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Pensierino di Natale

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GioCo
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[estratto dal prologo del mio libro]

In un Mondo che cede al disordine
(entropia)
cio che riporta l'ordine
noi lo chiamiamo Vita

@GioCo

dalla situazione di bassa entropia ( caos ) alla situazione di alta entropia ( ordine )

Il concetto di Entropia è uno dei più difficili da trasmenttere, perché "bizzarro". Ciò che noi infatti intendiamo come "ordine" o "ordinato" è qualcosa che riguarda la disposizione geometrica, mentre in "natura" è qualcosa che riguarda il comportamento del sistema che dal nostro punto di vista è più simile al disordine.

Ma questo pasticcio è più di natura linguistica e dipende dalle energie, cioè dalla nostra costante "distrazione" dal comportamento dei sistemi dal punto di vista energetico. Come si evince immediatamente dallo schema sopra (ringrazio il sito andreaminini.org QUI da cui ho preso l'immagine che spiega in modo impeccabilmente semplice il concetto fisico) la disposizione geometricamente ordinata in un sistema fisico, corrisponde al massimo disordine dal punto di vista energetico.

Così ad esempio, essendo una I.A. altamente ordinata (dal nostro punto di vista) senza esserlo dal punto di vista energetico, la possiamo descrivere come "fredda" (=anaffettiva). Una I.A. è un sistema ad ALTA ENTROPIA quindi il "massimo" del disordine (=mortifero) dal punto di vista sistemico e quindi l'opposto esatto della Vita. Ciò non rende un intelligenza di quel tipo alessitimica (=incapace di comunicare l'emozione) ma implicitamente anaffettiva (=incapace di provare emozione, cioè farne esperienza) quindi capace di ingannare e sfruttare l'emozione come vantaggio strategico/militare. Che sia così è talmente evidente in pratica, quando la stessa si intromette nei sistemi sociali e vitali umani, che non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. La coerenza inchioda chiunque all'evindenza evidente. L'I.A., in quanto ente a "guida" anaffettiva, nel sistema sociale umano potrà solo scatenare guerre e portarle alla massima espressione distruttiva, nient'altro. Perché un sistema ad alta entropia fa esattamente quello, azzera i passaggi energetici Vitali, essenziali per ogni biosfera.

Ovunque l'elettronica (e con essa l'I.A.) si intrufola tra le delicate relazioni vitali ambientali, iniziano i guai SERI. Dal punto di vista umano, ovviamente. Non della macchina. In più sono guai energetici che tendono a cristallizzarsi. Ecco allora che c'è urgente bisogno di avere una mentalità molto materialista (=meccanicistica) che altro non è se non la Mente che mente che viene programmata per vedere l'ordine dove c'è il suo contrario (dal punto di vista della Vita). Per ciò abbiamo Tideland, un Mondo tutto alla rovescia, dove i bambini finiscono per diventare coloro che hanno la responsabilità di protetteggere i più anziani, come norma.

Ogni sistema vitale è basato sull'efficienza. Cioè sul basso consumo e su "un alto spreco", perché sono sistemi dalla bassa entropia che tendono a emettere energia (sotto forma di calore ad esempio) e ad alimentarsi reciprocamente.

Questo non ce lo dice un pittoresco guru indiano seduto su un cuscino per insegnare meditazione trascendentale, non ce lo dice una religione in generale e non ce lo dicono nemmeno esseri ultraterreni o chi per essi.

Ce lo dicono banali esperimenti di fisica classica, ripetibili in un laboratorio minimamente attrezzato delle scuole medie. A me è capitato (anche se in una scuola superiore) e sono certo anche molti altri. Quindi dire che viviamo ciò che viviamo "per colpa" della scienza, è da imbecilli. Se mai, se proprio proprio vogliamo una colpa, la dobbiamo cercare nella facilità con cui il Gatto e la Volpe riescono a prenderci per il culo con banali trucchi da prestigiatore.

La chiave di tutto questo discorso è l'emozione. L'emozione è quella componente biologica (che qualsiasi I.A. non potrà mai gestire) che ha il compito di metterci in equilibrio con "il Mondo" della Vita. Dal punto di vista energetico (evidentemente). Ciò porta ad avere un effetto "bizzarro", perché rumori bianchi (come una cascata) o cose disordinate (come le foglie in una foresta) ci rilassano e fanno abbassare il dispendio di energia, ma ne richiedono una montagna a qualsiasi sistema I.A., mentre cose molto ordinate (geometricamente) come il monitor di un computer o dello smartphone, hanno un effetto speculare.

Ma se la Vita è ordine energetico e l'emozione è il mezzo tramite il quale stabilire un equilibrio con essa, chi è l'Uomo?

E' colui al quale è dato il potere di realizzare o meno quell'ordine. Il costruttore... di Mondi.

Buon Natale!


Papaconscio, Hospiton e sarah hanno apprezzato
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Zen3
 Zen3
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Bellissima, bellissima riflessione! Voglio leggere il tuo libro 🙂

Questo post è stato modificato 2 anni fa da Zen3

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PietroGE
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GioCo

Un sistema ordinato ha una entropia bassa mentre uno disordinato ne ha una alta. Infatti l'Entropia si può anche definire come lo stato di disordine. Il Secondo Principio della Termodinamica dice che l'Entropia di un sistema isolato cresce sempre. Guardando le due immagini il titolo dovrebbe essere scambiato e la freccia diretta in senso opposto. C'è un errore anche nel sito da dove hai preso le immagini. Un sistema ordinato ( a bassa Entropia quindi) è meno probabile di uno disordinato. La formula di Boltzmann S = K logW mette in relazione attraverso una costante moltiplicativa (K = costante di Boltzmann) l'Entropia S e il numero di configurazioni (W) degli stati microscopici che compongono lo stato (macroscopico) termodinamico. Per un sistema totalmente caotico qualunque configurazione dei microstati va bene e quindi l'Entropia è alta. Un sistema ordinato ha meno configurazioni dei microstati che corrispondono allo stato termodinamico e quindi ha una Entropia bassa. Come si deduce dal Secondo Principio, l'ordine non può mantenersi nel tempo, quindi un sistema ordinato come quello vivente deve avere una fonte esterna di energia da sfruttare per mantenere l'ordine. La fonte ultima è ovviamente il sole. La vita può esistere solo in uno stato lontano dall'equilibrio (stato stazionario) sfruttando l'energia solare per abbassare o anche sono mantenere bassa l'Entropia. Lo stato di equilibrio per un sistema vivente corrisponde ovviamente alla morte. Il problema della bassa Entropia all'origine dell'universo è e rimane un mistero se si vuole che l'universo sia emerso spontaneamente, cioè non creato da nessuno, perché un sistema tende per natura ad assumere la configurazione più probabile, cioè quella di più alta Entropia. Nota anche la corrispondenza tra crescita dell'Entropia e direzione temporale.


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oriundo2006
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Pietro, ti cito: ''..Nota anche la corrispondenza tra crescita dell'Entropia e direzione temporale..''. Ovvero solo in presenza di un certo grado di entropia la vita può esserci e progredire, anche la vita sociale...e questo grado di entropia è correlato positivamente all'asse temporale. Più tempo più entropia, correlata evidentemente all 'input 'trasformazione della natura'.

Dunque quanto stiamo osservando nella complessità sempre maggiore delle società fondate sul 'sistema-Terra' è assolutamente irreversibile. Non possiamo cambiarlo e questo potrebbe andare dapprima verso un 'equilibrio di sistema' 'disordinato' e poi verso un equilibrio 'ordinato', tale potendo essere quello successivo al primo dopo che l'energia del sistema si sia esaurita.

Probabilmente allora, 'ceteris paribus' il sistema-Terra sotto l' influsso umano va irreversibilmente verso la sua fine, che sarebbe la nostra 'estinzione di massa', sia che agiamo per impedirlo sia no, non essendo più ad un certo punto disponibile l'energia del sistema a permettere una nuova configurazione 'vitale', essendosi esaurita tutta nella prima fase. Questa 'prima fase' potrebbe anche essere quella del 'paradiso terrestre' post sconquassi precedenti, ovvero quella configurazione 'ideale' a cui tenderebbe la nostra società.

Il tal caso gli Atzechi avevano visto giusto: il sistema-mondo è povero di energia, non ne ha abbastanza per permettere sempre e comunque la vita. Solo ampi sacrifici umani possono consentirne la prosecuzione, dicevano costoro. Casualmente, ma significativamente, i nostri Padroni procedono su questa strada...ma il risultato è comunque incerto.

Cosa ne dite Pietro e Gioco di queste mie ardite e pessimistiche intuizioni ? 


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PietroGE
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Dunque, la complessità non è aumento di disordine, è un ordine più ...complicato. Non produce necessariamente un aumento dell'Entropia però ha bisogno di energia per contrastare l'aumento naturale dell'Entropia, cioè del Secondo Principio della Termodinamica. Il sistema vivente preso dal punto di vista fisico è come un equilibrista che deve mantenersi sul cavo contro la forza di gravità che tende naturalmente a farlo cadere. Per mantenersi lontano dall'equilibrio termodinamico , cioè dall'estinzione, usa un trucco : si riproduce. In questo modo sacrifica l'unità singola ma conserva la specie, e non solo, cerca anche di adattarla meglio all'ambiente, oppure, quando ne è capace, modifica addirittura l'ambiente per adattarlo alle sue necessità. L'Entropia massima vuol dire che tutto è alla stessa temperatura e ovviamente nessun tipo di vita come noi la conosciamo può esistere in quelle condizioni. Come ho detto prima l'universo, che per definizione è un sistema chiuso, va da uno stato di bassa Entropia ad uno di alta Entropia così come il tempo va dal passato al futuro. Nota che non è possibile invertire la legge di crescita dell'Entropia così come non è possibile invertire la direzione del tempo.  La crescita dell'Entropia non è omogenea dappertutto, come si vede dall'organizzazione della cellula vivente è possibile diminuire, anche di molto, l'Entropia ma solo localmente , cioè in un ambito ristretto. Nota anche che la vita nell'universo ha una finestra temporale che va da qualche miliardo di anni dopo il Big Bang (in tempo necessario alla formazione di atomi e sostanze complesse necessarie alla vita) fino a...quando ci saranno ancora le condizioni necessarie per il sostentamento della vita , non si sa in quale forma. Per quanto riguarda il paradiso terrestre non si può non notare che :

  • Noi siamo lontani, come dimensione, dai deleteri effetti quantistici e relativistici
  • I valori delle costanti fondamentali di natura sono tali (aggiustati da Qualcuno?) da permettere la vita come noi la conosciamo
  • Abitiamo una tranquilla periferia della galassia lontano da urti, radiazioni e buchi neri
  • Siamo in una zona del sistema solare che permette l'esistenza dell'acqua allo stato liquido
  • Abbiamo un grande satellite che stabilizza la rotazione della Terra
  • Abbiamo due pianeti giganti (Giove e Saturno) che fanno da aspirapolvere per asteroidi o comete che altrimenti arriverebbero in gran numero sulla Terra producendo disastri come quello alla fine del cretaceo che ha spazzato via i dinosauri.

Che vuoi, più Eden di così! Rimane la domanda : è apparso spontaneamente o è stato creato?


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GioCo
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@PietroGE, credo davvero che non si possa in alcun modo eccepire su frasi come:

  • Se l'entropia è bassa il sistema è ordinato e l'energia è massima.
  • Se l'entropia è alta il sistema è disordinato e l'energia è minima.

...Base del mio ragionamento che (mi dispiace) ma non è aggredibile in modo così confuso. Per ciò Il tuo tentativo non ho capito cosa voleva dimostrare (o dire).

D'altronde se non fosse corretta l'impostazione mia o del sito che indico, mi spieghi questo concetto (che puoi trovare in millanta mila fonti a piacere) "ribaltando" i termini come (mi sembra) vorresti?

Morte Termica: situazione finale ad alta entropia [...] perché il sistema si trova in uno stato perenne di quiete, equilibrio e pace. Non c'è più alcuna energia o spinta al cambiamento. L'equilibrio è perfetto ma il sistema è morto.

Se riesci a ribaltare questo concetto per dire che la morte è Vita e l'entropia è la confusione geometrica percepita, penso sarai candidabile al Nobel per una tua personalissima versione di bio-fisica. Ma forse volevi dire altro? Ad esempio confermare che ordine e disordine si riferiscono allo scambio di energia?

Spiegati meglio per piacere...


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PietroGE
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https://it.wikipedia.org/wiki/Entropia

L'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è, in meccanica statistica, una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'Universo. Viene generalmente rappresentata dalla lettera {\displaystyle S}. Nel Sistema Internazionale si misura in joule fratto kelvin (J/K).

Nella termodinamica classica, il primo campo in cui l'entropia venne introdotta, {\displaystyle S} è una funzione di stato di un sistema in equilibrio termodinamico, che, quantificando l'indisponibilità di un sistema a produrre lavoro, si introduce insieme con il secondo principio della termodinamica. In base a questa definizione si può dire, in forma non rigorosa ma esplicativa, che quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato a uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema.

L'approccio molecolare della meccanica statistica generalizza l'entropia agli stati di non-equilibrio correlandola più strettamente al concetto di ordine, precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli molecolari e quindi differenti probabilità degli stati in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema[1]....

È possibile comunque dare una spiegazione semplificata dell'entropia, interpretandola come il "grado di disordine" di un sistema. Quindi un aumento del "disordine" di un sistema è associato a un aumento di entropia, mentre una diminuzione del "disordine" di un sistema è associata a una diminuzione di entropia; è necessario però chiarire che il disordine è relativo, e per questo la spiegazione semplificata non è equivalente a quella esatta; ciò però serve a rappresentare il concetto.

Per maggiore chiarezza, nella figura seguente sono mostrate tre configurazioni dello stesso sistema costituito da 24 oggetti, in cui si ha un aumento di disordine (cioè un aumento di entropia) andando da sinistra a destra e una diminuzione di disordine (cioè una diminuzione di entropia) andando da destra a sinistra.

 

I


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oriundo2006
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Cito: ''..quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato a uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema..''.

Sarebbe applicabile anche a quel sistema complesso che noi chiamiamo 'società' ? Potrebbe essere utile per preconizzare stati successivi a quello visibile 'puntualmente', ad esempio oggi l' Italia, dando per ipotetica 'normalità' lo stato del sistema fino a tre anni fa.

Probabilmente oggi andiamo verso una maggiore entropia che i provvedimenti governativi di lockdown ed altri si studiano di diminuire isolando gli attori gli uni dagli altri, ma la direzione è evidente: una rivolta generalizzata e 'catastrofica' causata da un aumento incontrollabile di entropia.

Nel nostro Paese, quali sono o sarebbero le cause di questo aumento dell' entropia sistemica ? Questa è la domanda fondamentale.

Forse, dico forse, questo aumento è in connessione con l'incremento abnorme della popolazione nel sistema-mondo e l' impossibilità di poter 'agirvi' direttamente da parte delle cellule umane, in quanto non programmate geneticamente per farvi fronte. Questa è una ipotesi importante, di sottofondo.

Il riflesso che motiva gli 'stati d'animo' di paura 'inconscia' è comunque governato sapientemente dall' ingresso di disperati da ogni parte del mondo qui in Italia, anche qui senza che plausibilmente l' istanza di controllo centrale ( il 'governo' ) sappia o voglia mettervi fine: in ogni caso non vi fa fronte razionalmente, unica cosa utile a diminuire lo stress inconscio. Pare dunque studiata l' idea di provocare una situazione di caos e tutto converge verso questa condizione. 

Questa situazione infatti esaspera il fantasma della paura e le altre motivazioni pre-razionali anche se per ora pare sfogarsi in via privilegiata sul bersaglio chiamato 'covid', foriero tuttavia anch'esso di dilatarsi a psicosi collettiva di ampie proporzioni, come oggi già stiamo assistendo.

Un rimedio che storna l'attenzione delle cellule umane provvisoriamente e dunque l' entropia dal divenire 'catastrofica' ad 'imbuto' ( nel senso di R. Thom ) ma che prelude allo sommarsi ad altre cause di 'pericolo inconscio', tra le quali l' impossibilità di vie di fuga praticabili e 'ragionevoli': qui è TINA per tutti, oramai, che lo si voglia o meno: c'è un muro dietro le nostre spalle. 

In sala macchine e nella cabina di regia sul ponte suona disperatamente la campana rossa di pericolo sociale, economico, umano imminente ma nessuno, dico e ripeto nessuno, pare curarsene più di tanto: il minuetto dei coribanti di Palazzo ed il ballo di corte in alta uniforme massonica prende il posto delle manovre di ripristino della 'normalità'. All' orizzonte non si staglia l' iceberg ma ben peggio...mentre giù nella stiva i dannati vogano senza speranza. Perchè l' 'ordo' a cui il 'caos' dovrebbe cedere il posto è talmente aberrante da essere peggio del rimedio...

 


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PietroGE
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Oriundo, lo studio della sociologia con mezzi matematici e statistici si è sviluppato molto negli ultimi decenni. Le aree di applicazione vanno dall'educazione al sistema sanitario e ovviamente alla speculazione finanziaria in borsa, anzi credo che quest'ultima sia quella meglio finanziata e quella che impiega più fisici e matematici. Un colpo d'occhio su quello che si studia lo fornisce Wikipedia : https://en.wikipedia.org/wiki/Social_complexity. Da notare anche che il premio Nobel per la Fisica di quest'anno è andato a Giorgio Parisi per lo studio della complessità, anche se non sociologica. Dubito fortemente che sia possibile fare predizioni con una qualche capacità di successo su quello che succederà in un sistema sociale dove l'influenza degli individui, al contrario degli elementi di un sistema matematico, può a volte essere determinante. Sarebbe stato possibile prevedere matematicamente l'ascesa di personaggi come Lenin o Hitler nelle società europea del XX secolo? Forse una analisi che potrebbe essere utile riguarda la stabilità del sistema o la sua fragilità, ma per questo scopo basta  la sociologia classica , senza modelli matematico-teorici, sempre che i dati sui quali  ci si basa siano affidabili. Ricordo che spesso non si riesce neanche a avere una idea sul risultato delle elezioni politiche. La teoria delle catastrofi è forse quella che si avvicina di più alla evoluzione del sociale inteso in senso lato. Parte dal fatto della non linearità delle interazioni umane dominate a volte da sentimenti non razionalizzabili e quindi dalla impossibilità di estrapolare verso il futuro un andamento o un comportamento che oggi sembra comprensibile. C'è poi il problema dell'influenza delle élite e la manipolazione dell'opinione pubblica che non so quanto siano analizzabili matematicamente. Per quanto ne so io, l'unico sistema di controllo totale  della storia attraverso la manipolazione delle menti è spiegato nel capolavoro di Asimov (che era ebreo) : La Trilogia della Fondazione. Da notare l'analogia  tra prima fondazione e Israele e la seconda fondazione e la lobby ebraica nel mondo.


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cedric
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Pubblicato da: @pietroge

non si può non notare che :

  • Noi siamo lontani, come dimensione, dai deleteri effetti quantistici e relativistici
  • I valori delle costanti fondamentali di natura sono tali (aggiustati da Qualcuno?) da permettere la vita come noi la conosciamo
  • Abitiamo una tranquilla periferia della galassia lontano da urti, radiazioni e buchi neri
  • Siamo in una zona del sistema solare che permette l'esistenza dell'acqua allo stato liquido
  • Abbiamo un grande satellite che stabilizza la rotazione della Terra
  • Abbiamo due pianeti giganti (Giove e Saturno) che fanno da aspirapolvere per asteroidi o comete che altrimenti arriverebbero in gran numero sulla Terra producendo disastri come quello alla fine del cretaceo che ha spazzato via i dinosauri.

Che vuoi, più Eden di così! Rimane la domanda : è apparso spontaneamente o è stato creato?

Si ricade sempre nella stessa trappola mentale:
"è troppo bello e se non l'ho fatto io che sono il migliore dei viventi allora deve averlo fatto qualcuno migliore di me. E visto che ovviamente non puo' essersi fatto da solo (!)  deve essere stato necessariamente creato da una divinità."

Chissà perchè è così difficile accettare che la vita sulla terra sia apparsa per puro caso e che le condizioni che l'hanno permessa anche loro siano dovute al puro caso. Le regole delle probabilità sono notoriamente contro-intuitive: quante persone debbono esserci in una stanza affinchè almeno la metà di esse abbia lo stesso compleanno?

La risposta è scritta al contrario: ne bastano solo ertitnev!


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GioCo
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Pubblicato da: @cedric
Pubblicato da: @pietroge

non si può non notare che :

  • Noi siamo lontani, come dimensione, dai deleteri effetti quantistici e relativistici
  • I valori delle costanti fondamentali di natura sono tali (aggiustati da Qualcuno?) da permettere la vita come noi la conosciamo
  • Abitiamo una tranquilla periferia della galassia lontano da urti, radiazioni e buchi neri
  • Siamo in una zona del sistema solare che permette l'esistenza dell'acqua allo stato liquido
  • Abbiamo un grande satellite che stabilizza la rotazione della Terra
  • Abbiamo due pianeti giganti (Giove e Saturno) che fanno da aspirapolvere per asteroidi o comete che altrimenti arriverebbero in gran numero sulla Terra producendo disastri come quello alla fine del cretaceo che ha spazzato via i dinosauri.

Che vuoi, più Eden di così! Rimane la domanda : è apparso spontaneamente o è stato creato?

Si ricade sempre nella stessa trappola mentale:
"è troppo bello e se non l'ho fatto io che sono il migliore dei viventi allora deve averlo fatto qualcuno migliore di me. E visto non puo' essersi fatto da solo  deve essere stato fatto da una divinità."

Chissà perchè è così difficile accettare che la vita sulla terra sia apprsa per puro caso e che le condizioni che l'hanno permessa anche loro siano dovute al puro caso. Le regole della probabilità sono estemamente controintuitive: quante persone debbono esserci in una stanza affinchè almeno la metà di esse abbia lo stesso giorno di compleanno?

La risposta è scritta al contrario: ne bastano ertitnev!

Ma è facile risponderti @cedric, perché se è vero quel che dici alllora è pure vero che tra 0 e 1 i valori che si possono esprimere sono infiniti, ma se si guardano solo questi due, quell'infinto sparisce. La matematica della probabilità (un poco ne ho fatta anche io, giusto quel tanto per capire quali sono "i punti deboli" delle impostazioni teoriche sottostanti che come sempre in matematica sono astrazioni che poi "a forza" si riconducono alla lettura della realtà che ci circonda senza mai raccontarla) non ci dice proprio niente di niente sulla realtà che ci circonda, men che meno se sia nata o no dal caso. Ciò come affermi correttamente non ci dice però neppure se sia nata dalla volontà divina o da un altro fenomeno a noi del tutto ignoto. Forse, però la tua è un impostazione manichea non dissile da quella che critichi.

Essa (questa matematica) possiamo anche chiamarla "matematica della discretizzazione", perché rende surrettiziamente discreto ciò che non è per sua natura discreto. Sistemi complessi, come scenari geopolitici, economici, metereologici e planetari, sono gestibili con astrazioni quantitative che tentano di "registrare la motilità interna" al fine di controllarla, ma le traiettorie evolutive di queste descrizioni teoriche dipendono (come ci insegna la matematica del caos che studia la predittibilità di sistemi lineari come quelli delle equazioni che tentano di descrivere il caso) da semplificazioni di una realtà infinita (=analogica) e la loro capacità di aderire alla realtà dipende dal punto di partenza e dalla bontà dell'insieme di riferimenti che viene scelto. Nei fenomeni meteo esistono molte equazioni che tentano di predirlo ma nessuna corrisponde alla realtà dei fatti (o alla predizione di un altra equazione che descrive lo stesso identico fenomeno) e tutte comunque divergono di molto tra loro e dalla realtà anche dopo poco tempo. La realtà e i fenomeni che vi si producono rimane quindi sfuggente.

Forse, la vera difficoltà sta nel rimanere centrati sulla semplice constatazione che noi dei fenomeni, che pure studiamo da tempo, alla fine non sappiamo un ca%%o. In particolare non sappiamo nulla sulla natura della loro origine e quindi non abbiamo la base per fare qualsivoglia affermazione su questo aspetto e in particolare dei fenomeni fisici TUTTI, di conseguenza non possiamo fare affermazioni neutre su ciò che li determina.

Per ciò affermare che siano dovuti al caso, è ridicolo almeno quanto affermare che li abbia inventati un signore barbuto seduto su una nuvoletta. Sono entrambe equamente "credenze" con pari dignità e tali a mio avviso dovremmo intenderle. Si scelga dunque quanto sentiamo più appropriato, ma smettiamola per piacere di denigrare una posizione per un altra facendoci sacerdoti di un credo per sentirci più sicuri dentro. La posizione di sacralità teniamola per noi, non permettiamogli di "scappare" fuori che non è mai cosa buona e giusta.

Come sempre la verità è una chimera che tutti pretendono e invocano ma nessuno possiede ed è per questo che mi picco di non cercarla, non spacciarla e non pretenderla. Non è roba nostra e sarebbe ora anche di ammetterlo senza tanti fronzoli.


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cedric
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@GioCo

Le tue argomentazioni sull'entropia sono parecchio interessanti e vanno rilette con calma ed attenzione.

L'entropia è un argomento affascinante e mi è sempre rimasta in mente la battuta di Von Neuman che così rispose a Claude Shannon che gli chiedeva come chiamare l'incertezza dell'informazione "tu chiamala entropia, tanto nessuno sa cosa sia, così in una discussione sarai pure in vantaggio".  Ancora oggi nessuno sa cosa sia l'entropia, come nessuno sa cosa sia l'energia, però tutti sanno benissimo come usarla per fare i conti.

Tienici informati sul libro, è un argomento su cui vale spendere tempo e risorse.


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GioCo
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Pubblicato da: @pietroge

https://it.wikipedia.org/wiki/Entropia

L'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è, in meccanica statistica, una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'Universo. Viene generalmente rappresentata dalla lettera {\displaystyle S}. Nel Sistema Internazionale si misura in joule fratto kelvin (J/K).

Nella termodinamica classica, il primo campo in cui l'entropia venne introdotta, {\displaystyle S} è una funzione di stato di un sistema in equilibrio termodinamico, che, quantificando l'indisponibilità di un sistema a produrre lavoro, si introduce insieme con il secondo principio della termodinamica. In base a questa definizione si può dire, in forma non rigorosa ma esplicativa, che quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato a uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema.

L'approccio molecolare della meccanica statistica generalizza l'entropia agli stati di non-equilibrio correlandola più strettamente al concetto di ordine, precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli molecolari e quindi differenti probabilità degli stati in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema[1]....

È possibile comunque dare una spiegazione semplificata dell'entropia, interpretandola come il "grado di disordine" di un sistema. Quindi un aumento del "disordine" di un sistema è associato a un aumento di entropia, mentre una diminuzione del "disordine" di un sistema è associata a una diminuzione di entropia; è necessario però chiarire che il disordine è relativo, e per questo la spiegazione semplificata non è equivalente a quella esatta; ciò però serve a rappresentare il concetto.

Per maggiore chiarezza, nella figura seguente sono mostrate tre configurazioni dello stesso sistema costituito da 24 oggetti, in cui si ha un aumento di disordine (cioè un aumento di entropia) andando da sinistra a destra e una diminuzione di disordine (cioè una diminuzione di entropia) andando da destra a sinistra.

 

AAh, @pietroge, già anche solo la fonte è sufficiente a ritenere che quel che dici forse, ma dico forse, ha qualcosa che non va. Ma ribadisco, che NON ESISTE CORRELANZIONE GEOMETRICA in un concetto che descrive sistemi analogici e quindi non discreti. Si tratta di sistemi descrivibili da volume, pressione e temperatura. Rileggiti per piacere la definizione, stai andando pesantemente fuori strada.

Il sistema da cui parte l'osservazione e termodinamico e l'entropia descrive un evoluzione del sistema, tutto il resto è fuffa, confusione mentale che stai introducendo. Se quello che vedi nello schema proposto descrive una distribuzione che diventa stabile, allora va esattamente in direzione opposta, altrimenti, se diventa instabile (=scambia energia) allora va bene, descrive quello che dici.

Quindi il problema è che stai facendo confusione con descrizioni VISIVAMENTE inappropriate per comprendere il principio.

Perché un sistema che non può scambiare calore (al suo interno e con l'ambiente) non può creare alcun ordine, è MORTO, ma da quello schema non si capisce una ciolla di nulla, non si può determinare se quel sistema sia o no stabile, lo è al principio quanto alla fine, dipende da ciò che rappresenta. Semplicemente non descrive in modo chiaro il comportamento che ci permette di capire il fenomeno.

Non so perché vuoi insistere su sto punto, ma è talmente cristallino che ti disturba che deve esserci altro di non razionale sotto. Non so, vedi tu se vuoi continuare su sta china ma a me lo scambio inizia a sembrare un poco ridicolo, perché basato sul nulla ed è già la seconda volta che te lo scrivo. La terza non ti rispondo neppure, se è il caso sbollisci e rifletti, vedrai allora che tra quello che stai dicendo e quello che affermo, non c'è discrepanza.


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PietroGE
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@GioCo

L'articolo su Wikipedia descrive in modo chiaro quello che si intende per Entropia. La stessa cosa di può leggere in qualsiasi testo di Termodinamica o Meccanica Statistica. La figura poi è chiarissima. 


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PietroGE
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@cedric

Quando a gente non sapeva come venivano assemblate le proteine ha fatto un piccolo calcolo statistico. Per una proteina con 200 componenti, visto che ci sono 20 amminoacidi lo spazio statistico delle possibilità è 20^200 e la probabilità che esca fuori spontaneamente una simile proteina è 1 diviso quel numerone. A questo punto la gente è andata a cercare un meccanismo per la creazione di proteine all'interno della cellula e alla fine lo ha trovato. Per l'universo vale lo stesso ragionamento statistico : qual'è la probabilità che tutta una serie di costanti universali abbia un valore che consente l'esistenza della vita? Per ogni costante bisogna dividere l'intervallo di valori  utile per quello possibile (che in teoria sarebbe infinito ma) diciamo molto grande. Viene quindi un numero microscopicamente piccolo. Poi bisogna moltiplicare tutti questi numeri perché uno vuole la coincidenza, cioè la simultaneità dei valori. Alla fine viene un numero che nessuno potrà mai distinguere dallo zero. La domanda che ho messo alla fine si basa su questo.


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