Verso la fine di Si...
 
Notifiche
Cancella tutti

Verso la fine di Silvio Berlusconi (il buffone perfetto)


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

E' noto come Silvio Berlusconi ami raccontare barzellette. Non lo fa solo in privato ma pure in occasioni solenni. L'incontenibile smania di strappare consenso fa tutt'uno col suo narcisismo e la sua megalomania. Egli è un tolemaico, nel senso che considera se stesso al centro degli eventi e del mondo.
Così facendo sfuma i confini tra la realtà e il suo proprio immaginario. Il suo patologico "ottimismo", frutto del suo straordinario successo personale, lo conduce infatti a smarrire il senso delle proporzioni. L'amore per la barzelletta si spinge al punto che la realtà finisce per essere rappresentata come una barzelletta, con se stesso come protagonista.

L'esempio più disarmante è come egli ha voluto raccontare la crisi economica che attanaglia il capitalismo occidentale ed in particolare quello italiano. Egli l'ha negata e continua a negarla, nonostante l'evidenza, malgrado tutti le affermazioni in senso contrario dei suoi compari ai vertici del sistema. Quello che potrebbe sembrare una distorsione psicologica, essendo egli Primo ministro, rischia di diventare un drammatico problema politico. La farsa del berlusconismo è una singolare metafora della tragedia italiana. Il Titanic è sull'orlo dell'abisso mentre il suo capitano ci racconta delle storie, tratta i cittadini come clienti che deve convincere ad acquistare la sua mercanzia.

Tuttavia la sua impudenza comincia ad innervosire la stessa borghesia. Ne abbiamo avuto una prova all'assise della Confindustria l'altro ieri. Essendo che la crisi ha gettato nel panico i capitalisti, l'atmosfera plumbea non ha consentito a Berlusconi di buttarla in barzelletta. Evidentemente imbarazzato dato il clima plumbeo ha quindi tirato fuori dal cappello il suo coniglio, certo di fare colpo sulla platea depressa. «Come vedreste la Marcegaglia come ministro dello sviluppo? Chi è daccordo alzi la mano!» Gelo in sala, le braccia restano immobili. In evidentissimo imbarazzo, non meno di quando Fini lo apostrofò alla riunione del PdL, il Cavaliere ha impudentemente chiosato: «Volete che rimanga in Confindustria? Allora non potete più prendervela col governo».

Una vicenda clamorosa, che denuncia non solo il malumore dei padroni, il loro disincanto rispetto a questo "buffone perfetto", il fastidio ad essere trattati da dipendenti della sua ditta. Un incidente che simboleggia la fine del pur breve e contrastato sodalizio tra la borghesia italiana e questo suo enfant prodige. Berlusconi oramai è solo virtualmente Presidente del consiglio. Dovrà presto lasciare il comando, con le buone, o con le cattive.

Passavano poche ore e Berlusconi inciampava in un'altra, non meno clamorosa gaffe, citando Mussolini al vertice dell'OCSE a Parigi. E' sintomatico che abbia citato proprio il Duce e la sua frustrazione: «Dicono che ho potere, ma ce l'hanno i gerarchi... So solo che posso ordinare al mio cavallo di andare a destra o a sinistra. E di questo devo essere contento». Una metafora  per affermare che «... come primo ministro non ho mai avuto la sensazione di essere al potere... Ne ho avuto come imprenditore quando avevo 56mila collaboratori, ma non adesso».

La qual cosa non solo rivela a quale politico italiano egli preferisca paragonarsi. Come Mussolini avrebbe voluto trattare i  suoi sodali come cavalli e il palazzo del governo come la sua propria scuderia, Berlusconi vorrebbe ministri e collaboratori come dipendenti a comando e trattare il paese come la sua azienda privata.

E' di tutta evidenza che questo personaggio psichedelico è una mina vagante, una minaccia molto seria, non solo per gli italiani in generale, ma per la stessa classe dominante, che dovrà sbarazzarsene, più presto che tardi. Staremo a vedere se egli accetterà una fine mesta o se la vorrà, come pare essere nelle sue corde, un commiato pirotecnico.

Fonte: http://sollevazione.blogspot.com
Link: http://sollevazione.blogspot.com/2010/05/verso-la-fine-di-silvio-berlusconi.html#more
29.05.2010


Citazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8315
 

ARRIVERA' IL GOVERNO BERLUSCONI AL 25 LUGLIO 2010 ?

In questo momento Berlusconi e' in evidente difficolta'. Non e' la prima volta che appare prossimo all' uscita di scena come protagonista politico ed e' sempre riuscito a rimanere in sella; puo' contare su tanti alleati, su una potenza mediatica imponente sotto il suo controllo diretto, su fedeli e influenti appoggi tipo Bruno Vespa o il Corriere della Sera che pero' rimarranno sulla scena anche dopo la sua uscita dall' arena politica. Tuttavia le difficolta' attuali appaiono piu' difficili da superare rispetto alle precedenti. Il dover chiedere sacrifici in nome di una grave crisi economica smentisce tante sue affermazioni del passato e questa volta lo potrebbero capire anche le persone piu' semplici e piu' sensibili alla sua propaganda. La sua arroganza verso chi non lo omaggia (compreso l' alleato Fini) non e' gradita neanche alla Confindustria che vorrebbe spremere gli strati piu' deboli senza indispettire i possibili oppositori con atteggiamenti inutilmente offensivi. Berlusconi sta ,tra le altre cose, infastidendo tutto il mondo dell' informazione mettendogli bavagli vari per difendere i suoi interessi personali mentre l' alleanza con l' informazione serve ora alla Confindustria e ai moderati di ogni tipo per fare ingoiare provvedimenti impopolari.
Anche la Comunita' Europea che impone scelte dure a tutta Europa credo che non sia contenta che in Italia queste misure siano chieste dal nostro che rischia di aumentare l' ostilita' della popolazione anche con l' ostentazione dei suoi lussi e della sua eccessiva ricchezza.
Le reazioni alla manovra in Italia sono appena cominciate ma questa, inserita in un contesto sociale gia' provato, proposta da una persona invisa ad una parte rilevante dell' opinione pubblica, compreso l'elettorato del centrosinistra moderato, schieramento che invece in tutta Europa difende le misure impopolari ,rischia di ricevere un rifiuto di massa, quasi una disubbidienza civile. E questo rifiuto rischia di essere condiviso anche dalla Confindustria e altri ambienti moderati che mal digeriscono la sua arroganza.
Siamo quasi all' inizio di giugno e l' Italia vorrebbe pensare alle vacanze e ai mondiali di calcio, le citta' cominceranno tra poco a svuotarsi progressivamente. La stagione favorisce il disinteresse verso la politica e l' impegno, ma potrebbe essere una estate anomala. In fondo e' da un po' che tutti diciamo che non ci sono piu' le stagioni di una volta.


RispondiCitazione
sentinella
Trusted Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 92
 

le vicende del congresso di Confindustria non sono niente altro che piccoli screzi tra amiconi, finchè il governo Berlusconi sarà capace con la sua anestesia mediatica di mantenere quella che loro chiamano coesione sociale non mancheranno di sostenerlo anche se con il naso un pò arricciato per la volgarità del personaggio e dei suoi cortigiani.
Anche la serpe in seno Fini ha dimostrato di aver perso il suo veleno e la sua crisi è sembrata solo un capriccio vano.
Facendo un paragone storico un pò azzardato anche la parte più retriva della borghesia capitalistica degli anni 20 trovò in Mussolini l'alleato ideale per contrastare i movimenti popolari che in quegli anni rivendicavano con grande forza migliori condizioni di vita.
La storia non è un percorso lineare ma piuttosto circolare e si ritorna spesso come in un gioco dell'oca sulle stesse caselle in cui si era precedentemente passati.
Se la crisi dovesse risultare più lunga e più dura del previsto ed avere come conseguenza una forte opposizione popolare a chi detiene il potere economico e politico i metodi di un uomo come Berlusconi potrebbero fare il gioco di chi vuole mantenere questo status quo.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

osservazione precisa sentinella...


RispondiCitazione
Condividi: