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http://www.gdp.ch/cronache/ticino/un-patto-i-villaggi-tutti-approvano-il-principio-id82878.html

Ticino - Strutture da ristrutturare
Un patto per i villaggi? Tutti approvano il principio
Il sasso lanciato ieri da Tarcisio Cima non lascia indifferenti i partiti, e c'e' chi si dice pronto a sostenere un'iniziativa popolare. Ecco alcune opinioni.


Il paese di Rasa.

di Davide Adamoli - 14 luglio 2015

I partiti si interessano di montagna e delle Valli solo in occasione delle votazioni? No, non per forza, almeno a livello di dichiarazioni. Questa e' l'impressione dominante che esce da un giro di prese di posizione sui contenuti dell'intervista a Tarcisio Cima, gia' capo dell'Ufficio delle Regioni di montagna, pubblicata ieri dal nostro giornale. Infatti, sollecitati a confrontarsi con le proposte dell'esperto di zone periferiche, tutti e quattro i rappresentanti delle forze politiche di Governo si sono detti interessati al tema. Entrando poi nel dettaglio delle proposte, l'unanimita' ha subito lasciato il posto a diverse sfumature, per non dire visioni ben diverse.

Cima infatti nella sua "Prospettiva Villaggio", chiedeva di partire con una grande operazione di salvaguardia e restauro di molti edifici di valore oggi esistenti nei villaggi del Cantone, soprattutto nelle Valli. Questo per salvare dalla "desertificazione" questi insediamenti, specie quelli piu' periferici, fornendo strutture ammodernate capaci di ospitare nuove attivita' economiche, dai Bed&Breakfast ai commerci.

Tale piano secondo il gia' responsabile dell'URM avrebbe dovuto essere accompagnato da un forte impegno dei privati interessati alle possibilita' di sviluppo delle Valli, ma anche da quello delle istituzioni per conservare servizi e strutture efficienti, capaci di garantire una vita all'altezza dei tempi agli abitanti esistenti e a quelli futuri. Certo, ammetteva Cima, un'operazione del genere deve essere frutto di una volonta', di una decisione e di un impegno anche finanziario dell'intera Comunita' cantonale. Questa volonta' esiste fra i partiti principali? Ieri Cima si diceva fiducioso per un eventuale riscontro da parte della politica. Oggi non sono mancate le conferme. Ora si passera' dalle parole ai fatti? E su che via?

PLR: "Pero' non cosi' "

Per il capogruppo PLR Alex Farinelli: "Il segnale e' corretto, non la metodologia. Cima propone di lanciare un 'piano articolato di ristrutturazioni'. L'iniziativa in questo campo deve essere lasciata al privato, anche perche' poi c'e' il rischio che le strutture restino vuote, o risultino non adatte agli scopi. Meglio insistere sulla creazione di condizioni quadro che aiutino a creare lavoro: pensiamo alla nostra proposta di banda larga. Poi si potrebbe lasciare una parte importante dei canoni d'acqua alle zone di montagna, cosi' come differenziare le norme edificatorie, per favorire le ristrutturazioni. Ma finanziare i restauri... no. Anche perche' altre regioni potrebbero chiedere lo stesso. Infine le Valli sono diverse fra loro".

Lega: "Ci sono limiti"

Per il capogruppo leghista Daniele Caverzasio le idee di Cima non sono del tutto nuove: "E' chiaro, questo e' un nostro punto e Gobbi (*) gia' ha fatto molto per trasferire servizi e posti di lavoro verso le Valli. Anche in Gran Consiglio (**) abbiamo lottato per portare una sede liceale nelle Valli stesse. Quello che serve, ora, ed e' il tratto che piu' condivido con Cima, e' uno sforzo supplementare, una maggiore presa di coscienza. Per quanto riguarda l'idea di salvaguardare il patrimonio costruito e' una sfida che coinvolge tutto il Cantone, anche i centri. Su questo punto voglio pero' far notare che e' necessario che gli interventi dello Stato siano limitati, non si restauri per restaurare, ma lo si faccia solo in presenza di progetti seri".

PPD: "Ora un'iniziativa"

Fiorenzo Dado', capogruppo PPD, si dice molto d'accordo con le idee di Cima: "Ha detto una cosa giusta: e' difficile passare dal dire al fare. Personalmente sarei d'accordo con il lancio di un'iniziativa popolare che iscriva nella Costituzione l'obbligo di aiutare le regioni periferiche. Oggi gli ostacoli principali vengono dalla politica: penso ai rustici, con un PVC/PEIP che scoraggia la riattazione dei rustici, anzi, ne manda migliaia in rovina. E poi la Legge per la pianificazione territoriale, che decurtera' le zone edificabili nelle Valli. E anche sulle case secondarie, i segnali politici sono contrari agli interessi delle Valli. Occorre cambiare la mentalita'! Nelle Valli non si va a fare business, ma a ritrovare un altro tipo di valori".

PS: "Sono d'accordo"

Gina La Mantia, vicepresidente cantonale del PS si e' detta in piena consonanza con Cima: "Io vivo ad Olivone, e qui vedo molte case, anche storiche, che vanno in declino, mentre si costruisce in nuove zone verdi. Si deve aiutare chi vuole riattare una casa vecchia. D'altra parte e' necessario anche investire nelle strutture pubbliche, per rendere attrattivi questi villaggi. Penso ad esempio ai servizi per le famiglie: doposcuola, mense, asili nido, che permettono ai genitori di lavorare. Molti non hanno per forza una famiglia allargata. Con questi servizi, alla fine la qualita' di vita che si osserva in Valle potra' attirare chi e' stufo dei centri inquinati e sovrappopolati, pur restando pendolare, magari con i mezzi pubblici!"

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(*) membro del Consiglio di Stato, cioe' del governo; dirige il Dipartimento delle Istituzioni
(**) parlamento


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