Notifiche
Cancella tutti

CH: droni ad energia solare

   RSS

0
Topic starter

Ne avevo accennato, postando in passato le notizie sulle trasvolate dell'aereo solare Solar Impulse: finira' che dell'idea se ne approprieranno i militari statunitensi per farne un drone che vola per mesi.
Detto, fatto (ok, solo concepito, per ora). E' la seconda tappa. La terza sara' il passaggio dell'idea al complesso militar industriale, sappiamo di chi. Cio' avverra' nonostante Piccard, l'ideatore del Solar Impulse sia un pacifista.
Non farsi illusioni, se i droni spia voleranno nella stratosfera, voila' concepita una nuova unita' di comando militare: quella stratosferica. Sappiamo sempre di chi. Insomma ci vuole coerenza e realismo: se si vogliono realizzare droni civili, sara' bene pensare anche a chi fara' di tutto per buttarli giu', in caso di "necessita' ", o anche semplicemente a farli impazzire elettronicamente.

Noterella a parte: notare la totale assenza di ticinesi. A Bellinzona seguite pure i guru economici e i segretari di stato che incitano ad innovare .. creando una facolta' di medicina. Sai che innovazione! Allora quando si aprira' il discorso sul fatto di avere una sede del politecnico federale in Ticino? Sempre che si voglia rilanciare l'economia, nevvero. E magari anche una cultura che vada un po' oltre all'architettura, di cui ad esser sinceri, non si nota una gran qualita' ne' ingegnosita', guardandosi in giro.

Pero' un drone stratosferico potrebbe far comodo, se non altro per vedere dall'alto il disastro urbanistico fatto nei fondovalle e nell'unica pianura agricola d'una certa dimensione, ovverossia il piano di Magadino.

--
Da:
http://www.tvsvizzera.it/swissinfo/Solar-Impulse-puo-trasformarsi-in-drone-stratosferico-6732874.html

Solar Impulse puo' trasformarsi in drone stratosferico

di Simon Bradley, swissinfo.ch - 17 gennaio 2016

"Dopo l'aereo solare, droni solari?", a menzionare questa possibilita' e' stato Andre' Borschberg, uno dei due piloti di Solar Impulse, in un recente post sul suo blog. "Pensate a un aereo in grado di volare per mesi ad alta quota! E naturalmente, senza pilota. Simile ai droni, questo velivolo potrebbero sostituire i satelliti o completare le loro attivita' di osservazione e comunicazione".

Non si tratta di un sogno irrealizzabile. Il team di ingegneri, progettisti e partner che ha creato Solar Impulse 2 (Si2), il velivolo solare che vuole compiere il giro del mondo, sta portando avanti uno studio di fattibilita' per sviluppare droni solari, i cosiddetti pseudo-satelliti ad alta quota (HAP). "Siamo quasi in fase di progettazione", indica Borschberg a swissinfo.ch. "Passeremo da un progetto di esplorazione ad un progetto industriale".

La sua idea e' quella di costruire un velivolo senza pilota, piu' piccolo, piu' leggero e piu' efficiente rispetto a Si2, con un'apertura alare di 30-50 metri e un carico utile di soltanto 50 kg [il Si2 ha un'apertura alare di 72 metri e un carico utile di 250-300 kg]. Verrebbe controllato da terra e potrebbe volare ininterrottamente fino a sei mesi nella stratosfera, a circa 20'000 metri di distanza dalla Terra, in una fascia sicura al di sopra degli aerei di linea e dei temporali. Ad ogni nuovo volo, le apparecchiature sarebbero sostituite, migliorate e adattate alle esigenze della nuova missione.

"Sara' molto piu' facile per noi ridimensionare il nostro velivolo, facendo qualcosa di piu' leggero, rispetto ad altri che costruiscono modelli leggeri e poi tentano di aumentare le dimensioni", ritiene Borschberg.
L'aereo e le ali dovranno comunque essere ridisegnate. Dato che nella stratosfera non vi sono quasi correnti d'aria utilizzabili come ascensori, per mantenere il drone ad una certa quota sara' necessario aumentare la potenza e l'energia.

Il pilota 61enne, che recentemente ha partecipato con il cofondatore di Solar Impulse Bertrand Piccard alla CO21, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima tenuta a Parigi, si dice interessato a sviluppare un drone da impiegare per il monitoraggio ambientale.
"Vi e' una crescente necessita' di osservare la Terra dal cielo", spiega. "Il clima sta cambiando e gli schemi sono diversi anno dopo anno. E' sempre piu' importante essere in grado di monitorare e reagire rapidamente. Sono sicuro che, grazie alle osservazioni dall'alto, possiamo migliorare l'uso del territorio e la qualita' dell'agricoltura, cosi' come la nostra conoscenza degli oceani e delle foreste".

Un compito che viene gia' assunto da alcuni satelliti. Pero', secondo Borschberg, solo in modo limitato: i satelliti si muovono su orbite fisse, si trovano troppo in alto per il lavoro di osservazione e non offrono flessibilita'.
"Sara' dura", rileva il pilota svizzero. "I droni solari non voleranno tra 12 mesi. Spero pero' che entro 3 - 5 anni ve ne saranno gia' sopra le nostre teste".

Reti volanti

Il progetto di Solar Impulse non e' l'unico nel campo dei droni stratosferici. Questa estate, Facebook ha annunciato di voler iniziare test di volo entro la fine dell'anno per un drone a energia solare, noto come Aquila 1. Servira' a fornire connettivita' Internet a parti remote del mondo.

Gli ingegneri di Facebook hanno fatto sapere di aver progettato un drone a forma di boomerang, con un'apertura alare di 40 metri e un peso di circa 450 kg. Il loro scopo e' quello di costruire una flotta in grado di volare ad alta quota per un massimo di tre mesi. Questa rete volante dovrebbe trasmettere tramite un laser segnali Internet verso le stazioni terrestri.

Anche Google sta conducendo esperimenti nella stratosfera con palloncini d'alta quota, cosi' come droni e satelliti. Nel 2014, ha comprato Titan Aerospace per costruire un drone ad alta quota a energia solare per battere il suo rivale. Ma nel maggio di quest'anno il progetto ha subito una battuta d'arresto, dopo che il velivolo senza pilota Solara 50 si e' schiantato nel New Mexico poco dopo il decollo.

L'esercito americano e Airbus Defence and Space stanno lavorando da anni su dei sistemi aerei senza pilota, che utilizzano fonti energetiche alternative, per la sorveglianza da alta quota. Airbus sta sviluppando Zephyr Z8, un drone a energia solare con una tecnologia simile a quella di Solar Impulse, che puo' volare ad un'altitudine di 21'000 metri per un massimo di tre mesi. Ha un'apertura alare di 23 metri e pesa solo 53 kg.

Borschberg indica di essere in trattative con Facebook e Google, che e' uno dei loro sponsor: "Conosco tutte queste persone e, se possiamo lavorare insieme, lo faremo. Ma penso che siamo in una posizione ideale per sviluppare qualcosa di molto interessante in Svizzera, dove siamo molto bravi a sviluppare tecnologie e idee, come pure a produrre sistemi di alto valore e componenti".

Vero potenziale

Secondo Fathi Derder, deputato del Partito liberale radicale, in Svizzera "vi e' un vero potenziale per assumere un ruolo leader in questo campo".
Ma vi sono degli ostacoli a livello di normative. Derder ha depositato recentemente un'interrogazione parlamentare in tale ambito, sollecitando le autorita', in particolare l'Ufficio federale dell'aviazione civile, a regolare lo spazio aereo civile per garantire un ambiente fertile alle imprese interessate a sviluppare dei droni.

A detta di Derder, i media tendono a concentrarsi su Solar Impulse, mentre vi sono molti altri progetti interessanti - droni solari e HAP - che si trovano ad uno stadio "piu' avanzato, ma meno visibile".

Uno di questi e' SolarStratos, guidato dall'avventuriero svizzero Raphael Domjan, che ha navigato intorno al mondo con la barca a energia solare PlanetSolar nel biennio 2010-2012. Domjan sta lavorando con investitori privati, i cantoni Neuchatel
e Vaud e il Centro svizzero di elettronica e microtecnica per sviluppare piccoli velivoli a energia solare che possono volare nella stratosfera.
Questo team sta anche cercando di sviluppare una rete di droni stratosferici, destinati a fornire servizi di comunicazione in Svizzera. Le prime prove di volo sono previste l'anno prossimo.

Anche OpenStratosphere, una giovane start-up con sede presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL), intende sviluppare una flotta di droni che forniscono "soluzioni simili a quelle dei satelliti regionali".
"In futuro ogni paese disporra' di un proprio sistema di droni stratosferici al di sopra dello spazio aereo nazionale. Ogni paese vuole controllare quali servizi vengono forniti e chi li fornisce. Non credo che i paesi permetteranno a Facebook e Google di fornire una copertura globale tramite i loro droni", ha dichiarato il fondatore di OpenStratosphere Simon Johnson.

A suo avviso, la rapidita' della messa a punto di questi sistemi sara' determinata dalla capacita' di sviluppare delle batterie e dalla disponibilita' dei permessi di volo. Ma, per Johnson, e' gia' chiaro che "gli HAP rappresenteranno per i satelliti, quanto la televisione ha rappresentato per la radio".

Condividi: