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Per non dimenticare: Il Times intervista Daniele Luttazzi


Tao
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Per non dimenticare: Il Times intervista Daniele Luttazzi, uno dei grandi epurati dal berlusconismo!

Suvvia - dice qualcuno - non è mica un regime. Eppure degli strascichi di regime questo governo se li porta dietro. Ad una settimana dalla mobilitazione nazionale per la libertà di stampa (se ne parla qui http://www.agoravox.it/300-000-in-piazza-a-Roma-per.html e qui www.barberafabio.spaces.live.com) per farci vedere com’è difficile fare satira, informazione e controinformazione in Italia in tempo di berlusconismo, qualche tempo fa una giornalista del Times, Lucy Bannerman, ha intervistato Daniele Luttazzi. Ecco cosa ne è venuto fuori!

Ci spiega per favore come è stato citato in giudizio da Berlusconi e perché?

Nel marzo 2001 conducevo con successo (7 milioni e mezzo di spettatori) un mio talk-show satirico notturno su Rai2 intitolato “Satyricon”. In una puntata intervistai un giornalista allora sconosciuto, Marco Travaglio, che aveva pubblicato da un mese un libro di cui nessuno parlava. Il libro s’intitolava “L’odore dei soldi“ e riguardava le origini misteriose dell’impero economico di Berlusconi. Parlammo dei fatti emersi nel processo a Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi, fondatore di Forza Italia (il partito di Berlusconi) ed ex-capo di Publitalia (la concessionaria di pubblicità di Berlusconi). Berlusconi fece causa per diffamazione a me, a Travaglio, alla Rai e al direttore di Rai2, Carlo Freccero, che con coraggio aveva mandato in onda l’intervista. Da me Berlusconi voleva 20 miliardi di lire. Quattro anni dopo quell’intervista, Marcello Dell’Utri è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. (Dell’Utri non è in carcere, però: è diventato senatore del partito di Berlusconi). Nel 2005 ho vinto la causa e Berlusconi è stato condannato a pagare 100mila euro di spese legali. Insieme con Berlusconi, mi fecero causa anche Mediaset (per 5 miliardi di lire), Fininvest (per 5 miliardi di lire) e Forza Italia (per 11 miliardi di lire). Ho vinto tutti i processi. Quell’intervista non diffamava nessuno. Informava in modo corretto.

Che genere di conseguenze ha avuto questa causa sulla sua carriera?

Nel giugno 2001, Berlusconi vinse le elezioni politiche diventando capo del governo. Nel 2002, in visita di Stato in Bulgaria, Berlusconi pronunciò il famigerato “editto bulgaro”: disse alla stampa che io e altri due giornalisti (Enzo Biagi, il Walter Cronkite italiano; e Michele Santoro) avevamo fatto un “uso criminoso” della tv di Stato e lui si augurava che questo non si ripetesse. Io, Biagi e Santoro venimmo cancellati dai palinsesti: i dirigenti Rai (nominati dalla maggioranza politica berlusconiana) decisero “autonomamente” di non riconfermare i nostri programmi tv. Giustificarono la cosa come “scelta editoriale”. Da allora io non sono più potuto tornare a fare programmi tv in Rai. Vent’anni di attività artistica azzerati. L’editto bulgaro, che per me è ancora in corso in Rai, impedisce due libertà: la mia di esprimermi e quella del pubblico di ascoltarmi. Questa è censura ed è inaccettabile. Immagina Gordon Brown che fa causa al comico Paul Merton perché non lo gradisce! Inoltre i lunghi processi ti vessano economicamente e psicologicamente. Infine, continuo a recitare i miei monologhi satirici in teatro, ma siccome non sono più in tv ed essendo Berlusconi un mio avversario, sono sempre meno i teatri che decidono di mettermi in cartellone, nonostante io faccia sempre il tutto esaurito. Il problema è politico. E’ maccartismo.

In che misura ha il suo esempio scoraggiato altri satirici / giornalisti / commentatori dal criticare Berlusconi?

Al punto che non esiste più un programma di satira nella tv italiana. In Rai, ma anche a Mediaset, a La7 e su Sky vanno in onda programmi comici dove al massimo si prende in giro Berlusconi per cose superflue (il suo lifting, la sua altezza) ma non per quelle gravi (la depenalizzazione del falso in bilancio, il conflitto di interessi enorme, la legge Alfano). Tre anni fa, Sky Italia chiese di incontrarmi. Proposi un Tg satirico. Mi chiesero come avrei reagito se avessero tagliato al montaggio qualche battuta. Gli risposi che il contratto glielo avrebbe impedito. Sono spariti. Quanto a La7, il mio nuovo programma tv “Decameron” (2007) è stato interrotto alla quinta puntata, dopo che avevo registrato il monologo della sesta puntata, una satira sull’enciclica di Ratzinger.

La satira, dai tempi di Aristofane, dà fastidio perché esprime un giudizio sui fatti, addossando responsabilità. I miei monologhi colpiscono Berlusconi ma anche la religione organizzata e l’opposizione inesistente del PD, inclusi gli scandali in cui sono coinvolti dirigenti di sinistra (il caso Unipol). Ecco perché anche l’opposizione qua si disinteressa alla libertà della satira in tv, che è libertà della democrazia. Neppure Rai3, i cui dirigenti sono di sinistra, mi ha mai chiesto di tornare in tv, in questi anni. Il potere, in Italia, è suddiviso fra clan di destra e di sinistra. Scandali recenti hanno mostrato come questi clan si mettono spesso d’accordo sulla gestione della cosa pubblica, a livello locale e a livello nazionale. Lo stesso tipo di accordo precede le nomine dei dirigenti Rai. Il risultato è che la democrazia sostanziale è corrotta.

Michele Santoro, giornalista di sinistra, è tornato in Rai grazie a un giudice che lo ha reintegrato nel suo posto di lavoro (Santoro era dipendente Rai quando venne cancellato, io no), ma nel suo programma deve sempre ospitare qualche esponente di destra. Si dà per scontato cioè che Santoro debba essere controllato e contraddetto nella sua attività giornalistica perché sgradito a Berlusconi. Non è umiliante? Per contro, un giornalista berlusconiano, Clemente J. Mimun, quando diventò direttore del Tg1 Rai si segnalò per gravi frodi giornalistiche, tutte favorevoli a Berlusconi: fra l’altro, tolse il sonoro a Berlusconi che dava del kapò all’europarlamentare Shultz, non diede la notizia di Berlusconi che aveva definito l’assassinio di D’Antona “un regolamento di conti a sinistra”, e nel 2004 aggiunse al montaggio un pubblico di delegati ONU plaudente a Berlusconi che in realtà parlava all’ONU in una sala semivuota. Il pubblico di delegati applaudiva Kofi Annan. Era un altro filmato! Un falso clamoroso! Questo nel Tg principale della tv italiana. Mimun veniva da Mediaset e lì è tornato. La Rai attuale è piena di dirigenti che vengono da Mediaset, vere quinte colonne. Un anno fa, le intercettazioni telefoniche hanno mostrato come questi dirigenti si fossero accordati con quelli di Mediaset per una programmazione che favorisse Berlusconi in occasione dei funerali di Woytila e delle concomitanti elezioni. Il governo Berlusconi nel frattempo ha proposto una legge che proibisce la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche! Se questa legge fosse stata fatta dieci anni fa, nessuno conoscerebbe gli scandali politici, economici e sportivi più gravi della storia italiana recente.

Quali somiglianze vede tra il controllo della stampa nel ventennio fascista e il controllo dei media al tempo di Berlusconi?

Nel ventennio fascista l’unica agenzia di stampa era quella del regime, l’Agenzia Stefani. I giornali si attenevano a quello che scriveva l’Agenzia Stefani. I giornali liberi venivano chiusi e gli oppositori al regime perdevano il posto di lavoro, venivano mandati al confino, venivano uccisi. Oggi non uccidono gli oppositori, ma ti mandano al “confino mediatico”: ti tolgono gli spazi di espressione che avevi e che ti eri conquistato col tuo lavoro. Questa è la minaccia sempre presente.
L’altra minaccia è legata all’enorme conflitto di interessi di Berlusconi. Ha aziende tv e imprese di assicurazione e di distribuzione pubblicitaria e cinematografica. Questo inquina la libertà del me
rcato. Un’inchiesta recente ha dimostrato che, da quando è al governo Berlusconi, molte aziende hanno tolto pubblicità dalle reti Rai per spostarle su quelle Mediaset di Berlusconi. Berlusconi inoltre controlla la politica economica e i servizi segreti. La sua influenza si estende su OGNI settore della vita italiana. E’ un potere di ricatto enorme. Uno dei pochi giornali di opposizione vera, il manifesto, sempre documentatissimo e corretto, stenta a sopravvivere perché le aziende italiane non comprano spazi pubblicitari. Ecco un altro tipo di strozzatura. Non stupisce allora che i passi della quasi totalità della stampa e della tv italiana siano felpati. Il caso recente di Veronica Lario e Noemi ha dimostrato una volta per tutte l’esistenza di una sorta di Agenzia Stefani contemporanea, prontissima a ubbidire alle esigenze del Capo e a massacrare la vittima di turno (sua moglie, in questo caso). Fra giornalisti e testate, la lista dell’inquinamento berlusconiano è lunga.

Concentriamoci sul caso di Noemi Letizia. Come ha usato Berlusconi il suo controllo e la sua influenza sulla stampa nazionale per proteggersi da ogni possibile danno politico?

In 24 ore la risposta berlusconiana è stata massiccia e su tutti i fronti possibili. E’ andato a Raiuno nel programma “Porta a porta” di Bruno Vespa, dove ha raccontato la sua versione senza il minimo contraddittorio, accusando la moglie, e approfittando dell’occasione per fare un spot pubblicitario sulle iniziative del governo in materia di aiuto ai terremotati dell’Aquila. Nessun giornalista presente (neppure il direttore del Corriere della Sera) ha ricordato che dei 12 miliardi di aiuti promessi da Berlusconi, il governo ne ha stanziati in realtà solo 4. E nell’arco di 24 ANNI! Una beffa crudele di cui nessuno ha chiesto spiegazioni a Berlusconi lì presente. Ci fossi stato io fra gli ospiti, questa sarebbe stata la domanda, decreto legge del 28 aprile alla mano. Il danno politico sarebbe stato enorme ed è stato evitato.

In questi 15 anni berlusconiani, pochi in Italia (giornalisti, autori satirici) gli hanno chiesto conto delle centinaia di promesse false e mai mantenute. Chi lo farebbe non ha accesso. Chi decide sull’accesso? Dirigenti tv di nomina politica. Di chi è la maggioranza politica che fa il bello e il cattivo tempo praticamente indisturbata? Di Berlusconi, un imprenditore che, in base a una legge del 1957, non poteva neppure candidarsi alle elezioni, in quanto titolare di concessioni pubbliche. La legge prevedeva e cercava di impedire il conflitto di interessi. Che adesso c’è ed è enorme. Il danno venne fatto allora, permettendo a Berlusconi di candidarsi. Tutto il resto è solo una conseguenza di quella illegalità iniziale. Perché gli venne permesso di farlo? Non lo so, ma ne vedo gli effetti: un Paese in cui vige un “fascismo light” che non mi piace per niente, con al governo partiti xenofobi e razzisti.

Un’altra mossa, non meno importante, è stata quella del portavoce di Berlusconi, il senatore Paolo Bonaiuti, che ha subito convocato per una riunione i direttori dei periodici cattolici che avevano criticato Berlusconi. Il voto cattolico è importante per Berlusconi e ai cattolici importano le leggi berlusconiane in difesa della scuola privata cattolica e dei privilegi economici tipo l’esenzione della tassa ICI per gli immobili del clero cattolico in cui si svolgano attività commerciali o la truffa vera e propria dell’8 per mille. Il giorno dopo, grande risalto al fatto che, grazie al divorzio da Veronica Lario, Berlusconi potrà essere riammesso al sacramento della comunione durante la messa!

Quando si è iniziato a parlare che le cause del divorzio dalla Lario erano le “minorenni”, gli osservatori internazionali hanno speculato che la storia avrebbe potuto distruggere il Cavaliere. Ma, nei fatti, lui rimane popolare come sempre. Perché?

Perché il suo contro-racconto è stato rapidissimo e pervasivo, mentre sua moglie (la vittima) è stata zittita e insultata come una poco di buono e come cornuta (“Libero”, editoriale dell’allora direttore Feltri ora passato al Giornale, ndr). La propaganda dell’Agenzia Stefani funziona e Berlusconi ne è un maestro. Sua moglie lo conosce da trent’anni e lo ha definito un uomo malato. Ecco un’altra domanda che avrei fatto a Berlusconi, se fossi stato ospite di “Porta a porta”: di che malattia sta parlando sua moglie, presidente?

Quali sono le implicazioni di lungo termine del regime di Berlusconi sul futuro della democrazia italiana?

Il danno è già stato fatto. Siamo un Paese non pienamente libero. Gli italiani hanno disimparato che come cittadini hanno dei diritti e dei doveri. E occorreranno decenni perché gli italiani imparino di nuovo a rispettare le leggi, come era naturale invece negli anni passati anche grazie all’esempio dei grandi politici di allora: De Gasperi, Einaudi, La Malfa, La Pira, Dossetti, Berlinguer, Pertini, Scalfaro.

Lei ha vinto la sua causa in tribunale. Che tipo di reazioni ha avuto?

I giornali ne hanno parlato senza troppo risalto nelle pagine interne (eppure era una notizia bomba: immagina Paul Merton che vince la causa contro Gordon Brown!), mentre la notizia della querela di Berlusconi contro di me era stata data in prima pagina.

Spera di tornare in TV?

Ovviamente. La tv non è un hobby: è il mio lavoro e c’è un pubblico numeroso che stravede per me (e io per loro). Il maccartismo è immorale e illegale.

In virtù di quali circostanze, lei ritiene che la satira possa tornare nella cultura popolare italiana?

La satira italiana non se n’è mai andata. E’ solo sparita a forza dalla tv. Ma i censori dimenticano una cosa: il tempo è dalla nostra parte (Mick Jagger).

LINK: UNA DELLE PUNTATE DI SATYRICON
http://www.youtube.com/watch?v=TRuR...

Fabio Barbera
Fonte: www.agoravox.it
Link: http://www.agoravox.it/Per-non-dimenticare-Il-Times.html
13.10.2009


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AndFinallyWillBeZeitgeist
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Provo grande ammirazione per Luttazzi, un attore satirico che disconosce la censura in qualsiasi forma, al contrario di Grillo che la attua velatamente, nascondendola dalla narrazione emotiva utile ad accaparrare consensi ......... IL TIMES DOVREBBE PREOCCUPARSI MENO DEL BURATTINO DISOBBEDIENTE BERLUSCONI E INTERESSARSI PIÙ DEI GRAVOSI CONFLITTI DI INTERESSE CHE HA IN CASA .............. Si chieda semmai perché IL PIL DEGLI STATI UNITI È CRESCIUTO CON LA RICCHEZZA CHE È STATA SPESA A DEBITO E NON CON LA RICCHEZZA CREATA. Si chieda perché in Europa si stanno avendo gli stessi effetti degli Stati Uniti, anche se più contenuti ....... In Europa siamo nella stessa situazione degli USA, con la differenza che gli europei fanno meno ricorso al debito rispetto agli americani. ALL'ORIGINE DI CIÒ VI È L'INDIRIZZO SISTEMICO INTRAPRESO NEGLI ANNI OTTANTA, CON LE POLITICHE IPER-LIBERISTE E LA DEREGULATION ATTUATE DAI GOVERNI INGLESI E AMERICANI, che sono le locomotive finanziari globali. Inizialmente ciò ha comportato dei vantaggi sia per le imprese e sia per i consumatori rispettivamente dovuti alle produzioni a costi minori e all'inflazione contenuta ............ Non si era però preventivata la dannosità di questo fenomeno, che se circoscritto e limitato non è così evidente. SPOSTANDO LE PRODUZIONI CHE GENERANO RICCHEZZA IN ALTRI PAESI, QUESTA RICCHEZZA VIENE PERSA DAI PAESI CUI È STATA SOTTRATTA. La discrepanza è diventata palese quando la Cina ha fatto il suo ingresso nel WTO ................................ L'occupazione di milioni di persone soffre di concorrenza al ribasso, è soggetta pertanto a COMPETIZIONI IMPARI ................................................... In Occidente se l'azienda non si adegua al ribasso, chiude ..... QUESTO PERCHÉ NON È PIÙ POSSIBILE CREARE RICCHEZZA ATTRAVERSO LA PRODUTTIVITÀ, OVVERO QUEL SISTEMA CHE HA CONSENTITO LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DELL'ULTIMO SECOLO E MEZZO. IN AMBITO UE SI RICONOSCE CHE È STATO RAGGIUNTO IL PEAK-OIL e che è in atto una speculazione per ciò che concerne l'aumento del greggio e dei beni alimentari e che specie in ambito alimentare né la domanda, né le quote destinate al biodiesel sono causa di questi aumenti sproporzionati ................. Le varie autorità non possono confermarlo ufficialmente, ma è evidente che nell'estrazione del greggio, IL RAPPORTO COSTI E BENEFICI SI STA SPOSTANDO SEMPRE DI PIÙ VERSO I COSTI .............................. Il peak-oil significa appunto che l'estrazione del greggio è arrivata ad un punto dove è diventato sempre più sconveniente (perché costoso) il suo impiego (i Rockfeller, dopo oltre un secolo, hanno capito che il petrolio non sarà più la ricchezza primaria e stanno puntando alle fonti energetiche alternative) ..................... MENTRE TUTTI I PAESI PROGRAMMANO IL FUTURO, SOLO IN ITALIA SI DISCUTE ANCORA DI NUCLEARE, PROMETTENDO BOLLETTE GRATUITE. In realtà l'uranio ha prezzi esorbitanti e si avrà solo un 10% di energia nonostante tutti i miliardi spesi per questo progetto.


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vic
 vic
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Luttazzi ha un gran senso dell'umorismo.

Fa finta di dimenticarsi che la RAI e' da sempre stata lottizzata e da sempre ha censurato. Censuravano perfino le canzoni del Gianni Morandi giovane. Sarebbe da indagare se non censurassero anche topo Gigio.

Ci sono personaggi che pare si siano investiti del diritto divino di lavorare in RAI. Tutti lo sanno che il circo cambia gli artisti ogni anno, per non annoiare il suo pubblico.

Per quel che mi riguarda rimpiango la comicita' di Groucho Marx.
Questa comicita' gridata e sbraitata che ci vien propinata ad nauseam va' bene una volta ma poi la san fare tutti: basta dire cazzo e mostrare delle mutande. La si incontra quotidianamente senza bisogno di pagare profumatamente un comico.

Ai tempi del fascismo c'era chi faceva satira con arte sopraffina, altro che il Luttazzi e quasi tutti gli altri, si chiamava Trilussa. E Giovannino Guareschi, qualche anno dopo non era da meno. Anche in quanto a coraggio civico non erano secondi a nessuno. Non mi risulta che facessero le lagne come i comici odierni il cui motto e': voglio lavorare in RAI per tutta la vita.

L'Italia e' piena di circhi e teatri, eventualmente anche di ampie piazze. E poi c'e' anche il mondo la' fuori, per esempio l'Inghilterra.

S'inventi un personaggio alla mister Bean sto Luttazzi e faccia fortuna li', che diamine!


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dana74
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condivido i commenti sopra, da quando il Times e The Guardian sono diventati il think tank dell'opposizione italiana?

Capisco che questi giornali si augurino che impicciarsi delle disgrazie altrui ALLIEVI le proprie, ma non mi pare che l'Inghilterra, visto che vende pure a saldo Eurotunnel e altro patrimonio pubblico possa elevarsi quale
eccellente e giusta e equa amministrazione "da esportare"...

Idem per El Pais (chissà quale comun denominatore abbia El Pais con Times...) Zapatero non pare goda di miglior sorte così come la Spagna....
Cosa scrive El Pais della contestazione a Zapatero?

http://www.corriere.it/esteri/09_ottobre_13/parata-fischi-zapatero_0396582e-b7bb-11de-9cba-00144f02aabc.shtml


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dana74
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@andfinallywillbezeitgeist..

purtroppo anche la Merkel ha fatto retrofront sul nucleare...

Germania: Merkel contestata dagli antinuclearisti
10 Ottobre 2009 20:10 ESTERI
BERLINO - Hanno srotolato uno striscione lungo cinquecento metri davanti alla sede della cancelleria tedesca a Berlino per dire no al nucleare. Decine di manifestanti hanno contestato l'intenzione del futuro governo di mantenere in funzione le centrali nucleari. Una legge approvata nel 2000 prevede la progressiva chiusura di tutti gli impianti nucleari tedeschi entro il 2020. Legge che Angela Merkel ha rimesso in discussione. (RCD)


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vic
 vic
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L'Italia farebbe bene ad osservare da vicino la Spagna.

In questi ultimi anni si e' rivelata una nazione molto dinamica.
In campo energetico ha soffiato all'Italia il solare termodinamico.
In campo costituzionale s'e' dotata di una costituzione moderna.
Ha cominciato a decentralizzare il potere rivalutando le culture regionali.
Sta investendo alla grande nell'eolico e nei trasporti ferroviari.

Ed inoltre parla una lingua che nel mondo occidentale e' seconda solo all'inglese.

Italia e Spagna potrebbero andare molto piu' a braccetto di quel che fanno. Ma li divide una generazione culturale.

La Spagna ha avuto un Aznar e poi un Zapatero. Amati o non amati, pero' erano una nuova generazione. L'Italia ha avuto Berlusconi-Prodi-Berlusconi, per tacere di Ciampi-Napolitano che sono ottuagenari.

Forse l'unica forza che fara' fare il balzo all'Italia a questo punto sara' l'anagrafe!
L'ha fatto con l'ex URSS che era molto piu' grande e complessa e problematica, perche' non dovrebbe farlo con l'Italia:

forza anagrafe!


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AndFinallyWillBeZeitgeist
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@dana74

Alcuni Paesi europei stanno programmando meglio di noi il loro futuro (RACCOGLIERANNO FRUTTI MIGLIORI DEI NOSTRI AVENDO SEMINATO CON PIÙ ASTUZIA OGGI) e dispiace leggere che la Merkel è interessata a mantenere in funzione le centrali nucleari, che sappiamo utilizzano una tecnologia superata e dai costi di manutenzione proibitivi ...................... Ed è ancora più sconfortante leggere che Berlusconi stia puntando sulla stessa fonte energetica per il nostro Paese ........................ Questo governo potrebbe fare più danni del più disastroso governo mai insediatosi a Montecitorio, quello di Prodi .... MA HA SENSO INDIGNARSI PER BERLUSCONI? Le destre politiche di tutto il mondo sono programmate dai loro padroni per distruggere il senso di collettività e imporre il privato individuale .... Che senso ha indignarsi con chi sta facendo il suo dovere? Dobbiamo semmai indignarci per il fatto che la sinistra non sta facendo affatto opposizione .................................. URGONO AZIONI CHE RISPONDANO ALL'ESIGENZA DI DIFENDERE UN ORDINE COSTITUITO E LA SUA MESSA IN DISCUSSIONE. Lo ha fatto il fascismo che manganellava e reprimeva chi gli si opponeva. Che definiva violenta la resistenza di intere città (Parma) quando si faceva avanti e vinceva nel resto d'Italia .......................... Che definiva TERRORISTI I PARTIGIANI FACENDO STRAGI D'INNOCENTI E TRASFORMANDO GLI UOMINI IN LUPI. Gettava, in questo suo procedere, i semi della vendetta da parte di chi aveva subito e che, ancora più duramente, se possibile avrebbe ripagato il conto con gli interessi .... QUESTO PAESE, LIMITANDOSI ALLA SUA STORIA DALLA FINE DELLA GRANDE GUERRA, È SEMPRE STATO UN FIORIRE DI AZIONI E FATTI VIOLENTI CHE NE HANNO RIDISEGNATO I CONFINI DI CONVIVENZA. C'è sempre stato un vincitore che, dall'alto della sua torre, ha definito la categoria morale del bene e del male ..................................................... Oggi quello che si può fare è riprendere la lettura di un periodo storico lasciando che le generazioni dei giovani se ne facciano un'idea. TRALASCIANDO PER UN ATTIMO LE CATEGORIE MORALI ...................... LASCIANDO CHE PARLINO I PROTAGONISTI E CHE SPIEGHINO COSA E PERCHÉ È ACCADUTO (dal loro punto di vista s'intende) .... Potrebbe essere un modo per definire quei confini di tolleranza e di regole che ci evitino per il futuro di ripercorrere le stesse strade.


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