perchè dietro non ci sono solo parole povere, e così uno può giudicare, ragionare, e poi dà strumenti per approfondire, altrimenti uno potrebbe dire sempre qualunque cosa "in parole povere" ed è quello infatti che si fa sempre e che hanno abituato la gente ad avere e che la gente stessa vuole, così gli si può sempre raccontare qualunque palla.

Le "Parole povere" specie se ripetute e scritte in grosso sono anzi proprio uno degli strumenti per indottrinare le persone, che "si fidano" sempre, e loro stesse vogliono "il succo" "le conclusioni" "i concetti". In parole povere.
E glieli danno sempre infatti belli e preparati.

Ad esempio per anni hanno vantato: "l'indipendenza della Banca Centrale" sfruttando come al solito "il concetto" "il succo" e cioè il metodo appunto del: "in parole povere".
E qual'era il succo? Che la parola "indipendenza" richiama valori positivi in noi tutti per cui "indipendenza" = "cosa buona" (in parole povere) e quindi anche "Indipendenza della Banca Centrale"= "buona".
Perciò la gente tutta contenta, gli bastava come sempre gli basta questo, appunto "in parole povere".
In questo caso però "indipendenza" significava (in parole meno povere) togliere il potere di emettere moneta allo Stato e cioè a noi tutti per darlo a dei banchieri privati, resi pure "indipendenti" cioè senza nessun controllo.
Però la gente poi sarebbe perfino andata in piazza a manifestare in difesa dell' "indipendenza della Banca Centrale" dato che era una "cosa buona" (glielo hanno spiegato sempre per bene, e in parole povere) quando invece scippava alla collettività la moneta, uno dei 4 poteri fondamentali di uno Stato, cioè noi, e la dava a pochi banchieri privati (in parole meno povere) che potevano così farsi gli interessi loro a spese della collettività.

E perchè succede questo sempre? Perchè alla gente spiegano sempre "in parole povere" e lei stessa vuole così. E così è su tutto. La gente non deve far fatica, e non vuole infatti farne, nè studiare le fonti, nè controllare le affermazioni, nè pretende qualità e rigore, così gli danno già tutto pronto, tutto facile e semplice, bianco o nero, in parole povere. Deve solo credere e ripetere, e non pensare, deve avere una bella verità pronta, tante novità, tante suggestioni, e poi essere di qua o di là, del Milan o della Juve, di destra o di sinistra, non avere mai un quadro dietro e una testa propria per giudicare.
In parole povere.


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greiskelly
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mincuo, mi sa che le "parole povere" ti hanno fatto un pò incazzare..!
come ogni cosa, le frasi semplici e facilmente assimilabili, possono essere utilizzate sia a fin di bene che a fin di male,
quindi per questo sempre meglio approfondire i concetti.
Prima però forse è meglio partire dalle basi.
grazie comunque
😉


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mincuo
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Giancarlo54
Dimmi cosa non hai compreso, così, se posso aiutarti, e se ci riesco, cerco di chiarirtelo

N.B. Si noti che la GosBank, la Banca Centrale Sovietica fu privatizzata nel 1937, e uno degli artefici fu Averell Harriman prima e Armand Hammer poi, due Americani, il secondo dei quali fu poi anche Consigliere della Banca Centrale Sovietica)
Ad esempio. La banca centrale sovietica era privata? In effetti lo avevo già sentito ma pensavo fosse una bufala.

No non è una bufala, ma d'altronde in URSS mezzo sistema era di banche private fin dal 1920. Gli USA ad esempio hanno costruito mezzo URSS, dalla telefonia, alle linee elettriche, alla tecnologia, compresa quella militare, agli autocarri ecc...E dal 1920 fino al 1989 è durato.
Trovi specificato questo in tutti gli archivi, e comunque se vuoi riferirti a storici-economisti trovi su Antony C. Sutton in particolare questi 4 volumi:

Western Technology and Soviet Economic Development: 1917–1930 (1968)
Western Technology and Soviet Economic Development: 1930–1945 (1971)
Western Technology and Soviet Economic Development: 1945–1965 (1973)
Technological Treason: A catalog of U.S. firms with Soviet contracts, 1917–1982
E inoltre:
Wall Street and the Bolshevik Revolution che trovi anche on-line.

Le cose sono sempre un pò differenti da come le conosce la gente, ad approfondirle un pò. La gente sa il "succo", i "concetti". Se poi quelli corrispondono o no alla realtà, e se la realtà magari è rovescia, è un dettaglio che non deve interessare loro.
Non si controlla mica stampa, editoria ed educazione per raccontargli sempre come sono andate in realtà le cose.
Ma per come deve imparare lui che siano andate. Lui deve avere "i concetti".

Spero di esserti stato di aiuto


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mincuo
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mincuo, mi sa che le "parole povere" ti hanno fatto un pò incazzare..!
come ogni cosa, le frasi semplici e facilmente assimilabili, possono essere utilizzate sia a fin di bene che a fin di male,
quindi per questo sempre meglio approfondire i concetti.
Prima però forse è meglio partire dalle basi.
grazie comunque
😉

Ho un pò scherzato. Macchè arrabbiato. COmunque spero di esserti stato d'aiuto.


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