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GENOCIDIO: LE BUGIE DELLA PFIZER HANNO CAUSATO UN ECCESSO DI 2 MILIONI DI MORTI SOMMANDO I DATI DI DIVERSE NAZIONI

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Genocidio: le bugie della Pfizer hanno causato un eccesso di 2 milioni di morti sommando i dati di diverse nazioni

Redazionale

The Exposé

21 marzo 2024

https://expose-news.com/2024/03/21/genocide-pfizer-lies-caused-20-million-deaths-counting-across-several-nations/

Rapporti segreti provenienti dai governi di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e gran parte dell'Europa hanno fatto suonare il campanello d'allarme a seguito della conferma che sono stati registrati su 20 milioni di decessi un conseguente aumento di 2 milioni di morti, da quando Pfizer ha mentito nel rendere valida una vaccinazione di massa con le iniezioni per il Covid-19.

Purtroppo, ulteriori rapporti pubblicati in sordina dal governo britannico confermano anche che i tassi della mortalità sono più bassi tra i non vaccinati in ogni singola fascia di età.

Perciò questo suggerisce con forza che le bugie della Pfizer hanno causato la morte di milioni di persone e che le inoculazioni per il Covd-19 sono di gran lunga il fattore che maggiormente ha contribuito ai milioni di morti in eccesso osservati nei paesi anglofoni e in gran parte dell’Europa.

 

I dati ufficiali forniti a EuroMOMO dal governo del Regno Unito e da altri 26 paesi di tutta Europa rivelano che la maggior parte del continente ha subito 375.253 morti in eccesso nel 2021 e 404.6000 morti in eccesso nel 2022. Ciò equivale a 779.853 morti in eccesso nei due anni. Le cifre non includono l’Ucraina, quindi non si può attribuirne la colpa alla guerra in corso.

L’Australia ha subito 11.068 morti in eccesso nel 2021 e poi lo scioccante numero di 22.730 morti in eccesso entro la 38ma settimana del 2022. Ciò è in netto contrasto con il 2020, quando furono registrate solo 1.306 morti in eccesso al culmine della pandemia di Covid e prima dell’introduzione del vaccino per il Covid.

Ciò vuol dire che l’Australia ha subito uno scioccante aumento del 1.640% delle morti in eccesso in sole 39 settimane nel 2022 rispetto alle 53 settimane nel 2020.

La Nuova Zelanda ha subito 2.169 morti in eccesso nel 2021 e poi uno scioccante numero di 5.286 morti in eccesso entro la settimana 49 del 2022. Si tratta di cifre sconcertanti per la piccola isola con una popolazione stimata di 5 milioni di persone.

Soprattutto se paragonati al 2020, quando non si sono verificati decessi in eccesso e sono stati effettivamente registrati 160 decessi in meno del previsto al culmine della pandemia di Covid e prima che iniziassero le iniezioni per il Covid.

Questo significa che la Nuova Zelanda ha subito uno pauroso aumento del 3.404% delle morti in eccesso in 49 settimane nel corso del 2022 rispetto alle 53 settimane nel 2020.

In Canada la situazione è stata altrettanto preoccupante. Il Paese ha subito 35.318 morti in eccesso nel 2021 e poi 25.333 morti in eccesso entro la 34ma settimana del 2022. E questo rispetto a 31.042 morti in eccesso nel 2020 entro la 53ma settimana.

Tuttavia, se si esaminano i dati fino alla 34ma settimana sia nel 2020 che nel 2021, diventa chiaro che il 2022 è stato di fatto l’anno peggiore in termini di morti in eccesso.

Entro la 34ma settimana  del 2020, il Canada aveva registrato 17.888 morti in eccesso. Entro la 34ma settimana  

del 2021, il Canada aveva registrato 18.498 morti in eccesso. Ma entro la 34ma settimana del 2022, il Canada aveva registrato 25.333 decessi in eccesso, che rappresentano un aumento del 42% rispetto ai decessi in eccesso registrati nel 2020, prima dell’introduzione delle iniezioni per il Covid-19.

Questo drammatico aumento delle morti in eccesso solleva seri interrogativi sulla sicurezza dei vaccini Covid-19 e se questi possano aver contribuito all’aumento delle morti in eccesso.

Gli Stati Uniti hanno subito 674.954 morti in eccesso nel 2021, e poi 434.520 morti in eccesso entro la 49ma settimana  del 2022. Ciò equivale a oltre 1,1 milioni di morti in eccesso in quasi due anni.

Gli Stati Uniti hanno subito l’incredibile cifra di 674.954 morti in eccesso nel 2021, un anno che ha visto il paese indotto a intervenire pesantemente per far iniettare più volte i cittadini durante il lancio di massa dei vaccini Covid-19. Questi numeri rappresentano un aumento significativo dei decessi rispetto agli anni precedenti e hanno sollevato campanelli d’allarme sia tra il pubblico che tra gli operatori sanitari.

La situazione non è migliorata nel 2022, con 434.520 decessi in eccesso registrati entro la 49ma settimana, portando il numero totale di decessi in eccesso a oltre 1,1 milioni in quasi due anni.

Si tratta di un numero sconcertante che ha portato a interrogarsi sull’efficacia del vaccino e sulla risposta del governo alla presunta pandemia.

La versione ufficiale avanzata dai governi e dalle organizzazioni sanitarie è che i decessi nel 2020 sono aumentati a causa dello scoppio della presunta pandemia di Covid-19, la cui risposta ha avuto ripercussioni negative su milioni di persone in tutto il mondo.

Tuttavia, con il progredire della pandemia e lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino, la narrazione si è

spostata per concentrarsi sulla sicurezza e sull’efficacia dell’iniezione di Covid-19 come mezzo per frenare la

diffusione del virus e ridurre il numero di decessi.

Questa narrazione è stata rafforzata da varie campagne di propaganda, dichiarazioni pubbliche e comunicazioni ufficiali, con il messaggio che il vaccino era “sicuro ed efficace” e che rappresentava “la chiave per porre fine alla pandemia”.

Tuttavia, i dati e i rapporti ufficiali rilasciati dai governi di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e gran parte dell’Europa hanno dimostrato che è accaduto il contrario, con milioni di morti in eccesso registrati dall’introduzione di massa delle inoculazioni contro il Covid-19.

Ciò ha portato a molte domande in tutto il mondo sulla sicurezza del vaccino, sui fatti della narrativa ufficiale e sull’integrità dei governi e degli organismi di sanità pubblica.

I dati sono stati forniti sia all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) [1] che a EuroMOMO [2] dalle organizzazioni governative di ciascun paese. I dati statunitensi sono stati forniti dai Centers for Disease Control. I dati del Regno Unito sono stati forniti dall’Office for National Statistics. E i dati dell'Australia sono stati forniti dall'Ufficio australiano di statistica.

 Quindi queste non sono stime indipendenti, ma dati ufficiali autorizzati dal governo. E dimostrano che i paesi dei “Cinque Occhi” e altri 26 paesi in tutta Europa hanno subito 1,99 milioni di morti in eccesso da quando alle inoculazioni per il Covid-19 è stata concessa per la prima volta l’autorizzazione all’uso di emergenza.

I dati ufficiali pubblicati dal governo del Regno Unito certamente suggeriscono che i vaccini contro il Covid-19 potrebbero essere stati il ​​principale fattore che ha contribuito ai milioni di morti in eccesso osservati nei “Cinque Occhi” e in gran parte dell’Europa. Oltretutto, in quanto i dati confermano che i tassi di mortalità sono più bassi tra i non vaccinati in ogni singola fascia di età.

I dati possono essere trovati in un rapporto intitolato "Decessi per stato di vaccinazione, Inghilterra, dal 1 gennaio 2021 al 31 maggio 2022" [3], ed è possibile accedervi sul sito ONS qui [4] e per scaricarli qui [5].

La tabella 2 del rapporto contiene i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione per fascia di età per decessi per 100.000 persone-anno in Inghilterra fino a maggio 2022.

Abbiamo preso i dati forniti dall'ONS per il periodo da gennaio a maggio 2022 e prodotto i seguenti grafici che rivelano le orribili conseguenze della campagna di vaccinazione di massa contro il Covid-19.

 

Dai 18 ai 39 anni

Il grafico seguente mostra i tassi mensili della mortalità standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i giovani di età compresa tra 18 e 39 anni per decessi non Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

 

In ogni singolo mese dall’inizio del 2022, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 39 anni parzialmente vaccinati e doppiamente vaccinati hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto ai soggetti non vaccinati di età compresa tra le stesse età. I soggetti di età compresa tra 18 e 39 anni vaccinati tre volte, tuttavia, hanno avuto un tasso di mortalità che è peggiorato nel mese successivo alla campagna di richiamo di massa avvenuta nel Regno Unito nel dicembre 2021.

A gennaio, i soggetti tra i 18 e i 39 anni vaccinati tre volte avevano una probabilità leggermente inferiore di morire rispetto ai soggetti tra i 18 e i 39 anni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 29,8 per 100.000 tra i non vaccinati e 28,1 per 100.000 tra i tre vaccinati.

Ma tutto è cambiato da febbraio in poi. A febbraio, i soggetti tra i 18 e i 39 anni vaccinati tre volte avevano il 27% in più di probabilità di morire rispetto ai soggetti tra i 18 e i 39 anni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 26,7 per 100.000 tra i tripli vaccinati e di 21 per 100.000 tra i non vaccinati.

Le cose purtroppo però sono andate ancora peggio per i vaccinati tre volte entro maggio 2022. I dati mostrano che a maggio i soggetti tra i 18 e i 39 anni vaccinati tre volte avevano il 52% in più di probabilità di morire rispetto ai soggetti tra i 18 e i 39 anni non vaccinati, con un tasso di mortalità del 21,4% per 100.000 tra i tripli vaccinati e 14,1 tra i non vaccinati.

I dati peggiori finora però riguardano i parzialmente vaccinati, con maggio che ha visto i parzialmente vaccinati tra i 18 e i 39 anni avere il 202% in più di probabilità di morire rispetto ai non vaccinati tra i 18 e i 39 anni.

 

Dai 40 ai 49 anni

Il grafico seguente mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 40 e i 49 anni per i decessi non legati al Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Vediamo più o meno gli stessi dati quando si tratta di persone di età compresa tra i 40 e i 49 anni. In ogni singolo mese dall’inizio del 2022, i soggetti tra i 40 e i 49 anni parzialmente vaccinati e doppiamente vaccinati hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto ai soggetti tra i 40 e i 49 anni non vaccinati.

Il mese peggiore per il tasso di mortalità tra i vaccinati parzialmente e doppiamente rispetto ai non vaccinati è stato febbraio. In questo mese i soggetti tra i 40 e i 49 anni parzialmente vaccinati hanno avuto il 264% di probabilità in più di morire rispetto ai soggetti tra i 40 e i 49 anni non vaccinati. Mentre i 40-49enni doppiamente vaccinati avevano il 61% in più di probabilità di morire rispetto ai 40-49enni non vaccinati.

Entro maggio 2022, cinque mesi dopo la campagna di richiamo di massa, i 40-49enni vaccinati tre volte avevano il 40% in più di probabilità di morire rispetto ai 40-49enni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 81,8 per 100.000 tra i tripli vaccinati e un tasso di mortalità di 58,4 tra i non vaccinati.

 

Dai 50 ai 59 anni

Il grafico che segue mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 50 e i 59 anni per i decessi non legati al Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Ancora una volta vediamo esattamente lo stesso modello tra i 50 e i 59 anni osservato tra i 40 e i 49 anni.

In ogni singolo mese dall’inizio del 2022, le persone di età compresa tra 50 e 59 anni parzialmente vaccinate e doppiamente vaccinate hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto alle persone di età compresa tra 50 e 59 anni non vaccinate.

Maggio è stato il mese peggiore per i soggetti tra i 50 e i 59 anni parzialmente vaccinati, poiché avevano il 170% in più di probabilità di morire rispetto ai soggetti tra i 50 e i 59 anni non vaccinati.

Gennaio è stato invece il mese peggiore per i 50-59enni doppiamente vaccinati, poiché avevano il 115% in più di probabilità di morire rispetto ai 50-59enni non vaccinati.

Entro maggio 2022, cinque mesi dopo la campagna di richiamo di massa, i 50-59enni vaccinati tre volte avevano il 17% in più di probabilità di morire rispetto ai 50-59enni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 332 per 100.000 tra i tripli vaccinati e un tasso di mortalità di 282,9 per 100.000 tra i non vaccinati.

Pertanto, entro maggio 2022, i soggetti di età compresa tra 50 e 59 anni non vaccinati avevano meno probabilità di morire tra tutti i gruppi vaccinati.

 

Dai 60 ai 69 anni

Il grafico seguente mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 60 e i 69 anni per i decessi non legati al Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Le persone tra i 60 e i 69 anni mostrano esattamente lo stesso schema delle persone tra i 18 e i 39 anni. I vaccinati doppi e parzialmente vaccinati hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto ai non vaccinati dall’inizio dell’anno, e i vaccinati tre volti hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto ai non vaccinati da febbraio.

A gennaio, le persone di età compresa tra 60 e 69 anni parzialmente vaccinate avevano un sorprendente 256% di probabilità in più di morire rispetto alle persone di età compresa tra 60 e 69 anni non vaccinate. Nello stesso mese, invece, le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni doppiamente vaccinate avevano il 223% in più di probabilità di morire rispetto alle persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni non vaccinate.

A maggio, le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni vaccinate tre volte avevano il 117% in più di probabilità di morire rispetto alle persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni non vaccinate, con un tasso di mortalità di 1801,3 per 100.000 tra i tripli vaccinati e un tasso di mortalità di appena 831,1 tra i non vaccinati.

 

Dai 70 ai 79 anni

Il grafico seguente mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 70 e i 79 anni per i decessi non legati al Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Le cose sono leggermente diverse per le persone di età compresa tra 70 e 70 anni perché i dati rivelano che i non vaccinati hanno meno probabilità di morire ogni mese dall’inizio dell’anno.

A gennaio, i vaccinati parzialmente avevano il 198% di probabilità in più di morire rispetto ai non vaccinati, mentre i doppiamente vaccinati avevano un sorprendente 267% di probabilità in più di morire rispetto ai non vaccinati. I dati peggiori, tuttavia, si registrano nel mese di maggio, quando i 70-79enni vaccinati tre volte hanno registrato un preoccupante 332% in più di probabilità di morire rispetto ai 70-79enni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 9.417,2 ogni 100.000 tra i tripli vaccinati e appena 2181 ogni 100mila tra i non vaccinati.

 

Da 80 a 89 anni

Il grafico che segue mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra gli 80 e gli 89 anni per decessi non Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Anche qui vediamo lo stesso schema tra gli 80-89 anni osservato tra i 70-79enni, con i non vaccinati che hanno meno probabilità di morire ogni mese dall’inizio dell’anno.

Ad aprile, le persone di età compresa tra 80 e 89 anni doppiamente vaccinate avevano il 213% di probabilità in più di morire rispetto alle persone di età compresa tra 80 e 89 anni non vaccinate, con un tasso di mortalità di 7.598,9 per 100.000 tra i non vaccinati e un preoccupante tasso di mortalità di 23.781,8 per 100.000. tra i doppiamente vaccinati. Ma nello stesso mese, le persone di età compresa tra 80 e 89 anni parzialmente vaccinate avevano un terrificante 672% di probabilità in più di morire rispetto alle persone di età compresa tra 80 e 89 anni non vaccinate, con uno scioccante tasso di mortalità di 58.668,9 per 100.000 tra i parzialmente vaccinati. Entro maggio 2022, le persone di età compresa tra 80 e 89 anni triplamente vaccinate avevano il 142% di probabilità in più di morire rispetto alle persone di età compresa tra 80 e 89 anni non vaccinate, con un tasso di mortalità di 14.002,3 ​​tra i tre volte vaccinati e un tasso di mortalità di 5.789,1 tra i non vaccinati.

 

Da 90 + anni

Il grafico successivo mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra gli ultranovantenni per decessi non legati al Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022:

Infine, osserviamo nuovamente lo stesso andamento tra gli ultranovantenni, con i non vaccinati che hanno meno probabilità di morire ogni mese dall’inizio dell’anno.

Nel mese di aprile, gli ultranovantenni doppiamente vaccinati avevano il 244% in più di probabilità di morire rispetto agli ultranovantenni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 62.302,7 per 100.000 tra i doppiamente vaccinati e un tasso di mortalità di 18.090,6 tra i non vaccinati.

Nello stesso mese, tuttavia, gli ultranovantenni parzialmente vaccinati avevano un sorprendente 572% di probabilità in più di morire rispetto agli ultranovantenni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 121.749,9 per 100.000 anni-persona tra i parzialmente vaccinati.

Entro maggio 2022, gli ultraottantenni tre volte vaccinati avevano il 26% in più di probabilità di morire rispetto agli ultranovantenni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 13.761,6 per 100.000 tra i non vaccinati e un tasso di mortalità di 17.272,2 per 100.000 tra i tripla vaccinazione.

 

Sicuro ed efficace?

I rapporti e i dati ufficiali dei governi di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e gran parte dell’Europa hanno sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza delle iniezioni di Covid-19.

I dati dimostrano che dall’introduzione di massa dei vaccini, sono stati registrati quasi 2 milioni di decessi in più, con i tassi di mortalità più bassi tra i non vaccinati in ogni singola fascia di età. Ciò solleva importanti domande sul potenziale legame tra le iniezioni di Covid-19 e l’aumento delle morti in eccesso.

La narrativa ufficiale secondo cui i vaccini sono sicuri ed efficaci e ridurrebbero il numero di decessi viene messa in discussione dai dati. L’incredibile numero di morti in eccesso negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e gran parte dell’Europa è motivo di preoccupazione e richiede un’indagine approfondita. È fondamentale che venga condotta un’indagine imparziale, trasparente e indipendente per determinare la vera causa di questi decessi in eccesso e garantire la sicurezza dei futuri vaccini.

In conclusione, è estremamente probabile che le iniezioni di Covid-19 siano responsabili dell’enorme aumento delle morti in eccesso in tutto il mondo. I dati e le cifre parlano chiaro.

La narrazione ufficiale secondo cui i vaccini sono sicuri ed efficaci viene messa in discussione e molti ora si chiederanno se possa essere una vera e propria bugia.

  1. https://stats.oecd.org/index.aspx?queryid=104676
  2. https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps
  3. https://www.ons.gov.uk/file?uri=/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmarriages/deaths/datasets/deathsbyvaccinationstatusengland/deathsoccurringbetween1january2021and31may2022/referencetable06072022accessible.xlsx
  4. https://www.ons.gov.uk/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmarriages/deaths/datasets/deathsbyvaccinationstatusengland
  5. https://www.ons.gov.uk/file?uri=/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmarriages/deaths/datasets/deathsbyvaccinationstatusengland/deathsoccurringbetween1january2021and31may2022/referencetable06072022accessible.xlsx
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