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L'invasione degli ultracorpi


Eurasia
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Il film è una metafora su tutti i mali tipici dell'uomo moderno, dal consumismo al disimpegno, che tendono a distrarre gli individui dal contesto sociale e a calarli nell'ambiguo, nel diverso, nell'inutile, allo scopo evidente di conformare ciascuno a quelle "regole del gioco" che il sistema, oggi come non mai, cerca di imporci. La proposta allegorica di Siegel (il film, tratto da un romanzo di Jack Finney, uscì negli Stati Uniti nel 1956) si adatta ancora oggi allo stato di cose che si crea nei sistemi a regime capitalistico, dove la violenza intrinseca delle istituzioni, la mancata partecipazione, la smodata crescita tecnologica per fini non precisamente umanitari, perseguono l'obiettivo di diseducare al raziocinio e alla saggezza nella misura in cui si viene spinti parossisticamente alla produttività cieca e al consumo inutile.

La vicenda racconta di come il giovane medico Miles Bennel, rientrato dopo un viaggio nella città dove risiede abitualmente, si accorge di come qualcosa stia progressivamente e inesorabilmente mutando nel comportamento delle persone che lo circondano, finché si rende conto che misteriosi bacelli, di provenienza ignota, si appropriano durante il sonno delle fattezze delle persone, sopprimendone sentimenti, timori, aspirazioni, cioè tutto ciò che posseggono di umano, fino a ridurli a vegetali.

Qui l'intero film:

http://www.youtube.com/watch?v=JsFaeYssVdA


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