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DEBITO FATALE

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Debito fatale

Marco Della Luna

13 aprile 2024

https://marcodellaluna.info/sito/2024/04/13/debito-fatale/

 

 

L’esame oggettivo della storia, di come i governanti decidono le guerre, e di come le conducono senza il minimo riguardo per le vite dei loro “cittadini” governati, ci mostra che la mentalità e la sensibilità dei governanti sono molto lontane da quelle che noi immaginiamo, e da quelle che presuppongono le costituzioni, cioè sono fredde e indifferenti alla vita e morte di milioni di persone, e ancora più alla loro dignità, alla loro salute, al loro lavoro. Noi li votiamo, ma essi si infischiano di noi, non si sentono affatto tenuti a rappresentarci, e non esitano a sacrificarci per il loro interesse. La fiducia nelle istituzioni è l’illusione di fondo della idea democratica e di stato di diritto. L’OMS come la NATO: in tempi di guerra come in tempi di pandemia, per il potere politico siamo sempre carne da cannone. Come si arriva a tanto?

Senza risalire all’antichità, dalle guerre napoleoniche ad oggi, le grandi famiglie bancarie mondiali, Rothschild in testa, tra loro legate per via matrimoniale, e che oggi possiedono i mass media e l’industria farmaceutica, con successo portano avanti una strategia politica che consiste nel fomentare le guerre, finanziare tutte le parti belligeranti per la conduzione della guerra e poi per la ricostruzione, così da indebitarle fino al collo con le loro banche e assumerne il comando politico, nascosto dalla democrazia formale e di facciata. Anche adesso lo stanno facendo. Le guerre non vengono da inimicizie tra i popoli, bensì da calcoli di interesse finanziario, i quali vengono coperti suscitando le inimicizie mediante una propaganda mirata e pagata.

Il potere politico, questo potere politico, a livello internazionale come a livello nazionale, è  stato costruito attraverso l’indebitamento dei popoli e dei governi e della loro dipendenza da chi crea e fornisce loro il denaro per tirare avanti: la comunità dei grandi banchieri. Sono un indebitamento e una dipendenza costruiti metodicamente nei secoli da poche famiglie dinastiche, burattinaie di statisti grandi e piccoli. Vuoi individuare chi comanda effettivamente sulle nazioni? Guarda chi agisce senza rispondere delle sue azioni, chi detta la morale, chi si è arricchito durante le crisi economiche e soprattutto durante le guerre, e chi paga aliquote fiscali ridottissime. Ma soprattutto chi esercita la potestà di creare denaro senza copertura, denaro che lo stato accetta e impone per il pagamento delle tasse: quello è il sovrano politico.  

Per effetto del metodo di potere testé descritto, si  hanno democrazia e progresso civile durante tutto il periodo in cui la comunità bancaria esegue l’operazione di indebitamento senza uscita dello stato verso di sé, e deve tenere la gente calma e contenta, generando occupazione, benessere e consenso. Una volta che l’indebitamento è ben sviluppato, la democrazia lascia il passo alle richieste del mercato e il progresso lascia il passo alle necessità di sacrifici. E siccome non ci si può liberare da un debito con interessi pagandolo nella stessa moneta con cui lo si è contratto, si finisce per pagare col taglio dei salari, dei servizi, dei risparmi. Il capitalismo maturo non ha più bisogno di mantenere il consenso, il benessere e la fiducia popolari; li scarica come costi inutili. E fintanto che il dollaro o qualsiasi altra moneta debito verrà imposta come moneta di riserva e degli scambi internazionali, non vi sarà pace nel mondo.

Uno stato che tassa al 25% è finanziariamente sano. Uno stato che tassa al 50%, le sue attività economiche produttive, erodendo così la sua stessa economia per tirare avanti, è uno stato fallito. L’Italia tassa fino oltre il 60%.

Poiché lo stesso stato dipende da finanziatori privati per nutrire il proprio bilancio e sostenere il proprio debito, è inevitabile il take over, la privatizzazione delle funzioni pubbliche (ad esempio la sanità) e dei poteri dello stato da parte del capitale privato e conseguentemente la fine della dimensione pubblica, la quale può rinascere solo dal basso, in forma di gruppi e reti di uomini liberi che sì coalizzino per opporsi allo stato privatizzato, difendersi da esso, supplire in forma cooperativa al taglio dei servizi pubblici. Oggi invero gli stati hanno proprietari privati, che li dirigono nel loro proprio interesse, senza però prendersi la responsabilità del comando, ma scaricandola in parte sui popoli attraverso la finzione della democrazia, in parte sulle leggi naturali del mercato, mentre naturalmente esercitano il monopolio della verità, della moralità e della legalità sotto il nome di libertà di pensiero e della lotta alla disinformazione.

In linea con quanto sopra, oggi l’Ecofin, coi soli voti contrari di Italia e Ungheria, ha approvato l’imposizione della casa a zero emissioni entro il 2050. Costo medio stimato in € 500 al mq. Scopo è favorire l’incetta sottocosto del patrimonio immobiliare da parte della grande speculazione immobiliare e finanziaria, fedelmente rappresentata dagli eurocrati. E di colpire la casa di proprietà come supporto della famiglia e forma concreta di risparmio e indipendenza

Tiriamo le somme: se tutte le società sono governate da una élite, che sfrutta il resto del corpo sociale, ciò che fa della nostra élite occidentale un vero e proprio tumore maligno,  è che essa, come dicevamo, si regge sulla moneta debito che genera un debito pubblico e privato sempre crescente e non rimborsabile. Siamo perciò alle prese con uno squilibrio essenziale e ingravescente del sistema, uno squilibrio oramai compensabile solo mediante un’escalation incessante di depredazione e violenza. E attraverso la creazione di minacce e nemici esterni, col cui preteso giustificare le spese militari e tenere insieme la società nonostante le privazioni di diritti e le violenze economiche che le vengono inflitte. Oggi questo nemico è la Russia di Putin.

Decisamente, l’uomo e la società sono e funzionano come li hanno descritti Freud e Schopenhauer, non come li hanno immaginati Platone, S. Tommaso, gli utopisti e i padri delle costituzioni democratiche.

13.04.24 Marco Della Luna

 

 

 

1 risposta
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Andrebbe messo in Prima...

Ne concludo, ad onta dei soggetti tipo 'Barbie World' che pensano in rosa ( un tempo erano confraternite del tipo le 'sororoptimist' ) che la guerra è epitome necessaria e purtroppo ineludibile del nostro mondo 'ceteris paribus', ovvero data l'analisi fattuale egregiamente indicata nell'articolo.

La conclusione determina un esito fatale, che peraltro cerchiamo di evitare in tutti i modi: specie quelli sbagliati.

Porgere l'altra guancia, abbassarsi a dare ragione al più forte, prosternarsi a terra, dichiarare la propria sottomissione, chiedere pietà, non interessarsi a niente non aiuta la pace, non elimina le cause, non spezza la catena orrenda che lega il malvagio alla sua vittima, non consente di sopravvivere da uomini liberi e forti.

Semplicemente, seda il cuore, abbassa la coscienza ed alimenta la rassegnazione: aiuta solo a 'ben morire' ed eventualmente a mandare la propria animuccia in un paradiso fatto di ipocriti e lutulenti buonisti, in destestabile compagnia 'là dove ci darem la mano', dopo aver ceduto la propria umana dignità.

Se la guerra è oggi la guerra contro l'Umanità, più che lotta fratricida da cui emerga un vincitore, ed è lotta che si approssima giorno dopo giorno, almeno cerchiamo di capirlo rimanendo vigili e non nascondendolo.

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