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Quanti amici ha Gheddafi in Italia


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Favorevole come sono da sempre, in teoria e pratica, al boicottaggio di Israele e alla sua emarginazione dal consesso delle nazioni civili per crimini di apartheid e pulizia etnica, constato con amaro divertimento — ma non sorpresa — come tanti che sottoscriverebbero il mio antisionismo, si danno molto da fare in questi giorni per difendere lo stato ottimale dei rapporti tra Italia e Libia, senza nulla eccepire alla vera e propria tratta dei neri stipulata dai due governi per contenere l’immigrazione di origine africana nel sistema concentrazionario libico.

Non critico qui la cooperazione economica tra i due paesi, che appoggio, o il Trattato italo-libico del 2008 che a detta dello storico Del Boca fa da cornice alla prima sostanziale ammissione da parte delle autorità italiane della infame politica coloniale del nostro paese in Libia. Parlo del connubio tra un affarismo dai contorni incerti — e di cui Berlusconi si fa personalmente broker bypassando la nostra diplomazia –, e una politica di deportazioni che stride con la nostra Costituzione e con tutti i nostri obblighi internazionali in materia di diritti umani. Non dirò che stride con la “nostra” coscienza perché da tempo ho rinunciato a guardare troppo da vicino la coscienza degli altri. E infatti c’è spesso da sentirsi accapponare la pelle a sentire cosa certi “antisionisti” di casa nostra dicono sull’immigrazione in Italia.

Per chi come me è attento alle questioni di linguaggio è pressoché immediato accorgersi come questi simpatizzanti gheddafiani (e del ticket Berlusconi-Gheddafi), mentre nella denuncia delle sofferenze dei palestinesi adottano un frasario che sembra preso di peso dai rapporti delle agenzie dei diritti umani, per la Libia preferiscono una pelosa real politik che in nome dell’autosufficienza energetica italiana chiude volentieri un occhio o tutti e due sul destino del popolo dei barconi, la cui “gestione” abbiamo dato in subappalto ai libici. Il che è da intendere abbastanza letteralmente, perché con tutta l’amicizia che c’è tra Italia e Libia, culminante addirittura nell’effige di Berlusconi che apparirà a breve sui passaporti libici, ai giornalisti italiani non è concesso il visto per accedere al paese africano, credo con soddisfazione anche di Berlusconi che non ci tiene che si vada a guardare cosa c’è sotto il tappeto. Pensandoci bene, la real politik implicherebbe anche che se Israele trovasse il petrolio e ce lo fornisse a prezzi di affezione, per corollario logico-libico ne deriverebbe che anche il martirio dei palestinesi dovrebbe essere dimenticato. In cambio dell’autosufficienza energetica trenta denari sembrano un buon affare.

Questi avvocati di Gheddafi del resto, sono gli stessi che si arrampicano sugli specchi per giustificare in Iran l’impiccagione di omosessuali, la lapidazione delle adultere e la tortura dei dissidenti politici. Anche in questo caso si preferisce un approccio “multiculturalista” e “rispettoso delle differenze”: l’universalità dei diritti umani vale solo quando c’è di mezzo Israele o gli USA. Eppure anche gli elementi di supremazia talmudica che innervano il sionismo potrebbero essere invocati come una “differenza da rispettare”.

Queste incoerenze hanno tutte una radice comunque. Nella cultura d’opposizione del nostro paese il vuoto lasciato da un umanesimo di tipo socialista e internazionalista è stato colmato da una nauseabonda miscela di post-modernismo e fascismo a 24 carati. Solo così si spiega la strumentalità con cui si usa il tema dei diritti umani.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://subecumene.wordpress.com
Link: http://subecumene.wordpress.com/2010/08/29/quanti-amici-ha-gheddafi-in-italia/
29.08.2010


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14377
 

per contenere l'immigrazione bisogna eliminare la globalizzazione e lasciare che la gente del posto coltivi la sua terra per il sostentamento come sempre avvenuto in passato, la globalizzazione impone che alla gente sia tolta la loro terra ed assegnata a multinazionali straniere, che coltivino ciò che ordina il WTO per l'esportazione/speculazione dei mercati

Non è certo ospitandoli tutti in Europa che risolviamo il problema, purtroppo, anche perché l'europa stessa è vittima dello stesso sistemino.

Che "l'infame" politica coloniale mi pare un pretesto per assicurare appalti alle ditte italiane, il contribuente italiano paga per far lavorare impregilo.

Bell'affare, non vi sentite tutti più leggeri per aver pagato "le colpe" di roba vecchia?

Ok, chi emette la fattura di 60 di colonizzazione statunitense?
Tutte zitte quelle anime belle?


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14377
 

Bifolchi il tuo discorso della mancanza di politica socialista ha lasciato il posto a che????

Ma ndo vivi?

Avrebbe senso il tuo discorso se:

1) avessimo la sovranità nazionale
2) avessimo la sovranità monetaria
3) non dovessimo ubbidire alla BCE
4) non dovessimo ubbidire alla Nato
5) non dovessimo ubbidire al WTO

parli ancora come se fossero quei burattini a Roma a decidere qualcosa.


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