POPULISTI? CHE SIGN...
 
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POPULISTI? CHE SIGNIFICA?


mystes
Noble Member
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Adesso va di moda il termine “populisti”, in genere con un leggero accento dispregiativo. Ma nessuno ha spiegato il vero significato che si vuol dare a questa parola. I populisti amano il popolo o fingono di amarlo? Non sarebbe più giusto chiamarli con il loro vero nome? Nazionalisti. Non capisco perché nessuno apprezza più questa parola, eppure in Italia ha avuto la sua celebrità e la sua celebrazione con l’Unità d’Italia e subito dopo. Successivamente alla caduta del fascismo nessuno ha voluto più sentire parlare di valori nazionali e di nazionalismo perché ambedue le parole evocavano i tempi “bui”. Sulle macerie dei cosiddetti “tempi bui” la nuova Europa patrocinata dai banchieri ha messo a fuoco le proprie batterie sino al varo della nuova moneta con la quale la nuova Europa ha posto le fondamenta del suo edificio politico e monetario. Dagli appartamenti di tale edificio la parola “nazionalismo” è stata bandita perché, a loro vedere, evocava i tempi “bui” delle dittature, delle divisioni e delle guerre.
Qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sulle cause vere delle guerre e sui patrocinatori del bellicismo europeo (banchieri e affini…), ma non è la sede giusta, e rimandiamo ai numerosi scrittori di destra e di sinistra che hanno trattato bene e a lungo l’argomento.
Resta il fatto che il termine antico e glorioso di “nazionalismo” è stato cancellato dal dizionario politico e sostituito da quello sprezzante di “populismo” e all’idea di populismo viene affiancata la nuova destra europea.
Senonché il “populismo” non è solo un fenomeno europeo e qui casca l’asino perché la giustificazione fornita dai diversi cervelloni di Bruxelles secondo i quali il loro scopo principale, la costruzione della nuova Europa senza popoli e nazioni al fine di evitare in futuro le guerre e le divisioni del passato, non regge assolutamente.
L’antica idea che per costruire la sovranità nazionale è necessaria l’unità di un popolo e la forza morale di una nazione si è manifestata con prepotenza recentemente negli Stati Uniti, in Brasile, in Cile e probabilmente in altri paesi, sicché la tesi arbitraria dei cervelloni di Bruxelles che l’unità dell’Europa debba formarsi sottraendo la sovranità ai popoli e alle nazioni è destinata col tempo a frantumarsi sullo zoccolo duro della storia e della coscienza popolare.
Storia europea e coscienza popolare restaureranno la vera democrazia, quella democrazia basata sulla volontà dei popoli e delle nazioni e noi vediamo e vedremo con ancora più chiarezza nei prossimi avvenimenti politici e culturali i segni prepotenti di questo ritorno ai valori veri dell’uomo, senza il ricorso alle divisioni e alle tirannie del passato.


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