Un altra cosa che spiega e' che la gente non e' neanche capace a dare un titolo identificabile.
Può essere un aspetto interessante. Ma non è che si legga molto bene nè che si capisca bene su cosa sia basato.
Poi non saprei...ma queste disuguaglianze sono comparse da poco?
O c'erano anche prima?
Sarebbe interessante vedere a confronto la mappa della presenza di immigrati e francesi di origine africana e medio-orientale.
Ho il sospetto che sia molto correlata a quella delle 'disuguaglianze'. Ma forse non e' abbastanza politically correct...
la mappa sembra provenire da qui
http://le1hebdo.fr/numero/47/ce-parti-est-port-par-les-ingalits-sociales-802.html
l'articolo che la spiega in dettaglio è leggibile solo dagli abbonati alla giornale.
Poi non saprei...ma queste disuguaglianze sono comparse da poco?
O c'erano anche prima?
Dipende da cosa intendi per "comparse" e dalla scala per cui si dice "da poco".
Mi risulta difficile immaginare una disuguaglianza improvvisa. A meno che non si parli di movienti epocali come rivoluzioni o sconfitte belliche.
Per esempio, l'entrata nell'UE potrebbe aver facilmente scaricato i costi dell'integrazione sulle zone agricole e sottoindustrializzate, ma sarebbe un processo di convergenza relativamente graduale fra la situazione locale e quella nazionale. L'ordine di grandezza decennale è poco o tanto?
Sicuramente la mappa avvalora l'analisi di Bloomberg, che il FN raccolga la delusione dei ceti in sofferenza. Con l'esclusione di Parigi e il sud-ovest con le banlieu multirazziali e (per motivi diversi) la Corsica, che rimangono freddine verso il FN.
Bloomberg sottolinea anche come le comunali siano state molto meno incisive per il FN. Sembra proprio un "avvertimento" degli elettori alle compagini tradizionali.
Vi sono cause materiali e cause ideali. Non vi è una sola causa ma molteplici. Perchè poi vi sia importanza e valore alla scelta soccorrono inoltre alcuni ragionamenti semplici semplice, grundnormen apolitiche ma estremamente importanti nel sentire collettivo che stanno alla base delle scelte: queste sono calate nell'immaginario collettivo e sono propulsive di un 'movimento' che dura nel tempo. Allora, che significato e che segnale ha voluto dare l'elettorato nel preferire la proposta di un partito rispetto ad un altro ? Tenete conto che anche il partito di Sarkò ha avuto la sua rivalsa piazzandosi al secondo posto. Il segnale forte, fortissimo è dunque innanzitutto contrario alla politica de 'la poire', ovvero il presidente francese, ma non solo limitato a questa. E' la rinascita del 'simbolo' 'eterno' della Francia, ovvero la Marianna ( aka la Maddalena... ) a difesa dell'identità del Paese CONTRO gli 'stranieri', le loro idee, le loro persone, le loro pratiche: contro la finanza internazionale e chi la domina... E' inanzitutto antieuropeo prima che antislamico. Ed è l'inizio della crisi irreversibile dell'Europa come la conosciamo oggi, cui si uniranno gli inglesi ed anche altri popoli. Chi rimarrà a difendere il 'monstrum' di Bruxelles ? La Germania, come è ovvio...ma a quale costo ?
@Makkia
Intendo dire che non sta molto in piedi la questione delle disuguaglianze perchè ci sono da anni e anni.
Come è una banalità quella economica di Bloomberg.
Sempre i partiti di opposizione hanno guadagnato voti quando l'economia andava male.
La novità semmai è che non hanno percepito i partiti tradizionali come portatori di istanze di opposizione, ma piuttosto come dei continuatori delle precedenti politiche. Quindi tendono a provare a votare forze diverse.
Che poi succede anche altrove.
L'immigrazione è un tema sicuramente al centro.
E di concerto anche la sicurezza.
I media di regime, la "controinformazione di regime" e tutto l'Hasbara-system, [vedi anche qui 2 post immediati], si dà un gran daffare per rovesciare e sviare la realtà, arrampicandosi su qualche "vera" causa, ma ovunque dall'Austria, alla Svezia, alla Francia, all'Italia, alla Norvegia, alla Polonia, Croazia, alla stessa Germania...i cittadini non ne possono più...
Ora cominciano a scrivere che sono costi non sostenibili.
MA COME? Non erano una "ricchezza"?
"Servono 250 milioni di rifugiati entro il 2060" scrivevano i capi-banditi di La Repubblica due mesi fa e di contorno (perchè io guardo) i capi-banditi cugini lo stesso negli altri Paesi.
Contrordine.
Parziale.
E solo perchè perdono voti a rotta di collo.
Intanto però spiegano ai teleutenti che sono le disuguaglianze e l'economia.
@Makkia
Intendo dire che non sta molto in piedi la questione delle disuguaglianze perchè ci sono da anni e anni.
Ah, OK. Eravamo d'accordo.
La novità semmai è che non hanno percepito i partiti tradizionali come portatori di istanze di opposizione, ma piuttosto come dei continuatori delle precedenti politiche. Quindi tendono a provare a votare forze diverse.
Che poi succede anche altrove.
Però la stessa Marion Marechal-Le Pen, intervistata, dice che il FN raccoglie le istanze dei "dimenticati" dai socialisti e degaullisti. Lei punta chiaramente sulla povertà delle zone dove il FN miete consensi, come spiegazione. In qualche modo dà ragione a Bloomberg.
Senza dimenticare le parti identitarie e antieuropee. Ed ovviamente è troppo sveglia per non capire che il loro motto "ni gauche ni droit" è una carta vincente, e lo dice apertamente (anzi sorride al pensiero che la "desistenza" reciproca contro il FN non fa che rendere palese il tutto).
Ma, alla fine, sa che il loro trampolino sono i poveracci. Al momento.
L'immigrazione è un tema sicuramente al centro.
E di concerto anche la sicurezza.
Ammetterai però che con questi due temi non si costruisce un programma politico.
Senza economia, soluzioni alla crisi (e anche politica estera) ci si ferma al voto di protesta, che non dà stabilità di radicamento.
arrampicandosi su qualche "vera" causa, ma ovunque [...] i cittadini non ne possono più...
Indiscutibile (sempre salvo i "piddini" di tutti i paesi, che contnueranno obbedienti a votare i loro padroni).
Però servono movimenti politici e possibilmente leader che riescano a coagulare le istanze dei cittadini.
Serve che, come dici tu, le batoste elettorali costringano a parlare dei vari temi, a fare i primi "mea culpa" e cambi di casacche.
Sull'EU ci sono crepe dappertutto (Danimarca, Ungheria...), sulla Russia (e la Siria) si comincia a fare qualche riflessione meno isterica. E hai visto l'articolo postato da primadellesabbie sulla BBC che riconosce il valore positivo di Gheddafi?