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In ricordo della prima manovra del governo Monti

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In ricordo della prima manovra del governo Monti

Grazie a Mincuo per aver ricordato una prima manovra non urlata dai media e passata in sordina,posto qui un suo intervento come premessa prima dell'articolo:

DA MINCUO

Era infilata nel discorso in TV, mi pare quello stesso della lacrimuccia della Fornero.
Io rimasi di sasso, perchè significava una firma di garanzia degli Italiani sulle banche, ma senza discussione Parlamentare, senza informazione, senza niente.
Ma i giornali e le TV i giorni seguenti fecero in modo di tenere occupati gli Italiani con lo spread e soprattutto con la Fornero, chi a magnificarne l'animo sensibile, chi a dire che erano lacrime di coccodrillo.
Solito parapiglia con cui si tengono occupati gli Italiani sul nulla, dato che non cambia niente se una fa i provvedimenti con la faccia cattiva (e allora è cattiva) o piangendo (e allora per metà è "buona" e per metà le lacrime non sono genuine e quindi è cattiva).
Della firma imposta agli Italiani sulle banche neanche un commentino. Scomparsa immediatamente da TV e giornali.
Qualche giorno dopo il Tesoro pagava 3,5 miliardi di perdite su derivati con Morgan Stanley senza dare conto di cos'erano. A richiesta il Tesoro si rifiutava di mostrare le carte al Parlamento, una cosa da Carabinieri e arresto immediato. Silenzio assoluto. I commentatori muti, i difensori della "legalità" assenti, i "tuttologi" ed editorialisti ammalati, i "censori" dei costumi e della moralità quotidiana colpiti da improvvisa amnesia, i popoli viola e i loro mentori in vacanza, le mitiche Procure che "aprono fascicoli" per qualunque pelo di gnocca per 3,5 miliardi pagati sull'unghia e il rifiuto di un'Autorità PUBBLICA di mostrare le carte invece niente, non hanno aperto neanche un fogliettino, neanche fatto una telefonatina, una domandina.
In quei giorni hanno subito coperto con la caccia all'evasore per i bar di Venezia e le tessere delle piste da sci, e tutti giù a discutere di come recuperando più scontrini sul caffè tutto si aggiusterebbe.
Cosa vuoi sperare da gente ridotta in questo modo.
Gli danno anche troppo. Troppo buoni.

ARTICOLO

Garanzie di Stato per aiutare le banche (L'art.8 della manovra di Monti prevede che “il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato, fino al 30 Giugno 2012, sulla passività delle banche italiane con scadenza da tre mesi fino a cinque anni o, a partire dal 1 gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite”.)

Come mai lo Stato non garantisce i debiti delle piccole imprese e degli artigiani invece oppure non garantisce i debiti delle famiglie che hanno fatto mutui ? Dove razzo è la Lega, cosa razzo dicono i comunisti, gli ex-comunisti, i verdi, DiPietro, Vendola di questo ?

Evviva Corrado Passera al governo, che conta più lui di Monti.
Qualcuno ha notato che Passera ha affittato a Luglio una magnifica villa sull'Appia Antica a Roma, cioè quattro mesi prima della caduta del governo Berlusconi sapeva già che sarebbe andato al governo. L'uomo è un veggente, vede nel fututo meglio della Maga Otelma.

Questo è il provvedimento più importante del governo Monti, Berlusconi e la Lega non si decidevano a dare soldi a fondo perduto alle banche e li hanno sostituiti. Dato che sono "garanzie" e non costa AL MOMENTO un euro i giornali ne parlando poco (anche perchè sono indirettamente controllati dalle banche).... In realtà garantire 130 miliardi di euro di emissioni di obbligazioni bancarie che verranno emesse nei prossimi mesi (più altri 2-300 miliardi nei prossimi cinque anni) da parte dei contribuenti è un fatto enorme. Se per caso metà, ad esempio 60 miliardi non le volesse nessuno nel 2012 le deve comprare tutte lo stato e dove prende altri 60 miliardi ? Ovviamente da aumenti di Iva, Irpef, accise, tagli di questo e quello e tutto per rimborsare alla pari chi vuole una rendita finanziaria.

Se poi alla fine ci fosse un default dei Btp, che ovviamente implica un default delle banche e un uscita dall'euro, ci sarebbero 130 miliardi di bonds, solo per il 2012, detenuti da investitori vari italiani ed esteri, che vengono rimborsati alla pari. A spese dei contribuenti.

Ehi... questo sì che è un segnale di acquisto per le banche

Manca la liquidità per rifinanziare oltre 130 miliardi di bond bancari in scadenza nel 2012. Il Tesoro potrà assicurare i nuovi titoli per attirare i risparmiatori.

Nel 2012 lo Stato dovrà andare in soccorso delle banche italiane. Lo stabilisce il decreto appena varato dal governo Monti e in via di approvazione al Parlamento. L’art. 6 parla infatti di “misure per la stabilità del sistema creditizio”, mentre l’art.8 prevede che “il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato, fino al 30 Giugno 2012, sulla passività delle banche italiane con scadenza da tre mesi fino a cinque anni o, a partire dal 1 gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite”. Ai comuni lettori potrebbe apparire come un tecnicismo volto a fornire ulteriori garanzie alle obbligazioni bancarie, ma per gli addetti ai lavori questo sta ad indicare che le banche sono a secco di liquidità e rischiano di non riuscire a garantire il rifinanziamento di oltre 130 miliardi di obbligazioni in scadenza l’anno prossimo. I giornali ne parlano poco e le televisioni men che meno per non alimentare eccessivi allarmismi fra i risparmiatori, ma di fatto la situazione è grave. Se da un lato si vuol far passare la misura come volta a offrire ulteriori garanzie ai prestiti bancari invitando i risparmiatori a sottoscrivere nuovi prodotti obbligazionari delle banche italiane allo sportello, dall’altro i banchieri (il primo è Corrado Passera che siede, non a caso, al governo con Monti) hanno già ravvisato il rischio di insuccesso delle operazioni di rifinanziamento previste ed ecco che lo stato potrebbe essere chiamato a metterci una pezza, senza escludere che l’innalzamento dell’IVA al 23% a partire dalla seconda metà dell’anno, cioè quando il programma di assicurazione pubblica sarà terminato, servirà a coprire i costi delle banche.

Garanzie statali solo per i bond senior, esclusi i subordinati, i convertibili e i perpetui
Co
Nello specifico, saranno garantiti solo bond di nuova emissione per gli istituti che ne faranno richiesta ad eccezione delle obbligazioni subordinate, strutturate o complesse. In cambio della garanzia, le banche dovranno corrispondere allo Stato una commissione che sarà calcolata in base alla scadenza del titolo, alla tipologia dell’emissione, al rating della banca, ecc. L’istruttoria della pratica sarà affidata alla Banca d’Italia che poi darà il via libera al Ministero dell’Economia. Ciascuna banca potrà quindi usufruire di queste garanzie sino a un controvalore massimo pari al patrimonio di vigilanza e, per le obbligazioni di durata superiori ai tre anni, per un valore che non superi di un terzo il valore nominale totale dei debiti garantiti dallo Stato. Così, nel caso che con l’andare del tempo una banca non riuscisse ad onorare i propri impegni interverrà lo Stato in ultima istanza. La garanzia del Tesoro si rende necessaria – osserva un economista – anche perché alcune banche italiane sono invitate dall’Authority europea a rafforzare il proprio patrimonio con aumenti di capitali di oltre 15 miliardi di euro nel 2012 tenendo conto che soffriranno anche per il prossimo taglio dei tassi della BCE, stimato fra lo 0,25% e lo 0,50%.

http://www.investireoggi.it/forum/manovra-mari-o-monti-vt67540.html

se non ce ne fossimo accorti, le banche che acquistano (e detengono) il debito italiano, comprato soprattutto con i soldi degli italiani, chiedono allo stato di pagare i debiti tramite manovre, decreti, patti di stabilità,... ovviamente lo stato paga con i soldi degli italiani e le banche hanno trovato un bel sistema per avere i soldi dai cittadini senza prestarli; è un gigantesco schema Ponzi o se volete più semplicemente un sistema piramidale tipo catena di s.Antonio che, nel caso di soggetti privati è perseguibile penalmente, nel caso degli stati è legalizzato, da quale norma italiana o europea però ancora non si sa

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