Le Iene di Tarantin...
 
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Le Iene di Tarantino - un gay movie

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Tibidabo
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PREMESSA

Fra le regolette ermeneutiche di base ce n'è un fondamentale: se in un racconto qualcosa viene narrata mentre si svolge è "vera".
Se al contrario viene riportata da qualcuno che ne dà un resoconto "dopo" è "falsa" ossia si sta alludendo a qualcosa che va intuito dal lettore.
Questo indipendentemente dalle intenzioni di chi scrive ma quando l'opera proviene da un autore di un certo livello è sicuramente un indizio messo a bella posta.

In generale: quando c'è un buco di senso, specialmente se enfatizzato, lì c'è la chiave.

Un paio di esempi fra i tanti, forse i più singolari che mi sia capitato di trovare.

Billy Budd uccide con un solo pugno il nostromo che lo accusava ingiustamente di tentare un ammutinamento.
Il capitano della nave militare nella quale Billy presta servizio, presente alla scena, prima del giudizio vuole un colloquio privato con lui e poi inspiegabilmente insiste che venga impiccato subito invece di portarlo fino in Inghilterra davanti alla corte marziale dove, se il capitano avesse testimoniato portando le evidenti attenuanti a suo favore, Billy forse sarebbe stato risparmiato almeno dalla pena capitale.

Cosa è successo in quel colloquio privato, la celebre "closeted interview"?

Melville:

"Beyond the communication of the sentence what took
place at this interview [il colloquio fra Billy e il capitano] was never known. But in view of
the character of the twain briefly closeted in that state-
room, each radically sharing in the rarer qualities of our
nature—so rare indeed as to be all but incredible to av-
erage minds however much cultivated
—some conjectures
may be ventured."

"Alcune congetture"...

Qui si dilunga in "ipotesi" che però, volutamente, non sono conclusive poi:

"But there is no telling the sacrament, seldom if in any case
revealed to the gadding world, wherever under circum-
stances at all akin to those here attempted to be set
forth, two of great Nature’s nobler order embrace. There
is privacy at the time, inviolable to the survivor, and holy
oblivion
, the sequel to each diviner magnanimity, provi-
dentially covers all at last
.
The first to encounter Captain Vere in act of leaving the
compartment was the senior Lieutenant. The face he be-
held, for the moment one expressive of the agony of the
strong
, was to that officer, tho’ a man of fifty, a startling
revelation
. That the condemned one suffered less than
he who mainly had effected the condemnation was ap-
parently indicated by the former’s exclamation in the scene
soon perforce to be touched upon."

Che ha detto?
Non si sa, non si capisce.
E quindi sta parlando di qualcosa che non si può dire che però si rivela in quell' "embrace" e che spiega la fretta improvvisa del capitano Vere di fare impiccare Billy subito, lì sulla nave.

C'è un 'altro esempio, che è la chiave decisiva (insieme a un precedente passaggio altrettanto straordinario dove per due volte consecutive usa la parola "ejaculate" per dire "esclamare", le uniche due volte in cui quel termine ambiguo appare nel romanzo).
Billy è sull'albero maestro con il cappio al collo.
Siamo nel periodo dei grandi ammutinamenti della marina britannica in coincidenza con la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche immediatamente successive.
Billy è "amato" dall'equipaggio ma sa che i rapporti di potere e "di classe" distruggono l'anima dell'uomo prima della caduta (termine usato dallo stesso Melville).
Sa anche che ormai un ammutinamento sarebbe solo un insensato conato senza autentica ribellione.
Il popolo, Cristo sofferente in terra, è irrimediabilmente sconfitto.
In fondo il capitano Vere lo sta liberando da una esistenza che da secoli non ha più senso per un uomo che abbia la disgrazia di essere rimasto integro (e in in una maniera piena di sfaccettature "ingenuo", al limite dello "stupido").
Un attimo prima di essere lanciato nel vuoto e sollevato dalla corda pronuncia una delle sue frasi dal senso variamente interpretabile:

"Dio benedica il capitano Vere!"

Tirano la corda e come un Cristo in una ascensione fallimentare:

"At the same moment it chanced that the vapory fleece hanging low in
the East, was shot thro’ with a soft glory as of the fleece
of the Lamb of God seen in mystical vision, and simulta-
neously therewith, watched by the wedged mass of up-
turned faces
[l'ultimo sguardo al popolo senza più speranza], Billy ascended; and, ascending, took the
full rose of the dawn."

Non scrive male.

In quel momento, alle misteriose parole di Billy, al capitano succede qualcosa di strano:

"At the pronounced words and the spontaneous echo
that voluminously rebounded them [il vociare dei marinai], Captain Vere, either
thro’ stoic self-control or a sort of momentary paralysis
induced by emotional shock, stood erectly rigid as a mus-
ket in the ship-armorer’s rack."

Self control?
No, dice Melville.
Momentanea paralisi?
Ma che significa?
C'è che però il capitano si..."irrigidisce eretto"...come un moschetto sulla rastrelliera dell'armiere di bordo...

Ora siccome tutti si meravigliano del fatto che Billy impiccato NON ha l'obbligatoria erezione da asfissia; siccome il medico di bordo dice a uno degli ufficiali in seconda che questo è scientificamente impossibile e che questa erezione ci "deve" essere ma lui non sa perchè non ci sia; ne consegue che quella erezione mancata in Billy ce l'ha avuta qualcun altro...e c'è un moschetto eretto e rigido sulla rastrelliera di bordo che sta in una certa posizione inequivocabile...

Quindi Melville, come nel caso della closeted interview, dà alcune spiegazioni di cui "non è sicuro" per suggerire che sta parlando di altro riservato a chi abbia gli aures audiendi.

Lo stesso vale per quella regoletta ermeneutica di cui ho parlato all'inizio, quella della narrazione in diretta o in differita, che cambiano il senso del testo in maniera radicale.

Qui l'ermeneutica gender tende ad arenarsi e a limitarsi a una constatazione della repressione da parte del "sistema" degli istinti bisessuali. Chissenefrega della repressione...l'omosessualità è una metafora che va interpretata...il gender arriva a un passo dalla verità e si ferma, per questo ha finito per farsi cooptare.

LE IENE - di Tarantino

Passa per un esercizio di stile, un film di veri uomini in cui si rappresenta l'iperbole del macho nel nostro tempo.
In realtà è un film gay che mette in scena il testo seminale del gender che è "Epistemology of the closet" di Eve Kosofsky Sedgwick.

Un libro pesantissimo ma molto interessante, da leggere saltando le pagine perché è una scrittrice un pelino ossessiva.

Il succo in due parolette è che l'omosessualità è un sottotesto negato ma vissuto sempre e da tutti, quantomeno come metafora.
E c'è la regola del "segreto di Pulcinella" ossia tutti sanno, quasi tutti praticano ("quasi" per cortesia...) o hanno praticato qualche volta ma negano pur sapendolo tutti, incolpando l'altro di essere lui il "frocio".
"Quasi tutti" nella "pratica", ma "tutti" nella metafora.
Sia nella vita che nell'espressione letteraria e artistica che, soprattutto, nei rapporti di potere e di classe.

Il film inizia con una introduzione in un coffee shop, poi i titoli di apertura mentre i banditi si apprestano a compiere una rapina.

Subito dopo la rappresentazione vera e propria della storia inizia con una scena in macchina (la rapina inspiegabilmente è andata male per l'arrivo inaspettato delle forze dell'ordine) con Tim Roth ferito gravemente al ventre che urla di dolore mentre Harvey Keitel lo incoraggia virilmente ma anche "affettuosamente".
A un certo punto, fra le urla di dolore, Tim Roth chiama per nome Harvey Keitel:

"Larry...I am so scared...would you please hold me..."

Chi ha visto il film sa che la regola più importante per i banditi, che lavoreranno insieme una o due settimane e poi non dovranno vedersi più, è quella di non dire mai né il loro nome né la città dove da cui provengono.

E' la loro unica speranza di salvezza se qualcuno dovesse essere catturato dalla polizia.
E' il loro segreto mortale.

Già qui dovrebbe essere tutto chiaro: quando, in quale unica situazione un uomo si sente spinto a rivelare il proprio segreto mortale?

Nascosti in un magazzino vuoto Harvey e Tim si incontrano col complice Mr. Pink (un po' scocciato di essere Pink) il quale scopre subito che i due si conoscono per nome.
Si insospettisce e interroga Harvey il quale non reagisce realmente "da macho" cioè "incazzandosi" ma reagisce da uomo in forte imbarazzo.
Pink insiste e scopre che Harvey ha addirittura rivelato la città di provenienza.
Quando?
Perché?
Harvey sempre più in imbarazzo balbetta delle scuse per giustificarsi.

Ma attenzione: noi non abbiamo visto il momento in cui c'è stata la reciproca confessione...ne abbiamo solo un resoconto "dopo"...qui entra in gioco la regoletta ermeneutica del racconto fatto in diretta che significa altro da quello fatto in differita...ciò che dice Harvey non è "vero", suggerisce Tarantino, e quindi sta nascondendo qualcosa...

Harvey è in imbarazzo perchè sa perfettamente che fra poco Pink trarrà le ovvie conclusioni del caso...ossia in quale occasione di particolare intimità è avvenuta la confessione...

A quel punto, messo alle strette, Harvey ha una sola scelta per evitare che la sua mascolinità venga messa in dubbio: tira fuori il pistolone...

"Che je voresti di' a st'abbacchio?"

Pink immediatamente (è obbligato a questo punto) "estrae" a sua volta:

"E bbeccate sto bbambino..."

Mexican stand off fra machos in grave imbarazzo...e interviene Matt Madsen, il matto, che ironicamente applaude alla scontata messa in scena.
Applaude sarcastico perché è una recita obbligata e stantia in cui tutti sanno perfettamente che stanno recitando cioè è quel segreto di Pulcinella di cui parla "Epistemology of the Closet".
Se ricordate l'addestramento dell'infiltrato si svolge su degli improvvisati palcoscenici urbani.
Per prima cosa bisogna saper "recitare" per stare da "vero uomo" fra i "veri uomini".

Alla fine del film, svelato il tradimento di Tim Roth, davanti ai poliziotti con le armi spianate, quando ormai non c'è più speranza, Harvey Keitel prende fra le sue braccia Tim, pronto a ucciderlo e a suicidarsi...Tim si volta con uno sguardo che è solo di amore e lo abbraccia a sua volta come a dire: "Uccidimi ma sappi che il mio affetto era autentico"...

L'altra scena significativa si svolge nell'ufficio super maschile dell'anziano capo banda, il padre di Nice Guy che è molto amico del matto Matt Madsen.
Due enormi zanne di elefante dall'inequivocabile significato decorano la stanza a scanso di equivoci.

Matt è stato a lungo in prigione sempre aiutato dal capo che gli vuole molto bene sapendo che è un caro amico del figlio.

I tre si incontrano, subito Nice Guy e Matt si esibiscono i virili rievocazioni dell'antica amicizia.
Si prendono a male parole come di prammatica e si mettono a lottare mimando qualcosa che non è difficile immaginare.
Il padre si scoccia e dice una frase apparentemente "normale":

"Queste cose valle a fare nel tuo ufficio, non qui"

Anche qui non c'è un generico rimprovero, che sarebbe sostanzialmente senza un significato narrativo, ma sta dicendo: "So che queste cose si fanno, le abbiamo fatte tutti, ma non in pubblico. Si devono salvare sempre le apparenze poi in privato fate quello che vi pare"

Infatti, punzecchiati dalla frase del padre capo banda, i due si scaldano e cominciano a lanciarsi pesanti accuse reciproche di omosessualità.

Il segreto di Pulcinella che viene scaricato sull'altro.

"Abbiamo fatto certe cose ma il vero frocio sei solo tu"

Quindi vengono messi in scena due amori, uno intimo e "delicato" fra Tim e Harvey, un altro violento, disperato, pasoliniano, fra Nice Guy e Matt.

Espressioni entrambe di quella parte dell'universo maschile che "secondo le regole non scritte" non potrà mai essere realmente condiviso con una donna (così come una parte di quello femminile, "per regola", resta incomunicabile agli uomini) e che nonostante la sua brutalità ha anch'esso bisogno di un riconoscimento affettivo.
Ma rivelarlo sarebbe considerato debolezza in un mondo dove i ruoli sono rigidamente imposti al fine di mantenere una determinata struttura di potere che si fonda sulla coercizione di qualsiasi autentica individualità che non sia "funzionale".

La stessa repressione è riservata alle donne che pretendano di uscire dai ruoli assegnati assumendo quello di protagoniste rivali del maschio.

Su questo il gender compie un'analisi che è validissima ma la limita alla constatazione che "esiste una forma di repressione della sessualità" senza proporre una nuova struttura della società al di là della vuota rievocazione di indeterminati "istinti perduti".
La conseguenza è stata la cooptazione dell'LGBT in funzione antipolitica.
La reazione generale è quella di tornare ai vecchi "ruoli naturali", alla famiglia patriarcale, a forme ridicole di sciovinismo che poi diventa nazionalismo per cui il potere stupito ringrazia e finisce in tutta comodità, con lo stolido consenso bipartisan (e bisex) di LGBT e nostalgici maschilisti, la sua opera di schiavizzazione della società.


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fuffolo
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C'è un 'altro esempio, che è la chiave decisiva (insieme a un precedente passaggio altrettanto straordinario dove per due volte consecutive usa la parola "ejaculate" per dire "esclamare", le uniche due volte in cui quel termine ambiguo appare nel romanzo).
Billy è sull'albero maestro con il cappio al collo.

La stimolazione della prostata tramite il canale rettale è attività piacevole che può essere praticata in differenti modi, anche autarchici.
Ha il vantaggio di procurare orgasmo ed eiaculazione senza alcuno sforzo da parte del soggetto, se la stimolazione è fatta bene.
Si ottiene così un buon rilassamento senza molto impegno di energia.
E non necessita di alcuna femminilizzazione dei partecipanti, che possono essere amici o compagni d'arme o per nulla intimi.
Il piacere del corpo, maschile o femminile, è altro rispetto al sesso per la procreazione. Per il quale è meglio avere uomo e donna uniti da un progetto familiare, condiviso.


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Tibidabo
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La stimolazione della prostata tramite il canale rettale è attività piacevole che può essere praticata in differenti modi, anche autarchici.
Ha il vantaggio di procurare orgasmo ed eiaculazione senza alcuno sforzo da parte del soggetto, se la stimolazione è fatta bene.
Si ottiene così un buon rilassamento senza molto impegno di energia.
E non necessita di alcuna femminilizzazione dei partecipanti, che possono essere amici o compagni d'arme o per nulla intimi.
Il piacere del corpo, maschile o femminile, è altro rispetto al sesso per la procreazione. Per il quale è meglio avere uomo e donna uniti da un progetto familiare, condiviso.

La brassica oleracea al tè delle cinque


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orckrist
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Non ho capito una mazza.


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Tibidabo
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Non ho capito una mazza.

Meglio così


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fuffolo
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La brassica oleracea al tè delle cinque

Non sono male i cavoli a merenda... se non sei troppo schematico


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fuffolo
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Non ho capito una mazza.
Meglio così

Mi pare ne esca un maschio molto malconcio.

Gli schemi sono riferiti anche alle esperienze, la cui mancanza si evidenzia nel tipo di ragionamento - racconto il cui autore, come riconosce, non mangia cavoli alle cinque. Non li mangia Lui, magari altri fanno una dieta di brassicacee (o cavolacee ma non è tecnico) mangiandoli ad ogni ora.
Magari, dico così perchè meglio non avere verità in tasca, la "bisessualità latente" non ha niente a che fare con l'identificazione o l'aspirazione ad una identificazione nell'altro sesso.

Quelle reazioni fisiche ascritte al solito rapporto tra i sessi, potrebbero derivare semplicemente dalla reazione ad uno stimolo fisico: in certe situazioni (come prima di un'azione con grande sforzo fisico e mentale come una battaglia) l'ano si contrae seguendo il pavimento pelvico ed il diaframma, che si alza per il cambio di respirazione. Il respiro polmonare è più frequente di quello diaframmatico, porta velocemente ossigeno al sangue e fa aumentare il battito cardiaco (effetti dell'adrenalina).
In questo stato il maschio "sente" il retto e la prostata la cui stimolazione, appunto, non avrebbe nulla di "sessuale" ma solo significato fisico. Che però se sei negli schemi puoi confondere con altro tipo di frocio (o di merenda pomeridiana)

"Sa anche che ormai un ammutinamento sarebbe solo un insensato conato senza autentica ribellione.
Il popolo, Cristo sofferente in terra, è irrimediabilmente sconfitto."
Non è di troppo una riflessione così forte anche perchè qualcuno può essere suggestionato e crederci veramente?


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Tibidabo
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Ma di cosa stai parlando?
Il Cristo-popolo lo fa intendere Melville, mica io.
Non hai letto Billy Budd eppure ne scrivi...non lo trovi da mangiatore di brassicae fuori orario che poi si fare il massaggio prostatico dalla badante?


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Tibidabo
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Comunque abbi pazienza ma che tu venga in questo thread a disquisire dei tuoi orgasmi rettali è un pelino fuori tema.

Scrivi un tuo post: "Il massaggio alla prostata: questo sconosciuto" e discutine lí.


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fuffolo
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Ma di cosa stai parlando?

Di quello che è scritto nel posto di apertura e come riconosci anche tu non è farina del sacco di Melville ma un intendimento del lettore (in questo caso anche autore del pezzo iniziale). Una interpretazione, fedele quanto vuoi, ma sempre un punto di vista soggettivo.
Per quanto riguarda quell'attimo di piacere a cui ti riferisci, pensavo fosse il riferimento di tutto quell'umano agitarsi da te raccontato a proposito di marinai e malviventi, che se pur tra pistoloni e moschetti eretti verso qualcosa erano diretti.


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Tibidabo
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Per quanto riguarda quell'attimo di piacere a cui ti riferisci, pensavo fosse il riferimento di tutto quell'umano agitarsi da te raccontato a proposito di marinai e malviventi, che se pur tra pistoloni e moschetti eretti verso qualcosa erano diretti.

Forse quel romanzo non parla dei vantaggi del sesso anale ma può essere che mi sbagli


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fuffolo
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Forse quel romanzo non parla dei vantaggi del sesso anale ma può essere che mi sbagli

Più che sesso è una forma di piacere, molto meno sessuale di quanto il termine usualmente intenda.


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Tibidabo
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Forse quel romanzo non parla dei vantaggi del sesso anale ma può essere che mi sbagli

Più che sesso è una forma di piacere, molto meno sessuale di quanto il termine usualmente intenda.

Non mi permetto di metterlo in dubbio e fai benissimo a praticarlo quando e dove vuoi.
Faccio solo presente che a mio modesto avviso quel romanzo parla d'altro ma naturalmente è solo una mia opinione soggettiva.


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fuffolo
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Non mi permetto di metterlo in dubbio e fai benissimo a praticarlo quando e dove vuoi.

Non stiamo parlando della mie pratiche fisiche, che attualmente comprendono altro, ma (apparentemente?) dei racconti di Melville e del film di Tarantino a proposito delle manifestazioni della frociaggine.
Potrebbe anche intravedersi in queste manifestazioni di Mlle una pressione femminile tipo quella di Gezabele sul povero Acab (non quello della balena), forte da risultare pesante ed intollerabile per il maschio. Così che lo stesso poi si ripropone imitando (identificandosi) chi gli ha provocato compressioni e sofferenza.
Tutti questi elementi si vedono nei brani di Mlle che hai riportato, violenza tra omosessuali tipo checca isterica, ad esemplificazione dei maschi repressi dalla solita isteria femminile.
Il maschio frocione è altro rispetto alla checca isterica, differenti per la consapevolezza.
I ruoli che interessano sono altri, il maschile ed il femminile non si differenziano solo per il sesso, anzi.

ps
Ma sono proprio necessarie per il tuo parlare queste forme indirette di valutazione sull'interlocutore e sulle sue presunte abitudini? Oltre a poter essere errate, visto che spesso in tali operazioni ermeneutiche si proietta molto dell'io del soggetto agente così da confondere la realtà, risultano indifferenti per chi legge seguendo per conoscere e capire.


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Tibidabo
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Sí, poi se ci tieni mi dici anche quanto godi quando ti fai i clisteri.


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