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Il Fatto ed i "negazionisti" ebrei

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http://andreacarancini.blogspot.it/2015/08/quello-che-il-fatto-quotidiano-non-ha.html

Quello che il Fatto Quotidiano NON ha detto su Paul Eisen

Caterina Soffici

Scriveva ieri Caterina Soffici sul “Fatto Quotidiano”[1]:

«Mentre i sondaggi lo danno come favorito nella corsa per la leadership del partito laburista, Jeremy Corbyn è finito nel mirino degli ebrei inglesi che lo accusano di antisemitismo. Socialista di vecchio stampo, molto vicino al sindacato e pacifista, Corbyn è il tipico rappresentante di quella sinistra radicale che anche in Inghilterra è filo palestinese di default.
«Ma criticare la politica di Israele è un conto. Partecipare a raduni di un gruppo pro Palestina guidato da un antisemita negazionista è un altro. E questo è quanto viene imputato a Corbyn, che con le sue posizioni di sinistra estrema senza se e senza ma sta sbaragliando le altre candidature più centriste: Andy Burham, Liz Kendall e Yvette Copper al suo confronto sono uno più scialbo dell'altro.
«La settimana scorsa il giornale della comunità ebraica britannica The Jewish Chronicle ha attaccato pesantemente Corbyn e gli ha chiesto di rispondere a sette domande dove lo si accusa di aver finanziato il gruppo Deir Yassin Remembered, fondato dal negazionista dell'Olocausto Paul Eisen e di aver rapporti con terroristi, di essere amico di Hamas, dell'Iran e degli estremisti islamici».

In questo insipido pezzetto, manca la (vera) notizia e cioè che il “negazionista dell’Olocausto” Paul Eisen è anch’egli, parimenti, ebreo.

Ebreo, non meno dei suoi denigratori del “Jewish Chronicle”.

Come mai la corrispondente da Londra del “Fatto” ha trascurato questo piccolo particolare?

Forse, perché se lo avesse riportato, i lettori comincerebbero a chiedersi il motivo per cui, anche tra gli ebrei vi sono, seppur in numero sparutissimo, dei “negazionisti dell’Olocausto”?

E perché i giornalisti non vogliono che i propri lettori si pongano domande del genere?

Forse, perché una volta poste, si potrebbero anche dare risposte del tipo:

«Chissà, se anche tra gli ebrei vi sono dei “negazionisti dell’Olocausto”, forse le cose che dicono i “negazionisti” non sono così odiose, irragionevoli e dissennate …».

Oltretutto, a Paul Eisen non si può nemmeno applicare lo stereotipo dell’”ebreo-che-odia-se-stesso”: ha persino detto che, pur essendo diventato revisionista, non riesce a non voler bene ai propri correligionari!

Paul Eisen

[1] Il pezzo della Soffici è stato ripreso qui: http://www.etalia.net/articles/af2d1d6a7-d555-4a80-a7ed-7f27bbfc5c35

"Nagazionisti" è una parola creata per infamare. Come "deviazionisti".
Esistono i revisionisti.
Per forza.
Perchè la storia "è revisione" innanzitutto, come qualunque disciplina scientifica. Ogni ricercatore, ogni scienziato, ogni studioso di qualunque disciplina è un "revisionista."
Per forza.
Ed è in forza della "revisione" che poi la cultura adegua o cambia alla luce di nuove o maggiori conoscenze, o anche corregge quelle errate.

Altrimenti è dottrina. Dottrina della fede. Non scienza.
Ma con quella e basta la terra sarebbe ancora piatta.

Si deve guardare allo standard, che deve essere alto.
E non avere preconcetti e pregiudizi.

E' il lavoro e lo spirito delle Università (Universitas) appunto. Da sempre.

Solo una società ridotta allo stremo dell'etica e al buio della ragione può farne materia per i tribunali.

ammettiamo che la versione comunemente accettata sia vera sotto ogni punto di vista

questo giustificherebbe ciò che la loro classe dirigente fa in giro per il mondo?

NO

Inizialmente avevo intitolato il post il Fatto ed i revisionisti ebrei.
Ho ritenuto che quel negazionisti virgolettato focalizzasse maggiormente l'attenzione sull'onestà giornalistica oggetto dell'articolo.

ammettiamo che la versione comunemente accettata sia vera sotto ogni punto di vista

questo giustificherebbe ciò che la loro classe dirigente fa in giro per il mondo?

NO

Come sapere dov'è la Verità? la Verità è laddove viene perseguitata ed in coloro i quali sono disposti a sacrificare la propria vita pur di difenderla!

ammettiamo che la versione comunemente accettata sia vera sotto ogni punto di vista

questo giustificherebbe ciò che la loro classe dirigente fa in giro per il mondo?

NO

Come sapere dov'è la Verità? la Verità è laddove viene perseguitata ed in coloro i quali sono disposti a sacrificare la propria vita pur di difenderla!

considerando che oggi più che mai dire la verità è un atto rivoluzionario, come darti torto?

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