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TI: Lavertezzo, no alla fusione coatta

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http://www.gdp.ch/cronache/locarnese-e-valli/accolto-il-ricorso-di-lavertezzo-id89412.html

Locarnese e valli - Aggregazione Verzasca
Accolto il ricorso di Lavertezzo
Il Tribunale Federale ha accolto il ricorso inoltrato sulla separazione coatta dal proprio territorio per fondersi in un nuovo Comune. Il progetto, che tocca anche Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e Cugnasco-Gerra, potra' ripartire, ma sicuramente non con le comunali dell'anno prossimo.


Il Piano non vuole perdere la frazione di Lavertezzo Valle

red. - 5 settembre 2015

Si allungano i tempi per la costituzione del nuovo Comune di Verzasca attraverso l'aggregazione dei Comuni di Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e dei territori in valle dei Comuni di Cugnasco-Gerra e di Lavertezzo, aggregazione accompagnata dalla creazione dei nuovi Comuni di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo, quale risultato dello scorporo dei rispettivi territori di valle.

Lo stop e' stato deciso dal Tribunale federale che ha accolto il ricorso del Comune di Lavertezzo contrario alla separazione coatta decisa con il decreto legislativo del 10 marzo 2014, approvato poi dal Parlamento. In una nota il Consiglio di Stato (*) segnala che le ragioni dell'accoglimento del ricorso sono legate alla portata delle basi legali oggi presenti nella Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni. Legge sulla quale sara' chiamato a chinarsi il Governo, secondo quanto ha anticipato ai microfoni della Rsi il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.

Intanto il Municipio di Lavertezzo, ha deciso di non fornire comunicazioni ufficiali fino al 15 settembre, quando indira' una conferenza stampa per la quale auspica la presenza del capo Dipartimento, conferenza - precisa l'Esecutivo locale - posticipata di una settimana, poiche' il Municipio "sostiene l'iniziativa del Sindaco di Vernate di astenersi dall'attivita' di governo locale, quale misura di protesta sulla soluzione proposta dal CdS di far pesare sui Comuni - ancora una volta - i sacrifici finanziari necessari al risanamento delle finanze statali".

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(*) governo cantonale

-- NB --
Il fenomeno delle aggregazioni comunali sta concretizzandosi a velocita' assai diversa fra distretto e distretto.
Nel Sottoceneri le aggregazioni sono quasi andate troppo di fretta. Lugano in pratica e' diventato amministrativamente una specie di semicantone. E mica tutti i paeselli aggregatisi alla citta' sono soddisfatti. Chi si' e chi no, anche se disse si' in votazione.
L'aggregazione attorno a Chiasso pero' e' fallita.
E pure quella minuscola attorno a Stabio.

Nel Bellinzonese le aggregazioni arrancano un po', ma sono sulla buona strada, parrebbe.
Nel Locarnese, notoriamente zona di gente litigiosa (politicamente parlando), le aggregazioni fanno piuttosto fatica.

Poi ci sono le aggregazioni di valle riuscite: la Capriasca ora costituisce un unico comune, pure l'alta Valle di Muggio aggregatasi nel nuovo comune di Breggia; la parte bassa di andare con Chiasso non ne vuol sentir parlare. In Valle di Blenio le aggregazioni sono state ben accolte. In Leventina si' e no. C'e' il comune di Dalpe che resiste strenuamente, in stile villaggio di Asterix, compresi i baffoni del sindaco.

Che resistono tenacemente pero' sono i patriziati. Ultimi difensori della cultura locale. Cosi' succede che il comune si aggrega, pero' i patriziati rimangono distinti. Il patriziato e' un ente pubblico parallelo al comune. Giocava un ruolo notevole quando vigeva la civilta' contadina. Comprende le famiglie con radici sul territorio comunale. Solitamente il patriziato e' proprietario dei sedimi boschivi e dei pascoli sul territorio comunale. Se osservate una montagna ticinese qualunque, con buona probabilita' e' di proprieta' dei patriziati locali.

Yeah, e' un mondo difficile.

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