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Ciao Darwin. Perché la selezione naturale non spiega nemmeno


Affus
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Ciao Darwin. Perché la selezione naturale non spiega nemmeno l’evoluzione
Il loro libro, uscito a febbraio in America e in arrivo a metà aprile in Italia (si intitola “Gli errori di Darwin” ed è edito da Feltrinelli) promette di portare nuove fascine al fuoco delle polemiche che animano il dibattito sull’evoluzionismo.
Loro sono Jerry Fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista cresciuto alla scuola di Noam Chomsky, e Massimo Piattelli-Palmarini, biofisico e scienziato cognitivo dell’Università dell’Arizona. Insieme, in duecentocinquanta pagine, spiegano perché il principio darwiniano di selezione naturale come causa dell’evoluzione sia da considerare archeologia, e perché l’ostinazione neodarwinista a volerlo salvare faccia male alla scienza. “La nostra critica – dice al Foglio Piattelli-Palmarini – è totalmente laica e lontana da risonanze creazioniste o legate al ‘disegno intelligente’. E’ una critica fatta in nome di una scienza migliore, di una spiegazione dell’evoluzione biologica interamente naturalistica”. Una critica che però non dimentica, scrivono gli autori, che “in realtà, non sappiamo molto bene come funzioni l’evoluzione; non lo sapeva neanche Darwin, e non lo sa esattamente (per quel che possiamo stabilire) nessun altro. ‘Sono necessarie ulteriori ricerche’, come si usa dire. Può darsi che siano necessari secoli di ulteriori ricerche”.

Per ora, a centocinquant’anni dalla formulazione del principio della selezione naturale come causa dell’evoluzione, “Gli errori di Darwin” lo mette radicalmente in discussione. Non si tratta più, come ha scritto sul Corriere della Sera il darwinista Telmo Pievani, di formulare una “teoria evoluzionistica estesa”, ma di “un vero capovolgimento”, spiega Piattelli-Palmarini: “E’ Pievani, insieme con un illustre evoluzionista italiano che insegna in America, Massimo Pigliucci, a invocare una teoria darwiniana ‘estesa’. Per quanto riguarda Fodor e me, ci sembra che l’estensione sia tale da escludere che la teoria possa ancora dirsi darwiniana. La selezione naturale esiste, ma non è il meccanismo che genera specie nuove. Nel libro diciamo che la selezione è l’accordatore del pianoforte, non il compositore di sinfonie”. Detto questo, “Darwin era uno dei più grandi scienziati di ogni tempo, e geniale è la sua idea di selezione naturale. Ma, ripeto, non è il meccanismo dell’evoluzione e non è nemmeno il più importante. Non diciamo che ogni spiegazione che si basi sull’adattamento sia sbagliata. Ce ne sono di giuste, perché si appoggiano anche a considerazioni di genetica, di biochimica, di embriologia”.
Basta e avanza, per offendere l’ortodossia ultradarwinista di personaggi come Richard Dawkins, Steven Pinker, Daniel Dennett, impegnati a chiedere di scegliere tra Dio e Darwin. Piattelli-Palmarini e Fodor scrivono che, da atei, non sono “affatto convinti che queste due opzioni esauriscano tutte quelle possibili”. Ma il loro libro si occupa di altro: “Noi critichiamo l’idea che la selezione naturale sia considerata ‘la’ legge della biologia – dice Piattelli-Palmarini – e non pensiamo che in biologia una legge unica e universale debba per forza esistere”.

“Gli errori di Darwin” si apre con la rassegna di duecentoquaranta lavori pubblicati sulle più importanti riviste di biologia del mondo: “Vi sono riportati dati, fatti, meccanismi alieni dalla selezione naturale. Dall’uscita del libro in America, si sono aggiunti (ne diamo conto nell’edizione italiana) altri lavori di illustri biologi che vanno nello stesso senso. Molti, va detto, continuano a dirsi neodarwiniani perché non traggono tutte le conseguenze. Altri sono invece espliciti critici del neodarwinismo, e considerano morta la stessa ‘nuova sintesi’, che dagli anni Cinquanta mette insieme teoria della selezione naturale e genetica”.
Il libro di Fodor e Piattelli-Palmarini ha già incassato recensioni lusinghiere, oltre a critiche severe, come quella di Pigliucci su Nature. Piattelli-Palmarini non si nasconde che “la teoria della selezione naturale è stata ed è una bandiera di razionalità e di scientificità. Il mio coautore, Jerry Fodor, ha tenuto lo scorso anno una conferenza su questi temi a Londra. Un signore anziano si è alzato dalla platea e lo ha rimproverato: queste cose non vanno dette e scritte, perché i creazionisti se ne sarebbero approfittati. ‘Anche se sono vere?’, gli ha chiesto Fodor. ‘Soprattutto se sono vere’, è stata la risposta”.
© 2009 - FOGLIO QUOTIDIANO

di Nicoletta Tiliacos


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remox
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Sal Sud Africa rilanciano..."trovato l'anello di congiunzione, trovato l'anello di coniunzione, evviva evvia"....finalmente l'australopiteco, una scimmia, potrà collegarsi, non si sa in quale maniera, all'homo abilis. Tutta la teoria dell'evoluzionismo di basa su miti, credenze e pure superstizione...in una parola una frode!
Nuovi spunti li offre il libro Genesi Biblica di Don Guido Bortoluzzi, dove più propriamente si parla di deevoluzione dall'uomo all'ibrido e susseguente recupero della specie fino ai giorni nostri.


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Affus
Famed Member
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Sal Sud Africa rilanciano..."trovato l'anello di congiunzione, trovato l'anello di coniunzione, evviva evvia"....finalmente l'australopiteco, una scimmia, potrà collegarsi, non si sa in quale maniera, all'homo abilis. Tutta la teoria dell'evoluzionismo di basa su miti, credenze e pure superstizione...in una parola una frode!
Nuovi spunti li offre il libro Genesi Biblica di Don Guido Bortoluzzi, dove più propriamente si parla di deevoluzione dall'uomo all'ibrido e susseguente recupero della specie fino ai giorni nostri.

ahhhhh , Bella questa !

Qui si dovebbe parlare di devoluzione altro che evoluzione !!


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vic
 vic
Illustrious Member
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Michael Cremo e' noto mondialmente per aver scoperchiato gli altarini dell'archeologia, vale a dire i vari ritrovamenti fatti scomparire perche' "troppo compromettenti".

Il suo libro, scritto con Thompson e': Archeologia proibita. C'e' perfino un'edizione tascabile in italiano.

Una biografia di Cremo e' qui:

www.coasttocoastam.com/guest/cremo-michael/5729

Per chi lo volesse sentire dal vivo, s'e' concesso per 3 ore alla radio Coast to Coast AM:

www.coasttocoastam.com/show/2010/03/01

Questa era la premessa per dare un'idea dello spessore del personaggio.

Eccoci al punto.
Cremo s'e' convinto, dopo decenni di ricerca appassionata, che l'evoluzione e' stata in realta una "devolution". I dettagli? C'ha scritto un libro, questo:

www.humandevolution.com/

Scommetto che vari traduttori nel mondo lo stanno gia' traducendo in parecchie lingue, come la nostra ad esempio.

-- PS
Ah, quelli che cercano gli anelli mancanti, farebbero bene a trovare anche gli anelli spezzati. Uno l'han gia' trovato: e' il Neanderthal. Un altro pure, e' l'omuncolo di Flores. Ad un altro non ci fan caso, e' l'uomo di Ica, dal cranio lunghissimo e privo della saldatura craniale tipica dell'homo sapiens. Non basta, c'e' ancora il cranietto del bambinetto detto Starchild. Di questo hanno fatto l'analisi del DNA. Risultato: mamma sapiens e padre "non si sa", il suo DNA non e' compatibile con nessun essere vivente, secondo la banca dati mondiale del DNA animale e vegetale.

Ciao Darwin, riposa in pace.


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gladiator
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AMEN !


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Zret
 Zret
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Sì, involuzione!


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Truman
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Massimo Piattelli Palmarini lo ricordo bene. Una volta comprai il suo libro "L'illusione di sapere". Nelle primissime pagine compariva l'immagine di un arco (una specie di U rovesciata), che appariva più largo che alto.
Palmarini sosteneva che questa illusione ottica dimostrava bene i preconcetti e le distorsioni delle persone, perchè in realtà l'altezza era uguale alla larghezza.
Siccome a me appariva effettivamente più largo che alto, presi un righello e lo misurai con attenzione. Era più largo che alto, esattamente come appariva.
Questo fu il suo ultimo libro e anche della casa editrice che lo pubblicò non ho più comprato niente (non è una grossa perdita, la Mondadori).


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