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Ponzio Ferrero e i nuovi farisei.

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Tao
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Luca Cellai ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "QED 32: You're an errand boy...":

Mentre discutendo imperterrito di cambio fisso continuo a perdere 'amici' piddini e rifondaroli di vecchia data (ti tolgono anche il saluto quando gli fai notare il loro tradimento implicito dei lavoratori, degli interessi nazionali e della democrazia), cerco anche di razionalizzare le loro posizioni mentali.

La domanda che mi sono fatto è: come è possibile che argomenti di natura economica e scientifica contro il neuro provochino un rifiuto così totale ed apparentemente irrazionale in persone che fino a ieri consideravo intelligenti?

Ed ancora: come è possibile che la prospettiva di subire pure la patrimoniale li lasci profondamente indifferenti?

Poi ho trovato una possibile risposta: il fattore generazionale!

Tutti i miei amici (come i vari ministri dell'economia degli ultimi tempi) sono o figli del baby-boom come me (e come il Prof.) oppure persone nate poco dopo il 1940.

Si trovano cioè prossimi alla pensione (quando già non lo sono) ed in grandissima maggioranza lavorano nello Stato, negli Enti locali o nella media/grande impresa ancora in mano pubblica (oppure alimentata dalla spesa pubblica).

A tutti costoro la probabilità di essere espulsi dall'impiego prima della pensione (oppure di subire la deflazione salariale) appare minima.

Quindi perché rischiare di ricevere una pensione in Lire svalutate, in un probabile contesto con molta più inflazione di oggi quando in fondo in fondo la crescita interessa solo i giovani?

Molto meglio lo status quo (cioè la miseria montante degli altri), chi se ne frega dei giovani e degli esclusi, tanto chi sa che con le conoscenze giuste non si riesca a piazzare i propri parenti nel posto giusto (magari nella EC a Bruxelles!) e quindi 'nto culo' ai figli ed ai nipoti degli altri!

Questa riflessione, oltre ad aumentare il mio senso di correità generazionale (all'inizio fui anche io, da bravo ingegnere, tra i sostenitori del Fogno), mi fa anche sentire un perfetto estraneo rispetto alla mia generazione.

È in questi momenti di abbattimento che mi ritorna in mente quello che dicevano i vecchi partigiani: Quando è il 25 Apile? È sempre 25 Aprile!

Postato da Luca Cellai in Goofynomics alle 23 febbraio 2014 09:58

(...impeccabile. Ora, a parte il fatto che, come già detto, il migliore argomento contro l'euro rimane lo squallore umano e morale, la grettezza, la piccineria, l'ottusità dei suoi difensori, che sono veramente disposti a passare sul cadavere di chiunque pur di difendere la loro pensioncina o i loro fottuti accordi di desistenza al comune di Mazzate di sotto, a parte questo, vorrei che rifletteste con me sul fatto che Natura, che è matrignissima, però non facit saltus. Normalmente chi è squallidamente gretto è anche platealmente idiota. Perché è sì vero, verissimo, che certi 'compagni' - de sto cazzo - temono per la loro pensioncina. Ma è altrettanto vero che difendere l'euro è il modo migliore per metterla in pericolo. Lo dice la semplice logica delle cose. Mentre abbiamo sperimentato - anche dentro l'euro - svalutazioni del 20% che non hanno particolarmente intaccato i nostri diritti, ora la rigidità del cambio impone politiche di austerità, come voi capite benissimo ma loro no perché sono gretti e stupidi, e oltre un certo limite non ce ne sarà per nessuno. Quando verrete a Roma, il 12 aprile, a vedere l'anteprima de "Il successo greco" al #midtermgoofy, vedrete come i piddini greci dell'ERT difendevano strenuamente il regime, e vedrete che dopo essersi trovati in mezzo a una strada qualcuno comincia a porsi delle domande. Qualcuno, ma non tutti. Non preoccupatevi: sarà una soddisfazione ben amara, ma sarà comunque una soddisfazione: se non riusciremo a cambiare le cose, avremo comunque l'opportunità di vedere queste persone grette, meschine e squallide, incapaci di unire i puntini, incapaci di un minimo sentimento di solidarietà per chi soffre, catapultate a calci in culo in mezzo a una strada dal regime che stanno difendendo. Pensano di essere aquile, e sono polli.

Quando un regime crolla gli ignavi si dividono in due insiemi dotati di ampia intersezione: quelli che "non potevamo sapere" (come i giornalisti dell'Ert), e quelli che "eseguivamo gli ordini" (e vi risparmio esempi). Nell'intersezione c'è Eichmann. Auspico un esito pacifico della vicenda. Nessuno mi parli di Norimberghe o altre fesserie simili. Ma sia chiaro che grazie al lavoro che stiamo facendo qui, con l'aiuto di amici come Alberto Montero Soler, nessuno potrà dire che "non poteva sapere". E chi ha eseguito gli ordini ci farà il piacere di ammettere che erano ordini sbagliati. Anzi: l'ha già fatto.

Ma tutto questo er Nutella non lo sa. Come vedrete, è più facile che un deputato dell'UMP ammetta che l'Europa è in una impasse politica, piuttosto che er Nutella acceda al regno dei cieli. Lui e Tsipras sono la terza generazione di gatekeepers, dopo gli ortotteri e gli anatroccoli. Vae vobis...)

Fonte: http://goofynomics.blogspot.it/
Link: http://goofynomics.blogspot.it/2014/02/ponzio-ferrero-e-i-nuovi-farisei.html
22.02.2014


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yakoviev
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Non credo sia un fatto generazionale. Fra l'altro i contestatori dell'euro è più facile trovarli fra le persone mature che tra i giovani, che in parte non si pongono il problema, in parte invece sono imbevuti di subcultura anglo-europeista e non hanno gli strumenti per leggere in maniera critica la realtà


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radisol
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Non credo sia un fatto generazionale. Fra l'altro i contestatori dell'euro è più facile trovarli fra le persone mature che tra i giovani, che in parte non si pongono il problema, in parte invece sono imbevuti di subcultura anglo-europeista e non hanno gli strumenti per leggere in maniera critica la realtà

Verissimo .... la stragrande maggioranza dei "contrari all'euro" che conosco viaggiano dai 50 in su ... ed almeno due su tre sono "de sinistra" o comunque provengono dai movimenti di lotta anni sessanta/settanta/ottanta del secolo scorso ...

E' certa finta "sinistra" che o è entusiasta di questa Europa ( non parliamo solo di moneta unica, è veramente riduttivo ) o preferisce evitare di porsi il problema ...

Non capisco poi il riferimento nel titolo a Ferrero che invece nell'articolo come nome non compare più .... oltre a dare al personaggio una importanza particolare "di opinione" che oggettivamente non ha .... va pure detto che Rifondazione Comunista, con tutti i suoi enormi limiti ( che ben conosco avendola lasciata sbattendo la porta nel 2008), è, tra le forze politiche tradizionali, l' unica dove dell'euro comunque almeno si dibatte ...


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pippo74
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Non credo sia un fatto generazionale. Fra l'altro i contestatori dell'euro è più facile trovarli fra le persone mature che tra i giovani, che in parte non si pongono il problema, in parte invece sono imbevuti di subcultura anglo-europeista e non hanno gli strumenti per leggere in maniera critica la realtà

In realtà i sondaggi, per quel che valgono dicono una cosa diversa http://scenarieconomici.it/sondaggio-scenarieconomici-20-dicembre-2013-sarebbe-favorevole-alla-reintroduzione-di-una-valuta-nazionale-si-49-no-44-un-partito-anti-euro-potrebbe-valere-il-24/


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radisol
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Giorgio Cremaschi oggi su Contropiano

"Bisogna smetterla di aver il tabù dell’euro. Considero una errore che la Sinistra Europea che sostiene Tsipras non abbia adottato il piano La Fontaine, che proponeva non il ritorno qua e là alle monete nazionali ma la messa in discussione dell’euro ovunque. Tutta la costruzione economica liberista deve essere messa in discussione e per farlo non si può non avere la sovranità democratica sulla moneta. Si chiama condizione necessaria ma non sufficiente. Oggi la Bce è una banca di mercato che sulla base dello spread amministra le nostre economie. Nel 1979 nel Pci vinse Berlinguer contro Napolitano e il partito ruppe con la politica di unità nazionale proprio votando contro l'entrata dell’Italia nello SME, che era l'antenato dell’euro. Subito dopo ci fu la disastrosa separazione della Banca d'Italia dal Tesoro, voluta da Ciampi e Andreatta, che costruì il debito finanziandolo sui mercati. Quindi rimettere in discussione l'euro è condizione necessaria ma non sufficiente. Bisogna smontare le politiche liberiste che durano da trenta anni ri-pubblicizzando le grandi scelte economiche. Quindi tutto il sistema bancario va nazionalizzato per finanziare politiche di eguaglianza sociale e piena occupazione. So bene che è una soluzione difficile che va controcorrente, ma è una soluzione. Quella più mediaticamente popolare di democratizzare l'Europa delle banche lasciando euro e trattati appare invece più raggiungibile, ma è una soluzione che non risolve nulla."


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pippo74
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Giorgio Cremaschi oggi su Contropiano

"Bisogna smetterla di aver il tabù dell’euro. Considero una errore che la Sinistra Europea che sostiene Tsipras non abbia adottato il piano La Fontaine, che proponeva non il ritorno qua e là alle monete nazionali ma la messa in discussione dell’euro ovunque. Tutta la costruzione economica liberista deve essere messa in discussione e per farlo non si può non avere la sovranità democratica sulla moneta. Si chiama condizione necessaria ma non sufficiente. Oggi la Bce è una banca di mercato che sulla base dello spread amministra le nostre economie. Nel 1979 nel Pci vinse Berlinguer contro Napolitano e il partito ruppe con la politica di unità nazionale proprio votando contro l'entrata dell’Italia nello SME, che era l'antenato dell’euro. Subito dopo ci fu la disastrosa separazione della Banca d'Italia dal Tesoro, voluta da Ciampi e Andreatta, che costruì il debito finanziandolo sui mercati. Quindi rimettere in discussione l'euro è condizione necessaria ma non sufficiente. Bisogna smontare le politiche liberiste che durano da trenta anni ri-pubblicizzando le grandi scelte economiche. Quindi tutto il sistema bancario va nazionalizzato per finanziare politiche di eguaglianza sociale e piena occupazione. So bene che è una soluzione difficile che va controcorrente, ma è una soluzione. Quella più mediaticamente popolare di democratizzare l'Europa delle banche lasciando euro e trattati appare invece più raggiungibile, ma è una soluzione che non risolve nulla."

Bravo Cremaschi, ci è arrivato dopo due anni, ma almeno ci è arrivato. Che dicono Ferrero, Landini ecc.? Ovviamente la domanda è retorica, visto che sta gente, compreso il no-global radical chic Casarani, appoggia l'ennesimo cavallo di troia della pseudo sinistra: Tsipras.


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radisol
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Giorgio Cremaschi oggi su Contropiano

"Bisogna smetterla di aver il tabù dell’euro. Considero una errore che la Sinistra Europea che sostiene Tsipras non abbia adottato il piano La Fontaine, che proponeva non il ritorno qua e là alle monete nazionali ma la messa in discussione dell’euro ovunque. Tutta la costruzione economica liberista deve essere messa in discussione e per farlo non si può non avere la sovranità democratica sulla moneta. Si chiama condizione necessaria ma non sufficiente. Oggi la Bce è una banca di mercato che sulla base dello spread amministra le nostre economie. Nel 1979 nel Pci vinse Berlinguer contro Napolitano e il partito ruppe con la politica di unità nazionale proprio votando contro l'entrata dell’Italia nello SME, che era l'antenato dell’euro. Subito dopo ci fu la disastrosa separazione della Banca d'Italia dal Tesoro, voluta da Ciampi e Andreatta, che costruì il debito finanziandolo sui mercati. Quindi rimettere in discussione l'euro è condizione necessaria ma non sufficiente. Bisogna smontare le politiche liberiste che durano da trenta anni ri-pubblicizzando le grandi scelte economiche. Quindi tutto il sistema bancario va nazionalizzato per finanziare politiche di eguaglianza sociale e piena occupazione. So bene che è una soluzione difficile che va controcorrente, ma è una soluzione. Quella più mediaticamente popolare di democratizzare l'Europa delle banche lasciando euro e trattati appare invece più raggiungibile, ma è una soluzione che non risolve nulla."

Bravo Cremaschi, ci è arrivato dopo due anni, ma almeno ci è arrivato. Che dicono Ferrero, Landini ecc.? Ovviamente la domanda è retorica, visto che sta gente, compreso il no-global radical chic Casarani, appoggia l'ennesimo cavallo di troia della pseudo sinistra: Tsipras.

Veramente ste cose Cremaschi le diceva, in perfetta solitudine, anche nel 2001 a Genova .... e sinceramente anche a me, all'epoca, sembrava un pò un "marziano" ....

In tutta sincerità ancora oggi non riesco a comprendere come un movimento internazionale che aveva giustamente individuato nella "globalizzazione" il problema ed il nemico ... e questa cosa gli fu fatta pagare assai duramente ... al tempo stesso non si pose il problema della moneta unica che stava per scattare solo qualche mese dopo ... e che di questa "globalizzazione" era lo strumento bieco .... l'unico a parlarne allora era appunto Cremaschi ...


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pippo74
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@radisol
Cremaschi non parlava di Euro, ma di debito e di politiche di austerità. Forse ultimamente ha capito che quelli sono gli effetti, mentre la causa è l'Euro. Le politiche di austerità e l'insostenibilità del debito sono la logica conseguenza dell'Euro e non viceversa. Cosa che il compagno Ferrero, detto er nutella, ancora non ha capito.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=40625&highlight=cremaschi+debito

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=59097&highlight=cremaschi+debito

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=46477&highlight=cremaschi+debito

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=48513&highlight=cremaschi+debito

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=53303&highlight=cremaschi+debito

Trovami la parola Euro, non Europa, contro l'Europa, ecc. proprio la parola Euro. Non la troverai.

Ma va bene, come si dice meglio tardi che mai.

Qui inizia a parlarne http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=57574&highlight=cremaschi+debito


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radisol
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"Cremaschi non parlava di Euro, ma di debito e di politiche di austerità. Forse ultimamente ha capito che quelli sono gli effetti, mentre la causa è l'Euro. Le politiche di austerità e l'insostenibilità del debito sono la logica conseguenza dell'Euro e non viceversa. Cosa che il compagno Ferrero, detto er nutella, ancora non ha capito."

Lasciamo perdere Ferrero che ha capito e come ... ma che dirige tuttaltro che autorevolmente un partito dove invece è Grassi a tenere in mano le leve del potere interno ... e Grassi non vuole perdere il filo con Vendola ed il Pd .... e non può quindi certo parlare di euro ...

Tornando a Cremaschi, anche io la penso diversamente da te ...

L' euro è "lo strumento" ... il "fine" sono le politiche di austerità, il ruolo predatorio e strozzinesco delle banche private ... tout court il capitalismo di rapina ... che esisterebbe comunque anche senza euro ... non è che in GB, dove si sono tenuti stretti la sterlina, questo capitalismo di rapina non ci sia .... c'è pure in Russia, nella Cina cosiddetta "comunista" oltre che ovviamente negli United States ...

Dopodichè sono per l'uscita dall'euro e per la sovranità monetaria .... ma, come Cremaschi, penso che questa sia solo una condizione minima ... che da sola non basta certo a cambiare il famoso "stato di cose presenti" ...

Comunque Cremaschi a Genova nel 2001 diceva che l'euro sarebbe stato uno strumento di impoverimento di gran parte della società italiana ... non diceva certo "non entriamoci" .... parlava allora di un "cambio ineguale ed insostenibile" ..... ma la radice della questione, purtroppo in perfetta solitudine anche in quel movimento che si definiva "no global", l'aveva capita e come ...


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bvzm1
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tempo perso radisol. questi credono che i marò rischino la pena di morte e che fuori dall'aria euro ci sia la socialdemocrazie e il keynesismo compiuto


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yakoviev
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In realtà i sondaggi, per quel che valgono dicono una cosa diversa http://scenarieconomici.it/sondaggio-scenarieconomici-20-dicembre-2013-sarebbe-favorevole-alla-reintroduzione-di-una-valuta-nazionale-si-49-no-44-un-partito-anti-euro-potrebbe-valere-il-24/

C'è qualcosa che non quadra: l'anti-euro vince in tutte le fasce d'età tranne che tra gli oltre 60 anni, non mi pare verosimile. Comunque anche secondo quel sondaggio gli anti euro nella fascia 18-29 anni sono il 48%, mentre in quella 45-59 anni sono il 53%.


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dana74
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è sempre il 25 aprile? Naturalmente, qualcuno deve TUTELARE l'impero e le sue 113 BASI NATO IN ITALIA


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pippo74
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"Cremaschi non parlava di Euro, ma di debito e di politiche di austerità. Forse ultimamente ha capito che quelli sono gli effetti, mentre la causa è l'Euro. Le politiche di austerità e l'insostenibilità del debito sono la logica conseguenza dell'Euro e non viceversa. Cosa che il compagno Ferrero, detto er nutella, ancora non ha capito."

Lasciamo perdere Ferrero che ha capito e come ... ma che dirige tuttaltro che autorevolmente un partito dove invece è Grassi a tenere in mano le leve del potere interno ... e Grassi non vuole perdere il filo con Vendola ed il Pd .... e non può quindi certo parlare di euro ...

Tornando a Cremaschi, anche io la penso diversamente da te ...

L' euro è "lo strumento" ... il "fine" sono le politiche di austerità, il ruolo predatorio e strozzinesco delle banche private ... tout court il capitalismo di rapina ... che esisterebbe comunque anche senza euro ... non è che in GB, dove si sono tenuti stretti la sterlina, questo capitalismo di rapina non ci sia .... c'è pure in Russia, nella Cina cosiddetta "comunista" oltre che ovviamente negli United States ...

Dopodichè sono per l'uscita dall'euro e per la sovranità monetaria .... ma, come Cremaschi, penso che questa sia solo una condizione minima ... che da sola non basta certo a cambiare il famoso "stato di cose presenti" ...

Comunque Cremaschi a Genova nel 2001 diceva che l'euro sarebbe stato uno strumento di impoverimento di gran parte della società italiana ... non diceva certo "non entriamoci" .... parlava allora di un "cambio ineguale ed insostenibile" ..... ma la radice della questione, purtroppo in perfetta solitudine anche in quel movimento che si definiva "no global", l'aveva capita e come ...

Lasciando perdere bvzm1, che non capisce una mazza, con te vorrei interloquire. No Radisol non è la stessa cosa avere la sterlina, il rublo, lo yen, lo yaun ecc. e avere l'euro, tanto le politiche di austerità ci sono ovunque, in tutti gli stati. Il capitalismo sta affamando tutti allo stesso modo. Semplicemente non è così, ma non lo dico io, lo dicono i numeri, basta cercarli e guardarli http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/weorept.aspx?sy=2008&ey=2013&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&c=193%2C542%2C122%2C124%2C156%2C138%2C196%2C142%2C182%2C172%2C576%2C132%2C134%2C174%2C184%2C144%2C146%2C178%2C528%2C436%2C112%2C136%2C111%2C158&s=NGDP_RPCH%2CLUR%2CLE%2CLP&grp=0&a=&pr.x=85&pr.y=7

Per quanto riguarda il ruolo dell'euro e la conseguente austerità (ripeto nell'euro non puoi che avere austerità) ti invito a leggere questo mio commento ad un articolo del Fatto Quotidiano in merito alla questione Electrolux http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/29/electrolux-correre-dietro-ai-polacchi-non-ci-rende-meno-italiani/861141/#comment-1221566117

Saluti


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radisol
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è sempre il 25 aprile? Naturalmente, qualcuno deve TUTELARE l'impero e le sue 113 BASI NATO IN ITALIA

Perchè invece se vincevano i nazi l'indipendenza nazionale era tutelata ... e pure immagino la formale libertà di espressione ...

E tu potevi stare qua sopra ora a dire la tua ....

E poi, voi fascisti, sull'Europa siete ancora più incoerenti di certa falsa "sinistra" ...

Ho quasi 60 anni e me lo ricordo bene il mito dell'Europa Unita del fascistume vario, naturalmente in funzione anti - Urss ...

Senza poi contare i rapporti "atlantici" della stessa fascisteria italiana dell'epoca ... non solo quelli ovvii del Msi di Almirante ma pure quelli ancora più stretti dei cosiddetti "nazional/rivoluzionari" .... Ordine Nuovo cioscava addirittura coi servizi segreti israeliani ...

Come i nazi di Svoboda oggi in Ucraina .... non è che sia cambiato molto ....

Se esistesse solo vagamente un "pericolo rosso" tornerebbero come un sol uomo sotto l'ombrello di mamma Cia ed ora pure di mamma UE ....

La " ricreazione" accordatavi è dovuta esclusivamente al fatto che questo "pericolo" oggi non c'è ...


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Anonymous
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Che cazzo ha di sinistra l’adattarsi alle caratteristiche del capitalismo nazionale ( che sarebbe votato alle esportazioni ) lo sanno solo Bagnai e i suoi yesman
Cioè Bagnai vuole competere con i BRICS nel campionato mondiale delle nazioni ( e già questo cosa c’entri con la sinistra lo sanno solo i suoi yesman ) in una corsa mondiale forsennata alle esportazioni… e in più dice anche di volerlo fare con la svalutazione della moneta : dimenticamdosi di dire ai suoi adepti che per vincere il campionato delle nazioni contro i BRICS non basterà la svalutazione della moneta : dovrai svalutare anche i salari per potere solo sperare di essere competitivo con i BRICS … altrimenti con il cazzo che puoi solo sperare di partecipare al campionato …
Ma comunque basterebbe il primo punto : che cazzo ha di sinistra l’adattarsi alle caratteristiche del capitalismo nazionale lo sanno solo Bagnai e i suoi yesman……


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