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TI: corsi di tiro a scuola?


vic
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http://www.liberatv.ch/articolo/31516/paolo-pamini-la-spara-grossa-combattere-il-terrorismo-introduciamo-corsi-di-tiro

Paolo Pamini la spara grossa: "Per combattere il terrorismo introduciamo corsi di tiro nelle scuole dell'obbligo. Anche in Ticino"
Il deputato della Destra: "Immaginiamo di essere al Bataclan o al Petit Cambodge il mese scorso. Immaginiamo che come noi altri ospiti abbiano la propria pistola con se'. Ci attenderemmo piu' o meno vittime di quanto sta tristemente riportando la stampa?"

16 dicembre 2015

BELLINZONA - Una proposta provocatoria per combattere il terrorismo. A formularla il deputato de La Destra Paolo Pamini in un'opinione pubblicata stamani sul Corriere del Ticino. Eccola: "Considerati certi cupi segnali nell'Europa attorno a noi, si potrebbe seriamente pensare di introdurre in Ticino corsi di tiro nella scuola dell'obbligo e negli anni fino alla maturita'. Il tutto in nome della difesa della nostra liberta' ".

A sostegno della sua tesi, Pamini cita direttamente gli ultimi atti terroristici compiuti in occidente: "Immaginiamo di essere al Bataclan o al Petit Cambodge il mese scorso. Immaginiamo che come noi altri ospiti abbiano la propria pistola con s'. Immaginiamo infine che nella scuola dell'obbligo vi siano regolari lezioni di tiro. Sembra strano? Ricordiamo che qui da noi da piu' di 100 anni si insegna a qualsiasi maschio svizzero a servirsi di un'arma da fuoco, a portarla con assoluto rispetto, a conservarla a casa propria e a mantenerla sempre in funzione. Anzi, per chi e' in servizio attivo si verifica pure che la usi almeno una volta all'anno. Chiediamoci: ci attenderemmo piu' o meno vittime di quanto sta tristemente riportando la stampa?".

"La miglior garanzia di pace e liberta' - scrive ancora il deputato - e' una popolazione armata, capace di utilizzare l'arma in caso di necessita', regolarmente allenata al tiro, che ne ha un profondo rispetto e che non la considera un giocattolo bensi' garanzia di liberta' e di protezione contro la massima violazione della proprieta' del proprio corpo. Non a caso, da sempre, le dittature sia di destra sia di sinistra hanno come prima misura disarmato la popolazione per evitare ribellioni".

-- NB --
Che l'idea non sia poi cosi' fuori di testa lo dimostra una delle piu' famose feste popolari della citta' di Zurigo: il Knabenschiessen. Si tratta di una festa di tiro riservata ai ragazzi e alle ragazze, ai quali ovviamente qualcuno ha insegnato a tirare. Non sara' stata la scuola, bensi' la societa' di tiro, ma la sostanza non cambia.
Contrariamente alla lotta svizzera o all'Hornussen, sport rimasti piuttosto confinati nella Svizzera tedesca, il tiro e' di fatto uno sport molto popolare ovunque.
Quindi l'uscita di Pamini e' provocatoria solo sul coinvolgimento della scuola, che comunque giocoforza dovrebbe appoggiarsi a qualche societa' di tiro locale.

Personalmente stimolerei un/a giovane piuttosto ad iscriversi alla bocciofila. Che e' una difesa contro la globalizzazione del tempo libero.


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Anonymous
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"La miglior garanzia di pace e liberta' - scrive ancora il deputato - e' una popolazione armata, capace di utilizzare l'arma in caso di necessita', regolarmente allenata al tiro, che ne ha un profondo rispetto e che non la considera un giocattolo bensi' garanzia di liberta' e di protezione contro la massima violazione della proprieta' del proprio corpo. Non a caso, da sempre, le dittature sia di destra sia di sinistra hanno come prima misura disarmato la popolazione per evitare ribellioni".

Da incorniciare. La Svizzera e' l'ultimo baluardo della liberta'. In qualsiasi altro paese d'Europa nessuno si sarebbe sognato un discorso del genere.

Senza armi personali si e' COMPLETAMENTE in balia di sbirri e terroristi, che spesso sono difficili da distinguersi. In Francia, per esempio, la popolazione e' da una parte indifesa verso chiunque la scambi per un bersaglio di tiro a segno, come e' indifesa da qualunque agente del governo che voglia entrare in casa o impedire qualsiasi manifestazione di dissenso da cio' che il governo vuole. Grazie ai primi i secondi ottengono il controllo totale. E, come se non bastasse, il popolo e' indifeso nei confronti di qualsiasi persona che voglia fargli del male per qualsiasi ragione.

Speriamo nella Svizzera.


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mago
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Come ragionamento non fa una grinza... 😳


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GioCo
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Si, immaginiamo allora, dato che l'esercizio è questo, che in Francia non abbiamo operato semplici pazzi di non meglio accertata fede islamica, genericamente comodamente indicati come "terroristi", ma una squadra militare altamente addestrata e specializzata in incursioni in territorio civile e operazioni sotto copertura e i terroristi erano parte della copertura. Ogni brava demoniocrazia ne ha almeno una di queste unità, si tratta di giocattoli proibiti troppo divertenti perchè certuni "grandi e ricchi di potere" se li riescano a negare. Sarebbe come negare a un gruppo di giocatori d'azzardo patologici nonché criminali privi di scrupoli l'accesso al casinò. No, eh?

La combinazione esplosiva non credo sia mediabile da miti consigli. Quindi, immaginiamo che inizia una sparatoria perché da una parte c'è il reparto specializzato e altamente addestrato e dall'altra civili che cercano di difendersi giusto perché hanno fatto un po' il tiro al bersaglio. Io non credo proprio che le cose andrebbero meglio, si parlerebbe a quel punto di "guerra civile". In effetti potrebbe trasformarsi facilmente in una macelleria da cui nessuno esce vivo.
E poi, la Svizzerà è già stata sbudellata delle banche, il principale pilastro del suo orrido sistema di profitto&sfruttamento delle disgrazie altrui. Vabbé ci sarebbe anche il chimico-famarmaceutico, ma ci si può aspettare che un popolo che custodisce una tale summa di bellezze demoniache si debba premunire dalla vendetta più che probabili dei suoi vicini. Se poi come è accaduto nessuno lo fa, beh, questo non toglie nulla a chi ha la coda di paglia.

Forse che Bellinzona ha da difendere uguali pregi?! Non lo so, parliamone. ;))


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Anonymous
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GioCo

una squadra militare altamente addestrata e specializzata in incursioni in territorio civile e operazioni sotto copertura e i terroristi erano parte della copertura.

Mi pare che grosso modo sia del tutto plausibile.

immaginiamo che inizia una sparatoria perché da una parte c'è il reparto specializzato e altamente addestrato e dall'altra civili che cercano di difendersi giusto perché hanno fatto un po' il tiro al bersaglio. Io non credo proprio che le cose andrebbero meglio

Forse no. Ma ci sono un paio di cose da considerare:
1. Questo mitologico addestramento militare funziona molto meglio se la controparte non puo' difendersi in nessun modo. I militari non sono nell'esercito per farsi ammazzare, ma per guadagnarsi da vivere. In caso di opposizione (specie di opposizione molto numerosa) se la danno a gambe, anche se fanno danni imponenti, per esempio considera la famosa "Battaglia di Mogadisciu" nella quale terroristi americani hanno trovato pane per i loro denti. Quelli erano in territorio ostile, ma in casa si sarebbero velocemente sganciati in pochi minuti.
2. C'e' da tenere in conto il concetto di Negazione Plausibile. Se qualcuno della truppa puo' essere ucciso ed identificato, risulta un problema che nessun governo vuole avere fra i piedi. Questo spiega perche' la squadra che ha ucciso Kennedy fosse cosi' imbecille.

In ogni caso la psicologia dell'attacco muterebbe radicalmente e di fronte ad una reazione decisa della popolazione il fattore terrore sarebbe molto meno pesante. Di nuovo qualcosa che nessun cospiratore vuole.

ha la coda di paglia

Certamente. Di sicuro in Svizzera non sono dei santi, ma non sono piu' bastardi di tutti gli altri che gli stanno attorno, con la differenza che attualmente stanno ancora tenendo duro e cercare di essere bastardi indipendenti, il che non e' poco, se permetti.
E, come al solito, reazioni al progetto di perdita totale dell'indipendenza non arrivano da sinistra, ma dalla peculiare destra elvetica, il cui elettorato e' piu' sensibile ai temi della liberta' e responsabilita' personale della propria difesa, di cui l'impostazione dell'Esercito Svizzero e' un esempio se non unico raro di sicuro.

E poi, neanche in maniera velata, si fa capire che essere armati serve a difendersi contro il proprio, di governo, e non da improbabili attacchi esterni.

Spero di essere stato chiaro.


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mago
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Beh se fossero dei professionisti del mestiere neanche il poliziotto normale potrebbe fare tanto e la prova provata è nel filmato del primo attentato di Hebdo dove 2 poliziotti scappano o diciamo che si riposizionano dopo aver visto che contro gli Ak 47 le loro pistole potevano fare ben poco...io posso supporre che se nel teatro o nei dintorni vi fossero state persone ed intendo civili armati e con gli attributi ed il minimo di testa le vittime sarebbero state molto meno..faccio presente per chi non lo sapesse che i militari Svizzeri terminato il servizio attivo devono sottoporsi annualmente ad un tiro obbligatorio con il relativo fucile allo stand di tiro distanza 300m con iscrizione sul libretto di servizio,che poi i militari scappino non vorrei scommeterci visto la fine che potrebbero fare con la legge marziale...poi tutto è opinabile...ps ma qualcuno di voi ha fatto la scuola reclute in Svizzera ? 😛 😛


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neanche il poliziotto normale potrebbe fare tanto

Il poliziotto normale, in genere, neanche lui e' un eroe e vuole sopravvivere. Inoltre la pistola, in genere, gliela danno piu' che altro per suicidarvici, vista la perizia tipica con le armi da fuoco della maggior parte della polizia armata in tutto il continente. Non si allenano e in genere non ne hanno la minima voglia, e' una parte del loro lavoro che normalmente viene disattesa, e a nessuno importa niente. Inoltre se puoi andartene da un conflitto a fuoco, te ne vai eccome, o per lo meno cerchi qualche tipo di copertura, fisica o di fuoco.
I civili svizzeri (e anche la polizia) sono invece, di solito, allenati e motivati.

contro gli AK 47 le loro pistole potevano fare ben poco

Questo e' un concetto che solo chi non ha mai sparato con un AK47 puo' avere. Fa schifo. Va bene per spargere munizioni, quello si, cosi' che per sparare alla folla e perfetto, ed i proiettili sono abbastanza potenti da passare qualche tipo di ostacolo, oltre che viaggiare abbastanza lontano (l'unico motivo per cui queste armi vengono preferite per uso militare ad un fucile da caccia, che va anche meglio ma a distanze limitatissime e con una potenza non eccelsa, nonostante quel che mostrano nei film).
Con una pistola non spari abbastanza lontano, ma spari decisamente piu' dritto. Il punto della discussione pero' e' quello di avere 50 pistole (con gente che sa tirare dietro di loro) contro un AK47. Non c'e' storia, prima o poi il tizio con il fuciletto e' un colabrodo. Anche perche' le munizioni a raffica non durano in eterno e non e' detto che qualcuno nascosto vicino non possa fare centro mentre il fuciliere e' impegnato in un'altra direzione.

i militari Svizzeri terminato il servizio attivo devono sottoporsi annualmente ad un tiro obbligatorio con il relativo fucile allo stand di tiro distanza 300m

L'idea infatti e' quella, solo cominciare ad esercitarsi da piu' giovani, tutti.

qualcuno di voi ha fatto la scuola reclute in Svizzera ?

No, ma ho sparato con loro, in Svizzera, parecchie volte, e mi ci sono divertito un mondo.


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vic
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Guarda, mi fai un po' pena, perche' ragioni a stereotipi, perlomeno sulla Svizzera.

Primo la sua economia si basa su diversi pilastri, il principale sono le piccole-medie imprese. Le banche, specialmente quelle locali non sono disastrate finanziariamente e moralmente come quelle italiane, che quelle si' fanno veramente schifo. Eppure l'italia tiene la Svizzera su delle liste nere di sua invenzione, anzi diciamo di copiatura fascista.

Per quel che riguarda le multinazionali e le due grandi banche, be' sono loro a sfruttare la location Svizzera, proprio perche' e' un paese stabile, dove vige la certezza del diritto e dove il popolo e' sovrano.

La Svizzera non ha praticamente nessuna materia prima, salvo l'erba e l'acqua. Eppure e' costantemente in posizione avanzata per quel che riguarda ricerca e sviluppo, e pure per il sistema scolastico dalle elementari su' su' alle scuole professionali e alle scuole accademiche. Il politecnico di Zurigo si classifica attorno al quinto posto al mondo. Mi pare che la miglior universita' italiana, che ha 9-10 volte piu' abitanti sia attorno al 30mo posto.

Quindi GioCo, cala do' dida quando parli della Svizzera, o perlomeno cerca di conoscerla meglio. Tanto piu' che ormai e' abitata da un mucchio di gente che viene da ogni dove. Il problema semmai e' far passare certi valori a tutti questi "nuovi" abitanti.

Sull'esercito di milizia, uhm. Ai tempi della guerra fredda contava 1 milione di effettivi. Oggi, con piu' abitanti, ne conta 100mila. Non e' un buon segno, perche' cosi' la tradizionale situazione di cittadino-soldato viene annacquata. Ovviamente col contributo sempre attivissimo delle sinistre. Che non si capisce cosa difendano alla fine. A sentir loro difendono l'adesione all'UE, a questa UE. Il che la dice lunga sulla lunga visione delle sinistre di oggi.

Comunque GioCo, siamo pari, non e' che qui l'Italia goda di grande stima, tra governi che non combinano un tubo, ministri delle finanze che affossano il paese, ministri dei trasporti che non mantengono le promesse, imprenditori d'esportazione che esportano mentalita' imprenditoriali da schiavisti, criminialita' d'esportazione che va fortissima, sia la micro che la macro. Mi fermo qui per mancanza di spazio.

-- PS --
Mi spiace un po' che non riesco a far passare il messaggio che la Svizzera italiana e' zeppa di italiani (in prima approssimazione) e che quindi puo' ben essere vista come un modo italico d'amministrarsi diverso dal centralismo romano.

Se vuoi parlare di banche svizzere, informati del ruolo giocato dalle banche locali e dalle banche cantonali, oltre che dalla Banca Nazionale, la quale si difende egregiamente e con una certa qual professionalita', anche in situazioni piuttosto tese. Insomma fa l'interesse nazionale. Ogni paragone con la Banca d'Italia (che in realta' e' una banca privata) e' improponibile.

Stammi bene.


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