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Sgrena - Il modello americano, uno stato nello stato


Tao
 Tao
Illustrious Member
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A che cosa serve l'impegno dell'Italia per ricostruire il sistema giudiziario afghano (che peraltro avalla la condanna a morte di giornalisti accusati di apostasia) se gli americani mantengono una propria giustizia parallela? La decisione di costruire una nuovo carcere, in uno spazio di 40 acri per sostituire quello fatiscente della base di Baghram (50 chilometri a nord di Kabul) dove sono rinchiusi oltre 600 prigionieri, infatti non può essere letto in altro modo. Peraltro la decisione denuncia la volontà di voler costruire e mantenere una nuova Guantanamo in territorio afghano, ancor più isolata dagli occhi indiscreti di quanto possa essere il supercarcere di Cuba, dove sono ancora detenuti 270 prigionieri. Mentre la maggior parte dei sospetti terroristi sono stati rilasciati senza nessuna accusa dopo aver subito torture e vessazioni al di fuori di ogni controllo e di ogni rispetto delle convenzioni internazionali.

In Iraq come in Afghanistan la guerra preventiva non conosce limiti di tempo e di giurisdizione. Così come in Iraq molti prigionieri vengono detenuti nelle prigioni americane dell'aeroporto di Baghdad (ancora più impenetrabili di Abu Ghraib) in Afghanistan dopo aver smantellato quel campo di concentramento che era il carcere di Shebargan (vicino a Mazar-i-Sharif) e mantenuto in vigore le più atroci torture (che hanno provocato vittime) nella base di Baghram, ora si vuole costruire un nuovo supercarcere. Quanti anni hanno intenzione di rimanere gli americani in Afghanistan? La lotta contro i taleban e il terrorismo si è dimostrata finora perdente, allora i tempi si allungano perché la Nato non si può permettere di perdere la prima guerra combattuta fuori dai confini statutari. Basterà un supercarcere dotato di sistemi moderni di tortura per sconfiggere il terrorismo? Ne dubitiamo fortemente. Finché si bombarderanno indiscriminatamente i villaggi del sud dell'Afghanistan provocando la morte di civili i taleban troveranno nuovi adepti e alcuni di loro andranno anche ad ingrossare le fila di al Qaeda.

L'unica soddisfazione, visto che gli americani useranno i loro soldi per costruire la nuova Guantanamo, non saranno stati i contribuenti italiani, che hanno finanziato la ricostruzione del carcere di Pol-i-Charki alla periferia di Kabul, ad aver contribuito a questo spregiudicato uso della forza e della tortura di cui fa sfoggio il presidente Bush. Che prima della fine del suo mandato vuole dare una nuova sferzata alla guerra contro il terrorismo in Afghanistan, anche se dovrà ammettere che è una guerra persa. Come quella in Iraq.

Giuliana Sgrena
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/18-Maggio-2008/art35.html
18.05.08


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