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Jobs lascia Apple quando Linux ha 20a

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Steve Jobs, il fondatore e poi salvatore di Apple quando tutti la davano per moribonda, lascia il timone perche' e' la sua salute personale ad imporglielo.

Quest'anno, un figlio minore della globalizzazione, il sistema operativo Linux, derivato da Unix ma basato sulla filosofia del software libero. compie 20 anni.

Qui sotto un link dove noti opinionisti, che sono soliti decantare le virtu' del MacOS, classico o X, dicono la loro su Linux. Qualcuno azzarda pure delle ipotesi sul perche' Jobs scelse l'Unix BSD e non Linux come base del sistema operativo MacOS X.

Comunque sia, non si puo' tralasciare di tirare in ballo la Microsoft. Fra Steve Jobs e Bill Gates non c'e' paragone. Il primo e' partito dal nulla o quasi, il secondo da giochetti di conoscenze per farsi attribuire dall'IBM il presunto sviluppo del DOS (in realta' scopiazzato, come piu' tardi scopiazzera' il Mac, e come ancora piu' in la' scopiazzera' chi aveva scoperto il web ben prima che lo facesse Microsoft). Insomma Gates l'industria del software per personal computer piu' che altro l'ha frenata e resa complicata, a suon di profumate tangenti che l'utilizzatore finale e' tenuto a versargli regolarmente.

Jobs, per spietato che sia nei rapporti umani, ha sempre compiuto scelte tecniche di rottura, proiettate verso il futuro. Si ricordino le avventure collaterali con la NeXt e la Pixar.

L'Unix e' uno dei sistemi operativi piu' antichi. Merito della Apple di avergli dato un lifitng comme il faut e in questo d'aver tirato la volata a Linux. Da non dimenticare che la Apple, a differenza della Microsoft, progetta sia l'hardware che il software. Che poi la produzione dei singoli componenti sia in realta' di mano (e cervello) asiatico, e' un altro discorso. Be' l'hanno scelta gli statunitensi la strategia di delocalizzare all'estero la fabbricazione. Fra un po' a Taiwan partira' pure la produzione del microprocessore quad-core. Addio della Apple ad Intel? Chi lo sa!

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. (proverbio pre-globalizzazione).

Linux non e' poi cosi' di nicchia come potrebbe sembrare a prima vista leggendo i numeri di penetrazione di mercato. Moltissimi siti di social network e portali di grido sono gestiti da un server basato su Linux. Lo stesso si puo' dire dei siti di noti quotidiani.

Be', le cose cambiano, ci si avvia verso un mondo di telefonini e di iCosi.
presto i desktop saranno considerati aggeggi per bisnonni semimbesuiti. O saranno semimbesuiti quelli che saranno alla page della moda cibernetica?

Tornando a Linux, sara' un caso che una delle distribuzioni piu' rinomate, la Ubuntu, provenga dal Sudafrica? Per me e' un segno inequivocabile dell'avanzata del cosiddetto terzo mondo. Povero Olivetti, gli verrebbe un infarto a sapere che il software oggi viene dall'Africa anziche' da Ivrea.
Diciamo che dovrebbe ringraziare il solito finanziere avveduto. Che da buon finanziere in vita sua ha piu' distrutto che costruito.

Ah gia' il link, eccolo:
www.lowendmac.com/roundtable/11rr/004-20-years-of-linux.html

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