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27 Febbraio 2015 14:14
Ma se fra 4 mesi la Grecia fa il “pacco” all’Europa e esce dall’euro? (di Antonio M. Rinaldi)
Dopo aver assistito a una sorta di vera e propria “capitolazione” della Grecia nei confronti della Troika, pardon delle istituzioni europee così come desiderano farsi chiamare, riuscendo nella sostanza solamente a posticipare di 4 mesi gli impegni presi dal precedente governo pur di accedere alla trance di “aiuti” per non mettersi nella sgradevole e umiliante condizione di non poter neanche pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, viene spontaneo fare certe considerazioni.
Nell’ultimo accordo firmato a Bruxelles in questi giorni infatti non c’è traccia delle tante promesse e buone intenzione profuse con generosità da Tsipras durante la breve ma intensa campagna elettorale e il simpatico neo ministro dell’economia Varoufakis nulla ha potuto contro la Commissione EU sempre più radiocomandata dai falchi Schaeuble e Weidemann.
In molti si sono domandati come sia stato possibile che a distanza di pochi giorni tutte le promesse elettorali, grazie alle quali il giovane leader greco ha ottenuto in casa un consenso politico strepitoso, sono state completamente disattese tanto da provocare immediatamente enormi proteste, non solo fra gli elettori, ma anche forti malumori e contestazioni all’interno del suo stesso partito.
Siamo perfettamente a conoscenza che la Troika, anzi le istituzioni europee, non sono mai state delle confraternite di beneficenza, ma questa improvvisa e inaspettata “arrendevolezza” della Grecia, dopo tanto rumore, risulta in un certo senso anomala e nel contempo stesso sospetta.
Certamente da un governo in sella da neanche un mese, composto essenzialmente da una forza politica che ha avuto solo tre settimane disponibili per la campagna elettorale, non ci si poteva aspettare che dettasse le condizioni nei confronti di consolidati poteri, ma a detta di molti ci si aspettava effettivamente qualcosina di più.
Sappiamo altresì che le tante promesse elettorali di Syriza possono ragionevolmente essere realizzate ad una sola condizione: uscendo dall’euro!
Ed allora viene spontaneo pensare che ci sia una strategia più articolata dietro questa “ritirata”, che a questo punto potremmo definirla del tutto strategica: se fosse una precisa tattica di Tsipras e dei suoi per poter guadagnare tempo prezioso per realizzare materialmente un serio e credibile Piano B che consenta una uscita ordinata e non scomposta del paese dall’euro senza infliggere ulteriori disagi ad una popolazione già fortemente provata per limitarne il più possibile i danni? Eventualità che non poteva essere oggettivamente approntata dal nuovo governo in carica da così pochi giorni e che avrebbe rischiato di peggiorare ulteriormente la già drammatica tragedia che si sta consumando in Grecia.
Piano B che necessariamente avrebbe bisogno di un ragionevole lasso di tempo per poter essere messo a punto nei minimi dettagli e che passerebbe non solo dagli aspetti più tecnici come la ristampa delle nuove dracme, problema ormai marginale poiché la circolazione del contante è ridotta al minimo, ma soprattutto dagli interventi che la ritrovata banca centrale ellenica dovrà effettuare immediatamente a supporto del sistema bancario e assicurativo oltre naturalmente a ridefinire alleanze strategiche geopolitiche con una superpotenza tanto da garantirgli la tranquillità di una sicura e stabile “copertura” finanziaria ed energetica di supporto.
Praticamente i greci, accettando supinamente e così rapidamente le ennesime condizioni penalizzanti della Troika (questa volta la chiamiamo con il suo vero nome!) potrebbero solo aver preso del tempo prezioso per potersi organizzare tecnicamente al meglio ad un’uscita dall’euro e poco male se gli sono stati offerti ulteriori aiuti finanziari in cambio di promesse, tanto con l’attuazione di un Piano B sarà tutto rinegoziato ad iniziare dal debito ma non più con la pistola puntata alla nuca. Una sorta di finta resa per consentire di predisporre un rivisitato “Cavallo di Troia” da contrapporre alla Troika!
Inoltre tutti gli aiuti finanziari fino ad ora ricevuti potrebbero essere considerati come un acconto di quanto dovrebbe invece riconoscergli alla fine la Troika a titolo di indennizzo per i colossali danni prodotti per avergli fatto perseguire coercitivamente politiche economiche deflazionistiche completamente errate tese solo ed esclusivamente a tutelare gli interessi dei creditori e non certo quelli del paese e che lo hanno fatto sprofondare in una periodo di crisi fra le più devastanti.
Con questa chiave di lettura risulta molto più agevole interpretare il comportamento dei greci sui tavoli di Bruxelles ed è pertanto probabile che presto assisteremo al classico “pacco” in stile partenopeo, questa volta in salsa greca, nei confronti della Troika e a tutti quelli che ancora credono di poter usare l’arroganza e la prepotenza per imporre le proprie volontà.
Questa è l’unica giustificazione plausibile e possibile all’arrendevolezza adottata da Atene dopo le tante promesse fatte a un popolo in ginocchio, umiliato e al limite della sopportazione.
Piuttosto noi italiani l’abbiamo già predisposto un serio e credibile Piano B per un’uscita ordinata dall’euro o ancora pensiamo di risolvere i nostri problemi facendo solamente gli inchini fra Bruxelles, Francoforte e Berlino magari fra un gelato e l’altro?
http://scenarieconomici.it/se-4-mesi-grecia-fa-pacco-alleuropa-esce-dalleuro-antonio-m-rinaldi/
27 Febbraio 2015 14:31
Dura per me dare ragione a Rinaldi ... che rappresenta simbolicamente la quintessenza di tutto quello contro cui in 60 di vita ho sempre combattutto ... gli agrari della provincia romana, il potere economico/reale ed ultra-clientelare nel mio paesello di origine, le banche in cui mi è toccato - non da bancario - di lavorare, la Democrazia Cristiana, il clericalismo tipico della Città Eterna a sua volta collegato spesso e volentieri con certo fascismo "atlantico" e filo-palazzinari ... quando i "volontari nazionali del Msi" venivano arruolati con tanto di mazzette per aggredire gli scioperi dei braccianti nella campagna romana e le occupazioni di case nella capitale ... e questo vizietto di reclutare "squadracce" per difendere il proprio personale interesse Rinaldi junior continua ad averlo, ereditato dalla famiglia, anche nel nuovo millennio ...
Però stavolta credo che Rinaldi, nello specifico, abbia proprio ragione ... sono convintissimo di questo "pacco" della Grecia alla Ue tra 4 mesi ... il neo-ministro delle finanze ellenico lo ha addirittura in parte preannuciato quando descriveva, prima delle elezioni, il suo "piano B" ... e poi credo saranno proprio i fatti ad obbligare la Grecia ad una scelta simile, anche al di là della volontà soggettiva del governo Tsipras ...
27 Febbraio 2015 15:45
Il piano B deve essere preparato perché il popolo greco è contrario all'uscita dall'euro, teme giustamente una perdita enorme di potere d'acquisto, e Tsipras deve far vedere che ha fatto di tutto per restare dentro la zona euro ma è stato cacciato.
L'atteggiamento europeo e in particolare tedesco è stato ed è chiarissimo al di là degli atteggiamenti diplomatici : non c'è più la volontà di mantenere la Grecia della zona euro. Alcuni economisti lo dicono da anni e sembra che ora anche i governi siano d'accordo. Questa è, secondo me, la ragione della intransigenza europea nei recenti negoziati. Ormai è chiaro che la Grecia non potrà mai rimborsare i debiti e che quindi è da evitare di aggiungere altri miliardi a quelli già persi.
Quanto a "...acconto di quanto dovrebbe invece riconoscergli alla fine la Troika a titolo di indennizzo per i colossali danni prodotti per avergli fatto perseguire coercitivamente politiche economiche deflazionistiche... ", non vedo come possa pretenderlo visto che nessuno ha mai trattenuto la Grecia nella zona euro. Anzi è stata proprio la Grecia che ha falsificato i conti per entrare a farne parte.
27 Febbraio 2015 16:12
Tutti maghi nelle previsioni vedo, quanto scommettiamo che la Grecia resterà nell'euro? Caso mai cadrà Tsipras, quello è più probabile.
27 Febbraio 2015 16:50
nessuno ha mai trattenuto la Grecia nella zona euro. Anzi è stata proprio la Grecia che ha falsificato i conti per entrare a farne parte.
La Grecia avrà falsificato i conti ma i paesi core UE glieli hanno prima messi in colonna e poi hanno fatto a gara nel prenderli per buoni.
Primo perché la debolezza dell'economia greca era quanto di meglio per ottenere l'indebolimento del nuovo marco chiamato euro, necessario per favorire quanto più possibile le politiche mercatiste tedesche.
Secondo, perché l'enorme surplus di capitali nordeuropei alla ricerca spasmodica di una remunerazione che fosse la più alta possibile aveva bisogno della possibilità di investimenti su titoli di stato a rischio alquanto elevato, data la resa maggiore in termini di interessi.
Ben sapendo che non ci si sarebbe mai trovati esposti per davvero al loro coefficiente di rischio, poiché al momento opportuno sarebbe stato neutralizzato per via politica, ritorcendolo a colpi di propaganda a sfondo razzista su chi già aveva finanziato di tasca propria e con la distruzione del proprio welfare la crescita dei capitali nordeuropei e l'acquisizione da parte dei loro detentori del potere assoluto a livello economico e politico in sede UE.
27 Febbraio 2015 16:51
Tutti maghi nelle previsioni vedo, quanto scommettiamo che la Grecia resterà nell'euro? Caso mai cadrà Tsipras, quello è più probabile.
vedi di stare molto attento a far scommesse su queste cose... c'è già Rosanna sta rischiando cene di pesce a gogo. 😆
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27 Febbraio 2015 17:32
Tutti maghi nelle previsioni vedo, quanto scommettiamo che la Grecia resterà nell'euro? Caso mai cadrà Tsipras, quello è più probabile.
vedi di stare molto attento a far scommesse su queste cose... c'è già Rosanna sta rischiando cene di pesce a gogo. 😆
Volentieri, ma il pesce e i gogo li hai aggiunti tu, era semplicemente una cena ...
27 Febbraio 2015 18:11
Tutti maghi nelle previsioni vedo, quanto scommettiamo che la Grecia resterà nell'euro? Caso mai cadrà Tsipras, quello è più probabile.
vedi di stare molto attento a far scommesse su queste cose... c'è già Rosanna sta rischiando cene di pesce a gogo. 😆
Volentieri, ma il pesce e i gogo li hai aggiunti tu, era semplicemente una cena ...
Ad essere sinceri sinceri, io per pietà scrissi che mi sarei accontentato di una pizza, e che comunque, avrei anche portato da bere.
Non ricordo bene chi ha tirato fuori il pesce, se Helios, The Essay o addirittura tu nel pieno della tua convinzione di vincere facile! 😆
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27 Febbraio 2015 20:06
Tutti maghi nelle previsioni vedo, quanto scommettiamo che la Grecia resterà nell'euro? Caso mai cadrà Tsipras, quello è più probabile.
vedi di stare molto attento a far scommesse su queste cose... c'è già Rosanna sta rischiando cene di pesce a gogo. 😆
Volentieri, ma il pesce e i gogo li hai aggiunti tu, era semplicemente una cena ...
Ad essere sinceri sinceri, io per pietà scrissi che mi sarei accontentato di una pizza, e che comunque, avrei anche portato da bere.
Non ricordo bene chi ha tirato fuori il pesce, se Helios, The Essay o addirittura tu nel pieno della tua convinzione di vincere facile! 😆
Meglio se non ricordi ... comunque la scommessa non è ancora persa,
siamo solo alla fine di febbraio, e la scommessa vale per la fine di aprile, potrebbe ancora succedere l'incredibile, quindi attendo con fiducia e speranza ...
27 Febbraio 2015 20:40
Sì. Ma non facciamo che diventa una strafogata di ostriche con contorno di lingue di uccelli del paradiso se perdo. Perché mi pare fossi proprio te quella del pesce. Anzi... questa volta mi salvo la conversazione. Non si sa mai.
27 Febbraio 2015 20:43
Interessante notare che mesi fa si era certi che la Grecia usciva dall'euro ora mettono un punto di domanda e procastinano tutto a 4 mesi.
Ma perchè si continua a dar credito a questa farsa?
27 Febbraio 2015 21:30
Interessante notare che mesi fa si era certi che la Grecia usciva dall'euro ora mettono un punto di domanda e procastinano tutto a 4 mesi.
Ma perchè si continua a dar credito a questa farsa?
Io non ero assolutamente tra quelli che mesi fa dava per scontata, in caso di vittoria di Syriza, l'uscita immediata della Grecia dall'euro ... tanto più che la stessa Syriza escludeva categoricamente questa ipotesi ed intenzione soggettiva ...
Ero invece tra quelli che, considerando irriformabile e del tutto "incartata" questa Ue, riteneva che anche la semplice richiesta greca di "rinegoziazione del debito", avrebbe fatalmente portato all'uscita della Grecia dall'euro ... questo indipendentemente dalla volontà soggettiva del nuovo governo greco ...
Ma questo non certo all'immediato indomani della vittoria elettorale di Syriza ... ma casomai come risultato oggettivo in un tempo mediamente breve ... e continuo a pensarla così ...
Del resto, persino in Germania, il neo partito "euroscettico", che nel frattempo ha tolto alla Merkel il 6% dei voti, per cui ora senza la "grosse koalition" con la Spd non avrebbe nemmeno più la maggioranza, ritiene sia cosa buona e giusta che la Grecia esca dall'euro e pure con l'azzeramento totale del debito ... una specie di "amnistia" tombale del debito medesimo ...
E poi, nel frattempo, ci sono a breve le amministrative in Francia e Spagna e le politiche in Irlanda e Portogallo ... e in tutti questi casi i sondaggi danno per favorite forze politiche a vario titolo "euroscettiche" ... e, dulcis in fundo, ci sono in autunno le politiche in Spagna, con Podemos largamente favorita nei sondaggi di cui prima ... e c'è pure Putin che potrebbe riprendersi dal momento "difficile" e giocare da protagonista nella vicenda ... e Tsipras, dicono, sta anche avendo contatti "riservati" con la Cina ... quindi, in pochi mesi, tutto lo scenario attuale potrebbe modificarsi e di brutto ...
Certo, se le cose vanno così, non sarebbe la Grecia ad uscire unilateralmente dalla moneta unica ... ma il resto della Ue a buttarcela fuori ... e, anche se non ci fosse l' "amnistia tombale" di cui parlavo prima, certamente la cosa per Tsipras sarebbe comunque più facilmente gestibile in termini di immagine e di opinione pubblica sia interna che internazionale ... un pò come il Mussolini delle "inique sanzioni" ... persino Alba Dorata sarebbe costretta ad incensarlo, come del resto in parte sta già facendo ora ...
Ma, in ogni caso, questo sarebbe un precedente che può far cascare l'intero castello di carte della Ue .. già adesso non propriamente molto solido ...
28 Febbraio 2015 0:52
Ho come l'impressione che voi non teniate conto di un fatto importante: Tsipras e Varoufakis sono pro-euro e pro-unione europea. Fino in fondo. Convinti e arciconvinti da anni. Non sono proprio onesti quando dicono che non possono uscire dall'euro perché i greci sono in maggioranza per restare. Li hanno persuasi loro! Sono due elezioni di fila che Tsipras dice che chi è contro l'euro è fascista e nazista. Addirittura la lista Tsipras per le elezioni europee riuniva il fior fiore dell'europeismo più ebete del continente, dalla Spinelli a Jaques Attali, con Tony Negri e Bifo nel ruolo di simpatici clown. Ho letto un articolo di Varoufakis post trattativa in cui dice che se la Grecia uscisse dall'euro scoppierebbe la terza guerra mondiale e il mondo andrebbe in malora, comprese Russia, Cina, Giappone e USA. Continua a menarla con la sua modesta proposta per salvare l'eurozona mentre persino Galbraith dice che senza sovranità monetaria per la Grecia non c'è proposta che tenga. La mia impressione è che Tsipras sia una specie di Renzi, e Varoufakis un uomo di intelligenza molto limitata. La calata di braghe di Syriza, inoltre, rischia di tagliare le gambe al popolo greco ricacciandolo nella rassegnazione. E pure di compromettere l'eventuale successo di Podemos in Spagna, visti i risultati.
28 Febbraio 2015 9:42
e Tsipras, dicono, sta anche avendo contatti "riservati" con la Cina ... quindi, in pochi mesi, tutto lo scenario attuale potrebbe modificarsi e di brutto ...
inoltre teniamo presente che Putin guarda alla Grecia.
E Putin fa affari con la Cina.
E che vicino al Cremlino è stato ucciso il leader dell'opposizione Nemtsov.
Tutto lo scenario sta cambiando di momento in momento.
28 Febbraio 2015 12:47
Nemtsov "leader dell'opposizione" mi sembra una gran bella forzatura ... inventata di sana pianta dalla stampa mainstreem occidentale ...
Non era riuscito ad ottenere nemmeno un deputato alla Duma nelle ultime elezioni politiche ... mentre invece la principale opposizione a Putin, anche se del tutto solidale con lui quanto a politica estera, è rappresentata dal partito comunista .... ma nella Duma sono comunque rappresentate altre forze "liberali" e filo-occidentali, comunque ben più consistenti e rappresentative del gruppetto extraparlamentare che era diretto da Nemtsov.
Chiarito questo nello specifico dell'uccisione di Nemtsov, è comunque verissimo, come dicevo ieri, che l'intera situazione è in movimento, nel bene ed anche nel male ...
Ed è evidente che a Tsipras serviva "prendere tempo e fiato" in attesa dell'evoluzione complessiva del contesto ... cosa che tutto sommato serviva anche a molti dei suoi interlocutori/antagonisti dell'Eurogruppo, in primis la Bce di Draghi ... se non si raggiungeva un accordo purchessia, come suggeriva con forza anche il governo Usa, le principali banche greche sarebbero fallite in pochi giorni, con gravi conseguenze non solo per la Grecia ... e questo ha suggerito a molti, anche al governo italiano ( non a caso sembrerebbe che il principale "mediatore" tra i greci ed il resto dell'Eurogruppo sia stato Padoan ) di cercare di "frenare", almeno sui tempi, l'integralismo eurista assoluto dei tedeschi ...