Ma la colpa sarà nostra che rimaniamo polverizzati in un pulviscolo di ridicoli gruppuscoli litigiosi.
Già, litigiosi più sull'identità di appartenenza che sui contenuti concreti.
Chi non ha la cultura sufficiente a comprendere la propria realtà, qui ed ora, è naturalmente portato a supplire col conformismo tipico dei manichei, sempre alla ricerca dei "buoni" e dei "cattivi" come criterio facile, anche se troppo facile per essere vero, per "stare dalla parte giusta", più fideisticamente che razionalmente.
Così va il mondo, da sempre. Peccato che durante le transizioni epocali non è così che ci si salva le chiappe!
Chi vuol sapere cosa ne penso nel merito, i rimando è:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=64874
...rimaniamo polverizzati in un pulviscolo di ridicoli gruppuscoli litigiosi.
Credo che la "sinistra", intesa come paladina di coloro che sono arbitrariamente e con protervia esclusi (perché ci sono anche coloro che tendono ad auto escludersi volontariamente) dal sistema in voga, deve fare i conti con l'esistenza di un protocollo ritenuto obbligatorio, alludo al marxismo che, dall'insostituibile strumento di analisi e aggregazione che era quando fu formulato, tende a trasformarsi con la scomparsa (o drammatica riduzione) del proletariato inteso come tale (dello spirito del proletariato, se preferite), in un testo di riferimento che riduce le capacità di analisi. O meglio la diffusione di analisi aggiornate e adeguate alla situazione odierna, conservando tuttavia la capacità di stimolare la litigiosità in merito ad una fantomatica "corretta" interpretazione, caratteristica comune a tutti i movimenti, non solo politici, che fanno riferimento ad un "testo".
Uno dei punti da definire, se si vuole trovare una via comune con la "destra", é centrato sulla valenza da dare al processo di democratizzazione, intesa a tutto tondo. Si tratta di un fenomeno meramente contingente? Se no, quali aspetti della democratizzazione sono da ritenere vitali e quali vanno combattuti. Come si può ottenere una gerarchia non arbitraria che ne tenga conto?
Bisogna ritenere indispensabile l'apporto culturale della destra, che porta con sé la preoccupazione che i valori fondanti che caratterizzano culturalmente l'essere umano vadano dilapidati, nella frenesia modernista che imperversa, e un senso dello stato (non mi riferisco al nazionalismo) che la sinistra tende a sottovalutare, Aspetti preziosi e irrinunciabili in vista di un auspicato superamento della democrazia parlamentare (non penso a dittature) dimostratasi dovunque troppo facilmente maneggiabile da attori venduti ed irresponsabili.
Apporto indispensabile, dicevo, anche per non cedere la strada al pericolo populista.
Ma la colpa sarà nostra che rimaniamo polverizzati in un pulviscolo di ridicoli gruppuscoli litigiosi.
Si, questa frase contiene una verità grande.
Io vorrei una aggregazione che sia
-di sinistra, ma alternativa al Pd
-antirazzista
-contro le guerre
-antiliberista
su queste posizioni ci sarebbero migliaia, non so quantificare esattamente, di attivisti
con gli sbarramenti elettorali, per essere sicuri di avere rappresentanza istituzionale le dimensioni di un nuovo gruppo dovrebbero essere almeno del 5%
ma io sarei contento anche di un
gruppo, soggetto politico, extraparlamentare
al quale partecipino persone che abbiano in comune i 4 punti che ho elencato in precedenza.
Su altre cose ognuno sarebbe libero di avere le sue idee e di organizzarsi come preferisce.
Solo un sogno ?......
Per ora si !
...Io vorrei una aggregazione che sia…
É opportuno considerare che gli strumenti di difesa del potere hanno fatto in salto di qualità così enorme, in questi ultimi anni, da renderlo di fatto quasi inattaccabile (uso il "quasi" pro forma).
Una delle poche speranze operative che rimangono é costituita dalle contraddizioni e contrapposizioni interne al sistema di potere centrale e periferico, che non sono poche o di poco conto.
Qualsiasi movimento che sfidi il sistema senza essere strutturato adeguatamente fa il suo gioco, essendo troppo facile coagulare occasionalmente la reazione contro singole pretese, e conseguentemente lo rafforza.
Quel che serve é un disegno poderoso, dotato di orizzonte lungo e la determinazione che ne può nascere. Altrimenti prevarrà la rassegnazione.
Argomenti enormi da non abbandonare, ma per i quali dobbiamo trovare la maniera giusta di discuterne per arrivare magari a qualche indicazione utile a noi ed altri.
Io oggi pomeriggio vado alla Sapienza a Roma dove c' è una assemblea dei movimenti per continuare il cammino iniziato il 18 e 19 ottobre.
Spero che arrivi qualche indicazione positiva,
intanto il 20 novembre dovrebbe arrivare a Roma Hollande per un vertice con Letta,
oggi verranno discusse anche mobilitazioni per questo incontro,
ma secondo me il vertice salterà, è stato preannunciato troppo presto e c'è troppo tempo per organizzare una mobilitazione poderosa.
Faranno l' incontro Hollande-Letta in un' altra occasione e, se in Italia, con un preavviso di pochissimi giorni
Un altro articolo interessante sull'argomento ... di Mimmo Porcaro di Ross@ e sempre da Contropiano ...
Euro: si può uscire a sinistra :
http://www.contropiano.org/interventi/item/20190-euro-si-puo-uscire-a-sinistra
Allo stesso proposito, interessante anche questo documento della Rete dei Comunisti ...
L'Unione Europea? "Si abbatte e non si cambia" :
http://www.contropiano.org/documenti/item/20171-l-unione-europea-si-abbatte-e-non-si-cambia
…Ma costruire tutto questo…..sarà possibile solo se si riuscirà ad individuare una proposta ed una prospettiva di fuoriuscita dall’attuale sviluppo capitalista. ...
Questo mi pare il problema.