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La nuova guerra standard non convenzionale


GioCo
Noble Member
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https://i1.wp.com/www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2017/08/hybrid_warfare-001.jpg?resize=800%2C566

Questo è il terzo intervento diviso in tre, dove i primi due (scusate per un problema tecnico sono obbligato a mettere solo il link per esteso del secondo: https://comedonchisciotte.org/forum/opinioni/la-continuita-uccide-lignoranza/) sono orientati alla definizione del sottostante "teorico" mentre questo si concentra sulla attualità.

Nei primi due interventi voglio orientare l'attenzione verso alcuni aspetti del quotidiano che tendiamo a pensare in un certo modo. La guida per tutti questi interventi rimane l'evidenza evidente, cioè quella parte della realtà di cui tutti facciamo esperienza che non è comunque soggetta a opinione.

La divisione è stata pensata anche per ridurre al minimo indispensabile questo articolo. Quindi la faccio breve. Prima del lockdown, diciamo nel 2019 (ma anche prima) insistevo su un preciso periodo che ricorreva soprattutto nei film di fantasia prodotti in America. Questo periodo era tra il 2020 e il 2025 e la sua ripetizione sembrava segnasse una sorta preparazione psicologica a un inizio e una fine di qualche tipo di intervento sullo stile di vita.

Durante il lockdown ho affermato in modo chiaro e preciso che la pandemia è un atto di guerra, ma che il virus poteva anche essere di origine naturale. Non è infatti la prima volta che un agente patogeno viene usato in situazioni di conflitto, persino Salgari nei suoi libri di avventura scriveva di come i pozzi dell'isola delle tigri di Mompracem, covo di Sandokan e dei suoi seguaci, venissero avvelenati con il colera dai loro nemici. Stiamo parlando di un ciclo di romanzi che inizia nel 1883 e finisce nel 1913 (prima della prima guerra mondiale) ma che ci illumina su come nella fantasia popolare fosse già chiaro a quell'epoca che un agente patogeno poteva funzionare come arma da guerra.

Ma c'è qualcosa d'altro troppo importante che ci è sfuggito, non solo riguardo i turisti cinesi di Wuhan che circolavano liberamente in Italia quando i loro connazionali erano confinati militarmente e se mettevano fuori il naso dal perimetro urbano di Wuhan gli sparavano.

Nel frattempo c'è stato un cambio radicale nel considerare la guerra geo-strategicamente a partire (credo) dall'11 settembre.

Un cambio non meno importante dell'introduzione dell'atomica negli scenari globali, ma infinitamente più subdolo, tanto che è stato lasciato in ombra e ad oggi viene occultato con estrema perizia. Ho scritto molte volte che noi, comuni cittadini, siamo diventati obbiettivi militari, ma non ho mai scritto perché questo è accaduto. Per capirlo basta poco e l'evidenza evidente ci viene di nuovo in aiuto. Un arma da guerra non è necessariamente una invenzione tecnologica. Può essere anche una strategia resa possibile dalla nuova tecnologia. La parola chiave (l'ho scritto tante volte) è infrastruttura. Tutte le infrastrutture civili sono oggi di estremo interesse tattico e strategico militare, dalle vie di comunicazione all'informazione (lo erano anche prima ma non con il significato e il valore che hanno oggi) e questo per il motivo che il corpo umano è considerabile da sempre una macchina da guerra ma oggi può essere usato in modi che solo la fantasia può limitare, senza necessariamente la consapevolezza (e quindi l'approvazione) del diretto interessato. Questo porta verso la conseguenza che chiunque può essere usato come arma a prescindere dalla sua volontà e da un attore qualsiasi che operi sullo scenario internazionale. Per ora la capacità di controllo è limitata dalla penetrazione tecnologica nei singoli territori e non è ancora percolata in modo capillare. Ma si sta lavorando alacremente per colmare il vuoto e la priorità assoluta dell'installazione del 5g in pieno lockdown quando non si poteva nemmeno mettere il naso fuori di casa perché circolavano per le strade i militari con poteri speciali (potevano arrestare liberi cittadini come la polizia) lo testimonia senza possibilità alcuna di dubbio.

Un altro punto chiave è quindi la circolazione dell'informazione che dipende strettamente dall'infrastruttura.

Ora, qualsiasi sistema d'arma (e il corpo umano non fa eccezione) passa almeno due fasi "storiche". La prima è la "scoperta" che introduce la novità nello scenario del conflitto. In questa fase la novità è di fatto una scommessa che di solito promette faville ma è possibile che all'atto pratico si sveli controproducente e quindi venga abbandonata. Superato il "test" di ammissione nei teatri di battaglia (pensiamo ad esempio alla mitragliatrice) abbiamo un periodo variabile che occorre per rendersi conto non solo della portata effettiva dell'arma (per esempio i limiti di sfruttabilità nei vari teatri prima che diventi inefficace) ma anche del grado di controllo (sia nello scenario che dell'arma stessa) che si può ottenere. Per esempio i panzer tedeschi che furono protagonisti assoluti durante le prime fasi della campagna contro la Russia e decretarono una vittoria schiacciante dei tedeschi, in area urbana fortemente martoriata dai bombardamenti (degli stessi tedeschi) a Stalingrado risultarono inadatti e questo fu uno dei fattori che ribaltò poi le sorti della guerra in favore dei russi.

E' indubbio che la biologia moderna abbia fatto passi da gigante, soprattutto nel controllo e nello sviluppo di agenti patogeni. Noi ci troviamo infatti nella fase in cui stiamo testando questi nuovi sistemi d'arma, che ripeto non riguardano nello specifico solo gli agenti patogeni ma lo sfruttamento inconsapevole di vettori umani per qualsiasi tipo di azione militare verso qualsiasi scenario globale. L'ibridazione e l'asimmetria sono due aspetti chiave delle guerre moderne e tutti (ripeto tutti) gli eserciti più avanzati del mondo si stanno preparando a questo tipo di guerra. Per cui un disinformatore inconsapevole diventa importante quanto un vettore altrettanto inconsapevole di agenti patogeni. Come i turisti cinesi.

Allo stesso tempo però è necessario mettere in piedi le strategie di difesa adeguate ai nuovi scenari di guerra futura che domineranno il pianeta prossimo venturo senza se e senza ma ovunque (senza scampo). Quindi testare l'efficacia di leggi liberticide e gestire la risposta dalla popolazione che ovviamente ne subisce direttamente e indirettamente gli effetti e uno degli aspetti cardine di questo nuovo splendido futuro di guerra a bassa intensità perpetua. Come mettere un cordone di soldati ai confini delle zone urbane in stile Wuhan per gestire check-point armati che filtrino ingressi e uscite, oppure semplicemente emettere leggi che limitino la circolazione facendola diventare illegale come avvenuto in Italia.

In questo senso quando ci vengono a dire che "#tutto andrà bene" ma "#niente sarà più come prima" intendono che gli interventi militari rendono del tutto trasparenti le attività strategiche e tattiche dei prossimi decenni e quindi sarà obbligatorio conformarsi a uno stile e un regime di vita che preveda il sospetto per il prossimo come standard. Questo ovviamente fa saltare tutte le strutture sociali fin'ora concepite e rende oltre che psicotico anche surreale se non addirittura grottesco ogni rapporto con il potere. Pensiamo alle patologie legate all'attaccamento insicuro ben documentate ma oggi totalmente oscurate dalla psichiatria e dall'intervento farmacologico. Per esempio su wikipedia alla voce "fattori psicologici" sono stati rimossi tutti i riferimenti diretti all'attaccamento. Questo mentre la famiglia come struttura portante della società viene messa sotto pesante lente critica dalle massime autorità, senza che questo porti mai a una seria discussione su come muta la relazione tra genitore e bambino. Ad esempio come le posizioni molto ambigue di Uberto Galimberti che ci dice che basta che i genitori amino il bambino per formare una famiglia, come se l'amore fosse un fattore volontario dell'umana coscienza e non una conseguenza della procreazione biologicamente determinata da milioni di anni di evoluzione della vita sul pianeta.

Come ho fatto notare in altri contesti, la famiglia non è mai stata una struttura ontologica, ma plastica. Culture che individuano molteplici genitori invece che solo la coppia procreatrice sono piuttosto comuni nelle etnie studiate dagli antropologi in giro per il pianeta e nel tempo. Tuttavia la radice che unisce una famiglia è sempre (e sottolineo sempre) determinata da un legame preciso di sangue. Se un estraneo entra nel quadro di riferimento genitoriale non è mai uno standard ma un eccezione che conferma la regola. L'adozione (ad esempio) non può divenire in nessun caso uno standard senza modificare in modo profondo non solo e non tanto l'assetto culturale di una società, ma il suo equilibrio interno decretandone l'estinzione automatica. Questo anche se gruppi umani minoritari e privilegiati conservassero la possibilità di procreare, perché verrebbero a mancare le premesse che danno significato al quel tipo di relazione genitoriale.

Fare figli non è una passeggiata. Se lo standard sociale passa che la genesi biologica è meglio se fatta a livello industriale (con le macchine) perché più controllata e sicura, non esisterà la possibilità di tornare indietro. Come ci viene ripetuto, "#niente sarà più come prima".

Questo è il Male?

Si, quello più oscuro e terribile. Tuttavia invito alla calma perché il problema non è la manifestazione di questo Male che è debole per sua costituzione, ma come lo stiamo affrontando. Male, anzi peggio. Dove non giriamo la testa dall'altra parte per fare finta di non vedere magari con la classica frase da disimpegno del "#cosa posso fare?", noi sosteniamo apertamente questo Male e lo sappiamo benissimo. Non è sensato scendere in piazza a brandire cartelli e gridare sdegno gretino o abbracciare al solito le piante per fare vedere quanto amiamo il mondo e gli animali. Questi atti scenografici che non cambiano niente nella sostanza sono buoni solo per esorcizzare le nostre paure o per allontanare da noi l'idea che siamo complici dei nostri nemici. Noi siamo abituati in cambio di briciole (bene che vada) a cedere alle lusinghe di una cricca di psicolabili per devastare il nostro futuro facendolo somigliare sempre di più a un incubo sia per noi che per loro. Solo che non puoi sostenere che lo psicolabile sia colpevole anche quando ha tutte le leve del potere.

 


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