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Quelli di sinistra Hanno un Filtro nel Cervello

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Tao
 Tao
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Quelli di sinistra Hanno un Filtro nel Cervello (al 90% per l'Euro!)

Sono al 90% per l'Euro! anche peggio di quelli del centro di Monti e Casini. Il problema in Italia sono quelli di sinistra, che sulle questioni importanti come l'Euro, l'austerità, l'europa, la globalizzazione e l'immigrazione hanno il filtro nel cervello.

Non sono cattivi, anzi sono buonisti, i comunisti al tempo di Togliatti, Stalin o Mao erano cattivi, ma hanno il cervello teleguidato come i comunisti che difendevano l'URSS contro ogni evidenza. Oggi sono per l'Euro con percentuali bulgare. Hanno il filtro che gli impedisce di vedere la realtà. Se i giornali che leggono gli indicano che una certa cosa sembra di destra allora ZAC!... il loro cervello si chiude e gli interessa solo dire che sono per la cosa di sinistra e contro la cosa percepita di destra. Per l'Euro il fatto che vada contro i loro interessi o quelli dei loro figli non lo vogliono vedere, hanno notato forse che Berlusconi o la Lega hanno detto qualche cosa contro l'euro ogni tanto... ergo... il loro radar "sinistra/destra" gli dice che devono essere per l'euro

E non è solo l'euro, sono quelli sempre per l'Europa e la UE qualunque regolamentazione assurda imponga, che non criticano mai Obama anche se fa peggio di Bush nel servire gli interessi finanziari e violare le libertà con il pretesto del terrorismo. Soprattutto sono quelli al 99% per l'immigrazione indiscriminata perchè essere anche solo essere sospettati di "discriminare" è peggio che avere un tumore. Qui in emilia dove sono di sinistra doc al 100% ogni ufficio pubblico e stanza di ospedale deve avere scritte in quindici lingue diverse dall'urdu al turco, le schede elettorali e i documenti del comune sono tradotti in tutte le lingue del terzo mondo e nessuno ride, scherza e lo trova ridicolo (di quelli di sinistra). Nelle farmacie ora qui ci sono diverse impiegate africane, in mezzo ai licenziamenti e alla disoccupazione giovanile italiana record, delle serie nessun italiano vuole lavorarci ?... ma se tenti un osservazione ti guardano come se avessi picchiato un bambino.

GZ
Fonte: www.cobraf.com
7.11.2013


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radisol
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Ma chi ?

Di quale "sinistra" si sta parlando ?

Degli elettori del Pd ?

E sarebbero di "sinistra" ?

Che indubbiamente sull'euro ci sia poca chiarezza, in tutti gli schieramenti, di qualsiasi tipo, è vero.

Così come è vero che è riduttivo ( ed a tratti pure fuorviante ) ridurre tutto alla questione euro o non euro ...

Ma eleggere a "sinistra" quello che è oggi il Pd - che il termine "sinistra" ha rifiutato di averlo anche nella denominazione - ed i suoi sostenitori spesso "acefali" è ancora più riduttivo e fuorviante ...

Fausto Bertinotti di cazzate ne ha dette molte ed ancora di più ne ha fatte ...

Ma la sua analisi dei primi anni duemila sull'esistenza in Italia di "due destre" allora in lotta tra loro ( i berluscones e quello che poi sarebbe diventato l'attuale Pd ) era del tutto esatta ....

Adesso poi, dal novembre 2011, le "due destre" governano ininterrottamente insieme .... quindi, di cosa stiamo parlando ?


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Anonymous
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Non è questione di avere il filtro dell'Euro. E' questione di riconoscere che la causa delle disgrazie non è tanto l'Euro, che è solo uno strumento in mano ad una ristretta cerchia di ricchi tecnocrati contro masse sterminate di lavoratori europei.

Le politiche di austerità non sono una conseguenza della moneta unica, ma dell'ideologia della classe dominante, che vuole la distruzione dello stato sociale, altrimenti non si spiegherebbe il caso dell'Inghilterra e dei paesi baltici. Queste politiche non sono imposte dalla Germania, ma condivise (anche se in modo diverso) dalle classi politiche e dirigenti di molti Stati, che sono tutte ideologicamente affini (e pure ignoranti).

In generale, i movimenti che si oppongono all'austerità hanno molto chiaro che il dibattito euro si/euro no è fuorviante rispetto a questi argomenti.
Anche perchè è un dibattito che è diventato monopolio delle destre nazionaliste alla Le Pen e questo è pericoloso quanto l'austerità.

Solo in Italia ci si stupisce del fatto che, per le sinistre degli altri paesi, le priorità sono altre, e che in Grecia, Spagna o Portogallo, tutte le inchieste mostrano che l'euro ha ancora un appoggio maggioritario.
Perchè l'idea di una moneta unica come strumento da togliere alle classi dominanti e restituire nella mani delle classi lavoratrici non è una cattiva idea, se solo la sinistra italiana la comprendesse...

PS: per sinistra non intendo certo il PD eh... ma quella che in parlamento ad oggi non è neppure rappresentata, se non in qualche deputato di Sel o del M5S...


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Matt-e-Tatty
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Ma chi ?

Di quale "sinistra" si sta parlando ?

Degli elettori del Pd ?

E sarebbero di "sinistra" ?

Che indubbiamente sull'euro ci sia poca chiarezza, in tutti gli schieramenti, di qualsiasi tipo, è vero.

Così come è vero che è riduttivo ( ed a tratti pure fuorviante ) ridurre tutto alla questione euro o non euro ...

Ma eleggere a "sinistra" quello che è oggi il Pd - che il termine "sinistra" ha rifiutato di averlo anche nella denominazione - ed i suoi sostenitori spesso "acefali" è ancora più riduttivo e fuorviante ...

Fausto Bertinotti di cazzate ne ha dette molte ed ancora di più ne ha fatte ...

Ma la sua analisi dei primi anni duemila sull'esistenza in Italia di "due destre" allora in lotta tra loro ( i berluscones e quello che poi sarebbe diventato l'attuale Pd ) era del tutto esatta ....

Adesso poi, dal novembre 2011, le "due destre" governano ininterrottamente insieme .... quindi, di cosa stiamo parlando ?

Da ribadire senza nulla aggiungere.


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Georgejefferson
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L'EURO è una valuta, non è l'Europa. Politiche fiscali ecc.. Europee possono benissimo (anzi meglio) essere attuate in un'Europa con le Nazioni federate che hanno dei cambi flessibili.

Quindi si prova a insinuare nel lettore l'idea di alternative inconciliabili, come se l'Europa sparisse, come se non potesse più governare o indirizzare, per il solo fatto che tutti avessero le loro valute Nazionali.
Come peraltro avevano prima.

O forse L'EURATOM e la CECA che furono progetti Europei e anche organici ebbero bisogno dell'EUR?

Certo sparirebbe questa Europa, che ha rovinato Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna, Italia e tra un po' anche la Francia. Ma non l'Europa,. Sparisce l'Europa prona e schiava della BCE, sparisce l'Europa inchiodata al diktat di una valuta e di tassi stupidamente uniformi per economie differenti, un'Europa di un'elite bancaria non eletta da nessuno con un contorno di pura rappresentanza che si occupa perlopiù della misura dei fagiolini, e in realtà non conta nulla.

E CIOE' NON COM' ERA E COME E' SEMPRE STATA L'IDEA ORIGINARIA DELL'EUROPA NE' COME SI E' MOSSA L'EUROPA FIN DALL'INIZIO, PRIMA DI CAMBIARE ROTTA CON MAASTRICHT, CHE E' STATO IL TRADIMENTO DELL'IDEA ORIGINARIA DELL'EUROPA.


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Primadellesabbie
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...Il problema in Italia sono quelli di sinistra, che…

Trovo deprimenti queste posizioni di destra, dopo che sono state sparigliate le carte con l'aiuto degli avversari, con la caduta del muro. Finché la destra non si libererà del complesso dell'anticastrista in Florida la sua credibilità, ai miei occhi, appare fortemente compromessa…a prescindere dalle valutazioni ideologiche.

Radisol interviene puntualmente e rende inutili altri commenti, ciononostante vorrei invitare a valutare quanto

Non è questione di avere il filtro dell'Euro. E' questione di riconoscere che la causa delle disgrazie non è tanto l'Euro, che è solo uno strumento in mano ad una ristretta cerchia di ricchi tecnocrati contro masse sterminate di lavoratori europei.

Le politiche di austerità non sono una conseguenza della moneta unica, ma dell'ideologia della classe dominante, che vuole la distruzione dello stato sociale…

.
Inoltre si dovrebbe considerare la possibilitá che i singoli popoli, con poche eccezioni, abbiano imparato ad avere una tale disistima dei politici di casa propria al punto di temerne l'azione, e questo spiegherebbe almeno in parte, l'ostinato aggrapparsi a questa Europa.


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Matt-e-Tatty
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Inoltre si dovrebbe considerare la possibilitá che i singoli popoli, con poche eccezioni, abbiano imparato ad avere una tale disistima dei politici di casa propria al punto di temerne l'azione, e questo spiegherebbe almeno in parte, l'ostinato aggrapparsi a questa Europa.

Disistima o meno dei "singoli popoli" faccio notare che i tedeschi hanno rivotato la Merkel, che alle politiche italiane 2/3 dei votanti hanno rivotato PD e PDL, e ciò è avvenuto mentre il dramma greco si consumava.
Ne consegue che a questi singoli popoli non importa una cippa delle sorti degli altri popoli, anzi, a questi cittadini "dell'Europa dei popoli" non gli importa nemmeno delle sorti del dirimpettaio.
Più volte ho letto e sentito italiani chiamare i greci "cialtroni" mentre affogavano, alle notizie degli ospedali e delle scuole chiuse, alle notizie di malnutrizione dei figli dei greci.
La stessa considerazione la hanno i popoli tedeschi, francesi, inglesi nei nostri confronti, da ben prima dell'Europa dei Popoli a quanto ne so.
La morale di questi popoli è già stata chiarita con il conflitto libico, i francesi in particolare che oltre che macellare come agnelli a Pasqua quelle persone, hanno esordito nella missione di pace con il bombardamento degli stabilimenti ENI, del resto lo aveva chiarito tempo fa la Merkel (rivotata dal popolo tedesco) lo spirito di fratellanza di questa UE, quando minacciava il nostro popolo rimembrandoci le tragedie novecentesche... e lo ripeto ancora, i tedeschi hanno riconfermato.


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hal900
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io devo ancora trovarlo qualcuno del PD o anche un po' più a sinistra che voglia "accogliere indiscriminatamente" tutti gli immigrati. li senti sempre dire:" io non sono razzista, però ......"
il loro è sempre il solito buonismo fatto però col culo degli altri


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radisol
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Forse una buona sintesi di una posizione veramente "de sinistra" contro questa Europa è in questo articolo di ieri di Sergio Cararo della Rete dei Comunisti pubblicato su Contropiano.

Meglio populisti che morti ...

http://www.contropiano.org/editioriali/item/20142-meglio-populisti-che-morti


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Anonymous
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Forse una buona sintesi di una posizione veramente "de sinistra" contro questa Europa è in questo articolo di ieri di Sergio Cararo della Rete dei Comunisti pubblicato su Contropiano.

Meglio populisti che morti ...

http://www.contropiano.org/editioriali/item/20142-meglio-populisti-che-morti

Non sono granchè d'accordo con quanto scrive Cararo.
Lo slogan “l'Unione Europea si abbatte e non si cambia” o il dogma "della irriformabilità dell'Unione Europea", sono giustificati se si vede la UE come una dittatura totalitaria e violenta, come lo furono i fascismi storici.
So che rischio di essere coperto di insulti, ma io penso che chi ha vissuto davvero sotto i regimi fascisti (e gli spagnoli, i portoghesi ed i greci se li ricordano bene) sa che il parallelo "dittatura fascista" - UE è fuori luogo, perchè quest'ultima è un'istituzione ancora permeabile, composta da interessi ed anime diverse, quindi ancora riformabile.
Senza contare che il rischio di imbarcare forze "indesiderate" nell'avventura dell'abbattimento, è troppo grande. Capisci a me...

Se la sinistra italiana, quella per cui parla Cararo, non fosse così rinchiusa in se stessa, saprebbe che le posizioni che egli stesso descrive, non sono granchè condivise dalle omologhe sinistre europee. Die Linke, Syriza, IU, Melenchon in Francia, propongono tutt'altro. Infatti esiste un processo di aggregazione tra queste forze, al quale la sinistra italiana non prende parte. Secondo me è un errore grave.


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radisol
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Cararo non fa paragoni tra fascismo e Ue ... quelli te li sei immaginati tu ...

Il famoso slogan da lui parafrasato era "lo stato borghese si abbatte e non si cambia" ... non c'entrava nulla il fascismo ...

E che questa costruzione europea, per come si è andata configurando da Maastricht a Lisbona passando per il Fiscal Compact, vada "abbattuta" non ci sono dubbi ... è questa Europa che non va, più che l'euro ed i suoi cambi ineguali e penalizzanti per i paesi minori ... euro e cambi che ne sono solo una conseguenza tecnica ....

Dentro Die Linke una posizione simile a Cararo ce l'hanno gli ex socialdemocratici di La Fontaine, mentre i "comunisti ortodossi" sull'Europa sono più possibilisti ... o forse semplicemente più ambigui, avendo il famoso "peccato originale" di provenire dalla vecchia Sed della DDR, cioè il partito della Stasi ecc. ecc.

Un discorso molto simile vale per Izquerda Unida, che è sostanzialmente l'erede del vecchio Partito Comunista ultra-dottrinario di Carrillo ... e che ha un bisogno fottuto di mostrarsi "moderna" e diversa dalle sue origini ...

Malenchon fa poco testo ... la sua è la classica aggregazione soprattutto "elettorale" dove dentro c'è di tutto e di più ... più o meno come sarebbe stata la Rivoluzione Civile di Ingroia se avesse preso deputati .... e paradossalmente in Francia, dove c'è da sempre la sinistra più "antieuropea" per oggettivi motivi storico/nazionali, è la paura di essere considerati - ed attaccati per questo dai socialisti - sulle stesse posizioni del Fronte Nazionale dei Le Pen a far si che si sia molto ambigui in materia a sinistra ...

Discorso tutto "elettorale" che vale, anche se con ben altri numeri, anche per Siryza, aggregazione molto eterogenea ... e che ha invece la necessità di differenziarsi soprattutto dai tardo/comunisti del KKE, apertamente anti-Ue ed anti-euro ...

Comunque le posizioni di Cararo sono le stesse di Ross@ .... di cui la Rete dei Comunisti è certamente la componente più significativa ... e assai simbolicamente il suo articolo su Contropiano è correlato con la foto dell'incendio di una bandiera europea avvenuto durante il corteo dello scorso 19 Ottobre a Roma proprio ad opera di esponenti di Ross@ ....

Per concludere, è comprensibile che a sinistra, quella vera e non il Pd o Sel, in nome del sacrosanto concetto storico "nostra patria è il mondo intero", si sia portati in generale a non mischiarsi a dinamiche nazionaliste e spesso pure xenofobe ..... però è pure vero che questa Europa è veramente "una gabbia" in salsa ultra-liberista e banco-centrica ... e che l'unica soluzione per poter esercitare un cambiamento sociale è "abbatterla" o quantomeno uscirne fuori ...


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radisol
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La verità vera poi ... è che anche la variegate sinistre europee che hai citato ... a parte il caso molto particolare di Siryza in Grecia ... che se da un lato ha fatto da sfogatoio elettorale un pò interclassista e "di pancia" ... più o meno come il M5S in Italia .... contro le politiche della Troika ... è comunque presente, anche se tuttaltro che "egemone", nei poderosi movimenti sociali che attraversano quel paese ormai al collasso ... le altre semplicemente non producono lotta alcuna ... al massimo sono buoni interpreti elettorali di quelle che si producono quasi sempre in forma spontanea o esclusivamente "sociale" nei loro paesi ...

Certo, in questo sono sinistre molto più "spregiudicate" di quelle nostre in stile Rifondazione e c. ... Melenchon, ad esempio, non si è fatto giustamente troppi "scrupoli" ad appoggiare le proteste "scomposte" e violente del lumpenproletariat delle banlieues parigine ... o ad appoggiare quelle, altrettanto "scomposte" e violente, più recenti dei "berretti rossi" bretoni, un pò l'equivalente francese dei nostri "forconi" siciliani, qui da noi invece soffocati e criminalizzati con le peggiori calunnie .... non si pongono asfittici problemi di "non violenza" o altre minchiate paralizzanti di questo tipo ....

Però, alla fin fine ... si tratta pressochè sempre di meri "cartelli elettorali" genericamente "radicali" .... e non di organizzazioni coerentemente rivoluzionarie ed anticapitalistiche ...

Ed in quanto meri "cartelli elettorali" spesso compositi ed eterogenei, hanno scarso interesse a puntualizzare una linea politica precisa su Europa ed euro, anche per non spaccarsi ...

Certo, nonostante questo, preferisco quelle sinistre là alle nostre Rifondazioni, PdCI, Pcl e chi più ne ha più ne metta ... se fosse esistita una Siryza o un Melenchon in Italia, ad esempio, non dovrei pormi il problema di votare per i 5 Stelle ...

Ma la "rivoluzione", quella che assolutamente necessita per uscire da questo allucinante pantano sociale, è un'altra cosa .... forse proprio Ross@ può esprimere in Italia un bisogno del genere, ma è ancora tutto da vedere ...


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Anonymous
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Condivido molti punti della tua analisi, radisol. Tieni però conto che nel lungo periodo saremo tutti morti. Tra aspettare l'avvento di un abbattimento rivoluzionario della UE, portato avanti da "organizzazioni coerentemente rivoluzionarie ed anticapitalistiche", che all'orizzonte non vedo, trovo più pragmatico fare con quello che c'è, anche se si tratta di meri "cartelli elettorali" genericamente "radicali" (non il M5s però, ma questo è un mio limite..)
E intanto impegnarmi a diffondere il racconto che l'ideologia capitalista non è una buona idea, perchè quello che noto è che nonostante la povertà e la perdita di diritti, il 99% delle persone pensa ancora che da questa crisi si possa uscire (o sopravviverci) con gli stessi princìpi che l'hanno creata: crescita, profitto, individualismo, consumo...


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marcopa
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Di questi tempi sembra che in linea generale si discuta poco di Unione Europea e sicuramente in tutto il continente se ne discute meno di quello che si dovrebbe, visto quanto incidono le politiche economiche europee sulla vita di tutti.

Ma questa primavera la discussione esploderà con le elezioni del Parlamento europeo,

anche se probabilmente sarà messa in azione a livello UE la tattica pre elettorale italiana di attenuare le scelte più dure e impopolari nel periodo prima delle elezioni.

E' bene quindi che nasca in Italia e negli altri paesi una dura opposizione di sinistra a questa Europa,

per ora si vedono solo piccole aggregazioni

e quindi non mi azzardo davvero a prevedere novità positive.......

...ma sarebbero necessarie......e dire questo è il primo passo per farle nascere......


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Black_Jack
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Il piano secondo me è mettere in ginocchio lavoratori e piccoli imprenditori locali legati al territorio in modo che prima si scardina la rete di protezioni sociali e poi si depredano le ricchezze dello Stato e delle piccole imprese in modo da portare all'esasperazione la popolazione; a quel punto ci sarà la reazione disordinata dei cittadini e avranno, dopo averla pazientemente creata, la giustificazione per imporre delle leggi speciali che porteranno a compimento il vero piano delle élites che è la fine della democrazia.

Ho la sensazione che stiano già allevando il futuro dittatore populista che apparirà all'improvviso come uomo della provvidenza.
E potete scommettere che il parco buoi lo seguirà.
Ma la colpa sarà nostra che rimaniamo polverizzati in un pulviscolo di ridicoli gruppuscoli litigiosi.


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