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TI: dumping salariale e frontalieri

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http://www.gdp.ch/cronache/ticino/salari-cresce-il-divario-fra-svizzeri-e-frontalieri-id86652.html

Ticino - Statistica del lavoro
Salari, cresce il divario fra svizzeri e frontalieri
Berna ci spiega perche' dobbiamo temere il dumping... Secondo uno studio, in Ticino si deve puntare su misure correttive, pena veder crescere la concorrenzialita' dei frontalieri. Silenzio sul dumping gia' in atto.

di Davide Adamoli - 13 agosto 2015

Dumping salariale: il rischio si fa sempre piu' evidente, tanto che ora anche la statistica federale inizia a snocciolare cifre delle tendenze in atto. Fra queste e' particolarmente preoccupante il continuo calo dei salari pagati ai frontalieri: in effetti questa tendenza porta ad aumentare il divario fra le remunerazioni corrisposte a questa categoria di lavoratori e quelle destinate ai residenti. Risultato: i frontalieri diventano sempre piu' appetibili per chi, fra i datori di lavoro, desidera speculare sul costo del personale.

I dati di Berna

A mettere in luce questa tendenza e' un rapporto commissionato dal Consiglio Federale (*), destinato a rispondere a un postulato della Consigliera nazionale (**) Lucrezia Meier-Schatz (PPD/SG). Nel documento, come si nota anche dal grafico che illustra l'articolo, si osserva come negli ultimi anni i salari corrisposti ai neo-assunti frontalieri siano sempre piu' distanti da quelli percepiti dai lavoratori residenti che hanno un posto di lavoro da almeno due anni. Se la differenza era del 7,7% nel 2002, nel 2012 era salita all'11,7%. Non stupisce cosi' il fatto che il 17% dei frontalieri in Svizzera abbia un salario basso, con un guadagno inferiore alla soglia di 4343 franchi al mese.

Ticino fanalino di coda

In questi dati il Ticino emerge come sempre per dei salari piu' bassi rispetto alla media. La remunerazione media a sud delle Alpi si situa sui 5448 franchi al mese, in Svizzera e' di 6518. Sempre in Ticino ben il 27% dei lavoratori percepisce un salario basso, inferiore ai 4343 franchi. Un tasso doppio alla media elvetica, dove e' il 13,4% ad avere un tale guadagno.
Vista la situazione, lo studio ricorda anche i numerosi sforzi intrapresi e necessari per combattere il possibile dilagare del dumping, reso piu' probabile proprio dalla crescita del divario residenti-frontalieri. Si citano cosi' i numerosi contratti normali di lavoro (***), i controlli e l'organizzazione della Tripartita, l'aumento degli ispettori, ecc...

Quello che non si dice

Un appunto finale. Perche', in fondo, in Ticino si guadagna meno? Secondo Berna la colpa ricade sulla struttura economica, che a sud delle Alpi produce meno valore aggiunto. Da questo assunto si spiega anche il rapporto fra numero di frontalieri e livello salariale in Ticino. Berna infatti si limita ad osservare che molti frontalieri hanno salari bassi... perche' lavorano in Ticino. E in effetti il 48% dei frontalieri che guadagna meno di 4343 franchi al mese e' attivo in Ticino. Non si dice invece l'inverso, cioe' che i salari ticinesi sono in media molto bassi perche'... ci sono molti frontalieri (pagati poco). Insomma, il dumping sembra essere ancora una realta' teorica...

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(*) governo
(**) parlamentare
(***) vengono cosi' chiamati i contratti collettivi di lavoro imposti dallo Stato (il cantone) a settori specifici, in pratica si tratta di salari minimi, ma proprio minimi minimi, per i settori toccati. La prassi e' che lo stato non interviene quando le parti sociali stanno contrattando dei contratti collettivi di lavoro. Al massimo fa da arbitro.

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