Una lotta internazi...
 
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Una lotta internazionalista contro la barbarie.


Anonymous
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I confini dell'Europa sono in fiamme: si combatte in Libia, in Sudan, in Irak, in Siria, in Ucraina. Nel 2014 le vittime delle guerre sono state 180 mila, con una crescita del 35% rispetto al 2013 che pure aveva battuto il record degli ultimi 45 anni. Ideologie nazionaliste e superstizioni secolari vengono mobilitate per giustificare massacri e atrocità. Bisogna aprire gli occhi!
Non stiamo assistendo a un rigurgito del Medioevo. le guerre del XXI secolo sono l'esito di una competizione imperialista in cui i giganti asiatici reclamano più spazio nei mercati e nell'accesso alle materie prime. Europa e America reagiscono cercando di scrivere le regole del commercio e della competizione tra i capitali prima di essere sorpassate dalle potenze emergenti. la crisi dei vecchi equilibri riattizza antiche faide e nuove rivalità regionali, alimenta guerre per procura, rivitalizza il terrorismo reazionario, a Parigi come a Baghdad e a Tunisi.

Petrolio, gas, monete, portaerei e testate nucleari sono le molteplici armi di questo confronto destinato ad alimentare tensioni sempre più distruttive. L'imperialismo europeo intende unificarsi per reggere la sfida su una dimensione continentale: e infatti sbandiera democrazia e tolleranza mentre discute del futuro esercito comune.
Solo l'unità internazionale dei lavoratori può ofrire un'alternativa che guardi al domani. La data del Primo Maggio ricorda che la classe dei salariati è mondiale, perché sono mondiali il lavoro e la produzione. Il Primo Maggio è anche il simbolo della forza immensa che i lavoratori possono esprimere quando sono coscienti di avere gli stessi interessi a tutte le latitudini, al di là del colore della pelle, della lingua, della religione: questo è l'unico baluardo contro il fanatismo e la moderna barbarie, l'unico strumento per abbattere anacronistici muri, confini e fili spinati.

Le guerre del presente impongono una risposta di classe: occorre schierarsi con l'internazionalismo comunista.


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