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Smontare Bagnai


Tao
 Tao
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Topic starter  

Quello che segue è un video piuttosto lungo ma che merita essere ascoltato è visto, si smonta pezzo per pezzo niente po po di meno che la Pop-Star economica del momento il Prof. Bagnai.

Vi consiglio di ascoltarlo fino in fondo, illuminante:

VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=ToRYKimngrk

Michele Terzi
Fonte: www.rischiocalcolato.it
19.03.2014


Citazione
Anonymous
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Di illuminante nei primi minuti c'è una certa prosopopea e qualche errore d'italiano.

Poi inizia nel descrivere i keinesyani come fossero un'oscura setta dedita a pratiche superstiziose.

Un "tal krugman" uno degli aderenti più noti di questa setta. Di krugman
ritiene di estrapolare un discorso in cui dice che costruire armi e
carri armati (spesa pubblica) faccia bene all'economia.

Il classico caso della luna e del dito. Il dito (le armi e i carri
armati) indicano la luna (la spesa pubblica). E l'autore cosa guarda?

Ancora... avanti... passa a Bagnai.

Da un concetto in una slide "il benessere è massimo quando i consumi
sono massimi" in cui bagnai prende semplicemente i consumi come
indicatore economico, ovvero di nuovo "il dito" e Terzi di nuovo guarda
quello. Ne fa un concetto filosofico.
Si chiede cogitabondo... davvero la felicità di un individuo è consumare al massimo?

e continua per minuti con esempi che vogliono dimostrare che il benessere massimo di un individuo non coincide con una società ai massimi livelli di consumi.
Ci dice infatti: ammettiamo che un uomo abbia dodici paia di scarpe sinistre. E un altro ovviamente dodici paia di scarpe destre. Possono essere felici? forse è meglio avere un solo paio di scarpe a testa ma giustamente destra e sinistra.
I due individui sono più felici con una produzione complessiva di 2 paia di scarpe che con una di dodici.
Quindi ecco dimostrato che Bagnai è uno stupido.

Geniale. Che c'è da aggiungere?
E questo è solo il primo argomento.
Ma io non gliela faccio ad andare oltre. Se voleva catturare la mia attenzione e farmi arrivare fino in fondo doveva giocarsi il suo argomento migliore subito.

O non lo ha fatto e allora consiglio di costruire meglio i suoi video. O lo ha fatto e allora è veramente penoso.
Nel dubbio è già troppo aver perso 13 minuti dietro a questa "cosa".


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Cartesio
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Che la coerenza e le capacità esplicative e divulgative di Bagnai, insieme all'abitudine di evidenziare, col senno di poi, che quanto da lui teorizzato si verifica regolarmente comincino a dare fastidio a qualcuno è comprensibile, ma se questo brodino sconclusionato deve rappresentare la prova che è incompetente, bé stendiamo un pietoso velo....


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clack
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Il problema di Bagnai secondo me è un altro. Non di merito, ma di metodo.

Come divulgatore mi sembra efficace, d'altronde non ho i mezzi culturali riguardo al suo settore per poterlo contraddire su questioni che non siano marginali.
Non lo è assolutamente, invece, quando si osservano appunto i metodi coi quali diffonde le sue analisi.
In primo luogo è affetto da una forma compulsiva e fin troppo acuta di "gurismo".
Pretende cioè di essere sempre e comunque una spanna sopra agli altri, anche e soprattutto quando ha torto e sa di averlo. Come ad esempio nelle innumerevoli volte in cui cade in contraddizione, ancora una vlta non di merito ma di metodo, e qualcuno glielo fa notare.
Si provi personalmente al riguardo e si potrà valutare in prima persona quali siano le sue reazioni.
Tutto questo è segno evidente, sempre a mio avviso, di forti problemi di affermazione personale.

In casi di contraddittorio esegue regolarmente una polarizzazione assolutamente pretestuosa e strumentale, che invece che a discutere nell'ambito delle questioni, lo porta immancabilmente a fare delle attribuzioni di merito altrui che oltre a essere forzose, prima ancora che del tutto gratuite, denotano la mancanza di argomenti al riguardo. Che altrimenti userebbe. A tutto questo abbina con altrettanta regolarità la volontà di porsi sempre e comunque un gradino sopra agli altri, anche quando non ve ne sarebbe bisogno alcuno.

Il problema è che non lo fa con la forza degli argomenti, ma mediante continui e ripetuti tentativi di delegittimazione dell'interlocutore.
Tattica non molto differente da quella usata nei talk show dai peggiori arnesi del c.d. centro-destra e da qualche tempo anche da quelli della sinistra neoliberista, ai quali egli decide spontaneamente di assimilarsi.

In questo modo dimostra di essere maltollerante verso qualunque forma di critica, che infatti censura spesso e volentieri, come può verificare chiunque, provando a postare sul suo blog un commento di dissenso, sia pure parziale.
Addirittura, a volte se la prende anche con chi è d'accordo con lui, ma in base a motivazioni che a lui non stanno bene.
In generale nel contraddittorio assume regolarmente atteggiamenti tanto dispotici quanto puerili, che suscitano dubbi fondati sul suo effettivo grado di maturità.

Esegue inoltre la sistematica sopravvalutazione, in termini numerici, dei seguaci del suo blog, sempre al fine di convalida per l'immagine che ha deciso di costruirsi e per le proprie tesi. Riguardo a entrambe, quindi denota una sostanziale insicurezza, dal momento che altrimenti non avrebbe bisogno di ricorrere a mezzi simili, oltretutto in forma piuttosto smaccata, che lo rendono ancora meno credibile per tutto ciò che non riguardi strettamente la sua materia. Ma forse anche nei confronti di essa, per via del suo modo di procedere non proprio limpidissimo.
Non a caso ricorre a tale argomento con notevole frequenza quale strumento atto a prevalere nei confronti di un qualsiasi interlocutore.

Da tutto questo emerge la sua inclinazione nei confronti del Petroliniano "Bravo! Grazie!!!", confermata peraltro dalla frequenza con cui decide di pubblicare commenti di ringraziamento o di encomio rivolti alla sua figura, contrapposti invece alla censura sistematica che esegue nei confronti di tutto ciò non abbia lo stesso tenore. Tranne quando decide di utilizzarlo per sostanziare maggiormente l'immagine che ha inteso conferirsi, casi in cui dimostra vieppiù la sua tendenza a ricorrere ad argomentazioni strumentali, volte principalmente alla delegittimazione altrui e che nulla hanno a che fare con l'argomento in discussione.

Un altro elemento che depone riguardo alla sua vera figura è la capacità di covare vendetta per mesi e mesi, in attesa di poterle dare sfogo.
Passi lo faccia nei confronti di avversari politici o di settore, ma ridursi a questo nei confronti di persone che comunque lo seguono, pur senza abdicare alla propria capacità critica mi sembra quantomeno fuori luogo.
Oltreché segno della sua necessità di eseguire vieppiù la polarizzazione che impiega quale primo strumento di fidelizzazione. Il che costringe ancora una volta a rilevare che questo modo di agire è tpico di chi sa di non avere mezzi più efficaci, oltreché urbani.
Al riguardo è capace di far finta di nulla quando l'oggetto della sua volontà di rivalsa invia anche ripetutamente commenti a suo favore, usandone quindi la valenza a proprio vantaggio. Nell'attesa, che può prolungarsi per diversi mesi, di una critica anche garbata e velata, e comunque centrata nel merito, per dare libero sfogo al proprio istinto.

In questo rivela anche una sostanziale doppiezza, altro tassello che va a comporre la vera immagine di un personaggio alquanto contraddittorio.

A livello politico emerge invece il suo avventurismo, pronto ad associarsi con chiunque dimostri di avere interesse nei confronti delle sue teorie, si chiami Fassina piuttosto che Alemanno o Meloni.
Personaggi, tra l'altro, tutti coinvolti a vario titolo e sempre a fini di vantaggio personale, politico o economico, nelle vicende che hanno portato il paese alle condizioni in cui si trova.
Dimostrando così di non avere nessun ritegno nel tralasciare sistematicamente la prima legge del realismo e della correttezza politica, ovvero quella che spiega come la causa dei problemi non possa mai essere anche la loro soluzione.
Ciò sembrerebbe mettere in luce soprattutto la sua volontà di affermazione anche a tale livello, ai fini della quale egli non dà l'impressione di badare particolarmente ai mezzi che gli permettano di raggiungere i suoi obiettivi.

Più volte, inoltre, ha sostenuto di far parte di un'elite, menandone gran vanto tutt'altro che di rado, e sostenendo oltretutto che siano solo le elite a poter dar luogo a un vero cambiamento, a livello sociale e ordinamentale.
A questo punto, allora, c'è davvero da chiedersi quale possa essere la sua volontà concreta di avversare una realtà di fatto perseguita proprio dalle elite, al fine di imporre la loro forma di potere oligarchico e di accaparrarsi le ricchezze che ne conseguono.

Il suo vantarsi, infine, di non essere un assertore e neppure di avere rispetto per i valori che riguardano la libertà di pensiero, come da dichiarazioni che egli stesso ha deliberatamente pubblicato sul suo blog, dimostra ulteriormente che chi ha a cuore in primo luogo il recupero della democrazia e dei valori ad essa legati per la realtà sociale e istituzionale di questo paese, su di lui non possa fare grande affidamento.


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dana74
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Che la coerenza e le capacità esplicative e divulgative di Bagnai, insieme all'abitudine di evidenziare, col senno di poi, che quanto da lui teorizzato si verifica regolarmente comincino a dare fastidio a qualcuno è comprensibile, ma se questo brodino sconclusionato deve rappresentare la prova che è incompetente, bé stendiamo un pietoso velo....

ah ah ah Bagnai il profeta che prevede l'imprevedibile...

Rendiamo grazie al Bagnai...
Amen

Ma suvvia siamo seri

Che cosa ha teorizzato? Che l'austerità distrugge l'economia? Ammazza ci voleva uno scienziato

Semmai l'atteggiamento di cui è stato vittima clack maschera anche in modo arrogante le sue debolezze.


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dana74
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visto che si parla di lui

A BRACCETTO CON SOROS. Il salto della quaglia del Prof. Bagnai di Moreno Pasquinelli
http://sollevazione.blogspot.it/2013/05/a-braccetto-con-soros-il-salto-della_28.html


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clack
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"dana74 wrote: Semmai l'atteggiamento di cui è stato vittima clack maschera anche in modo arrogante le sue debolezze.

Direi che così facendo, più che mascherare evidenzia le sue debolezze, almeno di fronte a chi ha occhi per vedere.
Al di là di quello, ho potuto vedere coi miei occhi che Bagnai è uno che fa il forte coi deboli e il debole coi forti.

Alla presentazione del Manifesto di Solidarietà Europea, cui ero presente, il modo con cui ha abbassato la cresta di fronte alla rampogna di Scotti è stato imbarazzante.
Ha oltrepassato i limiti del fantozzismo.


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Anonymous
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Non sono un economista e me ne guardo bene dall'entrare in discussione su argomenti di cui non so nulla.
Certo cerco di ascoltare chi ne sa più di me con mente aperta.

Con la stessa logica con cui ho ascoltato questo video, questa mattina, smettendo di farlo quando mi sono reso conto che è fatto da una persona che parte da una tesi e vuole dimostrarla

(bastano le parole sui keynesiani all'inizio: una cosa di cui sono ben certo, anche senza essere un'economista, è che fin tanto che le politiche a livello mondiale sono state improntate alle logiche keynesiane le cose sono andate piuttosto bene per tutti; da quando keynes è stato messo in soffitta dai profeti del liberismo le cose sono andate benissimo per pochi e sempre peggio per tutti gli altri.
il che mi pare difficilmente confutabile.
e ridurre keynes ad una specie di guru di un'oscura setta... dimostra solo quanto sia fanatico chi parla e quindi perdo interesse ad ascoltarlo)

con la stessa logica, dicevo, ho ascoltato bagnai.

Mi ero fatto intuitivamente l'idea, iniziando circa cinque anni fa, che l'euro ci stesse fottendo. Ma non essendo economista, non sapevo come.

Ascoltare e poi leggere Bagnai mi ha fatto capire i meccanismi.
Di questa opera di divulgazione non posso che essergliene grato.

Poi, se lui umanamente è spocchioso, non lo so e non mi interessa minimamente.

Non è che uno sia costretto a misurare le sue azioni in base all'indice di gradimento. Non è che si sia costretti ad essere simpatici a tutti.

Umanamente sono portato ad apprezzare la sua franchezza.

Sul fatto che si leghi a chi sposa le sue tesi... è una fregnaccia, come dicono nei circoli economici di oxford.
Asseconda chi sposa le sue tesi, direi.

Ovvio che questo, in un paese in cui più che alle idee si bada a chi le espone, faccia scalpore.
Addirittura possa indignare.

Uno espone delle idee, ma se chi gli si avvicina è marchiato da una certa logica costui per rimanere puro dovrebbe scacciarlo, altrimenti ne verrà contagiato.

Non ho mai sentito Bagnai far sue le idee della Lega. O di Fratelli d'Italia. O di Fassina.
Al contrario ho sentito loro far proprie le idee di Bagnai.

La logica per cui questo diventi una "colpa" di Bagnai è di una tale idiozia da lasciare sgomenti.


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clack
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Se io propugno un'idea e ad essa si accodano coloro i quali in precedenza ne hanno sfruttata una di segno opposto per giungere a un preciso obiettivo antisociale e di sovvertimento politico e istituzionale, ma ora hanno bisogno di riverginarsi, non posso far finta di nulla perché quelle persone fanno comodo a me e ai miei interessi.
Non posso fingere, inoltre, di non sapere che la causa di un problema non può essere la sua soluzione.
E neppure posso praticare il salto della quaglia o le politiche di destra mascherate da sinistra come è ben descritto nel post linkato da Dana74.

Se poi nel contraddittorio sostengo le mie posizioni non con la forza dei dati e delle idee, ma con argomentazioni pretestuose o peggio con la polarizzazione di chi ha fiducia in me, ovvero con la sua riduzione a tifoseria pro me e contro qualunque altra cosa, con la delegittimazione strumentale di chiunque azzardi una critica nei miei confronti, propagandando inoltre l'elitarismo più sfrenato e oligarchico oltre a stigmatizzare la libertà di pensiero e i valori che ne discendono, mi spiace ma non potrò mai essere un vero fautore del recupero dei valori democratici nei confronti della legge del profitto. Chi pensa sia possibile temo si illuda.
Se poi si ritiene che un santone che apprezza sommamente nel privato ciò che disprezza in pubblico possa essere credibile, beh. ognuno è libero delle proprie opinioni, come pure ritenere che gli ippopotami possano volare. Certo, a quel punto prima di dare dell'idiota a qualcun altro ci penserei sopra.


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E se gli altri fossero sempre e comunque una spanna sotto BAGNAI, anche e soprattutto quando hanno torto e sanno di averlo? 👿


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clack
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E se gli altri fossero sempre e comunque una spanna sotto BAGNAI, anche e soprattutto quando hanno torto e sanno di averlo? 👿

Umanamente, oltreché sotto il profilo politico e ideologico, temo sia alquanto difficile.
Anche dal punto di vista accademico non so fino a che punto egli possa avere sempre e comunque ragione, se non da un'ottica più idolatrica che realistica. 😀

Accade spesso che chi adotta comportamenti simili a quello che è stato definito come il più noto tra gli EGOnomisti italiani, spesso lo fa perché spinto da un'ambizione fortissima, se non del tutto fuori controllo.
La stessa, insomma, dei Monti, dei Padoan, dei Prodi e dei Padoa Schioppa, che li ha spinti ad agire nel modo che sappiamo pur di soddisfare le loro mire.
E allora, se l'ambizione è la stessa, c'è da chiedersi come sia possibile che si vogliano perseguire ideali opposti.


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Se io propugno un'idea e ad essa si accodano coloro i quali in precedenza ne hanno sfruttata una di segno opposto per giungere a un preciso obiettivo antisociale e di sovvertimento politico e istituzionale, ma ora hanno bisogno di riverginarsi, non posso far finta di nulla perché quelle persone fanno comodo a me e ai miei interessi.

Non posso fingere, inoltre, di non sapere che la causa di un problema non può essere la sua soluzione.

Dove sta scritto?
C'è un detto: "a nemico che fugge, ponti d'oro".
Nella fase attuale (sto parlando degli ultimi anni) in cui le posizioni articolate contro l'euro in questo paese semplicemente NON C'ERANO, Bagnai, e non solo lui, ma lui in particolare forse proprio per via di quel suo carattere che "divide", e poi soprattutto perché ha scritto un libro di divulgazione "Il tramonto dell'euro" in grado di arrivare a chiunque volesse fare un piccolo sforzo per capire una materia così ostica e per certi versi opinabile e malleabile com'è l'economia, le basi della questione.
Ha semplicemente preso *una* posizione e l'ha portata avanti nel tempo. Dopodiché man mano che in Italia la gente ha iniziato a capire si è avvicinata alla sua posizione.

Per me questa è una cosa positiva. Per te invece doveva rifiutare ogni contaminazione.

Ripeto che per me questo è un pregio di Bagnai e non una colpa come dai a intendere te.

Se la Lega ha votato il fiscal compact e oggi Salvini è quello più schierato contro l'euro a me va benissimo così. Meglio tardi che mai.
Se 10 anni fa il 95% (e dico poco) del paese era felice dell'euro, chi lo cambia sto paese se quelli macchiati della colpa originaria non possono?

Tu dov'eri 5-10 anni fa?

E neppure posso praticare il salto della quaglia o le politiche di destra mascherate da sinistra come è ben descritto nel post linkato da Dana74.

Se poi nel contraddittorio sostengo le mie posizioni non con la forza dei dati e delle idee, ma con argomentazioni pretestuose o peggio con la polarizzazione di chi ha fiducia in me, ovvero con la sua riduzione a tifoseria pro me e contro qualunque altra cosa, con la delegittimazione strumentale di chiunque azzardi una critica nei miei confronti, propagandando inoltre l'elitarismo più sfrenato e oligarchico oltre a stigmatizzare la libertà di pensiero e i valori che ne discendono, mi spiace ma non potrò mai essere un vero fautore del recupero dei valori democratici nei confronti della legge del profitto. Chi pensa sia possibile temo si illuda.
Se poi si ritiene che un santone che apprezza sommamente nel privato ciò che disprezza in pubblico possa essere credibile, beh. ognuno è libero delle proprie opinioni, come pure ritenere che gli ippopotami possano volare. Certo, a quel punto prima di dare dell'idiota a qualcun altro ci penserei sopra.

Bah... dici un sacco di cose... ma mi pare tutto fumo.
La sensazione è che tu sia uno di quelli che ha scazzato con Bagnai sul suo blog e che lui ha (giustamente) deciso di potare.

Non dico che Bagnai avesse sicuramente ragione e tu sicuramente torto. Non lo so. Avrei dovuto assistere alla discussione per capire.

Ma allo stato attuale non me ne frega niente. Il lavoro di Bagnai è lì, è corposo, importante, sul piano della divulgazione e su quello del creare un audience al dubbio sull'euro. Ha dato sostanza scientifica (quanto può essere scientifica l'economia) alla politica.
Ha stretto una rete internazionale di voci importanti sul tema.

Tu che hai fatto?

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Anonymous
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E se gli altri fossero sempre e comunque una spanna sotto BAGNAI, anche e soprattutto quando hanno torto e sanno di averlo? 👿

Umanamente, oltreché sotto il profilo politico e ideologico, temo sia alquanto difficile.
Anche dal punto di vista accademico non so fino a che punto egli possa avere sempre e comunque ragione, se non da un'ottica più idolatrica che realistica. 😀

Accade spesso che chi adotta comportamenti simili a quello che è stato definito come il più noto tra gli EGOnomisti italiani, spesso lo fa perché spinto da un'ambizione fortissima, se non del tutto fuori controllo.
La stessa, insomma, dei Monti, dei Padoan, dei Prodi e dei Padoa Schioppa, che li ha spinti ad agire nel modo che sappiamo pur di soddisfare le loro mire.
E allora, se l'ambizione è la stessa, c'è da chiedersi come sia possibile che si vogliano perseguire ideali opposti.

Le tue sono pure illazioni su un piano del tutto personale.

La realtà è che Bagnai ha scelto di impostare il suo blog come un corso universitario.
Ti fornisce la documentazione su cui studiare la sua tesi. Se ti interessa lo fai, se vuoi parlare per partito preso, non capisci un cazzo di fondamentali, vai lì sul suo blog e spari uno dei soliti luoghi comuni ti banna. Punto.

D'altro canto, se in questi anni avesse dovuto rispondere, ricominciando ogni volta da capo, a ogni imbecille (non che tutti lo debbano essere per forza, ma dovremmo sapere che fra chi va a commentare nei blog e dintorni ce n'è un'altissima percentuale) che passava di lì, di Bagnai ce ne sarebbero voluti 20 a tempo pieno.

Ha fatto bene a impostarsi così.
Leggi. Studia. Se fai un'eccezione fondata ti risponde. Altrimenti ti manda affanculo.

Appare "io so io e voi nun siete un cazzo" ?
Può darsi. Ma ripeto: chi sei tu? quali sono i tuoi titoli?

E' elitaria, questa logica.
Sì, è quella delle COMPETENZE.
Se sai parli, altrimenti TACI e ascolta.

...

Per la cronaca:
io non faccio parte della corte di Bagnai.
Ho letto il suo libro, leggo i suoi post.
Ho scritto due volte nel suo blog e non mi ci sono nemmeno preso. Mi ha mal interpretato e guardato storto. 🙂

Ho pensato... chi se ne frega. Mi limito a leggerlo mica devo interagire per forza.

Il fatto è che la rete sembra che metta tutti sullo stesso piano.
Se Einstein avesse avuto un blog ci sarebbero stati centinaia di idioti a fargli perdere tempo pretendendo che rispondesse alle loro teorie oniriche.

Non dico che Bagnai sia Einstein. Dico che le competenze andrebbero RISPETTATE.

Gli anni di studio e la professionalità, in qualsiasi campo, non possono essere messi in discussione dal primo pirla che passa, che se non gli rispondono inizia anche a cianciare di democrazia ferita.

Nessun riferimento personale. Sia chiaro.


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