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L'economia come arma di distrazione di massa


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Siccome non sono un economista e di economia ci capisco davvero poco (nonostante non smetta di studiarla) ho capito bene come l'economia sia insegnata apposta con dei fondamentali sbagliati che hanno lo scopo principale di impedire di capirci qualcosa non solo di economia ma proprio di quello che accade nel mondo. Un sospetto lecito, ma come sempre non peregrino quanto guidato dall'evidenza evidente che permette di osservare bene quelle porzioni del rapporto con la nostra realtà nascoste che generalmente stanno lontane dalla nostra attenzione, così come i trucchi del prestigiatore quando fissiamo le sue mani.

Vorrei iniziare dal problema del circolante, cioè di quel denaro che siccome non circola non entra nelle nostre tasche ma rimane cumulato da chi ha grosse disponibilità economiche ed è il solo che guadagna a non farlo circolare. Ovviamente che il denaro circoli dovrebbe essere una ovvietà, ma le cose non stanno proprio in questo modo. Secondo l'evidenza evidente non circola proprio un accidenti di niente se non nella nostra testa e in particolare è il valore immaginato a circolare, questo è il motivo preciso per cui possiamo passare in modo abbastanza sciolto da una economia monetaria fisica (cartacea e metallica) che accompagna il passaggio del valore immaginato di mano in mano (trasferendolo in unità di misura fisiche relativamente più complesse da controllare) a una digitale che scioglie del tutto questo passaggio rendendo trasparente ogni controllo dal momento che la moneta virtuale rimane all'interno del circuito delle istituzioni che generano profitto senza uscirne mai, di conseguenza il suo valore non è più enumerabile da chi usa il denaro. Sarebbe come girare con un metro per misurare il valore di qualsiasi bene o servizio la cui lunghezza è decisa a capocchia (secondo principi maniaco-schizofrenici) istante per istante da un ente astratto che sta da qualche parte nella rete digitale e che a noi si palesa come "corporazione di banche private". Ma per quanto mi riguarda potrebbe anche essere un "ministero dell'amore" che agisce in modo equiparabile alla scienza del sesso degli angeli.

I tempi che viviamo sono davvero molto, molto difficili. Non è difficile capire i principi sottostanti ma loro conseguenze. Certo, ci staimo mettendo di impegno per fare più confusione possibile, come se il mondo si fosse trasformato improvvisamente in una discoteca e fosse fico solo ballare il ballo della tarantola, ma chi non ci sta a ballare dovrebbe iniziare a studiare quello che accade alla cornice degli eventi con estrema attenzione.

Allora fermiamo alcuni punti precisi che ripeto allo sfinimento ma che osservo semplicemente che nessuno ha ancora accettato perché pocchissimi vogliono vedere-riconoscere-sostenere un simile schifo. Nel mio ultimo intervento (che per ora e dopo 3 giorni non ha catturato ancora l'interesse di nessuno o quasi) ribadisco per l'ennesima volta che quella che stiamo vivendo è una specie di sperimentazione militare di nuovi sistemi d'arma di portata globale inscritti in nuove strategie operative. Quando uso il pronome "noi" intendo proprio l'Italia che per qualche motivo a me parzialmente ignoto, per tramite di politici totalmente (e sottolineo totalmente) privi di morale e di etica e totalmente inaffidabili la cui parola vale come la carta da culo, come Renzi o Conte (ma l'elenco è davvero infinito e un individuo oggi è più che giustificato nel suo successo amorale perché tanto se non lui ci sarebbe un altro equivalente o anche peggiore) è stata venduta in blocco come terra di sperimentazione per questi nuovi sistemi d'arma. Abbiamo vinto il terno all'otto per la pole position necessaria a concepire quel poligono di tiro per i nuovi sistemi d'arma che in effetti fa gola a perecchi.

Dicevo che il motivo mi è solo parzialmente chiaro, perché non è che il nostro è un sistema politico meno venduto e amorale di quello americano, inglese, francesce o chi per essi. Il motivo per cui è stato scelto è certamente anche geostrategico e geopolitico insieme e questo è il dato sulla carta. Geostrategico per la nostra posizione sul mediterraneo, perché siamo paese NATO e perché apparteniamo all'UE (diversamente ad esempio dalla Turchia che si era candidata ma non è riuscita a farsi accettare perché non era sufficientemente affidabile, cioé sotto controllo dei centri di potere UE). Geopolitico perché la scusa formale per spingere i nuovi sistemi d'arma che è tutt'ora in piedi (dall'11/11 cioé da quando individuo che è partita la fase di applicazione pratica nei vari teatri perché superata la fase di "test" partita con lo "studio di fattibilità" negli anni '90 dopo il crollo del muro di Berlino) è quella dello Jihādismo islamico, concepito ad hoc per quesco scopo e siccome è facile mascherarlo da guerra interentica e religiosa, perché aumenta in modo deciso la soglia di conflitto "avvertito dalle popolazioni" e quindi spinge verso il confronto militare, quale terra migliore della culla della civiltà cristiana e quale modalità migliore se non quella di attaccare sistematicamente il suo cuore simbolico (la Santa Sede) rendendola di fatto vittima semi-consapevole? Ecco, preciso anche qui che quel semi-consapevole dipende dal fatto che non tutti in Vaticano hanno chiaro cosa sta succedendo (nella società civile individuavo solo Giulietto Chiesa quello che associava sistematicamente l'azione militare agli accadimenti nel mondo) e che i vertici di un solo istituto religioso hanno di fatto le briglie in mano della vicenda ed è quello Gesuita. Questo è il motivo per cui abbiamo due papi gesuiti in vita, tutte e due pesantemente coinvolti sia con la faccenda della pedofilia (che scoppia non a caso a ripetizione e a macchia di leopardo) che con le oscure manovre economiche (vedi posizioni sui migranti o sull'austerità alla tedesca opposti dell'uno e dell'altro) di respiro globalista (e di stampo mafioso e con strategia da "polizziotto buono e polizziotto cattivo").

Per me è parzialmente chiaro dal momento che non era scontato comunque che l'Italia vincesse il premio di Nazione più interessata dallo sviluppo (sperimentale) di sistemi d'arma di ultima generazione. La nostra non è solo un economia in via di smantellamento per decisione di attori internazionali, ma anche un militarmente in pieno sviluppo e pesantemente finanziata con denaro dei contribuenti. Ci arriva anche un bambino che le due cose insieme non vanno molto d'accordo, tanto più se la nazione ha una popolazione di 60 milioni di abitanti di cui una quota sempre maggiore proviene da paesi stranieri (per lo più africani, ma anche mediorientali, orientali e dei paesi dell'est europeo). Se c'è sempre meno prospettiva di affermazione sociale (cioé successo economico) nei propri gruppi di riferimento per un sistema che fa affidamento unicamente sull'idea di concorrenza anche nell'accoglienza migratoria, perché banalmente non circola denaro o ne circola sempre di meno per la decisione già presa di avantaggiare pochi e individuabili amorali e asociali selezionati appositamente rispetto la massa (vi ricordo che Conte è un uomo scelto apposta dai Gesuiti) è evidente che il quadro diventa esplosivo e se la direzione viene mantenuta a prescindere da questo dato inappuntabile, ma anche aggressivamente difesa con tutti i mezzi a disposizione, allora si deve iniziare a parlare per forza di strategia militare.

Quindi se si continua a ciarlare di economia e di volontà germanica di proiettare la sua potenza su tutta l'UE o di rapporti politici tesi tra Cina e USA, non si capisce niente e il sottostante rimane trasparente. Che una politica espansiva sia effettivamente più idonea per concepire una società alla "Happy Days" (dove abbondanza e spreco possono essere accessibili a una grande massa e non solo a una minoranza) per l'affermazione del progresso, dei diritti e della modernità è assurdo che non sia chiarissimo in testa a chiunque e infatti lo è tanto a noi come Draghi o Monti. Ma questi signori (e i padroni per i quali lavorano) hanno anche bene in testa che il futuro per loro non è in quel progresso. Ne la Cina, ne la Russia, ne gli USA hanno in programma (o hanno mai avuto in programma) il benessere dei popoli, se non per sventolarci sotto il naso finti propositi dell'élite di riferimento a fini di pura propaganda. Come i biscottini industriali della Mulino Bianco venduti nel circuito dei grandi marchi "come natura crea" e ovviamente in massa fin'ora abbiamo abboccato volentieri perché ci piace pensare il bene anche dove non esiste ed anche perché (bisogna riconoscerlo) sono stati molto bravi fin'ora a pescare consenso con l'ipnosi collettiva e si confermano davvero molto bravi (Conte è un vero Mago professionista del palcoscenico) ma non per questo meno che orridi.

Certo, da qui a uscirne folli o con troppa rabbia in corpo da poterla trattenere il @GioCo è troppo facile. Mantenere la freddezza necessaria è però in questo momento più che mai obbligatorio. Iniziare a capire che l'economia è principalmente qualcosa nella nostra testa e non fuori, dove i padroni del discorso (come li chiamava Giulietto) dominano incostrastati è un primo passo. Capire che siamo il centro del nuovo territorio di conquista (noi umani e i nostri corpi fisici) è il secondo passo. Capire che questo non è legato alla volontà di farci fare quello che vogliono (chiunque sia questo ente astratto "stronzo" che "vuole" quello che vuole, padroni del discorso inclusi) ma al modo nuovo di concepire la guerra che le conoscenze che abbiamo permettono. Tutto questo permette poi di avere chiavi di lettura straordinarie che mettono davvero in ordine una quantità infinita di eventi che altrimenti rimangono confusi.

Il principio che d'ora in avanti ribadirò insieme agli altri, fino allo sfinimento è che l'individuo con questi sistemi d'arma può essere usato senza il suo consenso per qualsiasi operazione di guerra in qualsiasi teatro. Naturalmente solo gli attori che hanno accesso alle tecnologie che lo permettono sono in grado di farlo e non sono tantissimi nel mondo. Ma anche un bambino capisce che il patto antico con il Drago (che equivale a "fai il buono che non ti sbrano") cioé il potere di turno, non è sostenibile con queste premesse. Quindi il patto sociale che legava le masse al potere costituito (i rappresentanti politici di un sistema cosiddetto democratico ad esempio o i reggenti di un sistema monarchico) non è più sostenibile dal momento che la dittatura del falso diventa un obbligo istituzionale (che vi garantisco è perfettamente possibile). Quindi vanno cambiati i presupposti per renderlo possibile e il digitale è in questo senso perfetto perché occulta totalmente le intenzioni e rende ogni decisione automaticamente coercitiva. Vero e falso diventano due semplici informazioni binarie mutuamente escludenti, quindi non esiste il verosimile (concettualmente) ma questo non elimina nella realtà la furbizia, rende solo più semplice per il gatto e la volpe (simbolici) nascondersi dietro paraventi digitali per poter operare con sempre maggiore liberà. Per questo i mercati basati sulla speculazione obbligatoria a scapito di tutta l'economia reale continuano imperterriti a crescere e continueranno a crescere a dispetto di tutte le proiezioni. Perché sono militarmente sostenuti e presto verrano difesi con mezzi che nessuno potrà più fare finta che non ci sono.

Chiudo sulle infinite possibili evidenze evidenti che potrei portare, portandone una che ho adesso tra le mani: la firma digitale. Trattasi di metodo che promette (ma è evidente che tutte le promesse di questo tipo sono elaborate dal gatto e la volpe) l'equivalenza della sicurezza di una firma convenzionale ma sfruttabile digitalmente. Ora, parlare di "sicurezza" e di "digitale" associandoli è come dire che c'è un metodo sicuro per mettere la testa nella bocca dello squalo bianco selvaggio. Magari esiste pure, ma qual'è il fine e il guadagno nel fare una roba del genere? Fare spettacolo o dare da mangiare allo squalo? Ecco, di questo dovremmo discutere, ma non lo stiamo facendo.


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