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Stupidità dell'antiberlusconismo


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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In questi giorni, sui vari quotidiani, leggo molte lettere nella rubrica della posta inviate da persone che si dolgono della prematura fine di un tanto onorevole governo come quello di Romano Prodi.

Considero quello delle lettere al direttore un genere letterario molto sospetto, assai più dei sondaggi d'opinione, ma non vi è nulla di strano in questi messaggi. Prodi intepreta degnamente il vecchio modello dell'interclassismo democristiano ed è del tutto evidente che tra i suoi elettori vi siano persone come lui, con tutta la famiglia sistemata ai gradini alti dell'amministrazione dello stato, della carriera accademica, o del giro delle consulenze agli enti locali. Perché queste persone dovrebbero avercela con lui? Al contrario, Prodi è il loro eroe.

Piuttosto vorrei fare una domanda a qualcuno di quelli che, pur pieni di motivi di malcontento per questa seconda prova del centrosinistra al governo, pensano che ad esso non ci siano alternative, finché dall'altra parte c'è Berlusconi.

In particolare vorrei avere qualche commento su due episodi verificatisi in questi giorni: l'assoluzione di Berlusconi da un reato di falso in bilancio che non è più reato perché quando era al governo si fece una legge ad personam, e la sentenza della corte di giustizia di Strasburgo secondo cui il sistema della distribuzione delle frequenze in vigore nel nostro paese "è contrario al diritto comunitario".

Per due volte il centrosinistra è andato al governo a seguito di campagne elettorali in cui era stato abilmente sfruttato il senso di oltraggio che molti Italiani provano per la situazione di arbitrio in cui Berlusconi conduce i propri affari, e per due volte il centrosinistra, guardandosi bene dal mantenere le promesse, lascia una situazione che è peggio di quella che l'aveva preceduta (nel frattempo infatti, per decisione politica, è stata sanata l'ineleggibilità in parlamento di chi è assegnatario di frequenze pubbliche, che era stata considerata insuperabile in tutta la prima repubblica, e le leggi ad personam sono ancora lì).

Prevedo che la "Legge che non c'è", cioè il progetto di legge Gentiloni, diventerà presto il pretesto dietro cui si nasconderà la mancanza di volontà politica ad affrontare le distorsioni che il berlusconismo ha inserito nella vita pubblica italiana, e che il centrosinistra ha dimostrato in tutte le maniere possibili. In questo modo verrà riesumata la vecchia imprecazione di Giuseppe Saragat contro il "destino cinico e baro", che veniva chiamato in causa per spiegare le proprie sconfitte elettorali. E' stato per colpa del "destino cinico e baro", si dirà, che non si è fatta la Gentiloni, e non perché le priorità politiche della casta al governo erano altre.

Prendetene atto, la camarilla che va da Rutelli a Veltroni, non affronterà mai il problema del berlusconismo, perché non vuole farlo, e non vuole farlo perché non ha interesse a farlo, e non ha interesse a farlo perché ha deciso da molto tempo che è più comodo convivere con esso.

Tutte le teorizzazioni sul "paese normale" di D'Alema, o gli inviti di Veltroni a "superare gli odi politici", sono semplici tentativi di creare quel clima aconflittuale nel quale è più agevole arrivare ad un modus vivendi con Berlusconi.

Che nella prossima campagna elettorale gli slogan sulla creazione di un fronte antiberlusconiano possano ancora avere successo nell'area del vecchio centrosinistra sarebbe una soprendente dimostrazione di stupidità civile degli Italiani.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://achtungbanditen.splinder.com/
1.02.08


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

In questo periodo sono molti gli scatenati in esercizi di frittura dell'aria. Bifolchi eccelle in quest'esercizio. pretendere che sia l'opposizione a far fuori un individuo impresentabile come Berlusconi è una pretesa eccessiva. Sui motivi per cui è impresentabile esiste una bibliografia ricchissima.

Finchè la destra accetterà di essere rappresentata da un individuo del genere non ci sono vie d'uscita. E' il loro leader e sta a loro rifiutare il voto ad un individuo inadatto alla politica. E non mi dicano che non hanno scelta. Nella coalizione di centro destra ci sono altri partiti che non sono aziende private di una persona. Un partito-azienda può essere gestito solo nell'ottica degli utili aziendali, i quali non potranno mai essere gli interessi dell'Italia. Se la destra non si decide ad essere una destra normale non potrà mai avere la stima degli avversari.

In quanto alla casta politica, essa difenderà sempre gli interessi di casta prima di quelli della nazione, per cui non ci si può aspettare che gli appartenenti alla casta si sbranino tra di loro, indipendentemernte dallo schieramento di appartenenza, al massimo faranno teatrino, come hanno fatto finora.


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paolodegregorio
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1630
 

Tutti i populisti e i capi-bastone che invocano il popolo sanno benissimo che i cittadini non contano nulla e che la “scelta” quando si vota è stata fabbricata dalle “informazioni” che i gruppi economici e politici dominanti fanno.
Il fondatore della “casa della libertà” ha tolto al popolo,con una legge elettorale approvata unilateralmente, la libertà di votare i candidati di propria fiducia, espropriando gli elettori dalla partecipazione politica.
Un sondaggio, commissionato da SKY TG24 di oggi 2 febbraio, rivela che solo il 33% degli elettori di centrodestra condivide l’idea del cavaliere di andare alle elezioni subito, e tutti gli altri vorrebbero una nuova legge elettorale con il governo Marini.
Ma allora questo popolo, tanto adulato, perché non viene ascoltato in questo passaggio politico importante, oppure i sondaggi valgono solo quando fanno comodo?
Anche Bush, che ogni tre parole ci mette dentro libertà e democrazia, malgrado i sondaggi dicano che ha solo il 30% dei consensi sulla guerra all’Iraq, non ne tiene conto e continua a far crepare soldati americani e civili irakeni, invece di ritirarsi di corsa.
Le demokrazie moderne sono molto vicine alla dittatura, poiché è una minoranza che possiede mezzi di produzione, di distribuzione delle merci, mezzi di informazione con cui si fabbricano docili consumatori ed elettori, orientandoli dal pensiero unico capitalistico. Anche lo sport è stato travolto e comprato dalla CASTA che ne ha fatto un immondo circo e un ricco mercato dove si intrecciano spettacolo, diritti televisivi, ambizioni politiche, dove droghe, stimolanti, violenza, soldi sono la regola.
La RAI, che è di proprietà dei cittadini, anzi del popolo, dovrebbe essere un pubblico servizio, nel senso di “servire il popolo”, e invece è di fatto il megafono dei partiti, con la maggioranza del consiglio di amministrazione di Forza Italia.
Se solo si volesse, oggi esistono mezzi moderni, Internet su tutto, per far partecipare i cittadini ad ogni decisione importante, e per cominciare sarebbe bello che noi cittadini eleggessimo il presidente della RAI che più gradiamo, con tutti i poteri, visto che si tratta di una nostra proprietà che manteniamo con il canone.
Quello del Berlusca non è il partito del popolo, è partito degli industriali, che sono il 3% e hanno il 100% del potere. I poteri forti di cui parlano sono loro e non gli basta…
Paolo De Gregorio
2.1.08


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