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CH: Guy Parmelin nuovo Consigliere federale

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Da:
http://www.gdp.ch/svizzera/gobbi-fuori-parmelin-nuovo-consigliere-federale-id102137.html

Svizzera - Palazzo Federale
Gobbi fuori, Parmelin nuovo consigliere federale
L'UDC conquista il secondo seggio a Palazzo federale. Sfuma il sogno di Norman Gobbi. Il consigliere nazionale vodese e' stato eletto con 138 voti.

red. - 9 dicembre 2015

E' Guy Parmelin il nuovo Consigliere federale. Il consigliere nazionale (*) vodese, agricoltore e viticoltore di Bursin, 56 anni, eletto oggi al terzo scrutinio con 138 voti prende cosi' il posto di Eveline Widmer Schlumpf a Berna.

Dopo tre votazioni, il vodese - terzo romando in Consiglio federale, ha visto accrescere le schede a suo favore, a scapito degli altri due candidati UDC, Thomas Aeschi (ZG) e Norman Gobbi che al terzo scrutinio hanno raccolto rispettivamente 88 e 11 voti.

Pubblichiamo di seguito l'intervista a Guy Parmelin uscita sul Giornale del Popolo il 7 dicembre scorso:

"Il Ticino fa bene a battere i pugni"
Per il candidato romando, "chiunque sara' eletto dovra' essere consigliere federale di tutti, non solo della sua regione". La Lega? "Non e' uguale all'UDC".

"La Svizzera italiana e' per me una regione estremamente importante. Economicamente, culturalmente e linguisticamente. E' una regione che non si puo' dimenticare. Proprio per questo, ad esempio, io credo che il prossimo 28 febbraio la Svizzera debba mostrare la sua solidarieta' nei confronti del Ticino in occasione del voto sul secondo tubo al San Gottardo". Guy Parmelin, consigliere nazionale vodese, e' il candidato romando per il seggio lasciato libero da Eveline Widmer Schlumpf. E sul Ticino ha le idee decisamente in chiaro.

Se fosse eletto, quali sarebbero le sue priorita' riguardo alla Svizzera italiana?
Credo che la Svizzera italiana viva dei problemi di cui nel resto della Svizzera non si ha realmente coscienza. Chiunque sara' il nuovo consigliere federale dovra' essere, come i suoi colleghi di Governo, consigliere federale di tutta la Svizzera. Proverra' da una regione, ma dovra' occuparsi degli equilibri generali di tutto il Paese. In questo senso, se fossi io avrei di certo questo tipo di attenzione e di preoccupazione anche nei confronti del Ticino.

Nel caso in cui divenisse consigliere federale, le questioni aperte tra Berna e Roma sarebbero per lei una priorita'?
Certo, per me sono questioni molto importanti. In questo il Ticino ha fatto bene a picchiare i pugni sul tavolo, cosi' che a Berna ci si e' resi conto che urge davvero trovare una soluzione. Lo stesso vale, in un certo senso, anche per quanto riguarda il voto del 9 febbraio. In materia di libera circolazione, dopo il voto svizzero sempre piu' regioni europee hanno cominciato a mettere in discussione certi principi... C'e' stata una presa di coscienza. E anche qui, il segnale del Ticino e' stato certamente un segnale forte.

Il 9 febbraio, appunto. Come vede le trattative in atto?
Penso anzitutto che quando si negozia non lo si deve fare in piazza, davanti a tutti, mostrandosi magari divisi. Proprio cio' che invece ha fatto per lungo tempo la Svizzera. Mi spiace che, in questo senso, il Consiglio federale abbia perso piu' di un anno... Adesso e' stato nominato un super-negoziatore, e questa e' una cosa molto buona. E' buono che le trattative vengano portate avanti in modo un po' piu' diplomatico, cosa che De Watteville sta facendo molto bene. Vedremo nei prossimi tempi, quando il Consiglio federale presentera' il suo messaggio, se ci saranno concretamente delle novita'.

Da mercoledi', con ogni probabilita' il Consiglio federale ritrovera' la cosiddetta "formula magica", e l'UDC tornera' ad avere due seggi. Questo cambiera' il modo di far politica dell'UDC o continuerete a presentare iniziative, a fare referendum,... insomma, una politica piu' d'opposizione?
Se ci saranno due rappresentanti dell'UDC in Governo, logicamente la nostra influenza su certi dossier diventera' maggiore. E' quindi possibile che vi saranno meno referendum e meno iniziative popolari. Ricordo, pero', che anche il PS - che ha due rappresentanti in Governo - non cessa di lanciare iniziative chiaramente in opposizione con le posizioni maggioritarie del Consiglio federale...

Nel ticket UDC e' presente anche Norman Gobbi, appartenente in realta' alla Lega dei Ticinesi. Come valuta questa situazione?
Conosco Norman Gobbi, una persona con cui mi trovo molto bene. Con il suo lavoro nel Governo ticinese ha dimostrato di essere adatto a dirigere un dipartimento e ad essere membro di un esecutivo. Questo e' l'aspetto positivo. Sulle posizioni, invece, della Lega dei Ticinesi va detto che ovviamente queste non sono sempre quelle dell'UDC, altrimenti sarebbero lo stesso partito. Ci sono punti comuni (penso ai temi in materia di sicurezza o di immigrazione) e punti in cui non siamo d'accordo (penso ai dossier delle assicurazioni sociali).

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(*) parlamentare

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Da:
http://www.gdp.ch/cronache/ticino/le-reazioni-dei-politici-ticinesi-id102177.html

Ticino - Sfuma il sogno di Gobbi
Le reazioni dei politici ticinesi
Risultato poco incoraggiante per il Consigliere di Stato leghista, ma a lui vanno i complimenti e i messaggi di incoraggiamento di buona parte della politica del Cantone.

Red - 9 dicembre 2015

Non si sono fatti attendere i commenti dei politici ticinesi sull'esito dell'elezione del settimo ministro in Consiglio federale, una votazione che ha fatto sfumare il sogno di Norman Gobbi nella sua corsa a Berna. Il risultato non e' stato dei migliori (al terzo turno il ticinese ha raccolto solo 11 voti), ma a lui vanno i complimenti e i messaggi di incoraggiamento di buona parte della politica del Cantone.

"Onore e complimenti al collega presidente Norman Gobbi che si e' battuto molto bene onorando il Ticino", ha scritto subito su Facebook il Consigliere di Stato (*) Paolo Beltraminelli a cui ha fatto seguito anche il municipale luganese MIchele Foletti: "Sono orgoglioso di quello che ha dimostrato. Il ticinese piu' votato degli ultimi 16 anni. A Berna pesera' ".

"Giornata triste: terminate le speranze di avere un Consigliere federale ticinese.. peccato, perche' con l'elezione di Guy Parmelin, terminano anche definitivamente da qui ai prossimi decenni, le speranze di avere un ticinese in CF", scrive invece la consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega). "Tre romandi e quattro svizzeri tedeschi: per un ticinese non ci sara' piu' posto. Comunque sia andata, onore a Norman Gobbi e grande il nostro Cantone per essere stato di sostegno alla sua candidatura. Per noi leghisti e' un successo da qualsiasi parte lo si guardi: riuscire ad avere avuto il nostro Consigliere di Stato, candidato ufficiale al Consiglio federale, e' stata una manovra politica di alta caratura".

Complimenti a Gobbi anche da parte del consigliere nazionale Fabio Regazzi (PPD): "Ottimo risultato di Norman Gobbi che ha ottenuto un sostegno importante, un segnale di stima nei suo confronti ma anche di riconoscimento della legittimita' di una candidatura ticinese. Auguri di buon lavoro al neo-eletto Consigliere federale. Va tuttavia riconosciuto che con tre romandi in Consiglio federale, le possibilita' per un ticinese sono di nuovo molto minime".

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(*) membro del governo cantonale

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Da:
http://www.cdt.ch/svizzera/politica/144657/guy-parmelin-eletto-al-terzo-turno

Home> Svizzera> Politica
Cronaca Politica Economia
Guy Parmelin eletto al terzo turno
LA GIORNATA a Palazzo federale - Brillanti conferme per Leuthard, Maurer, Burkhalter, Sommaruga, Schneider-Ammann e Berset - Per la successione di Widmer-Schlumpf, la spunta il candidato UDC vodese: niente da fare per Norman Gobbi

Red. Online/ats - 9 dicembre 2015

BERNA - Guy Parmelin (UDC) e' il nuovo consigliere federale, al posto della dimissionaria Eveline Widmer Schlumpf. Il vodese ha avuto la meglio al terzo turno rispetto ai due colleghi di ticket Thomas Aeschi e Norman Gobbi, raccogliendo 138 voti, contro gli 88 dello zughese e gli 11 del ticinese. Dopo 18 anni, ossia dalla partenza di Jean-Pascal Delamuraz, il Canton Vaud ha di nuovo un Consigliere federale, l'agricoltore e viticoltore di 56 anni. L'eta' media dell'Esecutivo non e' praticamente cambiata: dagli attuali 56,1 anni da gennaio passera' a 55,5 anni.

Rieletti, tutti brillantemente, gli uscenti Doris Leuthard, Ueli Maurer, Didier Burkhalter, Simonetta Sommaruga, Johann Schneider-Ammann e Alain Berset.

RIVIVI LA DIRETTA DELLA GIORNATA

13.00 - Doris Leuthard (PPD/AG) e' stata eletta vicepresidente del Consiglio federale per il 2016 con 180 voti su 203 schede valide.

12.50 - Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann (PLR/BE) e' stato eletto presidente della Confederazione per il 2016, con 196 voti su 208 schede valide.

12.45 - Thomas Aeschi reagisce con serenita' alla sua mancata elezione. Era partito favorito e ha chiuso secondo. Deluso? "No l'importante e' che un membro dell'UDC sia stato eletto in Consiglio federale". Tra le priorita' citate, figura quella di "lottare per l'adozione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa a Bruxelles". "Questo - rimarca - e' cio' che e' veramente importante".

12.22 - Walter Thurnherr, 52 anni, attuale segretario generale del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), e' stato brillantemente eletto oggi Cancelliere della Confederazione con 230 voti su 234 schede valide. Prendera' il posto dell'attuale titolare Corina Casanova (PPD), che ha deciso di non sollecitare un altro mandato. Nel suo discorso, Thurnherr ha tenuto a ringraziare i suoi collaboratori in seno al DATEC e la consigliera federale Doris Leuthard. "Sono fiero dell'amministrazione federale", ha aggiunto. Thurnherr, proposto dal gruppo parlamentare del PPD, vanta una lunga esperienza in diplomazia e nell'amministrazione federale. E' stato collaboratore degli ex consiglieri federali PPD Flavio Cotti e Joseph Deiss. Ha ricoperto la carica di segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e del Dipartimento federale dell'economia (DFE). "Sara' un cancelliere competente e leale, capace di superare le frontiere linguistiche", ha sostenuto il capo del gruppo parlamentare del PPD Filippo Lombardi presentando la candidatura di Thurnherr. Stamane, all'inizio della seduta, la presidente dell'Assemblea federale Christa Markwalder (PLR/BE) ha reso un caloroso omaggio a Corina Casanova, la prima Cancelliera di lingua romancia, definendola "competente, discreta, integra". "Ha avuto un ruolo centrale nella modernizzazione informatica della Cancelleria federale", ha anche ricordato Markwalder.

12.12 - Il nuovo consigliere federale Guy Parmelin - cosi' come i suoi colleghi - avra' un salario annuo lordo di 445'163 franchi. Allo stipendio si aggiunge poi un rimborso spese forfettario di 30'000 franchi all'anno. La Confederazione rimborsa inoltre le spese di telecomunicazione (rete fissa, cellulare, PC). La tassa per la radio e la televisione (canone radio-tv) e' invece a carico dei Consiglieri federali. Ciascun membro del Consiglio federale, come pure il cancelliere della Confederazione, hanno diritto a due veicoli: uno di rappresentanza e uno di servizio. Tutti ricevono inoltre un abbonamento generale di 1a classe delle FFS e un abbonamento generale per gli impianti a fune svizzeri. Da parte sua, la consigliera federale uscente Eveline Widmer-Schlumpf ricevera' una rendita pari a meta' salario, ossia circa 220'000 franchi. Questa regola vale per tutti i ministri che siedono almeno due anni in governo.

12.05 - Norman Gobbi ai microfoni della RSI: "Ringrazio chiunque mi ha votato: un segnale di grande rispetto. Complimenti a Parmelin per la brillante elezione. Credo che il sostegno degli svizzero-tedeschi sia poi virato su Aeschi. Resta un'esperienza positiva, mi ha aperto un mondo nuovo e l'occasione di fare conoscenze. Ringrazio l'UDC per la possibilita'. Continuero' a lavorare per il mio paese con entusiasmo. Mi auguro che il Ticino possa tornare presto in CF".

12.00 - Accettando l'elezione, Guy Parmelin, 56 anni, ha ringraziato le Camere riunite per la fiducia affidatagli e ha annunciato nelle quattro lingue nazionali che s'impegnera' con tutte le forze per il bene del Paese. Il viticoltore vodese ha anche promesso che difendera' gli interessi della Svizzera centrale e le preoccupazioni del Ticino, ovvero le regioni dei due candidati ufficiali dell'UDC non eletti oggi.

11.55 - Scrutinio del terzo turno di votazione. ELETTO GUY PARMELIN CON 138 VOTI. Aeschi ne ha raccolti 88, Gobbi 11.

11.45 - L'Assemblea federale procede a un terzo turno di votazione e, con Parmelin favorito, e' ormai chiaro che l'UDC avra' di sicuro un secondo seggio in Consiglio federale. Al termine del secondo turno, in governo sono infatti stati esclusi i candidati che non hanno ottenuto almeno 10 voti. Gli unici a rimanere in corsa sono i tre candidati democentristi ufficiali: i consiglieri nazionali Thomas Aeschi (ZG) e Guy Parmelin (VD), nonche' il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi (Lega/UDC).

11.37 - Scrutinio del secondo turno di votazione. Su 244 schede, 5 bianche, nessuna non valida. Maggioranza assoluta:120. Guy Parmelin 117, Thomas Aeschi 78, Gobbi 30, varie 14. Parmelin ha dunque sfiorato l'elezione a Consigliere federale e sembra ad un passo dalla conquista della poltrona nel terzo scrutinio.

11.25 - L'Assemblea federale procede a un secondo turno di votazione. Tutti i candidati restano in gara.

11.20 - Scrutinio del primo turno di votazione. Su 245 schede, due bianche, nessuna non valida. Maggioranza assoluta 122. Guy Parmelin ha ottenuto 90 voti, Thomas Aeschi 61, Norman Gobbi 50, Thomas Hurter (UDC) 22. Viola Amherd (PPD) 16. Si va al secondo turno.

11.06 - Si inizia la conta delle schede del primo turno. Cresce l'attesa.

11.02 - Si comincia! Si stanno distribuendo le schede per i voti del primo turno per la successione di Eveline Widmer Schlumpf.

10.56 - I verdi: "Noi rispettiamo i diritti dell'uomo, sono fondamentali. Una dittatura della maggioranza sarebbe contraria alla Svizzera. La difesa delle minoranze e' alla base del nostro paese. Noi non possiamo dare responsabilita' di Governo all'UDC".

10.51 - Il capogruppo socialista: "Riteniamo che il seggio spetti al centro. Contrariamente a quanto dice Cassis, non c'e' crisi istituzionale, quindi non serve cambiare. Il ticket UDC e' tutto salvo entusiasmante. Il seggio deve restare al centro: 2 a sinistra, 2 al centro, 3 a destra, com'e' ora. L'UDC si comportera' come al solito, anche se dovesse ricevere il secondo seggio, pertanto voteremo al di fuori del ticket".

10.49 - I Verdi liberali: "Serve una svolta energetica rapida. Bisogna affrontare decisamente le sfide. Riconosciamo il diritto dell'UDC a un secondo seggio. Restano grandi differenze con i candidati sui nostri settori. Ma l'UDC ha diritto al seggio, quindi non voteremo un candidato selvaggio. Si e' distinto Norman Gobbi, sarebbe giusto dare al Ticino un seggio. Ma per una parte del nostro partito che venga dalla Lega e' un problema. Esortiamo inoltre l'UDC ad abrogare la causa d'esclusione.

10.46 - Parola al PBD:"Abbiamo deciso per la liberta' di voto. Non abbiamo saputo deciderci fra uno dei tre del ticket. Siamo pero' insoddisfatti degli statuti dell'UDC".

10.41 - Filippo Lombardi, capogruppo PPD (parla in italiano, poi passa al tedesco): "Il PPD crede nella concordanza, ma cio' comporta dei doveri. Riconosciamo il diritto all'UDC al secondo seggio. Vogliamo una persona costruttiva, che rispetti i principi della concordanza. L'UDC ha presentato candidati eleggibili, ne eleggera' uno dei tre. Vogliamo tornare a una politica costruttiva. Clausola d'esclusione: e' contraria alla costituzione. Ci aspettiamo che sia stralciata dagli statuti dell'UDC per fare del partito uno di Governo". Secondo SRF News Lombardi potrebbe essere candidato a sorpresa per il Consiglio federale.

10.37 - Ignazio Cassis, capogruppo PLR (si esprime in tedesco): "Il PLR difende le istituzioni del paese. Molte voci portano a risultati migliori, anche se non e' facile. C'e' una crisi politica da otto anni in Svizzera, capace di destabilizzarla. Il PLR riconosce il diritto dell'UDC ad avere un secondo candidato. Abbiamo sentito i candidati UDC: ci aspettiamo non solo promesse, ma anche fatti (soluzioni congiunte dei problemi, concordanza). Su un punto siamo tutti d'accordo nel gruppo: la clausola d'esclusione e' incompatibile con la costituzione. E' giunto il momento di smettere di giocare con le istituzioni. Il PLR sosterra' un candidato UDC, ma con liberta' di voto. Invitiamo a rinunciare ai giochi politici".

10.35 - La parola al capogruppo UDC: "E' giunto il momento di unirsi. Abbiamo bisogno della concordanza. Noi abbiamo eletto il PS, anche se non rispetta i principi costituzionali: i nostri candidati sono motivati e disposti a svolgere questo lavoro. Per questi motivi vi raccomando di rispettare la concordanza".

10.30 - Alain Berset e' stato rieletto con 210 voti. Una prima riconferma davvero brillante per il ministro socialista.

10.15 - E' il momento dell'ultima rielezione, quella di Alain Berset, al termine del suo primo mandato.

10.13 - Johann Schneider-Ammann e' stato rieletto con 191 voti su 244 schede, il suo risultato migliore a oggi.

10 - Ora tocca a Johann Schneider-Ammann.

9.55 - Simonetta Sommaruga e' stata rieletta con 182 voti sulle 245 schede. Un risultato in media con le precedenti, con soli tre voti di scarto rispetto a quattro anni.

9.40 - E' il turno di Simonetta Sommaruga, spesso nel mirino dell'UDC per la sua politica sull'immigrazione. E' anche il suo ultimo giorno alla presidenza della Confederazione. A fine giornata tocchera' a Johann Schneider-Ammann. Vice presidente sara' Doris Leuthard.

9.37 - Didier Burkhlater e' stato rieletto con un plebiscito. Per lui 217 voti su 244 schede. Ha fatto meglio di Doris Leuthard quattro anni fa. Davvero un ottimo risultato.

9.25 - Tocca ora alla rielezione di Didier Burkhalter (PLR). Distribuite anche in questo caso 245 schede.

9.22 - Ueli Maurer e' stato rieletto con 173 voti su 245 schede: meglio di quattro anni fa, quando ne ottenne "solo" 159. Un buon risultato personale, quindi, per il consigliere federale uscente dell'UDC.

9.03 - Tocca a Ueli Maurer (UDC). Distribuite 245 schede.

9.01 - Rieletta Doris Leuthard: ha collezionato 215 voti su 245 presenti: 234 le schede valide in occasione di questa prima elezione. Ottima rielezione per lei, giusto un voto in meno rispetto alla rielezione record di quattro anni fa.

8.55 - Fabio Abate, Consigliere agli Stati (*) ticinese, dichiara alla RSI: "C'e' bisogno di stabilita', di concordanza: riconosciamo all'UDC il secondo seggio, c'e' da pescare nel ticket". Sulle indicazioni di voto del gruppo PLR: "Non c'e' preferenza per uno o l'altro candidato all'interno del ticket, lo confermo".

8.40 - Si iniziano le rielezioni con quella di Doris Leuthard (si va per anzianita' in Governo), candidatura proposta dal PPD e sostenuta da tutte le forze politiche. Si stanno distribuendo le schede (arancioni a questo giro). Puo' votare solo chi e' seduto al proprio posto. Quattro anni fa Leuthard aveva ricevuto il 95% delle preferenze al momento della rielezione. Distribuite 245 schede di voto.

08.35 - Si e' al primo punto dell'ordine del giorno, si entra nel vivo: il prossimo passo e' l'elezione del Consiglio federale, in ordine di anzianita'. I candidati sono nel frattempo tutti usciti dall'aula.

08.25 - Si passa alla seconda dimissionaria di giornata, la cancelliera Corina Casanova, che dopo due legislature - e' stata nominata ed eletta nel 2007 - ha comunicato che non intende sollecitare un ulteriore mandato "perche' e' tempo di lasciare spazio ad altri". Anche in questo caso Christa Markwalder legge la laudatio per la cancelliera dimissionaria. Poi Corina Casanova prende la parola e ringrazia tutti, con un appello a servire il popolo con un occhio di riguardo per le minoranze svizzere di cui lei stessa, grigionese, fa parte.

08.15 - Dopo la cosiddetta "notte dei lunghi coltelli", il PPD e il PLR hanno affinato la loro strategia per l'elezione del successore di Eveline-Widmer Schlumpf in Consiglio federale: vogliono votare uno dei tre candidati ufficiali dell'UDC, ossia i consiglieri nazionali Thomas Aeschi (ZG), Guy Parmelin (VD) e il Consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi (UDC/Lega). Dopo le riunioni di stamane dei rispettivi gruppi parlamentari, nulla e' dunque cambiato rispetto a quanto annunciato ieri, hanno detto all'ats il presidente del PPD Christophe Darbellay e il consigliere nazionale Fathi Derder (PLR/VD). I due partiti lasciano ai propri membri liberta' di voto per quanto riguarda la scelta fra uno dei tre nomi proposti dall'UDC. Il PS non ha invece voluto svelare le sue carte. Il presidente del gruppo parlamentare Roger Nordmann non ha nemmeno voluto dire se il partito si e' messo d'accordo su un nome in particolare. Ieri i socialisti avevano comunque detto di non voler votare Norman Gobbi.

08.12 - Prende la parola Eveline Widmer-Schlumpf, visibilmente emozionata dopo il lungo applauso dell'Assemblea, una vera "standing ovation". Parla in tutte le lingue nazionali partendo dal retoromancio, per passare poi all'italiano, al tedesco e al francese. Ringrazia tutti. "Non siamo sempre stati della stessa opinione ma insieme abbiamo lavorato per il bene del Paese".

08.05 - Si comincia con la laudatio per la dimissionaria Eveline Widmer-Schlumpf, letta proprio da Christa Markwalder. "Di lei ci manchera' anche il suo umorismo schietto e ironico". "Grazie per il grande lavoro a favore della Confederazione, per il rispetto che ha avuto per tutti".

08.00 - Suona la campanella con puntualita' svizzera: Christa Markwalder, presidente del Consiglio nazionale, da' inizio ai lavori.

07.52 - Ancora Gobbi intervistato dalla RSI: "Il nervosismo fa parte di questi momenti. Da un lato il PS aveva gia' detto che ero ineleggibile, quindi non sono sorpreso. Ma Norman Gobbi non e' un razzista, non sono mai stato condannato. Fa parte del gioco, ma non mi ha fatto piacere leggere queste cose. Importante che oggi il Ticino non faccia brutta figura. Il mio pronostico? Difficile, non si sente il polso degli elettori, che hanno strategie diverse rispetto al popolo. L'importante e' che il Ticino marchi presenza, che ci sia la voglia di tornare in Consiglio federale".

07.42 - Norman Gobbi ai microfoni della RSI: "Comunque andra' sara' un successo: nessuno ticinese e' arrivato cosi' vicino al seggio. Ho dormito come si dorme in queste situazioni, con un po' di nervosismo. Non ho sognato di diventare Consigliere federale, ma non ho nemmeno fatto incubi. Certo, il no del PS pesa, ma come andra', andra' ".

Ecco il programma della giornata che, a Camere riunite, iniziera' alle 8 con la rielezio
ne dei sei Consiglieri federali uscenti che si ripresentano. Nell'ordine: Doris Leuthard (PPD/AG), Ueli Maurer (UDC/ZH), Didier Burkhalter (PLR/NE), Simonetta Sommaruga (PS/BE), Johann Schneider-Ammann (PLR/BE) e Alain Berset (PS/FR). La loro rielezione e' scontata.

L'Assemblea federale procedera' in seguito con l'elezione del sostituto di Widmer-Schlumpf. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti. Dal terzo turno, e' eliminato colui che ha ottenuto meno consensi.

Il Parlamento proseguira' poi con l'elezione del Cancelliere della Confederazione. L'unico candidato in lizza e' Walter Thurnherr, proposto dal gruppo PPD. Prendera' il posto dell'attuale titolare Corina Casanova (PPD) che ha deciso di non sollecitare un altro mandato.

Dopo aver assistito alla cerimonia del giuramento dei Consiglieri federali e del Cancelliere, l'Assemblea federale procedera' con l'elezione del Presidente della Confederazione per il 2016. Secondo il turno, la carica spetta a Johann Schneider-Ammann.

La giornata si chiudera' con l'elezione del vicepresidente del Consiglio federale per il 2016. La carica spetta a Doris Leuthard.

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(*) il Consiglio degli Stati e' la camera alta o senato; vi siedono due deputati per cantone

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