abstract del video, così almeno si conosce l'argomento della chiaccherata.
Come da prassi consolidata andando sul suo sito la prima cosa che chiede è la solita: QUATTRINI, QUATTRINI, QUATTRINI
RADICATINELLAFEDE
Foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della Cappella dell'Ospedale di Domodossola (Provincia di Verbania, Diocesi di Novara) dove si celebra la Messa tradizionale.
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domenica 6 settembre 2020
Già che ci siamo quale sarebbe la citata messa tradizionale, che sia la Messa Vetus Ordo regolamentata dal concilio di Trento nel 1570? Come noto è rigorosamente celebrata in latino e molto probabilmente chi assiste recita a memoria le risposte senza capire una sillaba di quel che dice il prete..... pero' fa figo parecchio!
Già che ci siamo quale sarebbe la citata messa tradizionale, che sia la Messa Vetus Ordo regolamentata dal concilio di Trento nel 1570? Come noto è rigorosamente celebrata in latino e molto probabilmente chi assiste recita a memoria le risposte senza capire una sillaba di quel che dice il prete..... pero' fa figo parecchio!
Mi aspetterei inoltre che la messa sia recitata con il prete rivolto verso il crocefisso invece che verso i fedeli.
Comunque "agnus dei qui tollis peccata mundi" è più sensato della traduzione italiana adottata oggi.
Nota: in generale qualcuno ancora un po' di latino lo capisce.
molto probabilmente chi assiste recita a memoria le risposte senza capire una sillaba di quel che dice il prete
Ma non ci vuole molto a capire quello che dice e le preghiere in latino le sanno tutti. Oltre al Pater noster ci sono solo quattro frasi da recitare. Io farei celebrare una volta al mese la Messa in latino perché la Messa non è solo 'partecipazione' è anche rito.
L'omelia non mi sembra un gran ché, il metodo di cui si parla sarebbe la chiesa di Cristo. Bisogna vedere se il cattolicesimo di oggi è all'altezza della missione che definisce la Chiesa di Cristo. Dubito fortemente.
La traduzione italiana del messale romano di Paolo VI dovrebbe essere questa e la nuova edizione CEI che entrerà in vigore a pasqua del 2012 non l'ha modificata.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo
Mi chiarite come si sarebbe dovuto tradurre il citato testo latino
agnus dei qui tollis peccata mundi
Se in latino si fosse usato il singolare (peccatum) si poteva eccepire il mancato riferimento al presunto peccato originale che si sono inventati nel vigneto di Trento, ma piu' letterale di così...
In merito a quanti siano in grado di capire una (intera) messa in latino temo che oltre ai (bravi) studenti di liceo classico ci siano solo i vecchi sessantottini coi capelli bianchi. Pero' anche per loro una cosa è leggere e tradurre un testo scritto ma ben altra cosa è seguire con il solo ascolto comprendendone appieno il significato le frasi pronunciate da un prete che ci rivolge pure le spalle, visto che anche l'uso di un microfono con altoparlante viene visto con sospetto...
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo
Mi chiarite come si sarebbe dovuto tradurre il citato testo latino
agnus dei qui tollis peccata mundi
Tollo, tollis, sustuli, sublatum, tollere significa "sopportare".
Credo una traduzione corretta possa essere : "agnello di Dio che prendi su di te tutti i peccati del mondo"
il Calonghi edizione normale (quello nero) a pagina 2754 recita
tollo, sustuli, sublatum, ere
I) levare in alto, sollevare, innalzare, elevare costruendo, ma anche prender seco, ..
B traslato) levare, elevare, innalzare (laudes, ecc) , prendere su di sè, assumersiII) col concetto accessorio dell'allontanare, togliere, levare, allontanare, portar via,..
B traslato) togliere, tor via, allontanare, dissipare, ...
Il prendere su di sè i peccati del mondo comporta come conseguenza il fatto che i peccati siano stati tolti dal mondo, quindi il risultato per il mondo è lo stesso, infatti il mondo resta senza peccati a prescindere da che fine facciano tali peccati.
Tornando alle due traduzioni proposte, in un caso c'è uno che si prende i peccati di un altro, proprio come faceva il capro espiatorio del vecchio testamento, e nell'altro caso c'è uno che toglie tali peccati a qualcun altro senza dire dove poi li metta, ad esempio se li perdoni o condoni.
E' molto probabile che i traduttori in italiano del messale di Paolo VI abbiano voluto rimarcare la differenza fra l'impostazione ebraica dell'antico testamento (il capro espiatorio) e quella cristiana del nuovo testamento (il perdono) , ma va a capire cosa passi per la testa di un prete.