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Pietrangelo Buttafuoco - Il marito del prete

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Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il marito del prete, più che la moglie. Nella Chiesa di Roma lo scandalo non è più la donna, e l’uomo che si dà in natura a un altro uomo, oplà, proclama l’amore familiare.

Il Sinodo, oggi, verosimilmente, non si pronuncerà in tal senso ma Krzysztof Charamsa, un sacerdote, dalle colonne del Corriere della Sera, e non dallo schermo di Barbara D’Urso, ha fatto sapere di avere un marito.
Non è un curato di campagna, padre Charamsa, è un teologo – è nientemeno un ufficiale di quella che un tempo sarebbe stata l’Inquisizione, oggi Congregazione per la Dottrina della Fede – e in anticipo sulla discussione sulla famiglia aperta dalla Chiesa cattolica, s’è preso i riflettori per destinarsi al melodramma e al più bovarista dei luoghi comuni: pensare che la Chiesa sia in ritardo.

Il prete, dunque, e suo marito, sono i due epifani di una potente epifania. E’ chiaro che padre Charamsa parli per conto del disincanto secolarizzato e non dell’eterno. Figlio più dei giorni nostri che della Chiesa millenaria, il monsignore incarna i tic e il linguaggio di una società, quella liberale, dove la separatezza tra lo spazio del sacro e quello della laicità ha raggiunto il suo apice. La libertà di equiparare tutto, perfino papà e mamma, diventati genitore 1 e genitore 2, s’è mangiato il diritto di sopravvivenza della differenza – quella di essere un padre e di essere madre – nell’orizzonte d’Occidente, luogo dell’assoluto di libertà.

A Roma, nei giorni scorsi, la forza pubblica ha sequestrato dei manifesti dove – con lo slogan “i bambini non si comprano” – c’erano disegnati un maschio adulto e una femmina adulta, quindi un bimbo e una bimba, dunque una famiglia, e perciò una chiara provocazione per la sensibilità laica. Sono stati coperti da una mano di vernice per cancellare un’idea arcaica e procurarsi così, con una delibera di Ignazio Marino, uno scatto epocale di cinquant’anni almeno.

Proprio Monsignore, ma non troppo, don Charamsa: “Non è possibile aspettare per altri cinquant’anni”, dice appunto, come se l’Eterno sia un fatto di orologi. E così dicendo, l’inquisitore in rosa, rivela un vizio di dottrina più che di genere. Ed è quello di pensare al domani che verrà come al perfezionarsi dell’oggi (e figurarsi quanto c’è da aggiustare, secondo lui, tra le cose di ieri e quelle dell’altro ieri, quando sulla terra si aggirava Cristo con gli Apostoli e ancora non c’era la Costituzione americana…).

“L’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana” dice ancora monsignor Krzysztof Charamsa, e suona strano che lo dica se l’amore, poi, nella sua incarnazione viva, s’invera in quella sottana talare la cui vocazione è, non due cuori e una capanna, ma la Misericordia. E’ lo svuotarsi di sé per accogliere il sacrissimo crisma.

L’uomo di Dio non si nega all’eros e la più potente estasi, più di qualunque copula, è quella di Santa Teresa d’Avila. La carne è il Calvario e non “due cuori e una capanna”, altrimenti, in luogo degli Evangeli, sarebbero bastati gli spot dei surgelati, opportunamente omo-omogeneizzati secondo la voga dello Spirito del Tempo.

Il marito del prete, dunque, più che la moglie. Non più le pagine di Goffredo Parise, “Il Prete Bello”; non più “Aggiungi un posto a tavola”, la commedia musicale di Garinei e Giovannini, con Clementina (Jenny Tamburi) innamorata di don Silvestro (Johnny Dorelli); non più Abat-Jour, Sofia Loren in sottoveste, il seminarista tentato di spogliarsi e Tina Pica, la nonna, disperata nel vedere sfumare il sogno di vedere diventare il nipote, prete.

Un marito, dunque, per monsignore. Come testimonial del Global Network of Rainbow Catholics, l’assemblea internazionale dei cattolici lgbt, padre Krzysztof si guadagna uno sbadiglio (e come lui tutte le donne in clergyman in giro, in questi giorni di sabba, a Roma) ma come ufficiale del Sant’Uffizio – un tempo con la croce, la stola e il motto– Exurge Domine! – allerta un dettaglio più che rivelatore o, ancora meglio, conferma un andazzo e lo trova già pronto per ben più inesorabile inquisizione, ossia, quella dell’ideologicamente corretto.

La Chiesa, nel giorno in cui apre il Sinodo sulla famiglia, sta sotto osservazione affinché non deragli rispetto ai comandamenti del totalitarismo liberale. In attesa di censura, ci si autocensura. Una mano di vernice cancella la distinzione tra padre e madre, un’intervista sul Corriere polverizza la castità del sacerdozio e ce n’è anche per l’eros, il sano desiderio – nelle mani delle Madame Bovary in clergyman – diventa, ohibò, un diritto.

Pietrangelo Buttafuoco
Fonte: http://www.ilmattino.it/
5.10.2015


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Giovina
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Si sara' fatto islamico solo a causa della grande meretrice?

Il marito del prete... E' certo comunque che gli imam non avranno mai di queste lacerazioni interiori. Se vi si aggiunge la poligamia non e' che poi puoi contare solo genitore 1 e 2.

Certo certo, l'imam non e' il Prete.
Ma mi pare che certo neo convertiti all'islam ci hanno lasciato il cuore a Roma.


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Primadellesabbie
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Pietrangelo, tra gli sciamani:

...is an obscure and complex problem...

Frazer (Frazer, Adonis, Attis, Osiris, ed. 1907, pp. 433) says that the interchange of dress between men and women is an obscure and complex problem, and thinks it unlikely that any single solution would be applicable to all cases. In enumerating instances of such cases among the priests of Khasis and the Pelew Islanders instances, that is, of men dressing and acting like women throughout life-he ascribes these phenomena to the inspiration of a female spirit, which often chooses a man rather than a woman for her minister and inspired mouthpiece.(Effeminate sorcerers and priests are found among the Sea-Dyak of Borneo-Capt. Brooke, Schwaner-; the Bugis of South Celebes-Capt. Mundy-; Patagonians of South America-Falkner-; the Aleutians, and many Indian tribes of North America-Dall, Langsdorff, Powers, and Bancroft-. Frazer, Adonis, &c., p. 429.)

As to the people of Siberia, the 'change of sex' is found chiefly among Palaeo-Siberians, namely the Chukchee, Koryak, Kamchadal, and Asiatic Eskimo. (Similar changes of sex were observed by Dr. Karsch Uranismus oder Päderastie mid Tribadie bei den Naturvölkern, 1901, pp. 72-201) all over the American continent from Alaska to Patagonia.

Even the earliest travellers record instances of this phenomenon. Thus Krasheninnikoff in 1755, (Description of the Country of Kamchatka, ii. 24.) Steller in 1774,Beschreibung von dem Lande Kamtschatka, p. 289. Wrangel


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spadaccinonero
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non c'è più religione

è proprio il caso di dirlo

😉


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orckrist
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'Sta storia del prete gay sta rompendo i cosiddetti.

Il summenzionato poteva risolvere la sua situazione in modo semplice e tranquillo parlandone con i suoi superiori e presentando domanda di rinuncia ai voti (i precendenti non mancano).

Invece ha scelto di farsi manipolare ed usare.

Se vuoi fare parte della chiesa ne accetti le regole, se queste regole non ti vanno bene te ne vai dalla chiesa. Semplice.


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spadaccinonero
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'Sta storia del prete gay sta rompendo i cosiddetti.

Il summenzionato poteva risolvere la sua situazione in modo semplice e tranquillo parlandone con i suoi superiori e presentando domanda di rinuncia ai voti (i precendenti non mancano).

Invece ha scelto di farsi manipolare ed usare.

Se vuoi fare parte della chiesa ne accetti le regole, se queste regole non ti vanno bene te ne vai dalla chiesa. Semplice.

quoto al 100%

proprio ieri sentivo che il "rivoluzionario" vuole un po di privacy

XD

strumentalizzazione bella e buona, magari lo hanno pagato pure


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rossland
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'Sta storia del prete gay sta rompendo i cosiddetti.

Il summenzionato poteva risolvere la sua situazione in modo semplice e tranquillo parlandone con i suoi superiori e presentando domanda di rinuncia ai voti (i precendenti non mancano).

Invece ha scelto di farsi manipolare ed usare.

Se vuoi fare parte della chiesa ne accetti le regole, se queste regole non ti vanno bene te ne vai dalla chiesa. Semplice.

"...Invece ha scelto di farsi manipolare ed usare...."
O sta provando a manipolare e "usare" noi?
Come giustamente scrivi, nessuno gli impedisce di rinuciare ai voti, che comunque non rispetti più, per scegliere di vivere la tua vita amorosa/affettiva come meglio credi.
Se poi però hai pure il libro scritto nel cassetto, pronto per l'occasione, mi sa che prima di mollare vuoi garantirti delle entrate grazie allo scandalo che provochi ad arte rimestando nel torbido con argomentazioni che non stanno in piedi da sole...
Davvero si comincia a non poterne più di checche impazzite che con arroganza vogliono ciò che madre natura non concede loro...


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spadaccinonero
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grande Ross

8)


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PietroGE
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È una provocazione.
Quello di teologia non ne capisce un tubo e non gliene frega un bel niente. Si è fatto prete teologo per portare avanti l'agenda gay e basta.
L'uscita mediatica ne è la dimostrazione più chiara.


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rossland
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È una provocazione.
Quello di teologia non ne capisce un tubo e non gliene frega un bel niente. Si è fatto prete teologo per portare avanti l'agenda gay e basta.
L'uscita mediatica ne è la dimostrazione più chiara.

Be', magari qualcosa ne capisce se è stato teologo del Sant'Uffizio. Pare che contesti infatti proprio ciò che dottrina della fede stabilisce per un prete che prende i voti: celibato e astinenza.
Questo vuole sposarsi e fare sesso (con chi poco importa).
E' già successo, nella storia della Chiesa: molti sono i preti che hanno smesso le vesti perché hanno incontrato l'amore (di una donna o di un uomo, non ci interessa...).
Se vuoi sposarti, fare sesso e magari anche fare figli (pure in provetta, magari), non sei più coerente con i voti che hai preso e te ne vai.
Il mondo è grande e puoi essere un cristiano migliore come laico che come prete, se la fede è per te importante.
Ma non mi si venga a raccontare che fare sesso è un diritto anche dei preti, che il Vaticano è omofobo, che più che l'amore di Dio potè l'amore gay.
Dietro queste assurdità c'é una totale manipolazione del senso stesso di ciò in cui questo ha creduto prendendo i voti.
E francamente, già mi iniziano a rompere le scatole i gay laici con pretese di far figli "scientificamente e di diritto", ci mancano pure le rivendicazioni dei papisti e delle suorine.
Ma se non credono in ciò che fanno, perché dovremmo mai credere noi a ciò che dicono?
Gente pericolosa, gente che confonde se stessa e insieme il mondo...
Puah!


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spadaccinonero
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È una provocazione.
Quello di teologia non ne capisce un tubo e non gliene frega un bel niente. Si è fatto prete teologo per portare avanti l'agenda gay e basta.
L'uscita mediatica ne è la dimostrazione più chiara.

Be', magari qualcosa ne capisce se è stato teologo del Sant'Uffizio. Pare che contesti infatti proprio ciò che dottrina della fede stabilisce per un prete che prende i voti: celibato e astinenza.
Questo vuole sposarsi e fare sesso (con chi poco importa).
E' già successo, nella storia della Chiesa: molti sono i preti che hanno smesso le vesti perché hanno incontrato l'amore (di una donna o di un uomo, non ci interessa...).
Se vuoi sposarti, fare sesso e magari anche fare figli (pure in provetta, magari), non sei più coerente con i voti che hai preso e te ne vai.
Il mondo è grande e puoi essere un cristiano migliore come laico che come prete, se la fede è per te importante.
Ma non mi si venga a raccontare che fare sesso è un diritto anche dei preti, che il Vaticano è omofobo, che più che l'amore di Dio potè l'amore gay.
Dietro queste assurdità c'é una totale manipolazione del senso stesso di ciò in cui questo ha creduto prendendo i voti.
E francamente, già mi iniziano a rompere le scatole i gay laici con pretese di far figli "scientificamente e di diritto", ci mancano pure le rivendicazioni dei papisti e delle suorine.
Ma se non credono in ciò che fanno, perché dovremmo mai credere noi a ciò che dicono?
Gente pericolosa, gente che confonde se stessa e insieme il mondo...
Puah!

questo è ciò che chiamo naziprogressismo
ovvero una minoranza che con la scusa del rispetto delle idee altrui si impone sugli altri (la maggioranza) mettendoli all'angolo

anche in politica avviene la stessa cosa, una minoranza piccola piccola, che non prende i voti nemmeno dei famigliari ma che ha le redini del mondo intero

sono riconducibili all'orientamento politico alla pannella o al partito di sciolta civica


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ohmygod
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sentiti escluso.

infine a quanto appare l'essere è tale di per sè, poi, l'espulsione. inconoscibile a sè. egli è inconsapevole del processo preposto che l'accompagnerà fin dai primi passi affinchè quell'essere divenga un prodotto fra i prodotti.

istinto di sopravvivenza, l'istinto partorito dall'abominio di lingua non troverà altro sbocco che nella civile guerra ciclicamente quotidiana.

protocollato diktat e poi deprimente intrattenimento infame respiro, dovrebbe forse essere l'avere quel che manca? quanto manca al resto del giorno?

chiedi avere quel ti manca, vorresti riempire il quel che ti manca con il sangue altrui?, vorresti appropriarti del sangue altrui così come fa il Potere quando è innominabile. fu evidente che l'avere un essere non sarebbe mancato a nessuno così Materia sostituì l'essere con l'avere e il prodotto non avvertì l'essenza di essere bensì l'assenza di avere.

protocollato diktat, se il Potere di avere ha fallito dovrebbe di sua spontanea volontà cedere l'atto al Potere dell'essere. questi non sono patti. l'universo, la sua natura non ne avvertono la necessità.

§:- Ambasciatore inviato verso il luminoso regno di Bakinga: Materia.
che poi quel significante pianeta Lontano abbia una sua funzione nel tempo è quel che rende oscura la storia.


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rossland
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@spadaccino
Temo che anche il ricorrere, pur se l'intenzione è il provare a capirci qualcosa, al "nazi" piuttosto che al "fasci" o al "comunismo" sia fuorviante.
Credo che se pur alcune manovre in corso somigliano parecchio ai tre "ismi" citati, e già è difficile separarli perché oggi li vediamo agire sempre insieme e di conserva, i molti fronti da cui arrivano botti che minano ogni aspetto della nostra vita non si sia mai visto nella storia.
E questo è spaventoso: che non siamo in grado di sparare un colpo a difesa in una direzione che ci arrivano in contemporanea bombe a grappolo, mitragliate, fucilate e pure sassate da ogni parte.
Come se tutto, ogni singolo aspetto della vita fin qui conosciuta dovesse enir ridefinito secondo nuovi parametri, diei quali ci sembra a volte di intuire i contorni ma che in realtà sono mobilissimi e sempre in via di riconfigurazione.
Oggi la sola prima rivoluzione possibile è il silenzio che riusciamo a imporre a noi stessi.
Difficile, mentre si è sotto attacco, ma è il solo modo di provare a osservare con distacco e da lontano ciò che accade, per provare a capirci qualcosa.
Ogni giorno qualcosa ci costringe però, come i pompieri, a occuparci di un fuoco o di un fuocherello. Gli incendi veri, quelli che vengono appiccati e non abbiamo idranti possibili per spegnerli, sono troppi, tutti insieme.
Stiamo finendo bruciati nello sforzo senza fine di provare a difenderci.
Voglio una tana silenziosa dove provare a capire in silenzio ciò che sta succedendo...


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spadaccinonero
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sentiti escluso.

infine a quanto appare l'essere è tale di per sè, poi, l'espulsione. inconoscibile a sè. egli è inconsapevole del processo preposto che l'accompagnerà fin dai primi passi affinchè quell'essere divenga un prodotto fra i prodotti.

istinto di sopravvivenza, l'istinto partorito dall'abominio di lingua non troverà altro sbocco che nella civile guerra ciclicamente quotidiana.

protocollato diktat e poi deprimente intrattenimento infame respiro, dovrebbe forse essere l'avere quel che manca? quanto manca al resto del giorno?

chiedi avere quel ti manca, vorresti riempire il quel che ti manca con il sangue altrui?, vorresti appropriarti del sangue altrui così come fa il Potere quando è innominabile. fu evidente che l'avere un essere non sarebbe mancato a nessuno così Materia sostituì l'essere con l'avere e il prodotto non avvertì l'essenza di essere bensì l'assenza di avere.

protocollato diktat, se il Potere di avere ha fallito dovrebbe di sua spontanea volontà cedere l'atto al Potere dell'essere. questi non sono patti. l'universo, la sua natura non ne avvertono la necessità.

§:- Ambasciatore inviato verso il luminoso regno di Bakinga: Materia.
che poi quel significante pianeta Lontano abbia una sua funzione nel tempo è quel che rende oscura la storia.

sono l'unico che non ha capito un'h di questo commento?

se si, mi spiegate con termini umanamente comprensibili?

grazie

😉

per me è tutto una supercazzola

XD


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spadaccinonero
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@spadaccino
Temo che anche il ricorrere, pur se l'intenzione è il provare a capirci qualcosa, al "nazi" piuttosto che al "fasci" o al "comunismo" sia fuorviante.
Credo che se pur alcune manovre in corso somigliano parecchio ai tre "ismi" citati, e già è difficile separarli perché oggi li vediamo agire sempre insieme e di conserva, i molti fronti da cui arrivano botti che minano ogni aspetto della nostra vita non si sia mai visto nella storia.
E questo è spaventoso: che non siamo in grado di sparare un colpo a difesa in una direzione che ci arrivano in contemporanea bombe a grappolo, mitragliate, fucilate e pure sassate da ogni parte.
Come se tutto, ogni singolo aspetto della vita fin qui conosciuta dovesse enir ridefinito secondo nuovi parametri, diei quali ci sembra a volte di intuire i contorni ma che in realtà sono mobilissimi e sempre in via di riconfigurazione.
Oggi la sola prima rivoluzione possibile è il silenzio che riusciamo a imporre a noi stessi.
Difficile, mentre si è sotto attacco, ma è il solo modo di provare a osservare con distacco e da lontano ciò che accade, per provare a capirci qualcosa.
Ogni giorno qualcosa ci costringe però, come i pompieri, a occuparci di un fuoco o di un fuocherello. Gli incendi veri, quelli che vengono appiccati e non abbiamo idranti possibili per spegnerli, sono troppi, tutti insieme.
Stiamo finendo bruciati nello sforzo senza fine di provare a difenderci.
Voglio una tana silenziosa dove provare a capire in silenzio ciò che sta succedendo...

sai come la penso circa gli "isti", per me sono entrambi burattini dei "oni"

😉

fosse per me mi ritirerei in campagna con la mia famiglia, il mio orticello, cani, gatti e tanti altri animali

XD


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