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stampa libera?


paolodegregorio
Noble Member
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- stampa libera? -
di Paolo De Gregorio, 16 novembre 2018

Lo sbaglio di stile di comunicazione fatto da Di Maio e di Battista, che hanno definito i giornalisti puttane, pennivendoli, sciacalli ecc. (esprimendo una elementare verità), ha permesso a questa screditata categoria di vestire i panni del vittimismo e di starnazzare sul barbaro attacco alla “libertà di stampa”, di cui come ben sappiamo i nostri intrepidi giornalisti sono gelosissimi custodi.
Ben più imbarazzante per loro sarebbe rispondere ai ragionamenti analitici ed implacabili dell’ottimo Travaglio di oggi, 16 novembre, nel suo editoriale, che per essere contestati dovrebbero essere citati nella loro interezza (e quindi pubblicizzati), che sono molto più duri degli insulti e scommetterei qualsiasi cosa che non saranno contestati dalle suddette categorie.
Mi permetto io di copiare qualche frase dell’editoriale e sarà a voi giudicare quale è la strategia più giusta della comunicazione.
“”i padroni dei giornali non fanno direttamente politica, ma sono in conflitto di interessi lo stesso. Il grosso del loro businnes non è l’editoria, ma autoveicoli, finanza, banche, assicurazioni, costruzioni, appalti pubblici. E i loro giornali sono ora bastoni per minacciare o punire chi non asseconda i loro affari, ora carote per premiare chi li agevola.””
Consiglio di leggere tutto l’editoriale.
Senza mai nominarli Travaglio smaschera il ruolo dei giornalisti che, nella stragrande maggioranza, si prestano ad eseguire il gioco dei loro padroni. La libertà di stampa esiste solo se i giornalisti sono i soli azionisti del loro giornale, non prendono sovvenzioni pubbliche, ma non mi risulte che, oltre al “Fatto Quotidiano” vi siano altri giornali con queste caratteristiche.
Paolo De Gregorio


Citazione
Onilut
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 48
 

Una mediocre redazione mi ha rifiutato un articolo perché al suo interno si metteva in dubbio la prassi vaccinale di massa, dal momento - a detta loro - che io facevo "insinuazioni" riferendosi in particolar modo a un passaggio del pezzo. Quella che loro chiamavano insinuazione era una legittima e doverosa domanda sul perché - fonti alla mano - l'80% dei sanitari non si vaccina.

Articolo rispedito al mittente. "Depubblicato"


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