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Da: www.caffe.ch/stories/cronaca/32292_gli_spalloni_fanno_lunit_ditalia/

Gli spalloni fanno l'Unità d'Italia

di M. Spignesi - 27 febbraio 2011

Hanno puntato su una figura leggendaria, narrata spesso nei libri o nei film. Lo spallone. E sono andati a raccogliere direttamente la storia di due personaggi che per una vita hanno preso in spalla la loro "bricolla" di legno e hanno saltato la frontiera, da una parte all'altra, sfidando il freddo pungente, affondando i piedi nella neve, o camminando spediti sotto il caldo torrido dell'estate, quello appiccicaticcio d'umidità che arriva dal lago. E così gli studenti dell'Istituto "Marconi Galletti" di Domodossola, hanno racchiuso una storia in tre minuti di parole e immagini, un documentario, coordinato dai docenti Miryam Saglimbeni e Fabio Orsi, che ha vinto il concorso internazionale "Italia-Svizzera: la storia dal 1861 al 2011". Nel filmato si ascoltano gli studenti (Laura Pipitone, Alessandro Berna, Stefano Guastella, Lorenzo Sanginiti) fare le domande e i due spalloni raccontare spezzoni di avventure vissute tanti anni fa, quando questo commercio era una pratica diffusa nei centri a ridosso della Svizzera, non soltanto sul versante del lago maggiore ma anche su quello che corre lungo il Comasco.

Comincia Rico Modoni, di Oira: "Il contrabbando - dice - era una esigenza. Allora non c'era lavoro e in qualche modo si doveva mangiare". Poi le foto in bianco e nero e i documenti raccolti dai ragazzi offrono ulteriore documentazione per raccontare quel periodo, anzi quei periodi visto che si parla del primo e secondo dopoguerra. "Eravamo nove uomini", racconta il secondo "spallone", Bruno Filippetti di Masera, che firma anche l'introduzione con una canzone accompagnata dalla fisarmonica: "Era la vigilia di Pasqua e siamo andati sino a Pian delle cascine per poi giungere nella Valle Onsersone e si lì a un passo a oltre duemila metri d'altezza". Vita di sacrifici, a sfidare gli agenti della Guardia di finanza, "con le bricolle in spalla" cariche di sigarette o altri prodotti.
"Dietro il documento c'è un lungo studio", ha spiegato il preside dell'istituto di Domodossola Carmelo Arcoraci. I ragazzi hanno vinto il premio nella sezione "La frontiera comune" e hanno guadagnato un viaggio in Svizzera con tappe a Ginevra, Berna e Basilea, dove è previsto un incontro con li studenti del liceo di Muttenz. A loro racconteranno sicuramente la loro avventura attraverso un periodo storico che non c'è più, un periodo che ha accomunato tanti ragazzi dell'Ossola che hanno vissuto la frontiera fra Italia e Svizzera sul filo dell'illegalità, costretti a "a fare questa vita - come hanno raccontato i due spalloni - per poter vivere".

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