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Romano Prodi - Atene non uscirà dall’euro ma...


Tao
 Tao
Illustrious Member
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“Atene non uscirà dall’euro ma senza autorità federale sarà proprio l’Unione a fallire”

Bruxelles. Qualunque sia l’esito del referendum, la Grecia alla fine non uscirà dall’euro. Tuttavia l’Europa, se vuole salvarsi, deve dotarsi immediatamente di una forte autorità di tipo federale, altrimenti sarà votata al fallimento. Di fronte al precipitare della crisi è questo il pensiero di Romano Prodi, uno dei “grandi vecchi” europei che guarda con preoccupazione, e non poca amarezza, ai sussulti che da Atene stanno dilangando in tutta la Ue. «Comunque vada a finire il referendum, il danno di una uscita della Grecia dall’euro sarebbe troppo grande. Si troverà un compromesso. Se tutto il mondo, da Obama ai cinesi, continua a ripeterci che bisogna trovare un accordo, vuol dire che c’è il diffuso sentimento di una catastrofe imminente che occorre evitare ad ogni costo».

Presidente, tutti dicono che la moneta non è a rischio, neppure in caso di Grexit. Possibile che un’economia che pesa per il due per cento del Pil europeo affondi l’euro?
«Non lo affonderà, perchè si farà un accordo. Ma il pericolo è reale. Proprio perchè la crisi è così piccola, un fallimento sarebbe clamoroso. Una istituzione che non riesce a governare un problema minuscolo come la Grecia che fiducia può dare sulla sua capacità di gestire un problema più grosso? Oggi non è all’orizzonte, ma tutti sappiamo che, prima o poi, arriverà. E lo sanno anche i mercati. L’uscita della Grecia non sarebbe tanto un danno economico, quanto un vulnus alla credibilità politica dell’Europa. Quando, da presidente della Commissione, dicevo che il parametro del 3 per cento era una follia, e che occorreva invece una politica di integrazione dei bilanci, mi hanno accusato di minare la credibilità dell’Europa. E’ urgente preparare le istituzioni ad affrontare gli eventi futuri, altrimenti non sono sicure nè credibili. Purtroppo le istituzioni europee sono un pane cotto a metà. Per questo non sono in grado di affrontare le crisi che ci aspettano, nè di affermarsi nel mondo».

Eppure non sembra esserci nell’aria molta voglia di compromesso...
«Un non compromesso è un evento impensabile. Voglio vedere come Merkel, Juncker o Lagarde possono prendersi la responsabilità di lasciare la Grecia fuori dall’euro. Certo, l’irrazionalità della Storia è sempre in agguato. Anche la Prima guerra mondiale scoppiò per un piccolo incidente. Ma voglio sperare che Atene non sia la nostra Sarajevo».
Come si è arrivati a questo?
«Perchè questa vicenda è stata gestita da protagonisti nazionali che l’hanno strumentalizzata per puri scopi di politica interna. Le due parti stanno continuando a parlare solo ai loro elettori. E questo ha impedito che si adottassero soluzioni di buon senso».

Quali?
«Mia madre diceva: dai cattivi debitori si prende quello che viene. Fin dall’inizio si sapeva che la Grecia non avrebbe mai potuto restituire per intero il suo enorme debito. Un compromesso di buonsenso, all’inizio di questa crisi, sarebbe stato un taglio del debito sopportabile per i creditori e l’imposizione di una austerità sopportabile per i greci. Ma non è successo perchè hanno prevalso logiche nazionali: gli estremisti di Tsipras da una parte, e i bavaresi dall’altra. Così si è continuato a pasticciare. Che cosa c’entra la troika in questa faccenda? Che cosa c’entra il Fondo monetario internazionale? Perchè abbiamo trattato un paese dell’Ue alla stregua di Portorico? Se l’Europa non sa risolvere da sola un problema piccolo come quello greco, a che cosa serve l’Europa? La verità è che, quando non si vogliono prendere le proprie responsabilità politiche, si cerca di scaricarle su strutture teoricamente tecniche».

Tutta colpa degli europei?
«Da parte greca si è fatto lo stesso. Quando Papandreou voleva indire un referendum per mettere i greci davanti alle proprie responsabilità, è stato costretto a dimettersi dopo un durissimo attacco dei principali leader europei. Così la politica greca è andata verso una deriva estremista. Tsipras ha approfittato della tragica caduta dell’economia per vincere le elezioni sulla base di un programma assolutamente irrealistico, facendo promesse impossibili. E questo è successo perché si sono eliminate le posizioni di mediazione, come quella di Papandreou».
Come è stata possibile una simile catena di errori?
«Perché manca una vera autorità europea. La Grecia è entrata nell’euro perché ha potuto ingannare vergognosamente sui dati reali della propria economia grazie al fatto che Francia, Germania e Italia avevano rifiutato il doveroso controllo europeo sui bilanci, magari affidato alla Corte dei conti. Se ci fosse stata una forte autorità federale, probabilmente Atene non sarebbe mai entrata nell’unione monetaria, o sarebbe entrata ad altre condizioni. Invece noi non abbiamo voluto un’autorità federale. Abbiamo delegato ogni potere ai leader nazionali, che sono ostaggi dei loro problemi di politica interna».

Ma allora qual è la soluzione?
«Occorre creare una vera e forte autorità europea, che è stata continuamente messa in un angolo dai governi nazionali. Se l’Europa si vuole salvare deve reagire immediatamente dotandosi di una autentica autorità federale. Alla fine anche la Merkel lo ammette, quando afferma che l’Ue può vivere solo se si lavora insieme. E’ chiaro che, dopo il referendum, quale che sia il risultato, si deve fare un balzo in avanti. E non è solo la crisi greca che ce lo chiede. Guardi all’Ucraina, guardi all’immigrazione. L’Europa non riesce ad avere un ruolo autonomo e forte. Così non può continuare. Questo secolo sta distruggendo il più bel progetto che era sbocciato dalle macerie del secolo precedente. Dobbiamo impedirlo».

Romano Prodi
Fonte: repubblica.it
2.07.2015


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Kovacs
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 463
 

Prodi, andrebbe arrestato e processato per alto tradimento allo Stato Italiano, come tutti quei burattini che hanno depauperato le nostre risorse e le nostre industrie nazionali, la nostra autonomia è stata data in mani estere senza possibilità di replica, non siamo sovrani più di nulla e stiamo pure ad ascoltata chi ha fatto questo......veramente triste.

ovviamente non siamo solo vittime, è pure causa nostra e del nostro modo di fare "italiano" (mafia malaffare clientelismi nepotismi ecc) che molto comunque hanno contribuito a farci vedere lo Stato in malomodo......ciò nonostante dovremmo avere noi la parola sulla gestione del nostro paese, non fantomatici mercati né tantomeno una finta unione di paesi con a capo personaggi non eletti da nessuno.....

Tsipras non so a cosa stia giocando, non mi piace trovo le forze di "sinistra" troppo poco incisive, ma se può essere lui a scardinare questa europa ben venga, se poi in campo scenderanno anche forze più incisive tanto meglio.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4104
 

Prodi, andrebbe arrestato e processato per alto tradimento allo Stato Italiano, come tutti quei burattini che hanno depauperato le nostre risorse e le nostre industrie nazionali, la nostra autonomia è stata data in mani estere senza possibilità di replica, non siamo sovrani più di nulla e stiamo pure ad ascoltata chi ha fatto questo......veramente triste.

ovviamente non siamo solo vittime, è pure causa nostra e del nostro modo di fare "italiano" (mafia malaffare clientelismi nepotismi ecc) che molto comunque hanno contribuito a farci vedere lo Stato in malomodo......

Su questa parte del post sono d'accordo al 100%


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Questa intervista a Prodi, proposta da Tao qualche giorno fa, é stata archiviata con due battute.

Eppure l'affermazione che segue a me era sembrata molto interessante, e da tenere presente nei prossimi giorni:

...Una istituzione che non riesce a governare un problema minuscolo come la Grecia che fiducia può dare sulla sua capacità di gestire un problema più grosso?...


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Stodler
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Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
 

Dalla bocca di Prodi è uscita qualche verità solo per caso o per convenienza.


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Primadellesabbie
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Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Dalla bocca di Prodi è uscita qualche verità solo per caso o per convenienza.

Il suo entusiasmo per la grande industria e l'atteggiamento deferente, quasi servile, per il mondo della finanza é di vecchissima data, e presenta aspetti fin imbarazzanti.

Detto questo, quando una persona ha potuto vedere e valutare ciò che i ruoli che ha avuto modo di occupare lui consentono, credo sia opportuno considerare quello che dice, tanto più se sappiamo di quale piede va zoppo.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4104
 

Prodi non ha capito che lo spirito del referendum è stato la rivalutazione del popolo, della nazione e della sovranità contro le illusioni federaliste di una Europa che è incapace persino di proteggere le proprie frontiere, i propri posti di lavoro e la propria tecnologia.

E ha il coraggio di parlare lui che per opportunità politiche da bilancino del farmacista ha promosso allargamenti a Paesi che non erano pronti ad entrare in Europa.
Basti solo pensare che la Turchia, quella che appoggia i terroristi islamici perché vuole un pezzo di Siria, è ancora al primo posto nella lista dei candidati a entrare in Europa.

"Qualunque sia l’esito del referendum, la Grecia alla fine non uscirà dall’euro"
rischiano di essere per Prodi le ultime parole famose.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Qualche volta credo di capire le ragioni profonde dell'istituto della lapidazione, nel mondo islamico.

Non propongo Prodi come oracolo e nemmeno di sceglierlo come profeta, ma di valutare quello che dice, vista la conoscenza dell'ambiente di vertice dell'Europa che ha potuto accumulare, che é superiore alla mia e anche alla tua, credo.

Ha sicuramente potuto capire, se non lo sapeva già, da dove originano gli ordini, come vengono maneggiati, come vengono trasmessi ai vari leaders, come vengono eseguiti, ecc. ecc.

Di questa intervista ho evidenziato il periodo che vedi sopra.

..."Qualunque sia l’esito del referendum, la Grecia alla fine non uscirà dall’euro"
rischiano di essere per Prodi le ultime parole famose.

Può darsi, ma anche no.


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