Sul piroscafo della speranza sono ammassati gli emigranti diretti nel nuovo mondo, senza distinzione di razza, sesso e provenienza, accomunati dal desiderio di ricostruirsi una vita migliore. Tra questi un vagabondo solitario che tra tanti derelitti e decrepiti figure pare godere di buona salute. Sollevò grande scalpore la descrizione che fece Chaplin dell'arrivo della nave nel porto di New York: dove zelanti funzionari dell'immigrazione statunitense imbrigliano con corde e con modi bruschi gli emigranti, come se fossero bestiame, in attesa di sbrigare le formalità per lo sbarco. Il tema del viaggio in nave verso gli USA sarà ripreso da Chaplin ne L'eterno vagabondo del 1954.
L'emigrante, di Charlie Chaplin, USA 1917, 25'.
Un siciliano benestante oppresso sia dalla moglie che dall'amante compera in Brasile una bellissima schiava; ma anche questo rapporto è pur sempre un legame. Inutilità profonda dei rapporti umani o immaturità dell'uomo?
"Io la schiava ce l'ho e tu no" di Giorgio Capitani. 93 min.
babuskin abbiamo capito che sei pro immigrazione.
Voglio solo capire una cosa , che differenza c'è tra America Post WWII e Europa Post Euro secondo te?