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Scanzi - M5S: la Fase 2

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Tao
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M5S: la ‘fase 2′, tra crescite e ripensamenti

Chissà se, due sere fa, Beppe Grillo ha visto In Onda su La7. C’erano, contemporaneamente, Salvini, Picierno e tal Rondolino. Una sorta di prova generale dell’Armageddon, però più traumatica. Ecco: esistono milioni di italiani che, pur di non votare quella gente lì, farebbero di tutto. Persino guardare Riotta in tivù. E il padre fondatore di un movimento che nel febbraio 2013 prese il 25%, di quei milioni di italiani, deve tener conto. A costo di ripensare – drasticamente? – la strategia. Grillo ha detto a Brescia quello che molti avrebbero voluto sentirgli dire da tempo: «Nel 2013 non eravamo pronti, abbiamo imbarcato chiunque»; «Finora siamo andati a braccio, non c’era una organizzazione, ma adesso ci sarà»; «Non sono mai stato così sicuro che se andiamo alle elezioni le vinciamo». Le prime due frasi sono inedite, mentre la terza suona assai simile allo sciagurato “Vinciamo noi” delle Europee.

Dopo la botta, i 5 Stelle hanno barcollato per mesi e durante l’estate 2014 si sono masochisticamente rinchiusi in un Aventino mediatico che è servito solo ad allungare la luna di miele renziana. Oggi molto è cambiato: Grillo e Casaleggio defilati, “Direttorio”, presenza costante nei talk show e mosse dichiaratamente “politiche” spesso incarnate da Luigi Di Maio, uno che – citando Grillo – «parla per un’ora senza sudare, ha dei poteri occulti. Il suo sudore si autoprosciuga».

Parlare di “seconda fase” è lecito, ma semplicistico. Non è esatto dire che il Movimento vuole diventare un partito, o che il mantra “uno vale uno” non vale più (del resto, per molti versi, è sempre stato una sciocchezza: un movimento in cui Nicola Morra vale Serenella Fucksia sarebbe orripilante). E’ successo, piuttosto, qualcos’altro: il M5S non ha avuto il tempo di crescere e si è trovato a fronteggiare responsabilità enormi da un giorno all’altro. Gli ineffabili Lombardi e Crimi sbagliarono tutto nel famoso streaming, ma si trovarono in una posizione poco invidiabile.

Il M5S sta imparando dai propri errori. Per mesi è stato tenuto sotto scacco dall’eterna lotta tra talebani e possibilisti (spesso finto-epurati, nonché neo-renziani). L’idea che “anche la casalinga di Voghera può fare il ministro” non è stata abbandonata: se Orfini è un pollo di allevamento cresciuto nel Partito (senza accorgersi che in quel partito c’era dentro di tutto), una Taverna sancisce una novità totale. Ed è arduo sostenere che sia meno preparata di una Boschi.

Non a caso le regole per la selezione dei candidati resteranno identiche a quelle del 2013 <http> , proprio a voler ribadire la convinzione che – cantava Gaber – “la politica è un mestiere come un altro”. Grillo e Casaleggio hanno però capito che i tempi della politica non consentono la liturgia (o la provvisorietà) di Parlamentarie e Quirinarie. Non c’è tempo per votare nel blog ogni giorno, perché la politica vive di tempi sincopati, e infatti – per far tana alla Casta – i 5 Stelle hanno giocato non di rado fuori dalla Rete. Per esempio con la candidatura di Carlo Freccero. Per anni il M5S ha guardato alla scaltrezza (legale) come a una malattia purulenta, e dunque – pur di rispettare i protocolli – si è spesso autoesiliato. Certo che Renzi era un bluff, ma era giusto (e furbo) sedersi subito al tavolo per svelarlo. Certo che Prodi non è Pertini, ma era pur sempre meglio di Napolitano. E via così.

Se è stato comprensibile – per quanto talora colpevole – girare a vuoto nei primi mesi di legislatura, ripetere gli stessi errori sarebbe ora imperdonabile. Una nuova classe dirigente è cresciuta e i 5 Stelle sono l’unica alternativa reale e credibile – per quanto perfettibile – a Renzi e Salvini. Essere un’opposizione effettiva è meritorio (ancor più dopo vent’anni indecenti di Violante) e gridare “Il Re è nudo” in faccia a Cl assai liberatorio. Ma non basta più: e Grillo, a Brescia, lo ha esternato benissimo.

Andrea Scanzi
Fonte; http://www.ilfattoquotidiano.it
2.09.2015


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Mmmmh...quando la stampa inizia a dire che qualcuno che era di rottura adesso si è "dato un'organizzazione" e quindi è pronto per governare è brutto segno.
Se una eventuale vittoria dei 5 Stelle non porterà a una fase di conflitto con i poteri forti, che dovrà necessariamente essere aspro e drammatico, significherà che sono stati normalizzati e cooptati, non si sfugge.
Da parte mia continuo a votarli perché credo che nel movimento ci sia un nocciolo duro incorruttibile (che spero prevarrà) e perché obiettivamente non c'è altra scelta.


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GiovanniMayer
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Da parte mia continuo a votarli perché credo che nel movimento ci sia un nocciolo duro incorruttibile (che spero prevarrà) e perché obiettivamente non c'è altra scelta.

Hmmm...il voto dovrebbe essere una cosa seria.
"Spero che prevarrà" "obiettivamente non c'è altra scelta" sono frasi che non dovrebbero mai essere riferite al voto. Mai.
Questo è votare il meno peggio, cioè fare il gioco del burattinaio.
E poi...a dirla tutta...la prima mi sembra una speranza vana, ma è una mia opinione; la seconda invece non mi sembra una pensata molto obiettiva visto che l'altra scelta, volendo, si trova.

Da parte mia, ritengo certa quella che tu metti come possibilità:

sono stati normalizzati e cooptati, non si sfugge.


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Sí.
Tu per chi voti?


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GhinodiSola
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Sí.
Tu per chi voti?

hanno tollerato per decenni l'indecenza istituzionalizzata e ora fanno tutti gli esigentini


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spadaccinonero
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articolo degno del falso quotidiano

l'apice del "climax" lo tocca quando parla positivamente di mortadella

p.s.

gli errori del 5s non sono attribuibili all'inesperienza o alla mancanza di organizzazione ma solo all'opportunismo e alla malafede, i giornalai si guardano bene dal dirlo


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Devo essermi distratta! Mi è sfuggita la "fase 1".

Se GioCo guarda l'abisso certamente vedrà il M5*.

Non credo ci sia nulla da aggiungere considerando chi ha fatto outing in quest'albergo a favore dell'orrido*****. 😈


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spadaccinonero
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Devo essermi distratta! Mi è sfuggita la "fase 1".

Se GioCo guarda l'abisso certamente vedrà il M5*.

Non credo ci sia nulla da aggiungere considerando chi ha fatto outing in quest'albergo a favore dell'orrido*****. 😈

la fase 1 era convogliare il dissenso e portarlo sul binario morto


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la fase 1 era convogliare il dissenso e portarlo sul binario morto

Grazie del suggerimento. Ma esiste la reincarnazione senza passare attraverso la morte?


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GiovanniMayer
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Sí.
Tu per chi voti?

Ritengo ci siano delle priorità e delle quisquilie. Gli attuali protagonisti del panorama politico nazionale si occupano solo delle seconde, mentre sulle prime sono sostanzialmente tutti d'accordo (le belle parole a titolo personale non contano granché).
Per ora, non riconoscendomi in questo teatrino, non voto.
Se ti può interessare sto tenendo d'occhio i movimenti sovranisti, seguo in particolare l'ARS di cui mi piacciono molto i documenti programmatici ufficiali. Inoltre è anche (a medio-lungo termine) per l'uscita dalla NATO.
Inoltre, da quando qualcuno qui mi ci ha fatto riflettere, ritengo fondamentale che un partito con serie intenzioni di cambiamento, abbia tra le priorità tre punti in particolare:
- Rappresentanza
- Controllo
- Informazione
Ritengo altresì importante avere come priorità, a livello internazionale, l'abrogazione, o radicale modifica, dell'articolo 53 della Carta delle Nazioni Unite.


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Hanno capacità di discernimento chi vota? Se sì, in cosa si sostanzia?
In speranza, in credulità, in aspirazioni, in sprovvedutezza, in sopravvalutazione degli altri, in idealismo, in leggerezza, in superficialità in qualunquismo, in onanismo, in idealismo? O cosa d'altro?


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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la fase 1 era convogliare il dissenso e portarlo sul binario morto

Grazie del suggerimento. Ma esiste la reincarnazione senza passare attraverso la morte?

no trattasi di passaggio obbligato, elementare Watson
8)


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Whistleblower
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la fase 1 era convogliare il dissenso e portarlo sul binario morto

Grazie del suggerimento. Ma esiste la reincarnazione senza passare attraverso la morte?

no trattasi di passaggio obbligato, elementare Watson
8)

Attento Spada che ti ha preso in castagna.


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Whistleblower
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Registrato: 2 anni fa
Post: 1427
 

@GiovanniMayer

E ho capito ma quanti anni sono che stiamo sul lungo medio termine?
Già smuovere gli equilibri esistenti sarebbe un risultato e non andare a votare significa confermarli.
Poi sul gruppo politico che ti interessa io li vedo terribilmente campati in aria.

In sostanza, uno anche se non trova l'optimum deve spingere in una direzione contraria all'appecoronamento con tutte le remore che ci si può legittimamente porre.
Quello che conta è che la gente cominci a coltivare delle aspettative e a credere che esista un'alternativa. Non votare, puntare eternamente al medio lungo termine, prendere in considerazione solo gruppetti allo stato embrionale a mio modesto avviso significa perdere tempo e occasioni.


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GiovanniMayer
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@GiovanniMayer

E ho capito ma quanti anni sono che stiamo sul lungo medio termine?
Già smuovere gli equilibri esistenti sarebbe un risultato e non andare a votare significa confermarli.
Poi sul gruppo politico che ti interessa io li vedo terribilmente campati in aria.

In sostanza, uno anche se non trova l'optimum deve spingere in una direzione contraria all'appecoronamento con tutte le remore che ci si può legittimamente porre.
Quello che conta è che la gente cominci a coltivare delle aspettative e a credere che esista un'alternativa. Non votare, puntare eternamente al medio lungo termine, prendere in considerazione solo gruppetti allo stato embrionale a mio modesto avviso significa perdere tempo e occasioni.

Mah...a dire il vero, parlando di movimenti sovranisti siamo ancora nel breve termine anzi, a dire il vero finché non saranno una ben definita entità politica, unita in un unico fronte, non si può neanche parlare di termine. Né breve né lungo. Poi potresti anche aver ragione sul fatto che siano campati in aria...vedremo.
Per il resto, fondamentalmente hai ragione, il problema è che io vedo, nel m5s, uno smorzatore di dissenso propedeutico all'élite che non va in direzione contraria, ma viaggia sullo stesso binario, anzi, sullo stesso treno. Magari su un altro vagone, ma il treno sembra proprio quello.
Forse il tempo mi smentirà, ma per ora sta rafforzando costantemente le mie convinzioni.
In questo contesto ritengo il non voto, ovvero il non legittimare il teatrino, la soluzione migliore.
P.S. Il non voto mi permette anche di non essere incoerente quando critico il sistema.


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