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TI: Stato per strutture sportive in Leventina


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http://www.gdp.ch/cronache/ticino/polmoni-rigenerati-tutta-la-leventina-id80130.html

Ticino - Gran Consiglio
Polmoni rigenerati per tutta la Leventina
Buone notizie per il futuro della Valle (e per l'Ambri'). Ieri il Parlamento ha detto si' alla vendita dell'ex Sanatorio di Piotta - verra' trasformato in un campus per sportivi - e di appoggiare finanziariamente la realizzazione della nuova pista di hockey.

di Cecilia Brenni e Nicola Mazzi - 23 giugno 2015

Buone notizie per il futuro della Valle Leventina. A larga maggioranza ieri il Gran Consiglio (*) ha sposato la visione del Governo che di recente ha deciso di vendere l'ex Sanatorio di Piotta alla Ice Sport International Academy SA - che intende trasformarlo in un campus per sportivi - e di ulteriormente appoggiare finanziariamente la realizzazione della nuova Valascia all'ex aerodromo di Ambri'.

Per la futura pista di ghiaccio dell'Hockey club Ambri' Piotta i soldi stanziati dal Cantone saranno pari a 3 milioni di franchi, nell'ambito del credito quadro di 13 milioni per le misure complementari della politica economica regionale. A questo importo si aggiungera' un contributo (sempre di 3 milioni) da parte del Fondo Sport-toto. Veniamo al dibattito.

SANATORIO (44 si', 12 no e 21 astenuti) - Il primo ad intervenire e' stato il relatore Michele Guerra (Lega) che ha sottolineato come si tratta "di un progetto che genera un altro progetto". La nuova Valascia e la prevista accademia per l'insegnamento dello sport "genereranno ricadute milionarie per le ditte e nuovi posti di lavoro. Verra' garantita nuova vita alla regione". Sulla stessa lunghezza d'onda Nicola Pini che a nome del PLR ha sottolineato come la Leventina rappresenti una regione gia' oggi duramente provata e che sara' ancor piu' a rischio isolamento con l'apertura della trasversale alpina.

Da parte sua Paolo Sanvido (Lega) ha espresso un auspicio affinche' "oltre all'infrastruttura, gli sforzi vengano indirizzati verso il business plan per fare in modo che in Valle arrivino allenatori di grido". Nadia Ghisolfi (PPD) ha ricordato che "tra le parti e' stata firmata una convenzione che definisce in modo chiaro la finalita' della nuova struttura. Eventuali timori sono dunque stati fugati".

Molto critico, per contro, l'intervento di Jacques Ducry (PS). "In Ticino negli ultimi anni abbiamo sentito parlare dell'arrivo di rose, storioni, terme, arene, eccetera. Progetti che non si sono mai concretizzati. Si glissa sempre sull'origine del denaro. Non vorrei che il sanatorio diventasse una struttura per "ripulire" qualcos'altro...". Gli ha fatto eco il coordinatore dei Verdi Sergio Savoia. "Se c'e' un modo comodo per ripulire il denaro e' proprio questo. E tra l'altro con la garanzia statale". Ad astenersi dal voto e' stata anche La Destra. "La rapida trattazione del dossier e la dubbia provenienza dei capitali non ci lasciano per nulla sereni", ha detto Marco Chiesa. Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha chiosato puntualizzando che "vige sempre la condizione di presunzione di innocenza e di buona fede. Saranno le autorita' preposte ad effettuare le opportune verifiche. Non mi fascerei la testa prima che le irregolarita' siano state commesse".

VALASCIA (56 si', 6 contrari e 4 astenuti) - Anche Bixio Caprara (PLR) nel suo intervento ha voluto sottolineare le difficolta' economiche e demografiche della Leventina. "La popolazione e' diminuita del 20% rispetto agli anni '70 e sta invecchiando piu' che nelle altre regioni. E' una tendenza pericolosa che va invertita. Il progetto - ha ricordato - potra' realizzarsi solo grazie a un'ampia partecipazione, privata e pubblica".

Sulla futura nuova pista dell'HCAP la Lega si e' spaccata. "Molti di noi sono scettici sulla tempistica e sulle modalita' di progettazione - ha dichiarato Paolo Sanvido -. Altri, tuttavia, fanno prevalere a questo scetticismo l'impatto positivo per la Valle". Un impatto evidenziato dalla leventinese d'origine Sabrina Gendotti (PPD) che nel suo intervento si e' rivolta proprio agli scettici. "Si tratta di perplessita' pretestuose e per nulla pertinenti. Non e' di un "regalo" all'HCAP che stiamo parlando, ma di un progetto che garantira' importanti introiti per tutta la regione". Anche Raoul Ghisletta, a nome del PS, lo ha definito "un investimento utile che porta un indotto importante nelle regioni periferiche". In chiusura, il direttore del DFE Christian Vitta ha ricordato che "l'operazione finanziaria non e' ancora completa. Il Cantone ha fatto la sua parte e di sussidi pubblici non ve ne saranno piu'. Adesso la palla passa ai promotori".

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(*) parlamento cantonale

-- Commento: Stato vs. privato, valle vs. citta'

E' sicuro che con la messa in servizio della galleria ferroviaria di base del San Gottardo qualcosa cambiera' per la Leventina. I treni internazionali non passeranno piu' per Airolo. Non e' che lasciassero chissa' quali ricadute. Si sentira' la ricaduta turistica, ma nessuno sa bene se in positivo o in negativo. Tanto piu' che e' poco chiaro cosa succedera' della linea ferroviaria di montagna, dalla manutenzione molto costosa, che le FFS cercheranno di scaricarsi dal groppone.

Siccome lo stato non e' dirigista come in Cina, e' assai difficile pianificare l'economia di una regione, soprattutto di montagna e soprattutto se si prescinde dalle attivita' tradizionali e poco redditizie, ma necessarie come l'agricoltura/allevamento di montagna.
Gia' oggi l'HC Ambri' Piotta e' la maggior "industria" della valle Leventina. Pero' da anni annorum sta in piedi su basi finanziarie piuttosto traballanti, dire fragili e' un eufemismo. Chi si porta a casa eccellenti stipendi sono i giocatori stranieri della squadra e l'allenatore (il buon Pelletier, canadese ormai in Svizzera da mezza vita). I tifosi son sempre li' a livello di infarto, per via che tifano per una squadra ormai regolarmente ai bordi della retrocessione.

Ora lo stato abbraccia l'idea imprenditoriale di fare della Leventina un centro sportivo dell'hockey. E' lecito essere scettici che la cosa possa riuscire senza l'appoggio continuo futuro dello stato, un po' quel che succede al centro sportivo di Tenero per sportivi d'elite, che va benone, ma e' sostenuto dalla Confederazione. Tenero pero' si trova in una zona affascinante per la vicinanza del lago e dei monti, per il clima mite e il buon soleggiamento. Ad Ambri' ci sono solo i monti e pochissimo sole. Sara' dura che divenga un attrattore sostanziale. Non siamo in Engadina ne' a Davos.

Questo e' un caso esemplare dove senza lo stato crollerebbe tutto, progetto HC Ambri' e accademia di hockey. Sara' ben difficile che quelli di Lugano vengano ad Ambri' ad allenarsi. Anche loro hanno ottimi allenatori sia per la squadra d'elite che per il settore giovanile. Ma non succhiano avidamente lo stato come fa l'Ambri'. La famiglia imprenditrice che c'e' dietro all'HCL la conoscono tutti. Dietro all'HC Ambri' Piotta non c'e' nessuna famiglia miliardaria, ma un'immensita' di famiglie normali di tutto il cantone, chiamate ripetutamente alla cassa in questi ultimi anni. Insomma e' un club che vive di elemosina. Come si constata l'elemosina dello stato e' piu' che benvenuta.

Si fa sempre un gran discutere del tema di riorganizzare i compiti dello stato. E' una novita' alle nostre latitudini che debba sostenere i club sportivi professionistici. Insomma molti gridano al meno stato, pero' quando si arriva al dunque (megabanche che stanno per fallire, compagnie aeree che vengono lasciate fallire dalle mega banche che stanno per fallire) tutti li' a piangere in ginocchio perche' lo stato intervenga finanziariamente.
Per la Leventina pi
u' che il sostegno finanziario dello stato occorre una visione imprenditoriale/pianificatoria che non c'e'. Gli economisti, come al solito propongono cose ritrite, col solito linguaggio generico.

Con molto coraggio (e rischio) si potrebbe cercare di attirare nuovi contadini di montagna fra la marea di immigrati dal sud. Lavoro per ripristinare alpi e pascoli ce n'e' a bizzeffe. Di fame non si muore, ma neppure si diventa miliardari. Pero' si conduce una vita direi salutare e piuttosto in liberta'. Ecco come controbattere allo spopolamento delle valli. Be' il rischio e' ovvio, ed e' quello che le valli un domani diventino sedi territoriali della fede musulmana. Un controsenso, se si tiene presente lo spirito vallerano. C'e' sempre la via frammezzo, quella della auspicata integrazione. Che pero' quando ci sono certi numeri va a rovescio, sono gli indigeni a doversi integrare ai nuovi arrivati.
Nel nostro caso il nuovo arrivato e' lo sport d'elite. Che pero' pare sapersi integrare con la valle solo grazie all'obolo dello stato.

Insomma, tutte le eccelse menti dell'economia tanto piu' in la' non sono state capaci di andare. E lo sport va a traino dell'economia, normalmente, altrimenti non si parlerebbe continuamente di sponsor.
A Tenero e' stato addirittura messo in piedi un liceo apposito per sportivi d'elite. Traduzione: lo stato favorisce la formazione culturale dei migliori sportivi del paese. Cavolo, facesse lo stesso per le migliori menti del paese, offrendo magari un centro sportivo per giovani geniali fuori dallo sport! Quello si' rilancerebbe l'economia alla grande.
Ma di questo in politica non se ne parla mai, e' un argomento stranamente tabu'.

Comunque forza Ambri' e forza Lugano (di hockey maschile e femminile, di calcio maschile e femminile, di pallanuoto, di pallavolo, di pallacanestro, di ginnastica, di arti marziali, di tiro, di bocce, di ciclismo, di canottaggio, di bob, di alpinismo, di scacchi, ecc. ecc., maschili e femminili, va da se').

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Da:
http://www.mattinonline.ch/ducry-tifo-ambri-ma-meglio-le-mucche-che-pascolano-a-un-tempio-nel-deserto/

Ducry: "Tifo Ambri', ma meglio le mucche che pascolano a un tempio nel deserto"

di MS - 23 giugno 2015

Il deputato indipendente-socialista Jacques Ducry durissimo sul credito a favore della Valascia durante il suo intervento in Gran Consiglio:

Sono un tifoso dell'Ambri' ma, sebbene il messaggio del Governo sia lodevole, vorrei sapere da dove vengono le garanzie finanziarie del club. Abbiamo visto anche in passato quanto sia rischioso affidarsi a stranieri che scoprono di punto in bianco l'hockey e che in seguito lasciano in Ticino solo disastri. Questo ha poco a vedere con la passione... Se la Valascia adesso e' pericolosa perche' l'Ambri' non va a giocare a Chiasso o a Lugano? Questa e' svendita del territorio: meglio lasciare il territorio alle mucche che pascolano piuttosto che costruire tempi nel deserto affidati a societa' che gia' fanno fatica per autofinanziarsi e per salvarsi ogni anno. Non possiamo legare i soldi a un aleatorio successo sportivo.

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Da:
http://www.liberatv.ch/articolo/29992/doppio-si-al-credito-valascia-e-sanatorio-di-piotta-ma-aula-dubbi-e-sospetti-di-ducry

Doppio si' al credito per Valascia e Sanatorio di Piotta. Ma in aula dubbi e sospetti di Ducry e Savoia: "Torna il messia, solo che questa volta e' kazako"
Animata discussione quella che, alla fine, ha visto approvati i due messaggi. Al centro i sospetti sulla provenienza del denaro necessario per la costruzione della Ice Sport International Academy

22 giugno 2015

BELLINZONA - Si' al credito forfettario di tre milioni per la costruzione della Nuova Valascia e si' anche all'alienazione del ex Sanatorio di Piotta per la costruzione della Ice Sport International Academy. Due si' che seppur previsti, soprattutto il primo, non sono stati pronunciati senza polemiche e discussioni.

In molti sono stati concordi nel sottolineare come i due progetti, nel loro insieme, daranno nuova linfa alla realta' leventinese, con gli indotti diretti generati durante la costruzione e quelli che seguiranno nella vita del Palazzo del ghiaccio e della annessa scuola d'elite per sport invernali. Ma e' proprio quest'ultima ad aver alimentato la discussione maggiore in Parlamento.
Trattata prima dell'approvazione del credito forfettario per la Valascia. A cui era legata a doppio filo, l'alienazione del Sanatorio di Piotta per la cifra simbolica di 750mila franchi ha visto scatenarsi soprattutto Sergio Savoia e Jacques Ducry sollevando dubbi sulla provenienza del denaro a cui sono seguite repliche e controrepliche da parte di favorevoli e contrari.

"Sara' perche' ho stakanovato in ambiente giudiziario, ma quando compaiono aiuti di stranieri che hanno poco a che vedere con la passione hockeystica, c'e' sempre qualcosa che mi lascia perplesso", ha commentato Ducry che ha poi invitato i ministri presenti, Vitta e Zali, a precisare da chi sara' composto CdA della societa', come verra' accertata la provenienza del denaro - per portare in porto il progetto si stima un investimento di trenta milioni -, "e ci diranno perche' i kazaki dovrebbero essere interessati a creare questa accademia al posto del Sanatorio".

Nel suo intervento Ducry non ha risparmiato critiche anche alla separazione dei due dossier e alla necessita', per "l'improvviso" pericolo valanghe, di spostare la Valascia - a cui, durante la discussione del relativo messaggio, ha ribadito la sua opposizione. "Perche' non viene chiusa se e' cosi' pericolosa? Perche' si e' assistito a partite quando sul tetto della struttura c'erano otto metri di neve? Perche' non si lasciano i tempi tecnici per fare dei concorsi pubblici per questi progetti? Chi controlla la bonta' di queste due fanciulle prestanome? Pongo molte domande - ha aggiunto accennando al suo passato di magistrato -, ma dobbiamo stare attenti. Il Sanatorio sanava le teste delle persone, non vorrei che oggi finisse col sanare qualcosa d'altro..." Per Ducry questi fantomatici, perche' nessuno li ha ancora visti, trenta milioni messi sul piatto dalla Ice Academy "sono soldi che meritano degli accertamenti prima di alienare, perche' lo stato non puo' permettersi di vendere senza fare i dovuti accertamenti. Se vogliamo bene al nostro paese non inquiniamolo tramite persone giuridiche che rappresentano qualcosa che non meritiamo di avere sul nostro territorio. Meglio che ci pascolino le mucche piuttosto che costruire dei templi nel deserto", ha concluso ribadendo la sua negativita' nei confronti del progetto.

Gli ha fatto eco, nelle criticita', Sergio Savoia che ha annunciato il voto contrario dei Verdi. "Qui sta arrivando di nuovo il messia, solo che questa volta e' kazako", ha esordito riferendosi poi ai crocevia di "altre cose" che attraversano il paese. "Chi mette questi 30 milioni? Come sono stati fatti? Domande che bisogna porsi, perche' sappiamo bene che se c'e' un modo di ripulire il denaro e' proprio questo", ha continuato Savoia evidenziando gli "aspetti fumosi" di questo investimento e la velocita' con cui il Governo ha licenziato il messaggio relativo al Sanatorio a due soli mesi dalla costituzione della societa' che fondera' l'accademia del ghiaccio. "E' stupefacente come a volte la politica riesca a muoversi che neanche Speedy Gonzales! Nel messaggio si evidenzia gli indotti che verranno generati nella regione e nel territorio, con la creazione di nuovi posti di lavoro e durante la costruzione... ma dobbiamo separare gli auspici dalla realta'. E mi auguro esista un preciso accordo perche' altrimenti mi immagino quanto le due signore kazake abbiano a cuore l'economia leventinese". Inoltre, Savoia ha sottolineato anc
he l'aspetto riguardante la tutela del territorio: con questa licenza edilizia, se pur ancorata alla realizzazione della accademia, si e' aperto alla costruzione zone boschive pregiate. "Che ne sara' se la scuola non verra' fatta?" Insomma, ha concluso, "rischiamo di essere facili profeti quando diciamo che questa Ice Academy si sciogliera' come il ghiaccio di cui e' fatta".

Interventi duri che hanno suscitato le repliche del ministro Zali: "Assistiamo a obiezioni virulente, con Ducry che e' tornato all'antica professione e intravvede il reato penale ovunque", ha esordito ricordando che vige la presunzione di innocenza e che gli invocati controlli sono di competenza delle autorita' preposte e non del Governo. "Non mi fascerei la testa in anticipo - ha concluso -. Da parte mia, questo progetto non presenta alcun problema a meno di non voler vedere il marcio ovunque".


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