Un sipario per Sara...
 
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Un sipario per Sarah


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
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C'è di tutto, ma realmente di tutto, in questa tristissima storia di brutalità e di ottundimento.

C'è il mistero stuzzicante di fine estate, con l'ennesima giovane graziosa e inquieta che vuole fuggire ( http://www.repubblica.it/cronaca/2010/09/01/news/la_verit_nella_stanza_di_sarah_fra_tacchi_peluche_e_diari_segreti-6671604/ ) dal paesello di provincia. E che è stuzzicante in quanto giovane inquieta dalle espressioni già ammiccanti e dalle curiosità virtuali, ma che contemporaneamente è pure bambina, e in quanto bambina catalizza un investimento emotivo straziante presso tutti i Cuori Italiani Medi.

Poi c'è ovviamente Facebook, ci sono le chat, la webcam, addirittura la videochattata, e il conturbante richiamo della Rete ( http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/09/10/news/i_profili_su_facebook_aggiornati_per_sette_giorni_dopo_la_sparizione-6935277/ ) . C'è la minaccia larvata del Pedofilo da Internet, del Trafficante Straniero, del Pericoloso Gioco Virtuale.

C'è la televisione, il reality, la telenovela, il colpo di scena in diretta, l'antenna taumaturgica.  C'è il pianto e l'inebetimento emotivo, in pasto ai cannibali. C'erano stati, naturalmente, i veggenti e sensitivi d'ordinanza, e addirittura l'inquietante plico di rivelazioni oniriche scritte in linguaggio ebbro, spedito da chissà chi ma materializzatosi, quello che conta, in diretta video. C'è lo psicosessuologo televisivo, il profiler d'assalto, l'esperto tecnico che fiuta le tracce di esili connessioni elettroniche, il moralista-ex-machina che spiega tutto con la crisi delle identità, la mancanza di modelli ideali e l'incertezza del futuro.

C'è una madre che appartiene a una religione minoritaria e caparbia, ma il funerale è meglio che sia cattolico ( http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/08/news/cellulare_scheda-7849122/?ref=HREC1-1 ) , altrimenti non funzionerebbe come rituale catartico di massa. Lo si doveva celebrare in un campo di calcio, ma sembra che all'ultimo momento sia stato richiesto di utilizzare invece un palazzetto dello sport, a maggior raccoglimento simbolico della folla.

C'è una camera ardente allestita in un auditorium intitolato ai Caduti di Nassiriya, a rilancio dello stesso eterno Dolore Collettivo di sempre. Ignoriamo, al momento, se sulla cerimonia funebre vi sarà anche un'altra diretta televisiva, eventualità perfettamente coerente con tutto il resto.

E finalmente, stringi stringi, si va a guardare ai fatti:

- niente fuga avventurosa, ma la mano pesante di un familiare stretto;

- niente labirinti telematici, ma un quartiere polveroso di vicini omertosi (la maggior parte dei quali, probabilmente, non ha mai visto un computer in vita sua);

- niente miraggi di ribellione, ma sempre lo stesso mondo sguaiato e primitivo, quello che annebbia la dignità, la ragione, il discernimento, la riservatezza, l'istinto difensivo, la voglia di scuotersi e di scuotere gli altri.

Perché per tollerare uno scempio simile sulla vita di qualcun altro, anche da lontano, anche senza nulla di personale, anche solo in TV, bisogna essere talmente assuefatti a tollerarlo su di sé, da non trovarci più niente di strano.

C'è davvero tutto, in questo orrendo pasticcio.

E' solo una ragazzina che aveva appena quindici anni, a non esserci più.

Fonte: http://paniscus.splinder.com
link: http://paniscus.splinder.com/post/23425498/un-sipario-per-sarah
9.10.2010


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