Perché Berlusconi può ancora candidarsi

Grande tripudio per la sentenza della Cassazione che sbatte la porta in faccia al Cavaliere dichiarandolo incandidabile. Dunque sembra fatta: ormai il Cavaliere è fuori combattimento per due anni, poi verranno le altre sentenze, per cui non se ne parla più. Ok, però, forse le cose non stanno proprio così e stiamo correndo il rischio di ritrovarcerlo capolista in tutte le circoscrizioni alle europee. Come? Vi spiego.

Ne parlavo proprio con Felice Besostri, uno che di queste cose ne sa. Fra la condanna e la cancellazione dai registri elettorali il rapporto non è immediato: occorre che la sentenza motivata sia depositata in cancelleria, poi la cancelleria la trasmette all’Ufficio elettorale Comunale e poi di qui all’Ufficio elettorale circoscrizionale. Come capite, ci vogliono un bel po’ di giorni. Per cui, Berlusconi domani mattina potrebbe chiedere il suo bravo certificato elettorale ed ottenerlo, perché per qualche tempo ancora è un cittadino con diritti elettorali attivi e passivi.

Il fatto che la notizia della sua condanna stia su tutti i giornali non fa assolutamente testo, perché la Pubblica Amministrazione funziona per atti ed un articolo di giornale non è un atto. Per cui, potrebbe presentare la sua candidatura corredata da regolare certificato elettorale, che fa testo sino a prova contraria, ed all’ufficio elettorale circoscrizionale non resterebbe che accettarla.

Ma, direte voi, si potrebbe subito ricorrere per chiederne l’esclusione delle liste, oppure, potrebbe giungere la notizia della sentenza e della esclusione dalle liste elettorali. E invece no, perché le norme elettorali vigenti stabiliscono che, nel caso di esclusione dalle liste, il ricorso può essere presentato entro tre giorni e deciso in breve, ma, nel caso un candidato sia stato indebitamente incluso in lista, il ricorso non può avere effetto sino ad elezioni avvenute. Per cui, se il Cavaliere ci fa lo scherzetto, fa tutta la campagna elettorale da capolista.

Certo: immediatamente dopo decadrebbe da parlamentare europeo, ma a lui interessa soprattutto candidarsi ed avere una valanga di preferenze da sbattere sul tavolo: “4 milioni di italiani non hanno creduto alle decisioni di una magistratura faziosa….”.

Certo sarebbe una mossa assai scorretta, ma vi sembra il tipo che si faccia di questi problemi?

Che ne pensate? Lo chiedo soprattutto agli amici avvocati che seguono questo blog.

Aldo Giannuli
Fonte: www.aldogiannuli.it
20.03.2014