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Moro per sempre.Tre trattative per una condanna a morte

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radisol
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Moretti, ad un certo punto, "orfano" lo era diventato ... mica ho detto "orfano dalla nascita" ...

Erede dell'"immensa fortuna" dei Casati Stampa ? E l'erede di cotanta fortuna lo mandano a fare l'impiegatuccio alla Sit Siemens di Milano ? Ma se poi oggi fa l'informatico precario alla Regione Lombardia ? che fine ha fatto questa eredità ?

Wikipedia, poi, manco fosse "la bibbia" ... e non la sede di un mare di minchiate su ogni tipo di argomento ... figuriamoci poi su questo dove le "minchiate" abbondano in ogni sede ...

"Reparto raccogliticcio" in Via Fani ? E' vero ... erano, come dicevo, studenti e coattelli di borgata ... solo Fiore della colonna torinese, Bonisoli fatto venire apposta da Milano ed il già citato Morucci avevano qualche seria esperienza "militare" ... anche Moretti e Gallinari, che pure delle Br erano tra i fondatori, quanto a capacità "militari", erano degli imbranati ... le armi poi ... a parte il mitra, probabilmente uno Sterling, manovrato da Fiore, gli altri erano residuati bellici che si incepparono tutti, Morucci dovette abbandonare il Mab e mettersi a sparare con una 7,65 che teoricamente non avrebbe nemmeno dovuto portare ...

Solo che la scorta di Moro - anche a prescindere dal fattore sorpresa - quanto ad imbranatezza era ancora peggio ... le armi lunghe tenute nel bagagliaio ... ecc. ecc.

No, in Via Fani non ci fu nessuna "geometrica potenza", tuttaltro ... anzi, per molti versi, per le Br fu una totale "botta di culo" nonostante una sequela di incredibili incidenti tecnici e di errori tattici commessi dagli attentatori ...

Ed anche questa è una dimostrazione che non si trattava di chissà quali "mostri" ... nè tantomeno di chissà quali "specialisti militari" come si racconta nei libelli e nei filmacci di quart'ordine ...

E, per quanto mi riguarda, con questo passo e chiudo ... immagino ora arriveranno, come minchiate, i fuochi d'artificio ... magari che Moro in Via Fani non c'era proprio, ma c'era invece solo la scorta ... o addirittura che in Via Fani non c'erano nemmeno i brigatisti .... che il commando di Via Fani era formato da avieri israeliani, addirittura in divisa d'ordinanza ... o da carabinieri in borghese ... o da killers della ndrangheta .... che Moro fosse detenuto dalla comunità ebraica romana ... o nell'ambasciata cecoslovacca ..... o che ricevesse regolarmente visite, nella "prigione del popolo", del suo confessore Don Mennini .... o addirittura di familiari e di dirigenti democristiani ..... e poi si fantasticherà sulla famosa e misteriosa moto Honda .... che da 30 anni è già stata identificata con quella regolarmente intestata a Peppe Biancucci, autonomo di Primavalle, che passava lì solo perchè lavorava in un garage a pochi metri di distanza .... ma che ancora oggi viene spesso indicata come "la moto del mistero irrisolto" .... tutte cose che sembrano scherzi di fantasie malate ... ma che qualcuno, certamente affetto da questa sindrome, invece ha scritto veramente qua e là ... anche sui libri ...

Con i deliri, non intendo proprio confrontarmi ...


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radisol, certo che dire "michiate complottiste" pure se virgolettato su vicende del genere in Italia... c'è un elenco che finiamo domani, poi certo, c'è anche chi è convinto che piazza fontana è un'opera degli anarchici... e per carità, va bene tutto.

non è moro il punto su via gradoli, ma che il covo di via gradoli sarebbe un posto demenziale anche per un ladro di galline. ma so che non sarai mai d'accordo... e non è un problema, perciò come dicevo, la chiudo.


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helios
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non è moro il punto su via gradoli, ma che il covo di via gradoli sarebbe demenziale anche per un ladro di galline.

è demenziale un pò tutto ma non è che riducendo le persone a dementi perchè si vuole si sorbiscano la versione ufficiale che si riesce nell'impresa.
Non è nemmeno chiudendo in fretta e furia che si va da qualche parte.

Non resta che continuare a dire che Moro aveva due scorte, non resta che continuare a dire che Don Mennini andava e veniva dalla 'prigione' di Moro, non resta altro da dire di leggere le lettere di Moro indirizzate sempre a Don Mennini e il loro contenuto.

Pertanto continuerò a dire questo e non la chiudo perchè questa vicenda non è chiusa finchè non si saprà quello che realmente è successo e le conseguenze di chi ha da 35 anni mentito spudoratamente e intenderebbe farlo ancora per molto e del tutto indisturbato.

Restando in tema dell'articolo inziale è anche vero che Moro lo si voleva morto e non c'era spazio per nessuna trattativa ma è anche impossibile che quelli che trattavano per la sua liberazione non sapessero con chi stavano trattando e il motivo per cui le loro trattative fallirono.
Craxi non lo mandarono in esilio per nulla.

I ladri di galline questa vicenda la sbroglierebbero subito.Questo significa che in molti si sono messi ad imbrogliarla (la vicenda e contemporaneamente loro stessi).


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radisol
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Ecco ... è puntualmente arrivato il "delirio" e pure i "fuochi artificiali" che dicevo .... su questo tema è inevitabile ....

Ci mancava pure la "riabilitazione" di Craxi .... questa non l'avevo prevista ... fu "mandato in esilio" ..... a me risulta che scappò in Tunisia perchè inseguito da condanne definitive per ruberie di vario tipo ed arricchimenti personali illeciti .... e non certo per il suo atteggiamento, peraltro nel merito del tutto condivisibile, nella vicenda Moro di 15 anni prima ...

15 anni all'interno dei quali è stato per circa la metà Presidente del Consiglio e certamente l'uomo più potente d'Italia .... e questo senza che il suo partito superasse mai alle elezioni la quota dell' 8% .... cioè molto meno di quanto ha preso Monti due mesi fa .... se gliela hanno "fatta pagare per Moro", ipotesi per me fuori dal mondo, certo hanno aspettato parecchio ... e prima l'hanno "lasciato fare" assai ...

Rispondo poi solo su una banalità ... "Moro aveva due scorte" ... e te credo ! Era scortato e sorvegliato h24 e quei poliziotti ogni tanto dovevano pure dormire ...

E invece pure da questa stupida banalità si pretenderebbe di far discendere chissà quale retroscena ...

Buona continuazione di delirio ....

P.S. Ripeto per l'ultima volta ... di "misteri" sul caso Moro, così come su tante altre vicende italiane, ce ne sono a bizzeffe ... ma stanno tutti dalla parte dell'apparato statale ... e non da quella delle Br ....


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@helios

e figurati vai pure avanti... io smetto perchè non avrei molto altro da aggiungere, mi interessava sapere l' opinione di radisol rispetto a un libro che ho letto, visto che lui conosceva alcuni fatti per via diretta, diciamo che, personalmente mi interessa più ascoltare testimonianze dirette, il che non vuol dire che le prenda come oro colato, su via gradoli per esempio non cambio idea, è troppo... conosco anche io alcune cose in certi ambienti e so, che neanche un ladro di galline, appunto, avrebbe mai fatto un covo in via gradoli neanche per un minuto, e queste non sono cose che ci sono scritte nel libro. punto. oltre a quello che ho già detto tre volte, mi sembra chiaro che non penso affatto si tratti di dementi... di demenziale, ci sono alcune versioni ufficiali dei fatti che si vorrebbe accreditare come reali, "il covo via gradoli" è solo tra le più plateali. quindi benvenga il tuo insistere, di sicuro se ci metti la stessa passione con cui sputtani grillo, risolvi il caso moro in 48h, e sarà un piccolo passo per l'umanità, certo dopo ti tocca l' allunaggio... che è tosto, ma affascinante... un saluto anche a te, e dai, grazie del tuo contributo.. ( c'èanche la villa di arcore in mezzo coi casati, anche quella non è male...)


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Anonymous
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Difficile, radisol, avere a che fare con i dietrologi, quelli che ricostruiscono eventi partendo da una visione e trovano qui e là tutto ciò che la supporta, dimenticando invece l'enorme massa di dati che non la supporta affatto.

Condivido tutto quello che hai scritto sopra. Aggiungo solo:

1) A Via Gradoli i servizi c'erano arrivati da tempo. E sorvegliavano l'appartamento. Solo che chi lo frequentava se ne era accorto e, non notato, se ne era andato.
Dopodiché per giustificare da un lato una sorveglianza senza esito (e senza averne dato notizia alla magistratura) e non bruciare la pista attraverso cui erano arrivati alla base, inscenarono - i servizi - la cosa del rubinetto che perdeva, in modo che la base venisse casualmente scoperta.
Ovviamente Moro in via Gradoli non c'è mai stato. Dall'inizio alla fine venne tenuto n via montalcini. Da Gallinari fisso in casa, casa gestita da braghetti e maccari, e moretti che faceva la spola.

2) L'enorme panzana di Moretti infiltrato, in un mondo che funzionasse con una logica normale, cadrebbe non appena ci si chiedesse quale vantaggio Moretti avrebbe ricavato da questa sua azione, oltre dieci anni di latitanza (e una vita di merda, sostanzialmente) e 20 anni di galera, e ora, di una vita di stenti.


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pidiemme
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@ Radisol

Mi fa piacere che hai tante certezze sull'argomento. Da cosa ti derivano? Dagli atti processuali? Dalle decine di libri pubblicati sul caso Moro a scadenza fissa? Da conoscenza diretta di quegli anni, di quei fatti o di persone coinvolte? Non vorrei avere un tono più polemico del dovuto, ma davvero sono curioso. Io di dubbi ne ho parecchi.

Saprai, immagino, che Moretti Mario non ha mai aperto bocca né in tribunale né di fronte a un magistrato, e che la sua "confessione" è stata registrata dalle due giornaliste Rossanda e Mosca, invero molto partecipi, e pubblicata successivamente per le edizioni Anabasi.
E che solo in questa occasione il Moretti Mario ha fatto il gran gesto di tirare dentro il buon Maccari, come quarto carceriere.

E che per anni l'unico che si era battuto pubblicamente per la tesi che ci fosse un altro carceriere era stato Flamigni, quello che tu liquidi tanto facilmente. Lo stesso Flamigni che era stato l'unico, per anni, a implorare che si facesse una nuova perquisizione in via Montenevoso, alla ricerca delle parti restanti del memoriale Moro. Ricevendo assicurazioni da chi di dovere che l'appartamento era stato smantellato "piastrella per piastrella" senza che si fosse trovato nulla. Devo dire come è andata a finire?

Due meriti che gli vengono riconosciuti anche dallo storico Miguel Gotor, che non è esattamente un complottista paranoico e che ha svolto una interessante analisi filologica sia delle lettere che del memoriale Moro. Anche Gotor di dubbi ne ha parecchi.

Per esempio, vedo che affermi con tanta sicumera che l'unica prigione di Moro era in via Montalcini. A prescindere da altre obiezioni (tanto per dirne una: il garage era piccolissimo, per cui tanto agevole la mitragliata lì non era, né particolarmente al riparo da occhi indiscreti), devo ancora trovare qualcuno che mi dia una buona ragione per cui questi, alle 7 del mattino, prendono la macchina con il cadavere dietro, partono da via Montalcini, attraversano tutta la città, una Roma più o meno militarizzata, e finiscono per parcheggiarla in via Caetani, e rischiano tutto questo per cosa? per fare il gesto simbolico di lasciare Moro a metà strada tra le sedi della DC e quella del PCI? Tesi peraltro del tutto giornalistica, se ben ricordo.
In altre parole, a me sembra più logico che ci fosse effettivamente un covo BR nel ghetto ebraico, che fosse l'ultima prigione, e che da lì gli esecutori finali abbiano fatto pochi metri con la macchina. Rischiando il meno possibile. A logica. Ma se mi dai un'altra spiegazione logica io son ben contento di cambiare idea.

Ma questa è proprio una cosa minima, ce ne sarebbero anche altre di cose.
Tanto per dirne un'altra piccolina, ma che secondo me rende l'idea.
Io mi sono letto i verbali originali degli interrogatori ai testimoni dell'eccidio di via Fani. Non delle trascrizioni, proprio gli originali, in foto. Ebbene, almeno 4 o 5 di questi testimoni sostengono con assoluta certezza che dalla 127 bianca che bloccò la macchina di Moro scesero 2 uomini, non uno. Due. Uno a destra, dal posto del passeggero. E uno dal posto del guidatore (che era Moretti). Non sto qui a dilungarmi sulle implicazioni di una cosa del genere per quanto riguarda la dinamica della sparatoria.
C'è traccia di questo secondo uomo? No. Sparito. Nessuno ne sa nulla. Nessuno ne parla. Né in sede giudiziaria, né nei libri. Dal momento in cui Morucci consegnò la sua versione dei fatti, e in particolare la sua versione della sparatoria di via Fani, (con tanto di disegnino delle macchinine, i numeretti e nomi dei brigatisti associati ai numeretti) versione nella quale dalla 127 bianca scendeva solo un uomo, Moretti, da quel momento pfff, basta, finito. Il secondo uomo non è mai esistito.
Si sa, i testimoni oculari sono i meno attendibili.

Immagino saprai anche "come" Morucci ha rilasciato la sua versione: con un plico dato brevi manu a una suora perché lo portasse direttamente al Presidente (Cossiga, ca va sans dire) - sempre bypassando magistrati e tribunali, figurarsi.

Ma tanto "del caso Moro si sa tutto", è una litania che si ripete fin dai primi anni '80, del caso Moro si sapeva tutto prima del ritrovamento di via Montenovoso, prima della confessione di Maccari e prima di tante altre cose. Si sa tutto a prescindere. Gli ultimi cantori di questa litania sono dalle pagine del corriere PG Battista e P.Mieli. Ci rendiamo conto?

La parola definitiva sull'argomento l'ha detto Cossiga, tanto per cambiare, in una delle ultime ospitate in tv da Giuliano Ferrara. A domanda di Ferrara "sapremo mai la verità sul caso Moro", Cossiga rispose: "La verità non è per tutti."
Una frase molto poetica.


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Ma quante cazzate.

..

Come ha detto radisol, tutto ciò che non è chiaro di questa vicenda è da ricercarsi nell'ambito delle attività, a vari livelli, dello stato e dei suoi apparati.
Da parte delle brigate rosse è stato chiarito tutto.

Se la macchina è stata portata in via caetani è perché:
a) Sicuramente più rischioso è lasciare la macchina vicino casa. Impensabile. Andava comunque portata in zona dove non c'erano basi, ovvero in centro.
b) inquesto modo dai un messaggio di forza - ci muoviamo come vogliamo
c) dai un messaggio politico - ve lo portiamo sotto le vostre sedi

L'operazione di portare il corpo in via caetani era un'operazione militare, da effettuarsi con tutti i crismi di un'azione militare.

E' chiaro che lì c'era una macchina che aveva parcheggiato giorni prima e che aspettava l'arrivo della renault per cederle il parcheggio.
E' chiaro che nello spostamento della renault da via montalcini a via caetani era stato studiato il percorso e c'erano macchine di staffetta davanti e di copertura (armata) vicino.

Sono particolari.
Non so nemmeno se sono usciti ufficialmente, ma è così ce si fa, quindi sarà stato fatto così anche lì.

Sulla questione testimoni... bah... su cento testimoni 90 vedono cose diversi gli uni dagli altri. E' storia risaputa.


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radisol
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Il quarto carceriere ... si è sempre saputo ... l'hanno raccontato subito i condomini di Via Montalcini .... l'Ing. Altobelli, un tizio molto alto che si faceva passare per fidanzato della Braghetti .... solo che non era mai stato identificato .... Maccari infatti era conosciuto alla polizia solo per reati comuni e non per attività "politiche" ... ed uscì dalle Br il giorno dopo la morte di Moro .... quindi nessuno poteva sospettare di lui .....e nemmeno il "pentito" Savasta, di Maccari amico d'infanzia, sapeva nulla sull'entrata nelle Br dello stesso Maccari e meno che mai sulla sua presenza in Via Montalcini ... e quindi non potè dire nulla nemmeno lui in merito agli inquirenti ...

Maccari fu chiamato in causa non da Moretti ma, molti anni dopo i fatti, da Adriana Faranda ... e questo, secondo lei, allo scopo di scambiare questa rivelazione con la scarcerazione di Gallinari, gravemente malato, che in effetti dopo un pò di tempo sarà fatto uscire per curarsi ..... Ma nemmeno la Faranda, pure nella sua "infamata" mascherata da nobili scopi, potè dire nulla sul ruolo di Maccari nell'uccisione di Moro ... si limitò ad indicarne la presenza costante in Via Montalcini nei 55 giorni .... semplicemente dell'uccisione non lo sapeva ...

La responsabilità personale di avere sparato a Moro, sia pure in seconda battuta dopo che a Moretti "non aveva retto la pompa", se la prese direttamente e spontaneamente proprio Germano Maccari ... per me non vedeva l'ora di liberarsi di quel "peso" .... lui alla uccisione di Moro era contrario ed invece, paradossalmente, finì per ucciderlo lui dopo che Moretti l'aveva solo ferito .... Maccari era un "coattone" di borgata, un personaggio pasoliniano, profondamente coraggioso e generoso ... ed a suo modo, in senso buono, un "uomo d'onore" ..... morì anni dopo per difendere un altro detenuto, un vecchietto, dalle angherie di un boss mafiosetto .... si prese un pugno sullo sterno che gli causò un infarto ...

Il secondo uomo nell'auto di Moretti in Via Fani era Gallinari, venivano insieme da Via Montalcini ... dove sta il mistero ? Sulle presenze in Via Fani di brigatisti, a parte la leggenda chiarita coi giudici da 30 anni sulla moto di Biancucci di cui parlavo prima ma ancora ritirata spesso fuori come chissà quale "mistero non svelato"... l'unico dubbio è sulla effettiva presenza di Alessio Casimirri che continua, dal Nicaragua, a dichiararsi innocente in questo ... quando, visto che è inestradabile, potrebbe pure ammettere o tacere, senza conseguenza alcuna sulla sua situazione ... ma stiamo parlando di quisquilie .... quand'anche Casimirri non ci fosse stato ed al suo posto ci fosse stato altro brigatista che su via Fani l'avesse "fatta franca", cosa cambierebbe mai nella sostanza ?

Anche la storia dell'abbandono della Renault in Via Caetani ... quante congetture ... la tesi del luogo simbolico tra Dc e Pci è effettivamente solo una tesi giornalistica ... Maccari, che partecipò al trasporto, sostiene solo che via Caetani fu scelta perchè non particolarmente sorvegliata .... l'idea delle Br era solo quella di abbandonare l'auto in centro e non particolarmente in quel posto ... e Maccari queste cose, compresi - pur senza fare nomi, lui ammise solo le sue responsabilità personali, mica era un "pentito" - tutti i particolari di quel trasporto, le raccontò in prima serata tv, alla trasmissione di Zavoli .... più "ufficiale" di così ... e invece ancora oggi si raccontano minchiate varie sull'argomento ...

E' vero, ha ragione Cossiga ... "la verità non è per tutti" ... ma appunto questo dalla parte dello stato, non delle Br ...

Morucci e Cossiga erano diventati "amici" ... entrambi frequentavano assiduamente una amicizia in comune, la giornalista Federica Sciarelli, quella di "Chi lo ha visto" che poi li ha messi in contatto ..... e fecero insieme, in epoca successiva, pure i testimoni di nozze ad un altro brigatista, mi sembra Padula ... non aveva quindi la minima necessità di affidare ad una suora le sue "rivelazioni" per mandarle a Cossiga ... altra miserabile panzana .... una delle tante "leggende metropolitane" ..... ce n'è per tutti i gusti ....


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helios
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@helios

e figurati vai pure avanti... io smetto perchè non avrei molto altro da aggiungere, mi interessava sapere l' opinione di radisol rispetto a un libro che ho letto, visto che lui conosceva alcuni fatti per via diretta, diciamo che, personalmente mi interessa più ascoltare testimonianze dirette, il che non vuol dire che le prenda come oro colato, su via gradoli per esempio non cambio idea, è troppo... conosco anche io alcune cose in certi ambienti e so, che neanche un ladro di galline, appunto, avrebbe mai fatto un covo in via gradoli neanche per un minuto, e queste non sono cose che ci sono scritte nel libro. punto. oltre a quello che ho già detto tre volte, mi sembra chiaro che non penso affatto si tratti di dementi... di demenziale, ci sono alcune versioni ufficiali dei fatti che si vorrebbe accreditare come reali, "il covo via gradoli" è solo tra le più plateali. quindi benvenga il tuo insistere, di sicuro se ci metti la stessa passione con cui sputtani grillo, risolvi il caso moro in 48h, e sarà un piccolo passo per l'umanità, certo dopo ti tocca l' allunaggio... che è tosto, ma affascinante... un saluto anche a te, e dai, grazie del tuo contributo.. ( c'èanche la villa di arcore in mezzo coi casati, anche quella non è male...)

sulle versioni ufficiali ci troviamo perfettamente d'accordo:sono demenziali.
Ma non credere che a me piaccia insistere solo per partito preso .Lo faccio solo perchè ritengo che tutte le altre versioni non ufficiali risultano più intelligenti e anche più aderenti alla realtà di quanto si possa pensare.
Tu dici che il caso si risolve in 48h?allora vediamo che cosa è successo nelle 48h e vediamo che un agente non è morto ma lo portano in ospedale e muore sotto i ferri e forse con qualcuno avrebbe anche potuto parlare, vediamo che la sig.Moro arriva in via Fani col parroco di Monte Gaudio quando tutti i telefoni sono in tilt e nessuno può parlare con altri, chissà chi glielo avrà detto di recarsi li.... vediamo anche la scena del delitto di via Fani viene invasa da centinaia di persone che possono mettere o togliere qualcosa senza che nessuno intervenga, vediamo misteriosi sorvoli di elicotteri senza insegne sulle via e soprattutto nessuno che ha visto esattamente quello che è successo e l'unico persona che ha potuto scattare qualche foto da il rullino agli inquirenti che poi lo perdono come se nulla fosse. Aggiungiamo poi il mistero di dove siano mai finite le borse di Moro.....
Quello che salta agli occhi è che i cinque agenti dovevano essere ammazzati a sangue freddo considerato che non erano armati ed è questo che è successo in via Fani. Cossiga doveva rispondere a questo.Più che avere sulla coscienza l''uccisione di Moro sulla coscienza ha cinque uomini della scorta mandati in quel luogo dopo che qualcuno aveva raffazzonato della manovalanza all'ultimo momento
a tale scopo.
Ciao anche a te.

La parola definitiva sull'argomento l'ha detto Cossiga, tanto per cambiare, in una delle ultime ospitate in tv da Giuliano Ferrara. A domanda di Ferrara "sapremo mai la verità sul caso Moro", Cossiga rispose: "La verità non è per tutti."
Una frase molto poetica.

Cossiga ha risposto molto bene.E la frase non è poetica.
La verità in pochi la sanno, ai molti basta solo la versione ufficiale.


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radisol
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La parrocchia di Monte Gaudio sta a 150 mt da Via Mario Fani ...

Quindi, che al parroco possa essere arrivata "a voce" la notizia di quello che era successo, pur coi telefoni bloccati, è cosa plausibilissima ... ed anche casa Moro non è distante più di qualche centinaio di mt da Monte Guadio ... e quindi anche la Signora Moro può aver avuto notizia a voce della cosa dal parroco stesso o da qualcuno da questi mandato a chiamarla ...

Ma, ripeto, coi "deliri" non ci si può misurare e confrontare ... fatica inutile ...

Come voler spiegare le ragioni del laicismo ad un integralista islamico ....


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cdcuser
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Come voler spiegare le ragioni del laicismo ad un integralista islamico ....

ad un evangelista o testimone di geova é anche peggio 😀

comunque concordo con radisol e roz che " ... di "misteri" sul caso Moro, così come su tante altre vicende italiane, ce ne sono a bizzeffe ... ma stanno tutti dalla parte dell'apparato statale ... e non da quella delle Br ...."


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helios
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Ma, ripeto, coi "deliri" non ci si può misurare e confrontare ... fatica inutile ...

se qualcosa che va fuori da quanto racconti diventa delirio è chiaro che non vuoi confrontarti con nessuno.

La parrocchia di Monte Gaudio sta a 150 mt da Via Mario Fani ...

Quindi, che al parroco possa essere arrivata "a voce" la notizia di quello che era successo, pur coi telefoni bloccati, è cosa plausibilissima ... ed anche casa Moro non è distante più di qualche centinaio di mt da Monte Guadio ... e quindi anche la Signora Moro può aver avuto notizia a voce della cosa dal parroco stesso o da qualcuno da questi mandato a chiamarla ...

è plausibile che non hai capito proprio un bel nulla


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radisol
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Fa come ti pare ... con gli insulti gratuiti non aggiungi niente ai tuoi argomenti ...

Io quella mattina sono passato da Via Fani, come tutti i giorni, un 20 minuti prima dei fatti ... e non ho fatto in tempo ad arrivare a Circonvallazione Clodia, non particolarmente distante anche se a quell'ora c'era traffico .... e sapere subito dal barista dove facevo colazione cosa era successo .... figuriamoci a 150 metri dal luogo dove era avvenuto ...

Ma la conosci quella zona di Roma ? Da Monte Gaudio si vede tranquillamente l'imbocco di Via Fani ... e da Monte Gaudio a casa di Moro, in Via del Forte Trionfale, ci si arriva pure comodamente a piedi in pochi minuti ....

E poi che vorresti dire con questa affermazione ? Che pure il parroco e persino la moglie di Moro sapevano che lo avrebbero rapito prima che avvenisse ? Che facessero parte pure loro della "congiura" ?

E' proprio un classico esempio del "delirio" di cui parlavo ....


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mincuo
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@Radisol.
Volevo sapere se tu hai approfondito anche le questioni che riguardano Valentin Stepankov, quando venne qui per recuperare i soldi dopo caduta dell'URSS (un'altra questione che non c'entra con terrorismo, avendo lui detto che era qui solo per i soldi, e per null'altro, ma poi ci fu un fatto preciso e i famosi documenti "scivolati" dalla borsa. E ha relazione susseguentemente per via di una precisa domanda insistita a cui lui parzialmente rispose tra i tanti no comment).
E poi anche Michail Poltoranin e Rudolf Pikhoya, sempre venuti qui.
Entrambi relative in parte anche ai finanziamenti a Br e terrorismo in generale. E relativamente agli archivi di Mosca.
E infine sulle diverse indagini tutte gestite da Ionta e De Ficchy, (e il P.C. Giudiceandrea) come poi apparve in Commissione Stragi. Che hanno a che vedere alcune con la struttura paramilitare del PCI e altre con il Giudice Falcone e il suo colloquio con Stepankov, che lo impressionò al punto che Falcone prese subito appuntamento a Mosca, appuntamento che stava nella sua agenda, e che avrebbe dovuto avvenire pochi giorni dopo l'attentato.

E' solo una domanda, se tu per caso hai approfondito o hai sentito qualche versione da qualcuno.


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