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Fini: "Il web porta la pace, merita il Nobel"

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«La politica deve a riflettere su questo mondo, troppo spesso guarda nel retrovisore»

Fini: "Il web porta la pace, merita il Nobel"

Il presidente della Camera: è uno strumento di conoscenza che ha creato fondamenta di civiltà


Il presidente della Camera, Gianfranco Fini (Ansa)

ROMA - Internet «è uno strumento di libertà e conoscenza», «un formidabile strumento di pace» che ha creato le fondamenta per una nuova civiltà. È quanto ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aprendo il convegno «Internet e libertà, perchè dobbiamo difendere la rete».

«POLITICA AL RETROVISORE» - Lo stesso presidente della Camera ha sottolineato che istituzione e politica non possono rimanere silenti di fronte a questa grande innovazione tecnologica. «Sono convinto - sono parole di Fini - che la politica abbia il dovere di approfondire la riflessione su questo mondo, cercando nuovi criteri interpretativi e proponendosi di guardare al futuro con uno sguardo lungimirante. Credo che una politica che spesso guarda allo specchietto retrovisore - ha proseguito il presidente della Camera - è importante che abbia la consapevolezza di ciò che è avanti a noi per mantenere testa l'attenzione dei giovani verso le istituzioni».

«ANTIDOTO ALLA VIOLENZA» -Internet, ha detto ancora Fini, è in grado «di far incontrare le persone in qualsiasi parte del mondo creando così un antidoto contro la violenza». Per la terza carica dello Stato, che aveva già sottoscritto nelle scorse settimane un appello in tal senso, il Nobel andrebbe assegnato al web anche in considerazione del ruolo svolto durante le rivolte in Birmania e di fronte ai tentativi limitarne l'uso in Cina e Iran. «Secondo Reporters Sans Frontières - ha aggiunto - la censura è cresciuta nell'ultimo anno del 62 per cento censura e i cyberdissidenti del 156 per cento, soprattutto nei Paesi a scarso o nullo sviluppo democratico».

MONTECITORIO «ASSEDIATO» - Il popolo di internet ha assediato Montecitorio. Diverse centinaia di persone si sono messe diligentemente in fila per assistere ai lavori del convegno «Internet è libertà. Perchè dobbiamo difendere la rete». Non è bastata la sala più grande, di Montecitorio, quella della Regina: la solerte organizzazione della Camera dei deputati ha subito allestito la sala Aldo Moro con maxi-schermi per seguire i lavori. Ma la fila fuori del Palazzo continuava ad aumentare. E allora è stata aperta una terza sala, quella del Mappamondo. Oltre cinquecento i presenti, e molti purtroppo sono rimasti fuori. E questo nonostante le dirette web dell'evento. Per una volta il popolo di internet ha preferito vedere da vicino i propri beniamini, in particolare un vero e proprio "guru" della rete Lawrence Lessig, autore di «Cultura libera» un testo di riferimento per chi non vuole che venga soffocata la condivisione su internet di testi, musica e immagini.

Redazione online
11 marzo 2010
http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_11/fini-internet-pace-merita-nobel_09e051c4-2d1f-11df-a00c-00144f02aabe.shtml

La promozione di internet al premio nobel è stata pubblicizzata su wired la famosa rivista di tendenza.... sul web e la prima promotrice di questa iniziativa è stata una iraniana dissidente(forse ebrea) che solo per questo ha ricevuto il nobel.Sono mesi che su wired cè questa iraniana premio nobel che vuole premiare internet....
forse a pnsarci bene internet sta diventando un mezzo di persuasione ben piu potente della tv...
Secondo me Fini è solo un leccaculo di usa e israele

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