“La Grande bellezza...
 
Notifiche
Cancella tutti

“La Grande bellezza” è un bluff


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  


“La Grande bellezza”. Il “capolavoro” di sorrentino è un bluff

Leggo sul giornale di oggi che questo film di sorrentino, “la grande bellezza”, sarebbe candidato a prendere il golden globe e forse anche qualche oscar 😮
Probabilmente si tratta di qualche trovata pubblicitaria per incoraggiare la gente a vederselo a natale, che il cinema- con quel che costa- è diventato un rito da grandi occasioni.

Ebbene sono qui per dirvi: non andate a vederlo! Tenetevi in tasca i vostri miserabili 7 euro piuttosto che fruire di questo film, perchè è il classico film “pompato” che poi quando è finito e uscite dalla sala alleggeriti dai vostri euro rimpiangete di averli persi, oltre all’ora e mezza spesa per il film.
The Great Beauty aka La Grande Bellezza film still

La trama: non c’è. Non esiste una vera storia in questo film. Tutto ruota attorno alla figura di uno scrittore-giornalista, frequentatore del “bel mondo” dell’oligarchia ricca romana, che in passato aveva scritto un libro “bellissimo” e che poi non era piu’ riuscito a scriverne. Tema del film, insomma, è questa perduta ispirazione dello scrittore. Che assomiglia al padre del ragazzo impedito dei “soliti idioti” e che, nel suo personaggio, frequenta tutte le feste e i ritrovi dell’ottima borghesia romana che si da a balletti, danze, “trenini” in feste scatenate, sullo sfondo di Roma che, va da se, è la piu’ bella città del mondo. Quindi la “grande bellezza” è quella della città, che contrasta in modo stridente con la bruttezza della “buona societa’” che si da alla pazza gioia.
Il film è popolato da personaggi di scarsa levatura, che parlano un linguaggio fastidiosamente forbito, come a voler apparire intellettivi ad ogni costo. Lo scrittore si destreggia tra signore ricche che sono in cerca di trombamici per noia e che fanno contrasto con una signorina malata che si paga le cure costose facendo gli spogliarelli. Questa signorina è Sabrina Ferilli, nel film e il contrasto colpisce talmente il nostro protagonista che la sposa. Ma lei, subito dopo il matrimonio, muore.

Poi altri episodi che non hanno nè capo nè coda, come quello della santona simil-santa teresa di calcutta che dopo ore di silenzio apre bocca per chiedere allo scrittore perchè non abbia piu’ scritto (e qui c’è il tentativo, palesemente non riuscito di suscitare grande emozione).

Inutile dire che le riprese dove il regista ha cercato di dar l’idea che questa santona fosse realmente mistica, durano ore e ore (almeno nella mia percezione soggettiva, poi magari sono di cinque minuti).

Alla fine, non si capisce in virtu’ di che cosa, il tipo si illumina e c’è l’ultima scena (mi pare, ma non è che sia un film che s’imprime nella memoria) in cui si capisce che si metterà di nuovo a scrivere. Fine. Titoli di coda e voi con l’amaro in bocca perchè avete perso un’ora e mezza di vita.

Per una frazione di secondo, le riprese di roma mi hanno fatto pensare al Greenaway, meraviglioso regista de “il ventre dell’architetto” ma poi pero’mi è campeggiata nella mente una buona guida turistica di Roma. Che gli è stata da consulente a sorrentino. 🙄

Fonte: www.cloroalclero.com
15.12.2013


Citazione
Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1577
 

Sul film che sia brutto o bello è soggettivo; non è un capolavoro assoluto e a me è piaciuto soprattutto perché il livello è talmente calato che questo sembra chissà che.

Ma chi è quello che scrive? Non ha capito veramente una mazza...

Dice:

"Quindi la “grande bellezza” è quella della città, che contrasta in modo stridente con la bruttezza della “buona societa’” che si da alla pazza gioia."

Ma è il contrario povero piccino, esattamente il contrario. La grande bellezza è una cosa che uccide...te lo ricordi il giapponese che ci resta secco all'inizio?
E l'ossessione della grande bellezza porta all'alienazione dalla propria vita affettiva.

Il regista dice, caro piccino che scrivi questa recensione da prima elementare:
il sogno meraviglioso ma irraggiungibile della grande bellezza in cui vive da secoli l'Italia ci porta a non guardare la nostra realtà per non rimanerne delusi e a cercare di prolungare il sogno di bellezza che ci siamo prefissi con tutti mezzi: droghe, menzogne, illegalità.
L'unica soluzione è che TUTTI INSIEME impariamo a condividere le nostre debolezze e piccole vergognose bruttezze; se lo faremo tutti insieme ci libereremo dall'ossessione.
E infatti chi è il personaggio positivo addetto alla consolazione di Jep Gambardella: una nana intelligente, di successo e molto buona (una nana è brutta, capisci cloroalclero?):


RispondiCitazione
cdcuser
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 555
 

Bravo Black_Jack, sono completamente d'accordo con il tuo commento


RispondiCitazione
Zret
 Zret
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2925
 

La Grande bruttezza con la bruttura delle scie ogni qual volta è inquadrato il cielo.


RispondiCitazione
cloroalclero
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 443
 

x black jack E che significa? la bellezza di roma è la bellezza di roma. Che contrasti con la società che il protagonista descrive nei suoi articoli, lo dice lui nel film, non è una mia interpretazione.

Il passaggio del giapponese che muore con il resto del 'plot' sinceramente mi coglie di sorpresa. magari hai pure ragione a darvi questa lettura simbolica, forse corrisponde anche all'intenzione dello sceneggiatore, ma certo non si evince dal film.

Difatti iltipo ha come consolazione la nana ma si sposa con la ferilli che ha come principium individuationis rispetto alle altre tipe che frequenta,,che non butta il suo tempo in feste , ma lavora per curare la sua malattia. Il significato complessivo del film.... se è quel che dici tu ti faccio i complimenti ma dovresti dirmi esattamente da cosa lo evinci, perché segni e controsegni allontanano da quel che interpreti tu. O forse sono io che 'non capisco di cinema'. Ma forse!


RispondiCitazione
Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1577
 

x black jack E che significa? la bellezza di roma è la bellezza di roma. Che contrasti con la società che il protagonista descrive nei suoi articoli, lo dice lui nel film, non è una mia interpretazione.

Il passaggio del giapponese che muore con il resto del 'plot' sinceramente mi coglie di sorpresa. magari hai pure ragione a darvi questa lettura simbolica, forse corrisponde anche all'intenzione dello sceneggiatore, ma certo non si evince dal film.

Difatti iltipo ha come consolazione la nana ma si sposa con la ferilli che ha come principium individuationis rispetto alle altre tipe che frequenta,,che non butta il suo tempo in feste , ma lavora per curare la sua malattia. Il significato complessivo del film.... se è quel che dici tu ti faccio i complimenti ma dovresti dirmi esattamente da cosa lo evinci, perché segni e controsegni allontanano da quel che interpreti tu. O forse sono io che 'non capisco di cinema'. Ma forse!

Ah, mannaggia alla pupazza...

Ma come "non si evince dal film"...CLORO!!! E' addirittura didascalico a volte!

La nana, caro Cloro, è l'Italia buona, quella che non insegue il sogno micidiale della Grande Bellezza, un'Italia di piccoli imprenditori, intelligentissima, di successo e soprattutto buona; buona perché non si vergogna della propria bruttezza e soprattutto conosce e non "giudica" quelle degli altri.

Vabbè. stai proprio all'ABC, ma intravedo (forse) delle possibilità di evoluzione.
Se c'è un film di cui vuoi capire qualcosa sono qui a tua disposizione (ammesso che anche io lo abbia visto).

Ricordati però che l'ermeneutica non è una decifrazione di significati, ossia non devi avvicinarti a un film solamente ed esclusivamente per decriptare il messaggio del regista.
Ermeneutica significa in primo luogo lasciar uscire fuori e dare forma a ciò che il film evoca dentro di noi; il presunto significato del film è (in parte) solo un mezzo per permetterci la rappresentazione di noi stessi davanti alla nostra mente e alla nostra anima.
Non dico che allora qualsiasi interpretazione è buona, ma che lo scopo della fruizione non è trovare un singolo significato, ma reinterpretarlo in continuazione. E il fine ultimo non è altro che ascoltare gli altri parlarne e parlarne a nostra volta con gli altri; il fine ultimo è quel rapporto di durata limitata in cui si stabilisce un contatto fra due o più persone che parlano appassionatamente di arte.

Intanto ti lascio un piccolo esercizio.
Cerca un filmato di Peter Greenaway che si intitola "Rembrandt's j'accuse".
Te lo do in inglese con opzione per sottotitoli in spagnolo; se te lo scarichi da qualche parte (emule, ad esempio) puoi cercare i sottotitoli in italiano e li metti su con VLC. E' importante capire bene le parole. Se hai problemi a trovarlo dimmelo.

http://www.youtube.com/watch?v=miakrOVtKQA

Prima di vedere questo filmato (non è un film con una storia) guardi con attenzione il quadro di Rembrandt "La Ronda di notte"

http://www.iltag.it/2013/04/19/ha-riaperto-il-rijksmuseum/

Ci pensi un po' e poi ti guardi "Rembrandt's j'accuse".

Dopo di che ne parliamo e poi passeremo alla lezione due.

P.S.: Dammi retta, fai sta cosa.


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Io avevo capito che la grande bellezza erano le tette della sua prima fidanzatina, come si evince dalla scena finale...
Scherzo, però...


RispondiCitazione
Condividi: