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Ora Sappiamo Dove è L’Oro della Banca d’Italia

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Rosanna
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Ora Sappiamo Dove è L’Oro della Banca d’Italia (Grazie all’M5S)

Di FunnyKing

Voglio ringraziare pubblicamente 3 Senatori apparteneti al MoVimento 5 Stelle:

Francesco Molinari
Giuseppe Vacciano
Andrea Cioffi

I quali grazie alle prerogative di Senatore sono riuscite ad ispezionere l’Oro della Banca d’Italia (in teoria 2451 tonelate) scoprendo le seguenti cose:

Circa 1200 tonnelate di Oro Fisico Italiano sono custodite nella “sagrestia” di Banca d’Italia in via Nazionale
le restanti 1200 tonnelate “sarebbero” conservate da qualche parte fra Svizzera, Stati Uniti e Inghilterra

dal Profilo Facebook di Giuseppe Vacciano

Oggi ho finalmente un po’ di tempo per proporvi una breve relazione sulla visita che con i colleghi Andrea Cioffi e Francesco Molinari abbiamo effettuato nella giornata di lunedì 31 marzo presso i locali della Banca d’Italia che ospitano la Riserva Aurea nazionale. Putroppo le domande che avremmo voluto fare erano molte, ma il tempo a disposizione poco, dato che l’apertura di locali di sicurezza così delicati avviene entro una finestra temporale molto ristretta, per un periodo non superiore ai 15 minuti e dopo l’espletamento di una serie complessa di procedure di sicurezza (che non possono essere in alcun modo derogate, anche in presenza di rappresentanti delle istituzioni) che coinvolgono un numero consistente di persone.

UN PO’ DI STORIA
Inizialmente ci sono stati forniti alcuni dati riguardanti la genesi della Riserva. In sintesi, ad un iniziale conferimento dell’oro alla neonata Banca d’Italia (1893) da parte della Banca del Regno (78 tonnellate) seguirono quelli del Banco di Napoli e di quello di Sicilia (ulteriori 70 tonnellate). Fino al 1943 la Riserva subi una serie di variazioni che ne portarono la consistenza poco al di sotto delle 120 tonnellate. Nel corso del secondo conflitto mondiale l’oro fu soggetto ad una serie di trasferimenti (Milano, Fortezza) sino ad essere definitivamente trasportato a Berlino. Alla fine della guerra, al momento della restituzione del metallo prezioso alla nostra nazione, risultarono mancanti 25 tonnellate.
Negli anni 50 e 60 la Riserva subi rilevanti movimentazioni che ne portarono la consistenza ai livelli attuali, ovvero 2452 tonnellate complessive, suddivise in lingotti d’oro di peso e forma differenti (il classico lingotto trapezioidale, ma anche dalla forma di mattoncino più o meno stondato) e monete (circa 4 tonnellate).

DOV’È L’ORO (e perché)
Ho già precisato che la Riserva consta di oltre 2.400 tonnellate di metallo prezioso (circa 80.000 lingotti), che la rendono (escludendo il Fondo Monetario Internazionale) la terza riserva al mondo per importanza. Tradotto in Euro, parliamo di un valore di mercato alla fine del 2013 pari a circa 69 miliardi, ma a tale riguardo mensilmente viene pubblicato un documento riassuntivo aggiornato che potete trovare a questo indirizzo: http://www.bancaditalia.it/statistiche/SDDS/stat_rapp_est/ris_liq (a breve saranno disponibili i dati di marzo, mentre a febbraio il controvalore dell’oro si è attestato a circa 75 miliardi).
Come noto, non tutto l’oro è custodito presso la sede di Via Nazionale della Banca d’Italia.
Presso le sacrestie di Palazzo Koch è detenuta circa la metà della Riserva per un peso di 1.199,4 tonnellate, il restante è depositato per la maggior parte presso la Federal Reserve, ma anche presso la Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Svizzera. Per motivi di riservatezza non ci è stata comunicata l’esatta consistenza dei depositi nei diversi Paesi.
La motivazione sottostante a tale suddivisione (operata peraltro da tutte le Banche Centrali Nazionali) è di mera “suddivisione del rischio”. Una dislocazione fisica distribuita della Riserva dovrebbe garantire, in caso di instabilità socio-politica nazionale e internazionale, preservarla almeno in parte. Può sembrare una estrema semplificazione, ma non siamo molto lontani dal concetto che andando in viaggio si cerca di suddividere il contante che ci si porta appresso in più borse o “nascondigli”. A titolo di curiosità: nessun Paese straniero ha deciso di depositare presso di noi parte della propria riserva.
La Banca d’Italia ha inoltre depositato presso la BCE 100 tonnellate d’oro in virtù dell’ appartenenza al sistema delle Banche Centrali. Si tratta tuttavia di un deposito contabile dato che gli 8.000 lingotti di “proprietà BCE” sono fisicamente rimasti nei locali del nostro Istituto. Proprio a tale proposito occorre specificare che anche il metallo depositato presso altre banche in base ad accordi di Safe Keeping Deposit (quindi improduttivo di interessi, si potrebbe fare un paragone con una immensa cassetta di sicurezza), non ha in realtà subito spostamenti “fisici”: è rimasto dove è stato acquisito.

LA DOMANDA DELLE DOMANDE: DI CHI È L’ORO
La risposta a questa domanda è stata netta, senza esitazioni e lo confesso, ci ha lasciato in parte perplessi, perchè avremmo voluto approfondire alcuni scenari che la risposta stessa apre.
L’oro è della Banca d’Italia. Non è dello Stato (e quindi dei cittadini) e tantomeno dei partecipanti privati al capitale, che sulle riserve non possono vantare alcun diritto (cosa che, unico elemento positivo, è stata specificata anche nel discusso decreto IMU – Bankitalia).
Ci è stato specificato che è impossibile per la stessa Banca disporre liberamente della Riserva dato che la stessa costituisce un presidio fondamentale di garanzia per la fiducia nel sistema Paese. Considerando però che la Banca Nazionale fa parte dell’Eurosistema, anche le riserve ne fanno parte e contemporaneamente garantiscono insieme a quelle degli altri Paesi europei il sistema stesso.
Ci è stato quindi detto che allo stato attuale la Riserva è INTOCCABILE e INUTILIZZABILE, quindi le ipotesi di vendita o quelle di utilizzo a garanzia di prestiti pubblici sono semplici speculazioni inattuabili.
La domanda che è rimasta senza risposta (anche se francamente non so se avrebbero potuto risponderci su due piedi) è stata: cosa accadrebbe al nostro oro se l’Italia uscisse dall’Euro? Saremmo costretti a “condividerlo” (anche solo contabilmente, dato che spostamenti fisici come già detto non se ne fanno) con l’Eurosistema? Rientrerebbe totalmente nella nostra disponibilità?

ALTRE NOTIZIE E CURIOSITÀ
– L’oro contenuto nei lingotti ha un tenore estremamente elevato che va da un minimo di 996,2/1.000 a 999,99/1000
– La Riserva è periodicamente sottoposta a verifiche da parte del servizio Revisione Interna e da una società di revisione esterna che le effettua anche nell’interesse della BCE.
– Le verifiche sono effettuate anche con riferimento alla qualità del materiale. Fino ad alcuni anni fa veniva prelevata la cosiddetta “unghiata” da alcuni lingotti che presentano effettivamente degli incavi che sembrano effettivamente scavati con una grossa unghia. Attualmente si utilizza un sistema molto meno invasivo, tramite fori realizzati con un piccolo trapano che preleva minime quntità di metallo per sottoporle ad analisi.
– Tutti i lingotti presentano un marchio che ne identifica la provenienza e un codice di fusione. Ne abbiamo visti alcuni sudafricani, molti americani, ma ce ne sono diversi che recano l’aquila nazista.

Questi gli elementi principali che hanno caratterizzato la nostra visita. Qualcuno l’ha definita “irruzione” ( ESCLUSIVO – i portavoce M5S irrompono all’interno…: http://youtu.be/RNbGc2P677s) , ma naturalmente si è trattato di un evento che ha comportato evidenti problemi di sicurezza e che quindi doveva obbligatoriamente essere concordato nei tempi e nelle modalità di svolgimento. Siamo stati comunque in grado di acqu
isire elementi conoscitivi che sono spesso ignoti alla cittadinanza e che probabilmente possono fugare dubbi che leggittimamente possono sorgere in assenza di informazioni diffuse.
Sotto l’aspetto puramente “umano” abbiamo potuto vedere con i nostri occhi (e con le dovute cautele abbiamo toccare con mano) una quantità tale di metallo prezioso che sfugge ad una percezione ordinaria... Devo dire che suscita sensazioni difficilmente spiegabili… (ohhhh come ti capisco, in Svizzera ho visto cose che voi umani… n.d. fk)
Purtroppo non è stato in alcun modo possibile effettuare foto o riprese all’interno dei locali di sicurezza e in effetti prima di entrarvi ci è stato chiesto di depositare borse, cellulari e cappotti, tuttavia posso testimoniare che quanto visibile in questo filmato di alcuni anni fa: “Passaggio a Nord Ovest – La riserva aurea italiana: http://youtu.be/4u4iSEQOxyk” corrisponde a realtà.
Spero di aver riferito in maniera più completa possibile, se ho dimenticato qualcosa integrerò sicuramente, così come invito a fare i compartecipanti alla visita. Se avete domande, nei limiti di quanto appreso e delle mie competenze proverò a rispondere.

Vorrei soffermarmi sul fatto più importante:

Metà dell’oro fisico italiano, ovvero 1200 tonnelate NON è custodito in Italia. Perchè?

Davvero ci voglimo bere la storiella dell’instabilità socio economica? Ma per favore.

Mi chiedo se quell’oro esista effettivamente da qualche parte nel mondo (ne dubito) e nel caso sotto quali condizioni potrebbe essere rimpatriato.

E se detto oro fisicio, esiste ed è libero da vincoli (cosa che dubito ancora di più) per quale CRIMINALE disegno rimane custodito in mani straniere. Ne parlo anche a uso e consumo di coloro che vorrebbero il ritorno dell’Italia alla sovranità monetaria (come noto sapete che non appartengo a quel gruppo).

Chiedo quindi al MoVimento 5 Stelle di continuare questa opera ispettiva ( la famosa apertura della scatola di sradine ) per fare luce su questi interrogativi:

Dove è esattamente l’Oro Italiano all’Estero
L’oro Italiano all’estero è LIBERO da vincoli e può essere rimpatriato in qualsiasi momento?

Vi dico già quale è il mio “cattivo pensiero”, io sospetto che l’Oro Fisico dell’Italia NON sia custodito presso le banche straniere ma sia stato prestato e riprestato nel tempo generando un interesse (gold lease), capite bene che per quanto basso 0.3-1% parliamo sempre di un montante di 80mld.

Il motivo del prestito sarebbe duplice:

Guadaganre un interesse (sottratto all’Italia che deposita l’oro in maniera infruttifera)
sopprimere il prezzo dell’oro

Grazie M5s

http://www.rischiocalcolato.it/2014/04/sappiamo-dove-banca-ditalia-grazie-allm5s.html


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mincuo
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La maggior parte dell'oro fisicamente è nelle bullion banks, di cui la principale è è la FRB N.Y.
http://rt.com/op-edge/gold-manhattan-new-york-594/
A sua volta questi conti sono collegati con i conti BIS (Bank of International Settlements) e IMF. Significa che una banca centrale ha i suoi conti oro in BIS, quindi la scrittura è la cosa che conta. Cioè se BdI vende oro mettiamo a un'altra B.C. viene accreditato il conto di quella e addebitato quello di BdI.
L'oro non si sposta fisicamente, cambia l'accredito.
I conti oro sono opachi. La FDR N.Y. non comunica nulla delle transazioni, e così la BIS. http://www.bis.org/
La BIS non è incriminabile, audibile, intercettabile o soggetta ad alcuna legislazione e mostra in pratica quello che vuole.
Qui alcuni esempi di richieste fatte e nessuna risposta.
http://www.gata.org/node/11862
Ci furono problemi con El Salvador che ha rimpatriato l'oro.
https://www.bullionstar.com/blogs/ronan-manly/el-salvadors-gold-reserves-the-bis-and-the-bullion-banks/

Va poi detto che operano anche su derivati sull'oro dove sono altro tipo di banche i leaders (specie JPM) che fanno volumi altissimi, e in pratica condizionano il valore. Anche lì le relazioni col sottostante nel caso di delivery sono opache.

La FDR NY in pratica non è proprietaria formalmente, ma custode, ma "ha convinto" nel dopoguerra a depositare presso di lei o in Inghilterra o Svizzera (o la B.C. Indiana che è privata) principalmente l'oro delle altre B.C (che poi sono "indipendenti" a loro volta, diciamo così). Quindi l'oro sta fisicamente lì.

Questo è il massimo che posso dire. Il resto non si può dire. Però se uno studiasse la storia dell'oro e del fixing da una parte e delle Banche Centrali dall'altra si farebbe un'idea.
Non è cambiato molto rispetto a 300 anni fa. E' solo più complicato e più opaco ancora e basta.


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Il resto non si può dire perché sei legato da vincoli di segretezza o perché rischieresti la pelle?


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mincuo
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Il resto non si può dire perché sei legato da vincoli di segretezza o perché rischieresti la pelle?

La pelle forse è esagerato, ma quelle cose non sono da dire in pubblico. Vedi tu puoi avere gli elementi ma non hai poi una documentazione nel caso di contestazioni.
Io ebbi a dire 3 anni fa ad esempio dei derivati fatti da Tesoro qualcosa. Quando venne fuori dei 4mld di perdite dissi che erano 35/40 stimati in realtà, ma precisai che erano "voci" dell'ambiente. (Lo trovi se cerchi)
Erano più che voci in realtà...però finchè non sono usciti (qualche mese fa) di più non si poteva dire. E anche ora potrei dire qualcosa di quelli, che non hanno mostrato, perchè i contratti non li hanno mostrati, hanno solo valutato le perdite potenziali che casualmente coincidevano....
Ma certo non lo dico. Posso dire che il M5S si interessi alla tipologia portandosi qualcuno che capisce di swaptions e di event-risk in particolare...


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Primadellesabbie
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Estrarlo da sotto terra per riporlo nuovamente sotto terra nei caveaux, non sarebbe più pratico e conveniente lasciarlo dove si trova, almeno dove non é disperso in pagliuzze?

Si individua la vena e la si stima con i potenti mezzi a disposizione (in Sud Africa mi pare ne sfruttino una lunga molti km), gli si mette sopra una base militare o un fortilizio con un cartello: QUESTA É ROBA MIA, e si risparmia tutto il lavoro di scavarlo, fonderlo, trasportarlo, custodirlo, contarlo...magari saggiarlo, di tanto in tanto...

La pelle forse è esagerato, ma quelle cose non sono da dire in pubblico....

Un politico italiano per comunicare qualcosa che non avrebbe dovuto sapere si inventò il pendolino.

PS - Grazie per i puntuali chiarimenti.


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grazie mincuo delle informazioni, ora capisco 😉


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DeborahLevi
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@mincuo

se è "nostro" ma si trova altrove e in mani private significa che è di "loro"

mi sbaglio o no?

p.s. le matrici delle monete di tutto il mondo si trovano in GB
è una mera coincidenza?


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reio
 reio
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@mincuo

se è "nostro" ma si trova altrove e in mani private significa che è di "loro"

mi sbaglio o no?

i soldi che hai in banca sono tuoi o della banca?


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mincuo
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@mincuo

se è "nostro" ma si trova altrove e in mani private significa che è di "loro"

mi sbaglio o no?

p.s. le matrici delle monete di tutto il mondo si trovano in GB
è una mera coincidenza?

Ti sbagli (poi però....le cose sono più complicate...).
E' custodito. Anche il denaro che hai in c/c tu è custodito, ma è tuo (ma anche lì è più complicato...).

P.S. Non mi risulta che le matrici delle monete (le monete sono quelle metalliche) siano in G.B.


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Matt-e-Tatty
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Però se uno studiasse la storia dell'oro e del fixing da una parte e delle Banche Centrali dall'altra si farebbe un'idea.
Non è cambiato molto rispetto a 300 anni fa. E' solo più complicato e più opaco ancora e basta.

Visto che conosce la materia, può suggerire un buon testo in italiano.
Mi interessa sopratutto capire perché l'oro ha assunto un valore ed una importanza così grande dall'antichità.
L'oro lo ritroviamo nella bibbia, lo ritroviamo come pagamenti fatti a popoli barbari che lo pretesero da Roma... voglio capire perché è l'oro e non l'argento, o il ferro che di certo era più utile, (non ho mai sentito di spade d'oro o aratri d'oro) o il platino che ha maggior valore. Ai barbari interessava più l'oro che il ferro con cui avrebbero potuto produrre oggetti che conferiscono potere e possono alleviare le fatiche?
A pensarci bene l'unica utilità dell'oro è nel campo elettronico come conduttore, fino ad un secolo fa forse poteva avere una importanza nella chimica, forse, per il resto è servito come moneta e per far monili.

Cosa aveva l'oro che altri metalli anche più utili non avevano?
E quel qualcosa che aveva in più, chi lo ha deciso e perché?


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Matt-e-Tatty
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Se mi dai dell'oro, ha per me un valore perché altri gli danno quel valore, e lo posso scambiare. Ma se ho del titanio, non ho bisogno di scambiare nulla, costruisco un satellite, o una bicicletta da competizione, o una protesi per mia mamma. Il titanio dal mio punto di vista dovrebbe essere più ambito dell'oro.


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DeborahLevi
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@mincuo

se è "nostro" ma si trova altrove e in mani private significa che è di "loro"

mi sbaglio o no?

i soldi che hai in banca sono tuoi o della banca?

semmai avessi dei soldi in banca ritengo che teoricamente sono i miei ma praticamente sono di loro proprietà

@mincuo
una cosa è mia nel momento in cui posso disporre di quel bene in qualsiasi momento io ne abbia bisogno..
tale oro che giace all'estero possiamo averlo indietro quando vogliamo?

le matrici delle banconote
errata corrige

@matt
evidentemente chi ha dato più valore all'oro piuttosto che un altro metallo, doveva avere una marea del primo...

quando Mosè scese dal monte i suoi cosa stavano adorando?


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mincuo
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Si Deborah, in teoria. E alcuni Paesi (El Salvador ad esempio o Venezuela) se lo sono riportato a casa, fisicamente.
Poi come ho detto per noi (o Germania, o Francia...) è una cosa complicata da spiegare...


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mincuo
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@Matt-e-Tatty. Ti ricopio un pezzettino di un mio saggio. (E' un po' monco così ma forse serve lo stesso).
L'oro fu da sempre il metallo più pregiato. E' difficile dire il perchè, essendo altri metalli, quali il rame o il ferro, più richiesti per l'uso sia civile che militare. In parte forse fu per il suo richiamo al sole, che fu la religione e cultura millenaria degli Egizi, in parte perchè non si ossida, resta splendente, e perciò fu usato da subito per i monili, in parte per la sua rarità, e in parte per la sua buona duttilità e malleabilità.
(Queste sono in genere le spiegazioni che vengono fornite. Io ne aggiungerei una mia, che non ho mai trovato però in nessun libro. L'oro ha un peso specifico doppio degli altri metalli:19,25, contro ad esempio 7.85 del ferro, o 8.94 del rame, o 10,49 dell'argento, o 11,34 del piombo. Quindi se una moneta, o un lingotto, è falso, ad esempio ha solo una placcatura d'oro, lo si riconosce immediatamente semplicemente pesandolo, o confrontandolo con uno effettivamente d'oro, e quindi la mia spiegazione è che forse si scelse anticamente quel metallo anche per quel motivo).


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Matt-e-Tatty
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quando Mosè scese dal monte i suoi cosa stavano adorando?

Non sono un esperto, ma può essere che dietro alla storia del vitello si sia la cronaca di un furto d'oro. Mosè scende con le tavole, si arrabbia e le schianta contro l'idolo, poi lo brucia, lo riduce in polvere e lo fa bere agli israeliti. E il vitello sparisce.
Secondo me quel Mosè gli israeliti li ha fatti bere, poi li ha fregati.
Comunque fusero i loro gioielli per fare il vitello, che vuol dire che aveva per loro un valore che come minimo è estetico, poi un'latra cosa che non centra: ma non erano schiavi gli ebrei? Gli schiavi avevano oro? mah...


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