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CH: aumenta l'occupazione

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http://www.cdt.ch/svizzera/cronaca/136931/sempre-piu-occupati-in-svizzera.html

SVIZZERA | CRONACA
Sempre piu' occupati in Svizzera
Dati UST: aumentano anche i frontalieri, ma in modo meno marcato del 2014 - In calo la disoccupazione ILO

ats - 13 agosto 2015

NEUCHATEL - Continua ad aumentare il numero dei lavoratori in Svizzera, mentre scende il tasso di disoccupazione ILO: stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel secondo trimestre sul territorio nazionale erano occupati 4,98 milioni di persone, l'1,5% in piu' dello stesso periodo dell'anno precedente.

La manodopera svizzera e' salita dell'1,4% a 3,48 milioni, mentre piu' marcata risulta la progressione degli stranieri, che hanno visto un incremento dell'1,9% a 1,49 milioni. Fra questi ultimi aumentano i frontalieri (+2,4% a 292'000), i titolari di permessi di dimora B (+5,4% a 410'000) e i possessori di un permesso di domicilio C (+0,8% a 721'000), mentre diminuiscono i titolari di un'autorizzazione di breve durata (-9,3% a 46'000). Concentrando l'attenzione sui frontalieri, si nota che la crescita e' leggermente inferiore a quella rilevata nel primo trimestre (+2,6%) e molto meno marcata di quella del 2014 (dati dei quattro trimestri: +4,1%, +4,3%, +4,0% e +4,4%).

L'UST non ha ancora messo a disposizione dati disaggregati cantonali: saranno pubblicati in un secondo tempo. Nel confronto fra sessi e tornando al dato generale si nota un incremento maggiore delle donne occupate (+1,9%) rispetto agli uomini (+1,2%), con dati assoluti di rispettivamente 2,27 milioni e 2,70 milioni.

Mentre aumenta l'occupazione generale molti non hanno pero' un impiego, anche se il loro numero e' in calo. Nello spazio di un anno i disoccupati ai sensi dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO) sono diminuiti di 8000 unita', scendendo a quota 200'000: il tasso si e' portato al 4,2% (4,4% nel secondo trimestre 2014), con una punta del 6,4% fra i giovani (7,7%). A titolo di confronto la disoccupazione "ufficiale" elvetica - quella calcolata dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e resa nota a scadenza mensile - ammontava in aprile al 3,3%, in maggio al 3,2% e in giugno al 3,1%.

La disoccupazione e' scesa anche nel resto d'Europa. Sull'arco di un anno il tasso ILO si e' contratto dal 10,1% al 9,5% nell'Ue, mentre nell'Eurozona la flessione e' stata dall'11,5% al 10,9%. Anche la quota di disoccupazione giovanile risulta in diminuzione, sebbene continui a essere molto alta: 20,3% nell'Ue e 22,2% nella zona euro, con una punta del 41,3% per l'Italia. Solo in Grecia (55,4%) e Spagna (49,2%) vi sono piu' giovani senza lavoro che nella Penisola. La disoccupazione totale italiana e' al 12,2%, uguale a quella di un anno prima. Gli altri paesi prossimi alla Svizzera presentano tassi che variano dal 4,7% della Germania al 9,8% della Francia, passando dal 5,9% dell'Austria.

Tornando alla statistica elvetica, si nota che la disoccupazione tocca assai piu' gli stranieri (tasso dell'8,0%) che gli svizzeri (2,8%). E se si prendono in considerazione solo i lavoratori non Ue o Aels il dato schizza al 12,5%. I senza lavoro di lunga durata ai sensi dell'ILO (un anno o piu') sono sono diminuiti da 78'000 a 75'000, con una quota che e' pero' leggermente aumentata, passando dal 37,2% al 37,4%. La durata mediana di disoccupazione e' scesa da 239 a 221 giorni. Sempre nel secondo trimestre i lavoratori a tempo parziale erano 1,68 milioni (+21'000 rispetto a un anno prima): di questi 343'000 erano sottoccupati, ovvero avrebbero voluto lavorare di piu' ed erano disponibili a farlo nel breve termine.

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