Oggi al Portogallo,...
 
Notifiche
Cancella tutti

Oggi al Portogallo, domani all'Italia


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Guardare quanto sta succedendo in Portogallo è molto istruttivo. In pratica si sta ripetendo quanto già successo in Grecia e quanto potrebbe succedere a breve anche in Italia.

Gli Stati europei si indebitano (come tutti gli altri Stati al mondo), ma non potendo emettere moneta (a differenza del Giappone, degli USA, dell'Inghilterra e della Svizzera) chiedono aiuto alla Troika (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea) la quale ben volentieri concede prestiti, ovviamente chiedendo qualcosa in cambio. E indietro non vuole solo i soldi che ha prestato più gli interessi da strozzino, ma impone anche un insieme di "misure" per snellire lo Stato Sociale.

Lo Stato in debito (così come fanno i cittadini che indebitati e disperati chiedono "aiuto" agli strozzini) è costretto ad accettare queste draconiane misure, anche se queste comportano (così come succede alle persone ricattate dagli usurai) un peggioramento della loro situazione iniziale.

Gli Stati, un tempo sovrani, sono così costretti a vendere i gioielli di famiglia (come fanno gli strozzati dagli usurai), licenziare dipendenti pubblici, ridurre la sanità pubblica, tagliare i finanziamenti alla scuola e alla ricerca, ridurre le pensioni, eccetera. Insomma la politica economica degli Stati è ordinata e imposta da oscuri burocrati e banchieri che vivono in un mondo dorato senza nessun contatto con quello che un tempo si sarebbe definito il "popolo". A noi rimane l'illusione che, votando, possiamo scegliere da chi essere governati.

Ora, dopo aver schiacciato la Grecia, è il turno del Portogallo. La Troika, in cambio del generoso piano di "salvataggio", ha imposto al conservatore Passos Coelho di tagliare gli stipendi pubblici.

Dal 2014 tutti i dipendenti pubblici portoghesi che guadagnano più di 600 euro si vedranno tagliare lo stipendo da un minimo del 2,5% ad un massimo del 12%.

Ma non basta. La Troika ha imposto il licenziamento del 3% dei dipendenti pubblici, in un paese in cui la disoccupazione ha già superato quota 17,4%.

Non solo. La Troika ha anche ordinato (la proposta ora è al vaglio della Corte Costituzionale di Lisbona) di aumentare l'orario settimanale dei lavoratori pubblici da 35 a 40 ore. Misure che lo Stato, senza possibilità di scelta, deve necessariamente applicare.

La Troika chiede anche che vengano privatizzate le aziende in attivo, come la Rete Energetica Nazionale. Privatizzare significa vendere a prezzi di saldo, agli amici della Troika ovviamente, le aziende che producono. I soldi che si ricaveranno dalla vendita (un po' come i nostri soldi dell'IMU che sono serviti a salvare il Monte Paschi di Siena) serviranno per salvare dal fallimento il quinto gruppo finanziario del paese, la Banif.

Sì, direte voi, ma se lo Stato è in debito qualcuno dovrà pur pagare. O no? Guardo i dati del Giappone, che a differenza dei paesi della zona Euro può emettere moneta, e vedo che ha il 250% del debito/Pil (in Italia è circa il 120%) e un deficit/Pil al 10% (in Italia è circa il 3%). Roba che in Europa ci sogniamo.

Eppure, nonostante questo debito elevatissimo, il Giappone agli inizi dell'anno non solo non ha tagliato la spesa pubblica (come fatto dalla Grecia che ha dovuto chiudere ospedali, Università e licenziare in massa) ma ha lanciato un ulteriore piano di espansione della spesa pubblica con un primo intervento da 85 miliardi di euro, con l'obiettivo di creare 600 mila nuovi posti di lavoro.

Mentre in Grecia si registra un drastico aumento della povertà, casi di malnutrizione minorile, aumento dei reati legati alla "sopravvivenza", sistema educativo e sanitario ridotto all'osso, in Giappone il tasso di disoccupazione è del 4.5%.

Mentre ora il Portogallo è costretto a licenziare i dipendenti pubblici, tagliare loro lo stipendio, ridurre la spesa pubblica elargendo meno servizi pubblici ai cittadini e a tagliare la spesa pubblica, il Giappone viaggia spedito e aumenta la spesa pubblica.

Il Giappone, a differenza dei paesi dell'eurozona, grazie alla Bank of Japan può emettere moneta, così come possono fare la Federal Reserve statunitense, la Bank of England e la Banca centrale svizzera.

Il rischio è l'aumento dell'inflazione, ma il vantaggio è che non si è costretti a chiedere prestiti da usuraio alla Troika e farsi dettare la politica economica e sociale da oscuri banchieri. Infine, a differenza di una Paese dell'area euro, il debito pubblico è detenuto quasi totalmente al suo interno rendendolo inattaccabile dalla speculazione di investitori stranieri.

Eccolo qui il giochino piuttosto semplice: il Giappone, l'Inghilterra e gli USA possono finanziarie il loro debito direttamente, emettendo moneta. Noi no. E per poter pagare il debito siamo perciò costretti a chiedere i soldi alla BCE e aprirci alla speculazione internazionale.

Ora a pagar dazio, licenziando, tagliando i servizi offerti ai cittadini, tagliando gli stipendi pubblici e svendendo le aziende dello Stato, tocca al Portogallo. Domani toccherà all'Italia. Anzi, in sordina, abbiamo iniziato anche noi.

Massimo Ragnedda
Fonte: http://notizie.tiscali.it
Link: http://notizie.tiscali.it/socialnews/Ragnedda/9597/articoli/Il-Portogallo-licenzia-e-taglia-gli-stipendi-pubblici-Domani-toccher-all-Italia.html
18.10.2013


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3190
 

Tutto vero, ma i Paesi 'liberi' citati emettono moneta in presenza di un apparato statale estremamente efficiente e una struttura privata reattiva e moderna. Il nostro no: è questo che ci accumuna a Grecia e Portogallo, la presenza di un sistema publico clientelare e malgestito, con immense diseconomie legate ad una organizzazione ancora ottocentesca e poca informatizzazione nonchè un settore privato spesso antiquato e formato da imprenditori assistiti... Fosse solo un problama strettamente 'monetario' la ricetta sarebbe rapidissima. Ma così non è. Noto anche che spostare il problema economico per intero sul versante monetario appare gettarsi nella bocca del lupo, ovvero adottare il gergo dell'inautenticità per occultare i bisogni sociali che l'economia deve servire. Ovvero, tecnicismi da pochi eletti mentre le mura crollano.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Quindi oriundo,pittosto che cambiare classe dirigente (pubblica e privata) cercando anche di tornare per lo meno parzialmente sovrani,e' meglio affidarsi agli strozzini che cosi "educano" i nostri?Sicuri che tali strozzini non abbiano corresponsabilita' nello sfacelo dei paesi Med ?Sicuri sicuri?E come mai poi dal dopoguerra agli anni 80 la situazione era ben diversa,(ben diversa non significa il paradiso in terra)ed invece da quando gli strozzini hanno tolto sovranita all'Italia per "disciplinare" e' partito lo sfacelo odierno?E poi dei cosidetti "stati efficenti e non clientelari" hai report,studi,ricerche ha dimostrazione,oppure la prova sta negli articoletti,o il cugino e la zia che hanno vissuto la?Io di testi e fonti che parlano dei disastri nei cosidetti "Stati efficenti" (che non vuol dire tutto male,o bianco o nero) ne ho.Devo postare valanghe di link?O basta la percezione singola?


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3190
 

Il tuo zelo non è necessario: per capire la diferenza è sufficiente vedere i dati sugli investimenti esteri. Nessuno vuole investire in Italia nè tantomeno in altri paesi a rischio sistemico. Anzi, scappano appena possono. Comunque quello che avevo scritto era relativo a non concentrarsi solo sui problemi monetari. Sono la punta dell'iceberg di complessi problemi strutturali e storici. Di fatto noi cambiando moneta non abbiamo cambiato i nostri problemi. Sono sempre gli stessi. Siamo sicuri che cambiando di nuovo e tornando ad una pseudo-libera lira ( che illusione che basti la libertà monetaria per far libera una nazione ! ), ebbene forse che i nostri problemi storici e di mentalità, oramai incancreniti e divenuti cronici, possono venire istantaneamente cambiati da segno - a segno + ? Insomma, vi pare plausibile che la nuova lira non venga assoggettata alle direttive del FMI, di cui siamo partecipi, o non subisca le attenzioni interessate di chi detiene 140 basi militari nel nostro paese ? Tout se tient.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

per capire la differenza è sufficiente vedere i dati sugli investimenti esteri.

WOW,Tutto il mondo con semplicità.Manco i baci perugina,

Nessuno vuole investire in Italia nè tantomeno in altri paesi a rischio sistemico.

Insomma le aspettative che si autorealizzano.
come negli anni 80...togliamo sovranità alla politica perche "cattiva a prescindere",quindi mentre prima andavamo abbastanza (che non significa il paradiso in terra) da quel momento in poi la situazione e' degenerata in un disastro dopo l'altro.Ed ora parliamo dell'oggi senza tener conto delle cause,o dei nomi e cognomi,ad essere precisi,o "zelanti"direbbe qualcun altro.Ma le risposte Mainstream quali sono?Togliamo ancora piu sovranita',perche l'Italia sporca a prescindere.Naturalmente nemmeno un raffronto serio con altri paesi.

Comunque quello che avevo scritto era relativo a non concentrarsi solo sui problemi monetari.

E chi si concentra "solo"?Devo postare descrizioni di come era l'Italia dal dopoguerra agli anni 80?Non solo per la liretta sai?Se vuoi lo faccio,tonnellate di roba,se non e' troppo zelante o se non credi che basti"vedere la situazione investimenti esteri".

complessi problemi strutturali e storici.

Siamo daccordo,e come mai solo noi abbiamo i problemi strutturali e storici?Gli altri no?Ma sicuro davvero,devo fare lo zelante con qualche testo e fonte,ne ho sai,e parecchi anche,senza con questo affermare che in Italia TUTTO BELLO E GIUSTO,anzi.

Di fatto noi cambiando moneta non abbiamo cambiato i nostri problemi.

Pensa che c'e' stato chi credeva di rivoluzionare le abitudini in pochi anni con una moneta(l'euro)dove poi,giustamente,non bisogna concentrarsi solo sulla moneta,infatti i polli(non tu) che credevano questo non hanno capito un caxxo dell'euro come strumento per facilitare ben altri intenti.

Siamo sicuri che cambiando di nuovo e tornando ad una pseudo-libera lira ( che illusione che basti la libertà monetaria per far libera una nazione ! )

Allora,per l'ennesima volta,lo dico anche a te,Se vuoi fare un discorso serio lo si fa,parlando anche volentieri delle storture italiane,reali e mai negate..tutto il resto di cui ho parlato te lo dimostro,ma c'e' da leggere e studiare anche ,altrimenti si torna alle favolette facili dell'Italia TUTTA sporca e mafiosa e L'ESTERO TUTTO bello,trovando facilmente fans pronti a svendere il paese perche noi brutti,gli altri bravi dimostrato con l'aneddoto dell'assessore che compra le caramelle con i soldi pubblici (tacendo ovviamente le Svendite e regali da miliardi di euro ai "bravi e onesti"privati esteri).Chi dice che con la lira tutto si risolve sono i ragazzini ignoranti che parlano per slogan.Quindi e' li che devi rivolgerti.

Insomma, vi pare plausibile che la nuova lira non venga assoggettata alle direttive del FMI, di cui siamo partecipi, o non subisca le attenzioni interessate di chi detiene 140 basi militari nel nostro paese ? Tout se tient.

Insomma il classico benaltrismo,le bombe e gli americani,ti rimando qua,leggi Mincuo,se ti interessa approfondire un po di piu.Altrimenti pace.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=57601


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Per volontà ad essere onesti,la situazione in giappone e' un po piu complessa del come,semplicisticamente,si parla nell'articolo del thread.Leggere il solito Mincuo:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=133772#133772

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=52090


RispondiCitazione
Condividi: