3 Marzo 2016 16:14
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Luganese - Lavoro
Saltano altri 25 posti a Mezzovico
Dopo l'annuncio dei licenziamenti alla Delta di Stabio, anche l'azienda siderurgica Tubofer chiudera' i battenti a fine giugno. Le parti sono al lavoro per trovare un piano sociale.
Red - 3 marzo 2016
Ieri la Delta, oggi la Tubofer. Dopo l'annuncio del taglio di 33 posti di lavoro nell'azienda di Stabio, un'altra azienda siderurgica chiude i battenti, questa volta a Mezzovico. A saltare sarebbero in questo caso 25 posti di lavoro.
La Tubofer e' una ditta attiva dal 1963 sul territorio nella fabbricazione di tubi di acciaio e tra i 25 dipendenti che perdono il posto ci sarebbero anche numerosi residenti.
L'azienda cessera' l'attivita' alla fine del mese di giugno 2016 e i motivi di tale provvedimento, stando al comunicato diramato ai media, "sono essenzialmente riconducibili al progressivo deterioramento delle condizioni di mercato verificatosi nel corso degli ultimi anni e acuitosi dopo la nota decisione della Banca Nazionale (soppressione del cambio minimo franco/euro ndr.), che ha provocato un drastico peggioramento delle gia' ridotte capacita' competitive dell'azienda".
"Nonostante il reiterato appoggio degli azionisti - continua Tubofer - non sono piu' dati i presupposti di sostenibilita' per la continuazione dell'attivita' aziendale. Ne' si e' concretata la ricercata possibilita' di individuare potenziali acquirenti dell'azienda. Di qui l'esigenza di porre fine all'attivita' operativa".
L'azienda fa sapere di voler garantire ai 25 collaboratori la regolare corresponsione di salari e stipendi fino al termine dei contratti di lavoro. I collaboratori sono stati informati con lettera dell'8 febbraio 2016, di cui e' stato data copia all'ufficio cantonale del lavoro
Il sindacato OCST sta seguendo il caso gia' da due settimane, ora il periodo di consultazione si e' chiuso e le parti sono al lavoro per trovare un piano sociale.
Svalutare, svalutare, svalutare ed ancora svalutare la moneta nazionale.
L'europa con la puzza sotto al naso ha imparato dagli italiani "puzzolenti" che la svalutazione competitiva nei confronti del dollaro funziona e se ne sono accorti anche i cinesi...